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SVIZZERA: DUE ARABI INSULTANO E PICCHIANO UN RAGAZZO EBREO
Un ebreo ortodosso è stato aggredito da due arabi sabato scorso a Davos, in Svizzera. Lo hanno colpito in faccia, gettato la kippah a terra e sputato addosso urlandogli “Palestina Libera”. Secondo la testimonianza della vittima che vive a Londra con la sua famiglia e non ha riportato ferite gravi, i due avevano meno di trent’anni. “Avevano origini mediorientali, mi hanno seguito ma quando ho raggiunto il mio albergo se ne sono andati perché hanno visto tante persone” ha raccontato il diciannovenne.
GAZA: OSTAGGIO LIBERATO RIVELA METODI AGGHIACCIANTI DI HAMAS
La famiglia di Aryeh Zalmanovich, rapito a Gaza il 7 ottobre e ucciso in cattività, ha confermato giovedì che il loro congiunto ha condiviso la prigionia con Farhan Alkadi, l’ostaggio liberato martedì dai tunnel e che era con lui quando è morto. Zalmanovich, 86 anni, 2 figli e 5 nipoti, uno dei fondatori del kibbutz Nir Oz, era l’ostaggio più anziano deportato da Hamas a Gaza.
Il figlio Boaz ha parlato con Alkadi, che gli ha raccontato l’amicizia e l’aiuto reciproco sviluppato dai due. Alkadi venne inizialmente portato in un appartamento dove ha visto morire uno dei compagni di prigionia mentre i terroristi di Hamas filmavano la scena. “Subito dopo hanno filmato anche me, e ho visto come è stato ucciso – ha raccontato il sopravvissuto – Durante quel periodo mi hanno operato per rimuovere un proiettile dalla gamba, quasi senza anestesia: è stato straziante. Dopo circa due mesi mi hanno trasferito in un tunnel, dove sono stato tenuto da solo, circondato da guardiani, nell’impossibilità di distinguere il giorno dalla notte”. Il 17 novembre dell’anno scorso Hamas diffuse un video che documentava gli ultimi momenti di Zalmanovich, in linea con il racconto di Alkadi.
Ai primi di agosto, la famiglia di Zalmanovich ha ottenuto un filmato del suo rapimento circolato su social palestinesi, in cui lo si vede, ferito alla testa, sanguinante e a piedi nudi, mentre viene scorrazzato in moto fra due terroristi per vie urbane circondato da una folla di palestinesi in delirio che lo insultano e cercano di picchiarlo.
“Una documentazione agghiacciante – scrisse il kibbutz Nir Oz – che mostra la sofferenza, gli orrori e la tortura fisica e mentale che i nostri ostaggi hanno dovuto subire e stanno ancora subendo da più di dieci mesi”. Oggi, in una nota il kibbutz Nir Oz prende atto della testimonianza di Alkadi che ha descritto la morte di Zalmanovich dopo che gli erano state negate le cure mediche di cui aveva bisogno: “Questa testimonianza completa il doloroso quadro dei momenti infernali che Zalmanovich ha subìto dal suo rapimento alla tragica fine. È un resoconto di prima mano degli orrori affrontati da coloro che sono ancora detenuti a Gaza. Esortiamo nuovamente tutti i soggetti coinvolti: ogni ulteriore momento in prigionia rappresenta un grave pericolo per gli ostaggi. Non c’è tempo, tutti devono tornare a casa ora, prima che sia troppo tardi”.
Testo | @Israele.net
#Hamas #JihadIslamicapalestinese #Gaza #palestinesi #terrorismo #violenza #brutalità #ostaggi #stupri #crudeltà #bambini #BringThemHome #dirittiumani #diritticivili #7Ottobre2023 #terrorismopalestinese #criminidiguerra #comeinazisti #criminipalestinesi #terrorismoantisraeliano #terrorismoantisemita #strage #massacro #terrorismoislamico #terrorismoantiebraico #nessunagiustificazione #odiopuro #antisemitismo #odioantisemita #Israele #HamasISIS #HamasIsISIS #FreeGaza #fromHamas #FreeGazaFromHamas #FreeGazaNow
Il procuratore generale dell'Ucraina ha presentato un atto d'accusa contro un Generale iraniano delle guardie rivoluzionarie islamiche, in contumacia, per aver guidato il sistema di addestramento dell'esercito russo nell'operazione dei droni iraniani per la guerra in Ucraina, Sharif Mulla-Sarai Abbas Moussa, è accusato di aver guidato un gruppo di istruttori militari iraniani che hanno fornito addestramento alle forze russe in #Crimea nell'operazione dei droni Shahed-136 e Mohajer-6.
GERMANIA: ISIS RIVENDICA L'ATTACCO A SOLINGEN: "VENDETTA PER I MUSULMANI IN PALESTINA"
L'Isis ha rivendica l'attacco di ieri a Solingen, in Germania, dove un uomo ha ucciso 3 persone e ne ha ferite altre 8 durante le celebrazioni per il 650esimo anniversario della fondazione della città. "L'attentatore contro l'assemblea cristiana era un soldato dello Stato Islamico: è una vendetta per i musulmani in Palestina e ovunque", si legge in un comunicato su Amaq, il canale di notizie dell'organizzazione terroristica. Intanto la Bild scrive che un cittadino siriano sarebbe stato arrestato dalla polizia tedesca in relazione a quanto successo, dopo che le forze speciali della polizia hanno fatto irruzione nel centro di accoglienza profughi in centro città intorno alle 20 di oggi. Si sta verificando il suo coinvolgimento nel reato. Secondo un testimone, scrive Welt am Sonnatag, l'attentatore di Solingen avrebbe urlato "Allah Akbar". Un ferito avrebbe riferito alla polizia di conoscerlo "dalla moschea che anche lui frequenta". Già nelle scorse ore le autorità tedesche avevano detto di non poter escludere il movente terroristico. "L'aggressore deve essere punito con la massima durezza", ha scritto il cancelliere Olaf Scholz su X. Le vittime dell'attacco sono due uomini, di 67 e 56 anni, e una donna di 56 anni.
Testo | Sky tg24
#attentato #Solingen #terrorismo #terrorismoislamico #causapalestinese #Isis
PARIGI, ATTENTATO DAVANTI SINAGOGA: ESPLOSE DUE AUTO
Un poliziotto è rimasto ferito in seguito all'esplosione avvenuta davanti a una sinagoga nel sud della Francia, a La Grande-Motte: lo hanno reso noto fonti ufficiali.
L'esplosione sarebbe stata causata da almeno due auto, una delle quali contenente una bombola di gas, che sono state incendiate davanti alla sinagoga di La Grande-Motte, Lo hanno reso noto la gendarmeria e il sindaco della città, Stéphan Rossignol. La Procura nazionale antiterrorismo francese ha avviato un'inchiesta. L'attentatore aveva con sé una pistola. E' quanto risulta dall'esame delle immagini della videosorveglianza studiate in queste ore dagli inquirenti. L'uomo, tuttora in fuga e attivamente ricercato, aveva una pistola la cui canna si vede spuntare dalla bandiera palestinese che aveva legata alla vita. In testa, il fuggiasco aveva una "kefiah" rossa, tipico copricapo arabo. La pistola, da un primo esame degli esperti, sarebbe una 9 mm.
"Si sta facendo di tutto per trovare l'autore di questo atto terroristico": lo ha detto il presidente francese, Emmanuael Macron, riferendosi all'attacco di questa mattina alla sinagoga di La Grande-Motte, nel sud del Paese.
Il primo ministro francese, Gabriel Attal, arrivato a La Grande-Motte, nel sud della Francia, ha visitato la zona dell'attentato alla Sinagoga. Subito dopo, ha affermato davanti ai giornalisti presenti: "Abbiamo sfiorato un dramma assoluto". Secondo il premier, dimissionario ma in carica per gli affari correnti, l'attentatore "ha incendiato diverse porte di ingresso della sinagoga, poi diverse auto". "Era estremamente attivo, secondo le immagini della videosorveglianza", ha aggiunto, precisando che oltre 200 poliziotti e gendarmi sono mobilitati sulle sue tracce.
Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso le immagini di un individuo che dava fuoco ai veicoli. Secondo una fonte della gendarmeria, due porte della sinagoga sono state danneggiate dal fuoco. I vigili del fuoco sono stati chiamati sul posto e hanno allertato la gendarmeria intorno alle 8.30.
Il primo ministro Gabriel Attal e il ministro dell'interno Gerald Darmanin hanno annunciato che si recheranno sul posto nel pomeriggio. Darmanin ha denunciato su X un atto "manifestamente criminale" ed ha aggiunto: "Voglio assicurare ai nostri concittadini ebrei e al Comune il mio pieno sostegno e dire che, su richiesta del Presidente della Repubblica Emmanuel Macron, si stanno mobilitando tutti i mezzi per trovare il colpevole".
Il presidente del Consiglio rappresentativo degli ebrei di Francia (Crif), Yonathan Arfi, ha condannato con forza "il tentativo di uccidere gli ebrei" nell'attacco di questa mattina. "L'uso di una bombola di gas in un'auto in un momento in cui i fedeli dovrebbero arrivare in una sinagoga non è semplicemente un incendio doloso, non è semplicemente attaccare un edificio, un luogo di culto, è il desiderio di uccidere", ha affermato all'agenzia di stampa Afp.
"Dobbiamo trattare questo caso come un attacco alla vita dei fedeli e non solo a un edificio, come abbiamo visto a Rouen", ha aggiunto. A maggio, la sinagoga di Rouen è stata incendiata all'alba da un uomo che è stato poi ucciso dalla polizia.
Testo | ANSA.it
Nella foto: un estratto del video di sorveglianza della sinagoga che ha ripreso l'attentatore, con indosso la solita kefyah e con la vita cinta da una altrettanto classica bandiera palestinese
#attentato #sinagoga #antisemitismo #terrorismo #terrorismoantiebraico #terrorismoantisemita #Parigi
UFFICIO DI NETANYAHU: "PRUDENTE OTTIMISMO" DAI NEGOZIATORI ISRAELIANI A DOHA
I negoziatori israeliani tornati dalle discussioni a Doha per un cessate il fuoco a Gaza hanno "espresso il loro prudente ottimismo" a Benjamin Netanyahu - בנימין נתניהו. Lo riferisce l'ufficio del primo ministro.
"Si spera che la forte pressione degli Stati Uniti e dei mediatori su Hamas possa far sì che l'opposizione a questa proposta americana sia rimossa" che, aggiunge il comunicato, "include elementi accettabili da Israele".
Già venerdì, Hamas ha detto di rifiutare "nuove condizioni" di questa proposta, denunciando i "diktat americani"
Testo | la Repubblica
ISRAELE ESCLUSO DAI CAMPIONATI EUROPEI DI FRISBEE “PER RAGIONI DI SICUREZZA”. GLI ISRAELIANI: “È DISCRIMINAZIONE”
In Belgio una squadra israeliana di adolescenti che ha preso parte ai campionati internazionali di frisbee, è stata obbligata a lasciare il torneo per le pressioni esercitate dai gruppi propalestina nella città di Gand. Gli israeliani erano già stati costretti a giocare nella vicina città di De Pinte “per ragioni di sicurezza”, ciononostante gli attivisti si erano fatti sentire ritenendo inaccettabile la loro presenza per via della guerra fra Hamas e Israele urlando e scarabocchiando slogan come “Boycott Israel Now” con della vernice rossa e compiendo atti vandalici nel parco sportivo di Moerkensheide. Episodi che hanno costretto il sindaco a dichiarare di non essere in grado di garantire la sicurezza necessaria alla delegazione israeliana. Ragioni che sono state respinte dal gruppo dei 33 atleti israeliani che hanno definito la loro esclusione come discriminatoria. “Il torneo riprenderà senza gli atleti israeliani, siamo spiacenti di questa triste comunicazione ma siamo tuttavia costretti a seguire le istruzioni date dalle autorità” ha dichiarato la Federazione che ha organizzato i Campionati Europei Giovanili di Frisbee.
❗️Argentina: sventata una cellula terroristica islamica che pianificava attacchi contro la comunità ebraica di Mendoza
La polizia argentina ha sventato una cellula terroristica che, a suo dire, stava pianificando attacchi contro la comunità ebraica nella città occidentale di Mendoza. Secondo il Ministero della sicurezza nazionale del paese, si tratta di una "organizzazione terroristica islamica", composta da sette persone. In otto diverse incursioni effettuate, la polizia ha trovato armi, coltelli e dispositivi elettronici. Il ministro della Difesa argentino Patricia Bolrich ha commentato il caso, scrivendo sul suo account X Network: "Ci libereremo di ognuno di questi criminali che stanno cercando di terrorizzare i cittadini argentini. Pagheranno".
TUTTI GLI OCCHI SU RAFAH, MA NESSUNO VUOLE SAPERE COS’E’ SUCCESSO DAVVERO
#Media e politica costruiscono un mostro per ignorare quello vero
Perchè?
26 MAGGIO
Violento bombardamento di razzi contro #TelAviv.
#Israele colpisce e uccide con una bomba due capi terroristi.
Nel campo circostante scoppia un incendio.
Non si sa assolutamente nulla della dinamica.
Quando media e politici cominciano a rilanciare immagini, dati e ricostruzioni di #Hamas, nessuno sa se siano vere.
Ma un gruppo terrorista viene di nuovo creduto acriticamente.
COME È POSSIBILE RIPETERE LO SCANDALO DELL’OSPEDALE DELL’OSPEDALE AL-AHLI?
Quando Israele è stata attaccata e denunciata per giorni, prima di scoprire che l’attacco era arrivato da un razzo della JIhad Islamica.
Col passare delle ore si scopre che le cose sono andate diversamente da quanto racconta Hamas.
Non è stata colpita la “zona sicura”: i terroristi si trovavano a due Km di distanza (fonte #newsweek)
Non sono state usate “bombe devastanti” da 2000 kg, ma due piccoli ordigni da 17 Kg per attacchi mirati (fonte newsweek)
Non sono bruciate 120 tende, ma 4 (Fonte OSINT SouljaCranker)
E soprattutto, l’esplosione che ha causato l’incendio è stata causata da Hamas
fonte #IDF
IDF rilascia questa intercettazione telefonica tra due abitanti di #Gaza, testimoni dei fatti
Testimone 1: Quelli di Hamas erano in riunione, in una posizione dove tenevano delle munizioni. E sono le munizioni che hanno cominciato ad esplodere
Testimone 2: Era un deposito di munizioni, il missile degli ebrei era piccolo, ha fatto un buco minuscolo. Ma a quel punto è esploso tutto.
Tenere operativi armati, o peggio un comando militare, o peggio un deposito di munizioni in un campo di rifugiati è un crimine di guerra ai sensi della Convenzione di Ginevra
Proprio perché rischia di coinvolgere civili nei combattimenti.
È un tabù in ogni conflitto del mondo.
Hamas ha fatto anche questo.
E soprattutto, nessuno nella stampa, nella politica, all’ONU o nelle ONG gliene chiede conto
Il terrorismo uccide i civili per creare panico e scatenare odio.
In troppi lo stanno aiutando a farlo.
In queste ore “All Eyes on Rafah” ha raggiunto 50 milioni di visualizzazioni. 50 milioni di occhi.
E NEMMENO UNO HA VOLUTO VEDERE COSA E’ SUCCESSO, E PERCHÉ
Un cercello che pensavale più di milioni che odiano
UNA BUGIA RIPETUTA MOLTE VOLTE NON DIVENTA UNA VERITÀ
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