Tra ricordi privati e memoria pubblica: il passato diviene molto spesso un terreno di scontro e di strumentalizzazione, oppure un elemento su cui fondare identità nazionali e appartenenze collettive. Con l’invasione russa in Ucraina, in particolare, si è prodotto un acceso dibattito su diverse questioni storiche che rimontano fino alla Seconda guerra mondiale (o addirittura prima) e che non coinvolge solo i paesi interessati dalla guerra ma, a vario grado, società e comunità che hanno fatto parte dell’Unione Sovietica e che ancora vivono alcuni degli effetti di quell’esperienza.
🔗 Leggi l'intervista di Francesco Brusa allo storico 𝐈𝐠𝐨𝐫 𝐂𝐚𝐬̧𝐮

‼️ Il 28 novembre 2024 Sergej Davidis, copresidente del Centro per la difesa dei diritti umani Memorial Центр Мемориал, è stato inserito nella “lista degli estremisti e dei terroristi” stilata da Rosfinmonitoring, agenzia federale russa per il monitoraggio delle operazioni finanziarie, con una postilla su un suo “coinvolgimento nel terrorismo”.

Il 5 dicembre inoltre il tribunale Ljublinskij di Mosca ha ricevuto la documentazione relativa all’apertura di un procedimento amministrativo. La documentazione ha permesso di comprendere che nei confronti di Davidis è stata emessa una denuncia amministrativa per partecipazione alle attività di un’“organizzazione indesiderata”.

💻 https://www.memorial-italia.it/.../28-novembre-2024.../

Ricorre oggi, 14 dicembre, il trentacinquesimo anniversario della morte di 𝐀𝐧𝐝𝐫𝐞𝐣 𝐒𝐚𝐜𝐡𝐚𝐫𝐨𝐯, scienziato dissidente noto per la posizione critica assunta nei confronti del regime sovietico e in favore dei diritti umani, premio Nobel per la pace nel 1975 e padre spirituale di Memorial.

Come Memorial Italia, abbiamo avuto modo di ricordarne la personalità con la mostra 𝐒𝐚𝐜𝐡𝐚𝐫𝐨𝐯. 𝐈 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐮𝐦𝐚𝐧𝐢 𝐧𝐞𝐥 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐄𝐮𝐫𝐨𝐩𝐚, organizzata nel 2021 per il centenario della nascita in collaborazione con Memorial France, Fondazione Gramsci e Fondazione Circolo Fratelli Rosselli.

Teniamo a ricordare la figura di Andrej Sacharov anche proponendo il filmato originale dei suoi funerali che il 18 dicembre 1989 videro per le strade di Mosca la partecipazione di una folla silenziosa e commossa.

“In Italia Sacharov era ben conosciuto e molto amato non solo tra le persone più esperte e informate, ma anche tra la gente più umile”, con queste parole Claudio Martelli, allora ministro degli esteri, intervenne nel corso della cerimonia.

‼️ Oggi la nostra socia Katia Margolis è stata inserita nel registro degli agenti stranieri, riportano varie agenzie russe.
☝️ Ricordiamo che l'elenco in cui sono inseriti tutti gli agenti stranieri è stilato dal Ministero della Giustizia della Federazione Russa che lo aggiorna ogni venerdì. Gli agenti stranieri sono sottoposti a limitazioni di ordine finanziario e contabile, non hanno accesso a cariche politiche o incarichi pubblici e devono far precedere qualunque pubblicazione (anche un post su Facebook) da una precisa formulazione che denuncia il loro stato di “agente straniero”.
Oltre a Katia Margolis oggi sono finiti nell'elenco anche i pittori Anatolij Osmolovskij, che risiede a Berlino, e Igor' Ponočevnyj che dal 2015 vive negli Stati Uniti.

Maggiori informazioni in russo 👇
https://www.svoboda.org/a/minyust-priznal-inoagentom-publitsista-ekaterinu-margolis/33238933.html

📌 martedì 17 dicembre a 𝐌𝐢𝐥𝐚𝐧𝐨 presso il Laboratorio Formentini / Fondazione Mondadori si svolgerà la tavola rotonda di Memorial Italia

𝐀 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐨 𝐞̀ 𝐥𝐚 𝐧𝐨𝐭𝐭𝐞?

Intervengono Claudia Bettiol, Francesco Brusa, Marco Buttino, Riccardo M. Cucciolla e Anna Zafesova. Modera Simone A. Bellezza. L'ingresso è libero.

A quasi tre anni dall’inizio dell’invasione su larga scala dell’Ucraina è importante fare il punto della situazione e provare a capire le dinamiche in corso, gli scenari possibili, le conseguenze profonde che questo conflitto, iniziato dieci anni fa, ha provocato in Europa e nel mondo. Per farlo abbiamo deciso di organizzare una tavola rotonda con specialiste e specialisti dello scenario est-europeo alla vigilia di quelli che si profilano come grandi cambiamenti. Si parlerà e discuterà di Ucraina, Belarus’ e Russia, ma anche di spazio post-sovietico e diritti umani nell’arena contemporanea globale per sfatare miti, porre le giuste domande e provare a ragionare in maniera lucida su temi complessi.