La notizia più emblematica per Am Israel è che la mamma di una delle rapite a Gaza - Agam Berger, che ci si aspettava fosse rilasciata oggi - ha chiesto venerdì alla stampa che si rispettasse il più possibile lo Shabbat durante la liberazione della figlia (attualmente ancora prigioniera di Hamas).

“Alla conclusione dello Shabbat, usciremo e ci sarà tempo, molto tempo, per scattare fotografie ed essere fotografati”, aveva detto la madre Merav Berger.

“Stiamo aspettando con ansia le nostre figlie. Sappiamo anche che ipoteticamente accadrà di Shabbat, e non senza motivo: i nostri nemici avevano questo in mente”.

La BBC - che ha una linea editoriale antagonista sia a Israele sia a Donald Trump - scrive: “Trump ha tagliato le tattiche di ritardo che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, in alleanza con i suoi partner di coalizione ultranazionalista, aveva usato per evitare di accettare l'accordo di cessate il fuoco che Joe Biden ha messo sul tavolo dei negoziati lo scorso maggio. Sotto Biden, la pressione su Israele era la leva che non è mai stata tirata. Trump inizia il suo secondo mandato rivendicando credito, con una giustificazione ragionevole, per aver ottenuto l’accordo di cessate il fuoco a Gaza oltre la linea. Può crogiolarsi in un po' di gloria. La spinta per un cessate il fuoco a Gaza ha dimostrato che Trump avrebbe messo gli interessi della sua presidenza prima delle esigenze politiche del primo ministro israeliano. La destra nazionalista israeliana è stata deliziata quando Trump ha vinto la sua vittoria schiacciante a novembre. Presumevano che Trump avrebbe dato loro ancora più licenza di quanto avesse avuto Biden. La realtà potrebbe essere più complicata di così". Lo ripeto: lo sta scrivendo perfino la BBC

Un amico di Israele ti dà più armi per combattere, non ti fa stringere accordi col nemico

Al termine del mese di ottobre 2023, la moglie di Barghouti dichiarò che la forza che più rappresentava i palestinesi era Hamas. Questo non era un concetto nuovo ma era assai importante che fosse pronunciato da una persona che non apparteneva ad Hamas. Eppure, in uno zoppicante tentativo di propaganda, per mesi abbiamo continuato a diffondere la narrazione di un povero popolo che era privo di un reale rappresentante. La narrazione non si è incrinata neppure quando l'esercito israeliano era ormai nel cuore di Gaza: quello sarebbe stato il momento per eventuali oppositori di palesarsi. Parallelamente, abbiamo voluto sostenere la tesi del ruolo chiave dell'Arabia Saudita che avrebbe appoggiato una nuova leadership palestinese che non fosse inclusiva di Hamas. Dubitare di questa idea (non per assenza di volontà dei sauditi, sia chiaro) impediva al malcapitato di godere di qualsivoglia legittimità. Veniamo a oggi e pongo umilmente un dubbio: perché quel che rimane di Hamas dovrebbe farsi da parte?
Ho la sensazione che non sia bastato vedere l'Iraq cadere in mano alle milizie sciite e l'Afghanistan ai Talebani (dopo costosi tentativi di nation building). Nella mia breve storia di spettatore e talvolta attore del mondo, ho maturato l'idea che spesso si sia caduti in un wishful thinking diffuso da pomposi editorali.

Davide

La trattativa sbloccata da un colloquio nella notte tra il capo del Mossad Barnea, il primo ministro del Qatar al Thani e l'inviato di Trump in Medio Oriente Witkoff. A Doha anche il responsabile dei detenuti dell'Anp. “Siamo sul punto di veder realizzata l'intesa”, dice Biden. La Casa Bianca fa sapere di essersi coordinata con Trump. “Coordinata” scrive Repubblica. Termine benevolo…

"Sono pronto per un cessate il fuoco prolungato, a condizione che tutti i rapiti vengano rilasciati. È questione di giorni o ore. Aspettiamo la risposta di Hamas e poi può iniziare subito". Lo ha detto il primo ministro Benjamin Netanyahu incontrando alcuni familiari dei rapiti nel tardo pomeriggio

Queste sono le parole di Giorgia Meloni su come sta agendo il governo italiano riguardo all’export di armi verso Israele. Se queste parole le avesse pronunciate Elly Schlein, sarebbe già venuto giù il mondo. Non ci dovrebbero essere due pesi e due misure: i nemici di Israele hanno tutti lo stesso colore, indipendentemente dall’appartenenza politica interna https://youtu.be/QXQ4yB19zBU?si=Pm6V_bYoxzKTp5Jh