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CAUSA CENSURA FACEBOOK HO APERTO QUESTO CANALE
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GIORDANIA: NUOVO UFFICIO NATO
Dal sito ufficiale della NATO, annunciano che “gli alleati al vertice NATO del 2024 a Washington D.C. hanno adottato un piano d'azione per un approccio più forte, più strategico e orientato ai risultati nei confronti del suo vicinato meridionale. Il piano dimostra chiaramente l'impegno della NATO a rafforzare l'impegno e la cooperazione con i suoi partner in Medio Oriente e Nord Africa, anche attraverso l'istituzione del suo primo ufficio di collegamento nella regione, ad Amman, nel Regno hascemita di Giordania.”
Continua: “Questa decisione, a seguito dell'intento espresso nel comunicato del vertice della NATO a Vilnius nel luglio 2023, segna chiaramente una pietra miliare significativa nel profondo partenariato strategico tra la Giordania e l'Alleanza. Riconosce il ruolo significativo della Giordania come faro di stabilità sia in contesti regionali che globali e come campione di lunga data nella lotta contro le minacce transnazionali, tra cui il terrorismo e l'estremismo violento.
L'Ufficio, in qualità di ufficio di rappresentanza, avvicinerà la NATO e la Giordania, migliorando il dialogo politico e la cooperazione pratica in settori di interesse comune tra l'Alleanza e la Giordania. Consentirà un impegno regolare tra la NATO e le autorità giordane, contribuendo così a una migliore comprensione condivisa del contesto nazionale e regionale e allo sviluppo e all'attuazione di programmi e attività di partenariato, tra cui, tra l'altro, conferenze, corsi e programmi di formazione in settori quali l'analisi strategica, la pianificazione e la preparazione alle emergenze civili, la gestione delle crisi, la diplomazia pubblica, la sicurezza informatica e il cambiamento climatico.
Basandosi su quasi tre decenni di relazioni bilaterali profondamente radicate, in particolare attraverso il dialogo mediterraneo, l'apertura di un ufficio di collegamento della NATO ad Amman è una progressione naturale delle relazioni di lunga data tra la NATO e la Giordania, che continuerà solo a crescere.” (Fonte)
«MI ANNOIO, QUINDI SPARO»
In un articolo dell’8/7 Magazine 972, pubblicazione indipendente focalizzata su Israele e Palestina lanciata nel 2010 da un gruppo di giornalisti israeliani e palestinesi, riferisce le testimonianze di 6 soldati israeliani che denunciano atrocità disumane commesse dai soldati israeliani a Gaza.
Le fonti hanno raccontato che i soldati israeliani hanno regolarmente giustiziato civili palestinesi solo perché entrati in un’area che i militari hanno definito come “zona off limit”.
Le testimonianze dipingono un paesaggio disseminato di cadaveri, lasciati marcire o mangiati da animali randagi; l’esercito li nasconde prima dell’arrivo di convogli di aiuti internazionali, in modo che le immagini di cadaveri in fasi avanzate di putrefazione non arrivino all’opinione pubblica.
I soldati hanno testimoniato anche la sistematica pratica di incendiare case palestinesi dopo averle occupate.
Le fonti riferiscono che sparare senza ragione dà ai soldati un modo per sfogarsi o alleviare la noia della routine quotidiana.
S., riservista che ha servito nel nord di Gaza, ha detto: “Personalmente ho sparato proiettili senza motivo, in mare, sul marciapiede o in un edificio abbandonato. Lo chiamano "fuoco normale", nome in codice per ‘mi annoio, quindi sparo’.”
B., soldato che ha servito nelle forze regolari a Gaza per mesi, ha detto: "Se c'è una sensazione di minaccia, non c'è bisogno di dare spiegazioni: basta sparare. È lecito sparare a tutti, una giovane ragazza, una donna anziana".
B. ha descritto un incidente a novembre in cui i soldati hanno ucciso diversi civili durante l’evacuazione di una scuola vicino al quartiere Zeitoun di Gaza City, che era servita da rifugio per i palestinesi sfollati. L'esercito ha ordinato agli sfollati di uscire a sinistra, verso il mare, piuttosto che a destra, dove i soldati erano di stanza. Quando è scoppiata una sparatoria all'interno della scuola, coloro che hanno virato nella direzione sbagliata furono immediatamente sparati.
B. racconta: “È iniziata una battaglia all’interno; la gente è scappata. Alcuni sono fuggiti a sinistra verso il mare, altri sono sono andati a destra, compresi bambini. Tutti quelli che sono andati a destra sono stati uccisi: da 15 a 20 persone. C'era un mucchio di corpi”.
B. ha detto che "ogni uomo tra i 16 e i 50 anni è sospettato di essere un terrorista".
I soldati hanno testimoniato che in tutta Gaza cadaveri di palestinesi in abiti civili sono sparsi lungo le strade. “L'intera area era piena di corpi”, ha detto S., riservista. “Ci sono anche cani, mucche e cavalli sopravvissuti ai bombardamenti che non hanno un posto dove andare. Quindi, di tanto in tanto vedi cani che vanno in giro con parti del corpo in decomposizione. C'è un orribile odore di morte**”.
Prima che arrivino i convogli umanitari, ha osservato S., i corpi vengono rimossi. “Un bulldozer Caterpillar scende con un carro armato e sgombera l'area dei cadaveri, li seppellisce sotto le macerie in modo che i convogli non li vedano.”
Quando i soldati occupano le case, la politica è “se ti sposti, devi bruciare la casa”. Tuttavia, per Green, questo non ha senso: “Siamo in queste case non perché appartengono agli agenti di Hamas, ma perché ci servono operativamente”, ha osservato. “È una casa di due o tre famiglie: distruggerla significa che saranno senzatetto. Ho chiesto al comandante della compagnia che ha detto che nessuna attrezzatura militare può essere lasciata indietro e che non voleva che il nemico vedesse i nostri metodi di combattimento".
“Prima di andartene, bruci la casa, ogni casa”, ha ribadito B. “È fatto affinché [i palestinesi] non siano in grado di tornare, e, in caso lasciassimo munizioni o cibo, i terroristi non potrebbero usarli”.
Prima di partire, i soldati accumulano materassi, mobili e coperte e "con alcune bombole di carburante o gas", ha osservato B., "la casa brucia facilmente, è come una fornace. Hanno bruciato centinaia di case.”
Green ha detto che il livello di distruzione a Gaza è "inimmaginabile". (Articolo completo)
UNRWA “ORGANIZZAZIONE TERRORISTICA”
Il quotidiano israeliano Israel Hayom ha appena reso noto che il disegno di legge che definisce l’UNRWA una organizzazione terroristica è stato approvato all’unanimità dalla Commissione Affari Esteri e Sicurezza.
L’UNRWA è l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente, che si occupa di dare soccorso, sviluppo, istruzione, assistenza sanitaria, servizi sociali e aiuti di emergenza per gli oltre cinque milioni di palestinesi che vivono in Giordania, Libano, Siria e nello Stato di Palestina.
Il terrorista, quando scoreggia tanto il cervello, finisce per dare agli altri del terrorista.
LE TORTURE DI NETANYAHU E LA ABU GHRAIB ISRAELIANA
«Sde Teiman non è un carcere, è la nostra vendetta».
Lo rivela un medico israeliano entrato nella Abu Ghraib di Netanyahu la base-prigione del Neghev in cui vengono rinchiusi senza un’imputazione i palestinesi presi a Gaza. Abusati e torturati.
Anche Khaled Mahajneh, primo avvocato a visitare la struttura, ne dà conferma: «La situazione lì è più orribile di qualsiasi cosa abbiamo sentito su Abu Ghraib e Guantanamo».
Più di 4.000 palestinesi arrestati da Israele a Gaza sono stati detenuti presso la base militare nel Negev dal 7 ottobre; alcuni di loro sono stati rilasciati, ma la maggior parte rimane in detenzione.
Torture, abusi e violenze di ogni genere a danno di centinaia di detenuti palestinesi di Gaza arrestati dopo il 7 ottobre, anche quelli gravemente feriti e ammalati. Di quanto accade nel centro di detenzione di Sde Teiman, la Abu Ghraib di Israele, nei pressi di Bersheeva nel Neghev, si parla da mesi. Solo qualche settimana fa, grazie alla denuncia dei media internazionali e alla petizione presentata alla Corte suprema dall’Associazione israeliana per i diritti umani, le autorità hanno deciso di trasferire gran parte dei palestinesi tenuti prigionieri a Sde Teiman. Ne rimangono altri duecento e le loro condizioni non sono migliorate.
Il Manifesto ha raccolto e pubblicato oggi la testimonianza del dottor F.K. che ha visitato Sde Teiman e che ha chiesto di non rivelare la sua identità.
Cos’è Sde Teiman?
«Fondamentalmente è un'enorme base militare con un'area di detenzione divisa in due parti […] Tutto appare molto precario. All’ingresso sono ammassati i materiali sanitari. Gli ammalati si trovano sotto una tensostruttura, uno scheletro di metallo coperto da un tendone. Quindi sono esposti alle condizioni esterne, con temperature che di notte scendono notevolmente. Sono stato accolto da un medico e due infermiere e mi è stato subito chiesto di non fare il mio nome con nessuno e di non fare il nome di altri; pertanto, si lavora sotto uno stretto animato. Poi mi hanno fatto indossare un camice e una mascherina. Ho trovato due file di pazienti, in totale una quindicina, forse venti. Ho notato subito che erano tutti legati, mano e gamba separatamente, ai bordi del letto. Erano bendati, quasi nudi e con il pannolone. Costretti a rimanere a letto, sempre sdraiati sulla schiena, non vanno in bagno o non vengono portati ai bagni. […] come medico e come persona, penso che se un essere umano resta per giorni in un posto, esposto all'ambiente esterno spesso molto freddo di notte, non può muoversi perché è ammanettato al letto e bendato, non capisce la lingua che si parla intorno a lui, ebbene questa per me è una forma di tortura. »
Il medico (lo ricordo, israeliano) ha quindi confermato quanto affermato qualche giorno fa Abu Salamiya, direttore del complesso Al-Shifa, e che avevo riportato qui.
?*??*** https://t.me/roccocantautore
RECORD DI NEVE SUI GHIACCIAI
“Le cime lombarde non erano così bianche da 10 anni.»
Deve certamente trattarsi di fluid-snow, neve che si identifica in vapore, ghiacciai liquidi, temperature asintomatiche.
Pare che anche le cime bianche abbiano detto di vergognarsi un po’ nell’essere bianche e non nere o perlomeno arcobalene…
Il principale compito di politica estera della Russia è trasformare l’EAEU da piattaforma per il commercio e la risposta alle sanzioni occidentali in una struttura fondamentalmente nuova. L'attuazione di questo piano dovrebbe essere facilitata dal nuovo concetto del presidente. Così gli esperti hanno commentato a URA.RU i risultati della sessione strategica guidata da Mishustin. Il politologo Nikita Lyakhovetsky ha spiegato che il concetto di partenariato di cui ha parlato il primo ministro è qualcosa di più che una semplice prevenzione delle sanzioni. "Queste sono le nuove regole del gioco per le imprese, la loro integrazione globale nei processi della promettente macroregione Asia-Pacifico", ha affermato l'esperto.
L’idea di un grande partenariato eurasiatico è nata al Forum economico di San Pietroburgo (SPIEF) nel 2023, ed è stata poi pensata ed espressa da Putin al vertice EAEU di dicembre, ha affermato l’economista e vicepresidente della Pervouralskbank JSC Anatoly Farafonov. “Quest’anno parleremo di spazio giuridico e doganale unico, di meccanismi sicuri per lo scambio di merci e di semplificazione delle procedure per l’apertura delle nostre sedi nei Paesi amici. Il Presidente sta ora creando un sistema di equilibri finanziari globali, e i risultati dei paesi EAEU sulla crescita del PIL annunciati oggi da Mishustin indicano direttamente che questo concetto è fattibile”, ha annunciato Farafonov uno dei temi di SPIEF-2024.
Il capo dell'intelligence egiziana a Tel Aviv sollecita il 'ritardo' dell'operazione Rafah
La nuova proposta egiziana prevede anche un cessate il fuoco di un anno e il ritiro delle truppe israeliane da Gaza
L'Autorità radiotelevisiva israeliana ha informato che l'establishment della sicurezza e gran parte della leadership politica sostengono la proposta egiziana riguardo a Gaza, ma Netanyahu non è d’accordo.
?? Le forze dell'ordine moldave hanno rilasciato dopo interrogatorio i membri della delegazione della Gagauzia di ritorno dalla Russia dopo esser state fermate in aeroporto e poste In stato di arresto temporaneo
Il riconoscimento de facto del "Kosovo" diventa formalmente una condizione per l'integrazione della Serbia nell'UE
Gli ambasciatori degli Stati membri dell'Unione europea hanno adottato il testo aggiornato della posizione comune sul capitolo 35, che implica che la Serbia adempierà pienamente gli obblighi derivanti dall'Accordo sulla via verso la normalizzazione delle relazioni tra Belgrado e Pristina, in conformità con l'allegato sul la sua attuazione, concordata il 18 marzo 2023.
Secondo la proposta, Belgrado dovrebbe attuare pienamente l'accordo sulla via della normalizzazione delle relazioni con Pristina, compreso l'allegato sulla sua attuazione, e nel capitolo 35, il punto 3, intitolato "Ulteriori accordi e progressi nella normalizzazione delle relazioni", diventa il punto 4
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