Contro il nulla che avanza

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》Dallo Stretto al mondo, rassegna stampa di spunti, riflessioni e azioni per resistere all'aria del tempo《

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Last updated 2 months, 3 weeks ago

Le informazioni legali dell'avvocato Fusillo.
Per contattare l'avv. Fusillo scrivere dal sito www.difendersiora.it/scrivici

Last updated 2 months, 1 week ago

1 day, 10 hours ago

Riceviamo e Condividiamo:

"Ciao a tuttə, siamo gli amicə e compagnə di Tiziano, il ragazzo utilizzato come capro espiatorio per criminalizzare la piazza del 5 ottobre, a Roma; lunedì 7 ottobre c'è stato il processo per direttissima ed è stato mandato ai domiciliari fino al prossimo processo, che sarà giovedì 14 novembre.
Ci stiamo occupando di fargli fare tutte le visite mediche possibili per assicurarci che stia bene. Ovviamente processo, questioni legali, visite mediche e spostamenti fino a Roma hanno dei costi non da poco, che vorremmo cercare di coprire per dare una mano alla famiglia. Presto sarà disponibile un link per donare e si stanno organizzando eventi benefici in giro per l'Italia, ed uno di questi sarà a San Benedetto del Tronto (città dalla quale proviene Tiziano); siamo alla ricerca di collettivi, realtà studentesche e associazioni della zona Marche e non che hanno piacere di partecipare per dare una mano!
L'evento al pomeriggio includerà dibattiti (se avete persone da proporre inviate pure) e la sera ci sarà una gara freestyle, quindi se conoscete qualcuno che ha a cuore la causa di Tiziano e ha piacere di partecipare, inviategli il mio contatto così ci si organizza (insta: @ya_dabb e @lorenzo.tassotti)
Grazie mille e aspettiamo aggiornamenti!!✊🏻❤️‍🔥'

1 day, 18 hours ago

Cs sgombero Funtanazza liberata
Alcamo, 9 ottobre 2024.

Stamattina all’alba le Forze dell’Ordine si sono presentate con numerose camionette alla Funtanazza, spazio liberato nella Riserva Naturale di Monte Bonifato, allo scopo di sgomberare i locali. Nonostante le interlocuzioni continue con le istituzioni, e l’appoggio al progetto da parte della popolazione, le Forze dell’Ordine stanno procedendo a sgomberare i locali.

Il gruppo muschio ribelle in questi mesi ha instaurato un proficuo rapporto con la popolazione alcamese, facendosi promotore di assemblee popolari settimanali. Dalle Assemblee è emersa la volontà di costruire un percorso che potesse portare a un uso civico del bene.
L’uso civico è una forma di gestione collettiva dei beni pubblici già sperimentata in diversi luoghi di Italia, è presente anche nello statuto del Comune di Palermo: l’assemblea pubblica auspicava che anche il Comune di Alcamo potesse intraprendere questa direzione, e ci sono state interlocuzioni positive in tal senso.
L’intervento di sgombero tuttavia fa seguito alla denuncia della Commissaria del Libero Consorzio Intercomunale di Trapani, interrompendo un percorso che aveva avuto un riscontro positivo nella popolazione.
Le persone che erano presenti dentro l’edificio verso le 9 sono uscite spontaneamente.
Molte persone di Alcamo si stanno radunando in questi minuti intorno all’ex ostello “Cielo d’Alcamo”, nella Riserva Naturale di Monte Bonifato, per mostrare solidarietà nei confronti di un progetto di cui si sono sentite parte attiva in questi mesi. I locali dell’ex ostello, che erano stati abbandonati da 6 anni e stavano subendo il degrado legato all’abbandono, erano stati ripuliti dalle persone, ed erano stati arredati con mobili regalati dalla comunità alcamese. In questi mesi le stanze dell’ex ostello sono state animate da presentazioni pubbliche di libri, cineforum, letture di testi di Danilo Dolci e non solo, un festival di due giorni ad agosto… ma soprattutto le stanze dell’ostello sono stati la base di appoggio per circa 30 persone che sono state impegnate nella guardianìa antincendio: una azione di contrasto agli incendi dolosi nata nell’ambito delle assemblee popolari, che ha contribuito a far sì che, dopo anni, nessun incendio ha devastato la riserva del Monte Bonifato.

3 days, 17 hours ago
3 months ago

VENERDI' 12 LUGLIO DALLE 17:30 IN VIA CARRETTIERI,14
ESPOSIZIONE DI SERIGRAFIE E ILLUSTRAZIONI DEL COLLETTIVO SIN FRONTERAS NI NACIONES E SERATA BENEFIT CASSA ANTICARCERARIA TEJIDO ANTICARCERARIO (COLOMBIA)."

Ci riuniamo sotto il nome di Colectivo Sin fronteras Ni naciones (Collettivo senza frontiere né nazioni) come libera espressione contro l'imposizione di un'idea che ci definisce in base alla provenienza e ai luoghi di origine. Ci uniscono idee legate all'anarchia, alla costruzione di spazi solidali, all'insegna del DIY! hazlo tu misma! e dove possano convergere lotta, resistenza e autonomia. Sin Fronteras Ni Naciones ha creato azioni, eventi simultanei, incontri, festival in diversi territori come Argentina, Colombia, Ecuador, Cile, Spagna, Stati Uniti e Perù con compagnx con idee anarchiche o libertarie. Ogni edizione è stata pensata su un tema particolare, come le migrazioni, le prigioni, la lotta per la terra, l'ecocidio e le frontiere ed è stato concepito come spazio di incontro e articolazione, con mostre grafiche, workshop, conferenze, proiezioni, musica dal vivo.
L'ultima versione di Sin Fronteras Ni Naciones #4, il cui tema centrale era l'Ecocidio, la lotta per la fauna e la terra, ha visto la realizzazione, insieme ad altri laboratori grafici, di una mostra di opere grafiche a 1 e 2 colori in serigrafia e risografia."

3 months ago

SULLO SGOMBERO DELL'EX-LAVATOIO OCCUPATO DI TORINO
https://nocprtorino.noblogs.org/post/2024/07/09/sullo-sgombero-dell-ex-lavatoio-occupato-a-torino/

All'alba di questa mattina - 9 luglio 2024 - é stato sgomberato e sottoposto a sequestro preventivo l'Ex Lavatoio Occupato di Corso Benedetto Brin 21 a Torino.
Durante lo sgombero sono stati sequestrati materiali vari a fini investigativi.

Roboanti fanfare mediatiche comunicano lo sgombero del "covo degli anarchici violenti" e i politici di turno si congratulano per l'ennesimo sgombero, mentre operai al servizio di questura e comune murano e spaccano l'immobile, regalandolo nuovamente ad abbandono ed oblio.

L'Ex Lavatoio fu occupato il 9 dicembre 2022 all'interno di una mobilitazione cittadina in risposta allo sgombero dell'Edera Squat. In quei mesi in moltx ritennero fondamentale rivendicare e praticare lo strumento dell’occupazione - non di certo quello dei tavoli comunali di contrattazione e co-progettazione - così, in solidarietà ai e alle compagnx dell'Edera, tre occupazioni nacquero una dopo l'altra.

L'Ex Lavatoio era uno strumento di lotta. Uno strumento per essere nella città, nei suoi quartieri e nelle sue strade.
Uno strumento per coltivare alleanze capaci di incunearsi nelle fratture del presente con il cuore teso a sovvertire l'ordine delle cose e la sua soffocante quotidianità scandita dai ritmi del capitalismo neoliberale.

Dall'Ex Lavatoio ci siamo organizzatx per lottare contro le galere, contro i CPR, al fianco di Alfredo Cospito in sciopero della fame contro il 41bis e l'ergastolo ostativo e accanto ai reclusi in rivolta nei centri di detenzione amministrativa.

In quel posto ci siamo datx la possibilità di costruire percorsi di lotta con chi subisce la violenza delle frontiere, del razzismo sistemico e della detenzione. Da quello spazio siamo uscitx in strada, perché é in strada che vogliamo stare, dove le contraddizioni del presente si palesano nella loro brutale violenza, dove la costruzione del nemico interno in un panorama bellico e genocidario si mostra nella sua evidenza.

Non ci interessa oggi piangere sull’ennesimo posto murato, sebbene ci sembri necessario ricordare come, ancora una volta, il potere si sia mostrato in città per spaccare, saldare e cementare l’ennesimo luogo da destinare all’abbandono o alla speculazione.
Quello che oggi vogliamo ribadire è che mentre è in corso un genocidio mandato in mondovisione, attraverso cui si normalizza il concetto di nemico interno, costruito attorno a chi si pone, per scelta o per necessità, ai margini di un mondo determinato dalla logica del capitalismo neoliberale e dai suoi paradigmi valoriali;
mentre si rinforzano meccanismi giustizialisti e criminogeni, ribadendo il pugno duro del potere punitivo e carcerario da imporre a chi viene etichettato come nemico;
mentre ciò avviene, non solo, qui a Torino si decide di murare un posto occupato, ma si investe per ristrutturare una nuova galera per persone senza documenti europei.

É ormai noto ai più che i lavori di ristrutturazione del CPR di corso Brunelleschi sono in corso e che la riapertura é imminente.

Quel posto, chiuso dal coraggio dei ribelli, NON DEVE RIAPRIRE.
Da quel coraggio e da quella potenza di rivolta, tantx compagnx dell’Ex Lavatoio han tratto ispirazione, forza e spunti di riflessione per lottare.

Sequestrare e murare uno spazio, quello spazio, non metterà fine a queste lotte. Come l'idra dalle tante teste, quando una di esse viene tagliata, due ne spuntano al suo posto. I tentativi di estirpare la lotta per la libertà non farà che rafforzarla.

Contro galere e cpr.
In solidarietà ai reclusi in rivolta.

Con il cuore a Jamal, deportato dallo Stato, nostro compagno che oggi non ha potuto essere con noi.

Solidarietà e amore alle prigioniere e ai prigionieri.

Un sorriso ai vicini che ci hanno sostenuto e che han detto senza remore agli sbirri ciò che gli andava detto.

Palestina libera!

5 months, 2 weeks ago

Aggiornamento sull'Operazione City del 22 Aprile 2024

All'alba del 22 Aprile 2024 la DIGOS  di Torino ha eseguito 19 misure cautelari (3 detenzioni domiciliari, 1 divieto di dimora e 15 tra obblighi di dimora e di firma quotidiana) inquadrate nella cosiddetta Operazione City relativa ai fatti del corteo del 4 marzo 2023 in solidarietà ad Alfredo Cospito, da oltre 5 mesi in sciopero della fame contro il 41bis e l'ergastolo ostativo.
Dalle carte emerge che le richieste dei PM Scafi e Bucarelli prevedevano ben 45 misure cautelari di cui 10 custodie cautelari in carcere, 22 ai domiciliari e 13 tra obblighi di dimora e/o firma e divieti di dimora. Per i 45 indagatx - a cui pare se ne aggiungano una trentina - per cui sono state richieste le misure cautelari i capi di imputazione sono devastazione e saccheggio e resistenza a pubblico ufficiale - anche se per alcunx ai primi due si aggiungono a vario titolo violenza e minaccia a pubblico ufficiale, istigazione a delinquere, con molte delle possibili aggravanti. Il tutto inquadrato nel monolitico baluardo repressivo del concorso formale, sempre più spesso usato nelle sue molteplici declinazioni come grimaldello per ogni inchiesta relativa a fatti di piazza. I danni sembrano ammontare a circa 630mila euro.
A margine si vuole anche sottolineare come questo provvedimento non determini la chiusura dell’inchiesta ma semplicemente è l’ennesimo escamotage per prolungare le indagini su quella giornata.
Al di là della esecuzione delle misure cautelari e davanti al tentativo della procura di togliere di mezzo chi ha scelto di scendere in strada quel giorno, ci preme ribadire l’importanza di quella giornata come quella di molte altre giornate di lotta in solidarietà ad Alfredo e contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo, quale risposta alla scelta dello Stato di condannare a morte Alfredo, e normalizzare il regime 41 bis come strumento per mettere in silenzio i propri nemici interni, tanto più necessario ora in un clima di guerra permanente.
A più di un anno da quella giornata, quel regime carcerario di tortura – al quale sono sottoposte 750 persone - è ancora applicato ad Alfredo anche in conseguenza del processo relativo all’operazione Scripta Manent che lo vede, assieme ad Anna Beniamino, condannato per strage politica e associazione sovversiva con finalità di terrorismo.  Oggi 24 Aprile si è tenuto a Roma un presidio di fronte alla Corte di cassazione, in occasione dell'udienza che deciderà se confermare le attenuanti e le condanne della corte di Appello.

Per tenere viva la solidarietà con chi subisce ogni giorno la violenza delle galere e per ribadire che non sarà un'operazione repressiva che fermerà le lotte, ricordiamo l’appuntamento di sabato 27 Aprile alle ore 16 per un presidio sotto le mura del carcere delle Vallette.

Solidali con chi è colpit dalla repressione dello Stato!
Complici con chi è reclus
e con chi lotta!
Contro ogni galera!

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