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Articoli, rassegna stampa e appuntamenti di lotta contro frontiere e centri di espulsione.

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1 month, 1 week ago

QUI, LO STATO TORTURA!
C.so Brunelleschi, Torino.

Sulla contestazione alla rete per il superamento dei CPR

A quasi due anni dalla chiusura del centro di detenzione amministrativa per effetto delle rivolte delle persone recluse, il sipario e la formale indignazione di sindacati, terzo settore e associazionismo non possono che essere considerati inaccettabili.
La complicità con il razzismo di Stato e le sue violenze degli enti e delle realtà che oggi hanno preso parola con la RETE PER IL SUPERAMENTO DEI CPR è tanto evidente quanto nauseante. Mentre dalle campagne del saluzzese a quelle del sud Italia CGIL, CISL e UIL stringono le stesse mani che sfruttano i e le braccianti allo sfinimento; nelle città il terzo settore specula sulla sofferenza e le esigenze di chi decide di migrare: casa, istruzione, assistenza legale. I partiti e i loro rappresentanti ad ogni livello, che siano di circoscrizione o parlamentari, sono gli stessi che negli anni hanno approvato, legittimato e applicato leggi e accordi che hanno reso il mediterraneo e le frontiere dei veri e propri cimiteri a cielo aperto.

I CPR si chiudono col fuoco non è uno slogan, ma un dato di fatto dimostrato tanto a Torino nel Marzo 2023, quanto nelle settimane passate a Gradisca d’Isonzo e in tanti altri centri.

Siamo solidali e complici con chi lotta per la libertà, con chi con gli strumenti a propria disposizione prova a restituire anche solo un briciolo della violenza che quotidianamente viene imposta dalle istituzioni e le sue autorità.

1 month, 2 weeks ago

Croce Rossa neutralmente complice

https://nocprtorino.noblogs.org/post/2025/01/25/croce-rossa-neutralmente-complice/

Ai microfoni di Harraga, in onda su Radio Blackout, abbiamo approfondito il ruolo di Croce Rossa Italiana, un attore di primissimo piano all’interno della macchina del razzismo di Stato in tutte le diverse sue manifestazioni: dall’inclusione delle persone senza il giusto documento all’interno del sistema economico capitalista, quindi la loro messa a valore, all’esclusione delle stesse quando diventano “eccedenza”.

Analizzando la realtà dei centri di accoglienza straordinaria gestiti da questo ente, abbiamo provato ad scandagliare alcune delle dinamiche repressive e detentive che organizzano le vite al loro interno. [...]

1 month, 2 weeks ago

DOMENICA 2 FEBBRAIO ORE 15:30 PRESIDIO DAVANTI ALLE MURA DEL CPR DI PONTE GALERIA

Torniamo lì, dove il ferro e il cemento segnano l’invisibilità di chi è reclusx per il solo fatto di esistere, per non essere natx nel luogo giusto. Torniamo davanti alle mura del CPR di Ponte Galeria per essere fianco a fianco di chi, dentro e fuori quelle mura, combatte ogni giorno contro l’annientamento che lo Stato infligge con il razzismo e l’esclusione.

Lo Stato sta affinando la sua guerra e lavora con nuovi strumenti per segregare, selezionare, controllare ed espellere. Il decreto Cutro trasforma ogni angolo della città in un potenziale campo di concentramento. Ogni stanzino di un edificio pubblico può diventare un temporaneo luogo di prigionia e tortura. Deve vincere l’isolamento per evitare che le persone si organizzino insieme, nelle rivolte e nelle evasioni. Ecco che il CPR di Gradisca d’Isonzo, come sta avvenendo nelle ultime settimane, ci parla di dignità, di una parte di popolazione che resiste e un’altra che opprime.

Il razzismo sistemico si riproduce ogni giorno. Ogni volo di linea è un luogo in cui può avvenire un’espulsione e ogni espulsione è questa società che si riproduce nel nome della sicurezza come strumento di propaganda.

Ogni operazione di polizia, ogni retata in quartiere o nelle campagne, è la propaganda del razzismo che si alimenta sulla vita delle persone: è la politica di questo governo, è la natura della sua democrazia.

Ogni zona rossa vuole essere una prigione sotto il cielo. Uno strumento pensato per legittimare sempre più l’uso della polizia e della sua violenza. Lo abbiamo visto a Corvetto, dove il quartiere è diventato una cassa di risonanza per giustificare gli abusi della polizia, ma nello stesso tempo grido di riscatto e coraggio. Dove ogni corpo, ogni volto, viene sottoposto alla violenza del razzismo e della conseguente criminalizzazione. Tutto per difendere la sicurezza dei ricchi di continuare a sfruttare, tutto per alimentare la guerra contro chi non ha diritto di esistere dove ha scelto di stare.

A Quarticciolo la guerra assume l’altra faccia della stessa medaglia. La polizia, le retate, i modelli Caivano, le deportazioni: una guerra che fa leva sull’umiliazione, sulla separazione, sull’esclusione. È la guerra dei governi, la guerra sulla pelle di chi non può essere altro che una merce da spostare, da annientare, da sottomettere.

A chi si ribella, a chi prova ad alzare la testa, lo Stato risponde con la sua violenza. La risposta è un corpo strappato via dalla vita, deportato in un lager legalizzato, pestato e torturato affinché non si ribelli, affinché non sia di esempio.

Vogliamo tornare là, davanti alle mura di Ponte Galeria, dove l’unica sezione femminile del Paese è chiusa in un angolo dimenticato posto ai confini della città.

Per sostenere le resistenze quotidiane di chi è reclusx, chi lotta ogni giorno per la propria libertà, per la propria dignità. Vogliamo tornare là per dire, ancora una volta, che non avranno il silenzio di cui necessitano le torture.

Hanno un solo nome: infami.

Vogliamo tornare davanti alle mura di Ponte Galeria, dove ogni giorno si riscrive la storia di chi rifiuta la prigione: nelle sezioni che prendono fuoco, nelle evasioni, nella dignità della vita in un sistema di morte.

FREEDOM HURRIYA LIBERTÀ

Assemblea di solidarietà e lotta

4 months ago
La sezione libica dell'OIM, l'Organizzazione Internazionale …

La sezione libica dell'OIM, l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, ha pubblicato ieri l'ultimo resoconto statistico sui risultati delle politiche di contrasto all' immigrazione portate avanti dall'Unione Europea, e in particolare dall'Italia, in collaborazione con i governi e le milizie libiche. Sono cifre equivalenti a quelle di una guerra, non dichiarata ufficialmente, contro chi migra: quest'anno 568 morti e 783 dispersi, senza contare le centinaia di vittime dei tanti "naufragi fantasma", 19.626 persone catturate in mare, recluse e destinate alle torture nei lager.

4 months ago
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4 months, 1 week ago
Solo ieri sera si è appreso …

Solo ieri sera si è appreso il nome della persona morta lunedì scorso nell'ospedale di Bari, dopo essere stata lasciata per almeno 48 ore senza cure nel locale centro di accoglienza di Palese. Abubakar Sidiki [per altre fonti, si tratta invece di Soumaoro Bangaly] era arrivato nel 2023 in Italia dalla Guinea, e dall'aprile di quell'anno era segregato insieme alla moglie nel CARA. Dopo 18 mesi di attesa, aveva appena ricevuto la risposta alla sua domanda d'asilo, un diniego, come per la maggioranza delle altre persone richiedenti asilo. Ancora una volta si tratta di un omicidio di Stato.
https://www.rainews.it/tgr/puglia/articoli/2024/11/cara-altra-protesta-dei-migranti--9599119f-c2a4-4f49-827a-6648297b8903.html

4 months, 1 week ago

Da ascoltare, sulle proteste al CARA di Bari

4 months, 1 week ago
Il corteo, aperto dalle donne che …

Il corteo, aperto dalle donne che espongono cartelli, è arrivato davanti alla prefettura di Bari.
Alcuni dei cartelli:
"Abbiamo bisogno di documenti"
"Noi siamo stanchi del CARA"
"Siamo stanchi, 10 persone in una stanza"
"Vogliamo gli alloggi"
"No al razzismo"
"I maltrattamenti nel CARA hanno bisogno di una soluzione, troppe morti"

4 months, 2 weeks ago

Riceviamo e diffondiamo dalla Sapienza:

"BOICOTTA LA MENSA DI CASTRO LAURENZIANO! BOICOTTA VIVENDA!

SABOTIAMO CHI SI ARRICCHISCE CON LA SEGREGAZIONE RAZZIALE!

VIVENDA Spa è la ditta che gestisce attualmente la mensa di Castro Laurenziano della Sapienza. Oltre a gestire la mensa universitaria, Vivenda è anche l'azienda che si occupa della gestione della mensa del CPR di via Corelli a Milano, colpito qualche tempo fa da una rivolta delle persone internate per la pessima qualità del cibo, spesso proprio avariato.
Quest'azienda appartiene al gruppo "La Cascina" nel quale spicca anche la cooperativa Medihospes. Quest' ultima cooperativa è oggi alla ribalta per aver preso in gestione i cpr che l'Italia ha aperto in Albania con un bando di 133 milioni di euro.
Queste cooperative sociali, muovendosi fra il campo della ristorazione e dell'accoglienza, sono delle mostruose macchine da soldi che si finanziano propriamente sulle vite delle persone migranti. Per questi motivi, il gruppo " La Cascina" è tra i responsabili di questa segregazione razziale e complice di questa violenza di stato.

In un passato non troppo lontano, "La Cascina"  aveva in appalto la gestione dei bar all'interno della città universitaria. Nello stesso periodo questa cooperativa gestiva anche la mensa del CPR (ex CIE) di Ponte Galeria. La lotta e il boicottaggio da parte dellə studentə, che per settimane volantinarono e organizzarono pranzi sociali alternativi, fecero si che La Cascina rinunciasse a ritentare l'appalto alla mensa del Centro di Espulsione di Ponte Galeria.

A pochi giorni dal corteo del 1 Novembre a Torino contro la riapertura del CPR di Corso Brunelleschi, abbiamo voluto riempire i muri dell'università denunciando la complicità di Vivenda con la gestione di veri e propri lager per migranti."

https://www.instagram.com/p/DBtBSnLs_Jf/?igsh=MXZkeXA1eWhuNXZkdQ==

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