«Il cinema colpisce i nostri sensi e coinvolge la nostra mente»
LaVoce del popolo (RSS)

La magia dell’arte cinematografica, le sue variegate espressioni, è per molti qualcosa che cattura l’anima e la mente fin dalla più tenera età e continua ad affascinare nel corso di tutta la vita. Le storie che vengono raccontate, i modi innovativi in cui vengono utilizzate le tecniche di ripresa e la tecnologia, l’aspetto visivo delle opere cinematografiche sono fonte di fascinazione per un...

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La miglior vendetta è sempre la più creativa! 😂
Dopo 37 anni di matrimonio, Jake lasciò sua moglie Edith per la sua giovane segretaria. La nuova compagna insistette per vivere nella lussuosa villa da milioni di dollari della coppia e, grazie agli avvocati più capaci, Jake ebbe la meglio. Concedette a Edith solo tre giorni per andarsene.

Giorno 1: Edith impacchettò i suoi effetti personali.
Giorno 2: I traslocatori portarono via tutto.
Giorno 3: Edith, per l’ultima volta, cenò nella sua splendida sala da pranzo. Accese le candele, mise musica di sottofondo e si concesse un pasto raffinato: gamberi, caviale e Chardonnay.
Dopo aver finito, fece qualcosa di geniale: prese i gusci dei gamberi avanzati, li intinse nel caviale e li nascose all’interno dei tubi delle aste delle tende in ogni stanza. Dopodiché, se ne andò.

🔹 Il disastro inizia
Jake e la sua nuova fidanzata si trasferirono e, inizialmente, tutto sembrava perfetto… fino a quando un odore insopportabile invase la casa.

Pulirono, disinfettarono, cambiarono tappeti e perfino chiamarono disinfestatori.
Niente funzionò.
La cameriera si licenziò, gli ospiti smettevano di venire e persino gli operai rifiutavano di lavorare lì.
🔹 Soluzione estrema
Disperati, decisero di vendere la casa, ma nessuno voleva acquistarla. Nemmeno a metà prezzo. Gli agenti immobiliari iniziarono a ignorarli e furono costretti a fare un grosso prestito per trasferirsi.

🔹 La chiamata inaspettata
Un giorno, Edith chiamò Jake fingendo nostalgia:
"Mi manca così tanto la nostra casa… se vuoi, posso rinunciare a parte del mio divorzio in cambio della villa."

Jake, credendo che lei non sapesse nulla del problema, accettò subito e vendette la casa per 1/10 del suo valore originale.

🔹 Colpo di scena finale
Jake e la fidanzata, sollevati, osservarono i traslocatori impacchettare tutto per la loro nuova casa…
COMPRESI I TUBI DELLE ASTE DELLE TENDE. 😏

Morale della storia? Mai sottovalutare la creatività di una donna tradita! 😆

A Tokyo esiste una compagnia chiamata Ikemeso Danshi, nota anche come “Handsome Weeping Boys” che offre un servizio alquanto unico al mondo. Per poco meno di 65 dollari, si può ingaggiare un uomo di bell’aspetto che verrà al vostro cospetto per asciugarvi le lacrime.

A ideare questo strano business è stato Hiroki Terai, ed è proprio colui che si presenterà una volta chiamato dai clienti. Terai arriva ovunque per asciugare le lacrime, sia se chiamino dal proprio posto di lavoro, sia se lo fanno dalle loro abitazioni perché stanno passando un brutto momento, semplicemente, per guardare in compagnia un film particolarmente triste.

Questa è solo l’ultima trovata dell’uomo d’affari, il quale precedentemente organizzava cerimonie formali per festeggiare il divorzio. Quando Terai si accorse che i clienti del suo business precedente si sentivano meglio dopo un pianto o essersi sfogati con lui, l’uomo decise di creare “Handsome Weeping Boys” e di andare nelle case delle persone che si sentono tristi e hanno solo bisogno di piangere per sfogarsi insieme a qualcuno.

LISTA MINIONS 1K+

Ragazzi, circa sei mesi fa il mio vicino mi ha chiesto la password del Wi-Fi.

Sono passato da lui e ho pensato: “Ok, non è un problema, vado d’accordo con lui”. Ieri, mentre tornavo a casa, l’ho incontrato sulla porta. Ci siamo fermati a parlare come al solito, e a un certo punto mi ha detto, tutto contento, che aveva appena acceso Netflix.

Scherzando, gli ho risposto: “Io lavoro tanto, non ho quasi tempo di guardare la TV, ma va bene, allora prestami la tua password per guardare qualche serie”.

Sua moglie, che era seduta in veranda, ha subito detto: “Non è possibile, io non faccio queste cose, perché sono io che pago e non vado in giro a distribuire soldi!”.

Ci fu un momento di silenzio imbarazzante. Lui, mortificato, si è scusato e io ho cercato di sdrammatizzare, cambiando argomento. Poco dopo sono rientrato in casa.

Più tardi, ho sentito sua moglie chiamarlo nervosamente, dicendo che la TV non funzionava. Sono rimasti dentro per un po’, poi sono usciti e sono venuti da me dicendo che la connessione internet non andava, e che la password non funzionava più.

Li ho guardati e ho risposto: “Ho cambiato la password, perché sono io che pago e non spetta a me andare in giro a distribuirla”.

La moglie, visibilmente imbarazzata, ha cercato di controbattere, ma l’ho interrotta dicendo: “Signora, facciamo così: io tengo la mia connessione internet e lei il suo Netflix. Così siamo tutti contenti e nessuno si arrabbia”.

Sono rientrati in casa con delle facce scure, sbattendo la porta, e da quel giorno non mi hanno più rivolto la parola.

“La storia non è mia, ma è un ottimo spunto di riflessione!”

Tutto deve essere reciproco: amicizia, amore, considerazione e condivisione.

#friendship
#love
#life

“Ero convinta che non sarei mai più stata in grado di indossare un costume da bagno a due pezzi davanti a tante persone sulla spiaggia, con la tasca visibile.
Per molto tempo mi sono detta che non ce l'avrei fatta. Era impensabile per me. Impensabile.
Due anni fa, a Hyères, l'ho fatto (più di sette anni dopo l'operazione, meglio tardi che mai!). È stato un grande passo per me. Ho avuto la sensazione di essere "nuda"..Ero stressata, terrorizzata da come mi avrebbero guardato gli altri e nonostante tutte le mie ansie stessero venendo a galla alla velocità della luce, avevo comunque fatto il grande passo ed ero orgogliosa di poter dire: ce l'ho fatta!
Oggi, a due anni da quella prima volta e a quasi dieci dall'intervento, ho voluto riprovare e questa volta è andata molto meglio. Con il passare degli anni, il tempo aiuta e guarisce a poco a poco.
I primi cinque minuti sono sempre i più difficili, quando ci si spoglia, ci si toglie il vestito e ci si butta in acqua, in tutti i sensi. Quei pochi minuti in cui incontrate gli occhi delle altre persone intorno a voi, che vi guardano dall'basso verso l'altro o fissano la tasca..
Ho incontrato alcuni sguardi, quelli temuti, e per la prima volta dopo tanto tempo non mi sono sentita ferita dentro, capite cosa intendo? Non ero ferita da quegli sguardi, ho sorriso e ho detto "ciao!".
Indipendentemente da come la gente mi guardava, ero felice di essere in acqua, di condividere questo momento con la mia migliore amica e di godermi questo bellissimo giorno che la vita mi ha permesso di vivere intensamente. D'ora in poi ho scelto che sarà così.
E ragazzi, che sensazione di liberazione!
Mi sono resa conto di quanti momenti così preziosi e dolci ho rovinato per la paura degli sguardi. Ma è finita! Vi assicuro che, se vi guardate intorno, siamo tutti un po' diversi..”

Autore sconosciuto

#video

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Una commessa caccia via una cliente disabile