Casetta cinese nel cuore di Mosca.

Via Myasnitzkaya era il centro degli affari della Mosca mercantile, spazio per esperimenti architettonici diventati di moda a cavallo tra il XIX e il XX secolo. L'edificio più sorprendente e originale di questa via è la famosa “casa del tè” del mercante Sergei Perlov, la "scatola cinese" a tre piani con l’esterno storico conservato e gli interni autentici.

Nel 1893, a Mosca, in via Myasnitskaya, apparve la casa di Sergei Perlov, uno dei primi magnati del tè in Russia. Il progetto della casa fu creato da Roman Ivanovich Klein. La facciata del famoso negozio di tè di Perlov fu decorata in stile cinese in occasione di un evento particolare.

Ecco come ce lo descrive P.Sytin: “Allora a Mosca erano in corso i preparativi per la incoronazione di Nikolaj II, alla quale doveva partecipare anche Li Hung-chang. reggente del giovane imperatore cinese.

Due aziende produttrici di tè di Mosca commerciavano con la Cina: S. Perlov e “V. Perlov e figlio." Si sapeva che Li Hung-chang sarebbe rimasto alla casa del mercante di tè Perlov, ma non si sapeva quale di preciso. S. Perlov lo aspettava a casa sua e quindi aveva decorato in anticipo la facciata della casa e del negozio in stile cinese. Ma l’ospite si era fermato da V.Perlov in via La prima Meshanskaya (adesso Prospettiva Mira), e l’idea di S. Perlov non fu giustificata”. Fu arredato anche l’interno del negozio: nella sala furono posti vasi cinesi in porcellana, sculture cinese e mobili e i clienti potevano sedersi su cuscini in seta.

🔴La dinastia dei Perlov

La dinastia Perlov ha instillato nei moscoviti l’amore per il tè. Ancora nel 1787, il fondatore della dinastia, Aleksej Perlov, aveva aperto negozi di tè al dettaglio. Così, verso la seconda metà del XIX secolo, il tè era già un attributo obbligatorio delle feste. Verso quel periodo, le aziende dei Botkin, Gubkin, Popov e Perlov offrivano l'ampia scelta dei diversi tipi di tè. I Perlov avevano ottenuto il titolo di fornitori della Corte imperiale russa.

🔴Il negozio di tè in via Myasnitzkaya

Nel 1890–1893 fu eseguita la prima ricostruzione della casa in via Myasnitskaya, usando il progetto dell'architetto Roman Klein. Nel nuovo edificio al piano terra c'erano il negozio e la fabbrica per la distribuzione del tè, e sopra c'erano gli alloggi.

Sergei Perlov nel suo negozio separava il tè per tipi, confezionandolo nelle scatole di latta. Il negozio vendeva anche una quantità minima di tè in modo che ogni acquirente potesse permettersi i tè costosi.

Dopo la Rivoluzione i piani superiori diventarono kommunalka, ma il negozio non smise di lavorare. Nonostante il negozio fosse stato popolare tra i moscoviti, non venne mai ristrutturato nel periodo sovietico. La prima ristrutturazione avvenne solo negli anni 2000.

Adesso, come più di 100 anni fa, ogni giorno il negozio apre le sue porte ai clienti. Qui si possono comprare diversi tipi di tè e di caffè, tazzine, biscotti e cioccolatini per accompagnare il tè. In Russia, il tè servito senza niente, cioè senza dolci, viene considerato di cattivo gusto e il padrone di casa sarà considerato non ospitale e tirchio.

In questo negozio, come in tanti altri negozi alimentari (e non solo) di Mosca e della regione di Mosca esistono sconti per i pensionati nei giorni feriali, che partano dall’apertura del negozio fino alle 13. Ogni pensionato in Russia ha una carta sociale (una specie di tesserina), che permette di usare gratis tutti i mezzi pubblici, inoltre l’ingresso gratuito nei musei e cinema, oltre ad ottenere sconti significativi nei negozi.

Per i turisti, che sono arrivati alla scoperta della città, sul primo piano della stazione si trovano gli schermi che propongono i percorsi per i luoghi storici di Kostroma e anche la storia della città e di oblast. Inoltre si possono scoprire alcuni quadri, dipinti dai pittori famosi russi ispirati a Kostroma.

La stazione è molto pulita (su ogni piano ci sono i cestini con raccolta differenziata) , sicura, senza nessun tipo strano sia all'interno che

La musica della speranza...

9 agosto 1942. 82 anni fa, la Sinfonia n.7 di Shostakovich fu suonata per la prima volta nella Leningrado assediata.

La Sinfonia n. 7 Op. 60 in do maggiore di Leningrado di Dmitrij Shostakovich è una delle composizioni più note ed eseguite di questo compositore russo del XX secolo.

Al professore del Conservatorio di Leningrado e compositore Dmitrij Shostakovich fu proposta parecchie volte l'evacuazione dalla città assediata. Ma lui non solo la rifiutava, ma si recava parecchie volte nei punti d'iscrizione per andare da volontario al fronte e difendere la città. Per fortuna glielo rifiutarono sempre, capendo benissimo, che il compositore geniale sarebbe morto nelle trincee.

Più tardi Shostakovich scriverà sui suoi diari: "Ho cominciato la creazione della Sinfonia n. 7 nei primi giorni della Guerra. In quei tempi svolgevo due mansioni: quella di compositore e quella di vigile del fuoco. Ero in servizio sul tetto del conservatorio a spegnere le bombe incendiarie, allo stesso tempo, ho portato lì lo spartito, non potevo staccarmene. Non mi piace parlare di me stesso in questa maniera, ma era il mio lavoro più ispirato che abbia mai fatto".

Le prime tre parti della Sinfonia furano terminate a settembre del 1941 nella Leningrado cinta d’assedio.

1° ottobre 1941. Alla fine Shostakovich insieme alla sua famiglia fu evacuato su un aereo militare prima a Mosca, e dopo a Kujbyshev, dove 27 dicembre la Sinfonia fu terminata.

Per fare suonare la grandiosa musica tra le mura della Filarmonica ci volevano 80 musicisti. Durante i mesi dell'Assedio tanti di loro sono morti per fame, centinaia combattevano nel fronte, alcuni dopo essere stati feriti furono ricoverati negli ospedali militari.

Su richiesta di Karl Eliasberg, il direttore d'orchestra del comitato della radio di Leningrado (proprio a lui fu stata affidata l'esecuzione della Sinfonia n.7 di Shostakovich), alla radio è stata annunciata la registrazione dei musicisti rimasti vivi.

Il virtuoso degli strumenti a percussione fu trovato in obitorio, dove improvvisamente si notò che le dita del musicista si muovevano leggermente.
- Ma è vivo! Perché l'avevate iscritto nei morti? - esclamò il direttore d'orchestra.
Quell’istante diventò la seconda nascita per Zhaudat. Con tanta fatica i dottori lo guarirono.

All'inizio dell'agosto del 1942 sulle vie della città appaiono i manifesti: "Il Dipartimento delle arti del Comitato esecutivo del Consiglio comunale di Leningrado, il Comitato per le trasmissioni radiofoniche di Leningrado, la Grande sala Filarmonica riferiscono che domenica 9 agosto 1942 avrà luogo il concerto dell'orchestra sinfonica. Direttore - K. I. Eliasberg. La Settima Sinfonia di Shostakovich sarà eseguita (per la prima volta a Leningrado)".
La musica di Shostakovich è riuscita ad esprimere quello che univa la gente nei tempi duri: resistenza , sacrificio, amore per la propria città e fede nella Vittoria.

L'esibizione della Sinfonia n.7 fu trasmessa sulla radio, i cittadini affamati della città assediata erano attaccati alla radio per ascoltarla. La musica ha riempito le vie e le prospettive.  È stata trasmessa dagli altoparlanti della rete radiofonica della città.