Novembre

Giungiamo dunque a novembre, il mese dei morti, dell'autunno più nero, tempo di piogge e nebbie. La Natura stessa s'incupisce fino all'ultimo, quasi a voler celebrare questi giorni di mestizia e oscurità.

Eppure intorno all'11 del mese ci sarà una sorta di magia, una recessione quasi settembrina, chiamata "Estate di San Martino". In quei giorni sembrerà che il clima si acquieti un po', stemperando il gelo e portando qualche ora di sole.
Si ripiomberà poi nel freddo umido, così come vuole la Natura, ma a renderlo più sopportabile saranno le caldarroste, il vin brulè, la cioccolata piena di panna, i te speziati e le zuppe calde.

Ma, in ogni caso, vale la pena soffermarci sugli aspetti funebri che lo caratterizzano e che si protraggono fino alla fine di esso. Come già detto, questo è il "mese dei morti", ma la maggior parte di noi tende a considerare il 2 novembre come la chiusura del ciclo infero. Invece non è così: tutto novembre è lo specchio della morte della Natura e con lei si commemorano i trapassati, così come ci si sofferma nell'osservazione del nostro io interiore.

E' quindi sbagliato pensare già ora al ritorno della luce, che arriverà solo con il Natale, cioè tra più di un mese e mezzo.
Questo è ancora il momento della stasi, del raccoglimento e dell'introspezione e sarebbe un errore privarci dell'occasione di guardarci dentro e - in qualche modo - di guarirci. Solo così saremo davvero pronti al rinnovo solstiziale.

In quanto figli di questa Terra e dei suoi ritmi, non possiamo esimerci dal rispettarne le tappe, perché faremmo del male solo a noi stessi. E anche se dalle vetrine di un cinico commercio spuntano gli addobbi natalizi già da settimane, provate a ignorarli e fate vostro questo prezioso momento di raccoglimento. Siate come il seme che proprio a novembre viene interrato affinché rimanga gestante nel buio del sottosuolo e spunti solo quando sarà il suo momento.

Sereno novembre a tutti.

Condivido volentieri questa importante riflessione di @calendariopagano

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....ma soprattutto un ricco Lughnasad a tutti e tutte!! ???

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Il giorno della Tigre

Potente, feroce, solitaria, notturna... eppure la sua sopravvivenza è in grave difficoltà

Oggi, 29 luglio, è la giornata mondiale della tigre, un giorno debole, poco visibile, per questo potente felino che avrebbe bisogno di molta più attenzione

Ma vediamo insieme quale medicina lo Spirito della Tigre ci può donare, sia che si tratti di un nostro Animale Guida, sia in caso si necessiti di lavorare con qualche aspetto specifico per il quale possiamo chiedere il suo aiuto

La Tigre è SOLITARIA, mal sopporta gli intrusi nel suo immenso territorio. Questo la porta a essere SPIETATA quando si tratta di difendere i suoi SPAZI e CONFINI: ci può insegnare quanto sia importante mettere limiti e paletti alle persone, alle situazioni, ai comportamenti oltre i quali non siamo disposti a sopportare

La solitudine la rende anche fortemente INDIPENDENTE: sarà una perfetta guida per lavorare sulla nostra AUTOSTIMA o quando ci ritroviamo a dover fare qualcosa da soli, per scelta o necessità

Territorio grande significa molto spazio da perlustrare e difendere: la Tigre ci insegna quanto sia importante CAMMINARE a lungo e farci attenti OSSERVATORI per scoprire quel che accade intorno a noi, per imparare a gestire gli eventi della vita

Saper ANDARE LONTANO significa anche sapersi imbarcare in AVVENTURE inaspettate, che sapremo gestire e affrontare con la nostra abilità e forza interiore

La Tigre caccia da sola, in grande SILENZIO e lunghe ATTESE: è una caccia faticosa che la porta a non voler condividere la sua preda. Non è egoismo, ma una forma di difesa dei propri sforzi, in termini umani una specie di MERITOCRAZIA

Animale potente e immerso in un'aura mistica in tutta l'Asia e l'Oriente, viene in genere associato alla buio della NOTTE e alla LUNA NUOVA

In Siberia troviamo la sottospecie di Tigre più grande e maestosa, che viene localmente chiamata "Amba"

Di quale dono medicina della Tigre potresti aver bisogno?

? Ralph Mayhew da Unsplash

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