La lotta a disinformazione e hate speech è la cortina fumogena dietro la quale ci stanno sottraendo le nostre libertà. Con le elezioni UE in vista il DSA diventa mezzo di manipolazione, censura e controllo.

Ne parlo oggi, 11 aprile, a Trieste

BRASILE Ora si censura X e si indaga Musk ma l’assalto alla libertà di espressione partì anni fa.

Ana Paula Henkel : Bolsonaro fu silenziato e diffamato, come fecero con Trump.
Noi giornalisti trattati da “pericolo per la democrazia” se prima delle elezioni ponevamo domande scomode a Lula.

C’è un’ombra dietro la politica: è il Deep State, entità che manovra elezioni, governi, questioni monetarie, organismi internazionali, Ong.
Connesso alla società della sorveglianza, ci vuole privare di natura, famiglia, patria, lavoro, legami, religione.

⚠️ Ne parliamo il 12 APRILE a TRIESTE in un incontro da non perdere per capire cosa sta succedendo. E perché.

Abbiamo sostituito le radici cristiane con un nichilismo che ci spinge verso un’anarchia intellettuale e morale.
Per questo la guerra totale come suicidio collettivo incombe su di noi. Nella logica della disperazione l’eutanasia diventa un dono.
E presto sarà anche un dovere.

FACEBOOK HA CONCESSO A NETFLIX DI LEGGERE I MESSAGGI PRIVATI DEGLI UTENTI PER $100 MILIONI PER AIUTARLI A PERSONALIZZARE I CONTENUTI
META, la capogruppo di Facebook, avrebbe permesso a Netflix di sbirciare i messaggi privati dei suoi utenti "per quasi un decennio" per aiutare il gigante dello streaming a personalizzare meglio i contenuti per i propri utenti, si legge in una causa antitrust contro Meta.
I documenti del tribunale resi pubblici il 23 marzo, depositati lo scorso aprile nell'ambito di un'importante causa antitrust contro Meta, sembrano aver messo in luce l'intricata relazione tra due dei più grandi attori della Silicon Valley.
La class action, intentata da due cittadini statunitensi, Maximilian Klein e Sarah Grabert, ha affermato che Netflix e Facebook "godevano di un rapporto speciale", con la piattaforma di social media che dava al sito di streaming "accesso su misura" ai dati degli utenti.
I due attori della Silicon Valley hanno anche concordato "partnership e integrazioni personalizzate che hanno contribuito a potenziare il targeting pubblicitario e i modelli di ranking di Facebook" almeno dal 2011, grazie al rapporto personale tra il co-fondatore di Netflix Reed Hastings e il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg.
Gli avvocati hanno affermato che "entro un mese" dall'ingresso di Hastings nel consiglio di amministrazione di Facebook, le due società hanno firmato un accordo "Inbox API" (Application Programming Interface) che "ha consentito a Netflix l'accesso programmatico alle caselle di posta dei messaggi privati degli utenti di Facebook". (Fonte: Daily Mail)

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Servono statisti lucidi, non emuli di Napoleone. Utopico pensare di sconfiggere la Russia: l’Occidente deve favorire l’uscita dal conflitto, non esasperarlo sulle spalle dei giovani ucraini mandati al massacro.
In Medio Oriente solo la minoranza cristiana vuole veramente la pace.

Guerra continua: oggi su La Verità mia intervista al filosofo Massimo Borghesi

"La decisione della corte inglese è una mossa di restyling dell'immagine a vantaggio degli USA, a spese della sofferenza altrui. Putin è dipinto come il nemico unico, mentre gli Stati Uniti appaiono come i salvatori. Estradare Assange attirerebbe troppa attenzione, quindi si prende tempo, indurendo la pillola per l'opinione pubblica."

Martina Pastorelli a LE INTERVISTE DI BYOBLU

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Se sull’estradizione di Julian Assange si temporeggia è per ripulire l’immagine degli USA, che non vogliono passare per i Putin - alias i “cattivi” - di turno.

Ma la verità sta in ciò che hanno fatto in questi anni contro il giornalista, “colpevole” di aver svelato i loro crimini di guerra.

Tratti da qui: https://www.byoblu.com/2024/03/26/assange-libero-concesso-un-nuovo-riscorso/

All’ OMS il grosso dei soldi oggi arriva da partenariati pubblico-privati tipo Fondazione Gates, Gavi e Wellcome Trust. E viene “donato” per contropartite: in primis adottare massicci programmi vaccinali mondiali.

Kat Lindley (Global Health Project): visto il livello di corruzione c’è una sola strada: uscire dall’OMS!