Il 9 Settembre 1976 moriva Mao Zédōng, rivoluzionario comunista e fondatore della Repubblica Popolare Cinese. Nato in una famiglia di contadini, durante la giovinezza si avvicinò ad idee anarchiche salvo poi passare al marxismo una volta raggiunta la maturità. Influenzato dalle idee antimperialiste del Movimento del 4 Maggio, partecipò alla fondazione nel 1921 del Partito Comunista Cinese, venendo eletto nel Comitato Centrale del partito. Svolse un ruolo fondamentale nell'iniziale alleanza e nella successiva guerra civile contro il Kuomintang, per la cacciata dell'invasore giapponese e nella finale vittoria contro i nazionalisti ormai leader del PCC e della neonata RPC. Durante la sua presidenza, la popolazione cinese quasi raddoppiò grazie al fatto che l'aspettativa di vita aumentò da 35 a 63 anni e l'alfabetizzazione, adesso accessibile anche alle donne, passò da appena il 20% a oltre il 65%. Denunciò il revisionismo dell'Unione Sovietica e le falsità su Stalin, nonostante la campagna anti-destra e la Rivoluzione Culturale dopo la sua morte l'ala revisionista del Partito guidata da Dèng Xiǎopíng salì al potere abbandonando progressivamente il socialismo e restaurando il capitalismo. Il PCC non ha mai rinnegato la sua figura, ma la Cina di oggi non è una sua eredità.

Il 9 Settembre 1971 scoppiava la rivolta nella prigione di Attica, repressa nel sangue quattro giorni dopo causando 43 vittime. La prigione era in una condizione di sovraffollamento di circa 1.000 persone, la popolazione carceraria era composta principalmente da afroamericani e portoricani provenienti dalle classi più povere e sfruttate, mentre tutte le guardie della struttura erano bianche e sottoponevano i prigionieri a frequenti episodi di razzismo e violenze. La restrizione dei diritti dei reclusi non riuscì a fermare la loro politicizzazione, molti di loro si avvicinarono alle Pantere Nere e chiedevano programmi di rieducazione, riabilitazione e di istruzione. Tutte queste richieste rimasero inascoltate, il 21 Agosto il militante marxista nero George Jackson venne ucciso nella prigione di San Quintino e ciò fece aumentare il malcontento. Così 1.280 dei circa 2.200 internati presero il controllo del carcere, iniziando delle trattative che furono interrotte dall'irruzione armata degli agenti penitenziari che attuarono la strage.

Il 9 Settembre 1948 veniva proclamata la Repubblica Democratica Popolare di Corea. Dopo la fine della seconda guerra mondiale e la cacciata dei giapponesi, la penisola coreana venne occupata a nord dall'Unione Sovietica e a sud dagli Stati Uniti stabilendo come confine il 38° parallelo. Nell'intera penisola liberata venne proclamata la Repubblica Popolare di Corea, formata da comitati popolari e con capitale Seul. Gli americani però si rifiutarono di riconoscerla e uccisero 200.000 civili accusati di simpatie comuniste durante il massacro di Jeju. Gli USA proclamarono quindi unilateralmente la nascita della Repubblica di Corea nel meridione nell'Agosto 1948, il mese dopo i nordcoreani annunciarono la nascita della DPRK a seguito della spartizione forzata del Paese. Lo Stato socialista fece suoi i provvedimenti emanati dai comitati popolari, quali l'abolizione della proprietà fondiaria feudale, la nazionalizzazione d'industrie e servizi, la campagna di alfabetizzazione e l'uguaglianza dei sessi.

⚰?️ BOLLETTINO DEL 02/09
Due vittime:
• Un operaio edile 49enne è morto cadendo da un tetto a Zogno (BG).
• Un operaio edile 75enne è morto cadendo da una scala in un cantiere a Cesano Maderno (MB).

Il 2 Settembre 1969 moriva Hồ Chí Minh, rivoluzionario comunista e primo Presidente del Vietnam. Nato in una famiglia povera, dopo che il padre fu arrestato ed estromesso dal suo ruolo di funzionario dell'amministrazione coloniale, andò a lavorare come cuoco su un piroscafo francese. A bordo di questo sbarcò a Marsiglia, per poi viaggiare negli Stati Uniti e in Gran Bretagna prima di ritornare in Francia e stabilirsi a Parigi. In Occidente vide la differenza tra il tenore di vita delle classi dominanti e delle classi subalterne, abbracciò quindi il marxismo divenendo uno dei fondatori del Partito Comunista Francese. Nel 1923 si spostò a Mosca, lavorando per il Comintern e collaborando con il Partito Comunista Cinese per addestrare rivoluzionari indocinesi espatriati nel Canton, ma venne arrestato dal regime nazionalista di Chiang Kai-Shek. Rilasciato nel 1929, fondò il Partito Comunista Indocinese. Dopo aver combattuto a fianco di Mao, guidò il Vietnam all'indipendenza prima dai francesi e poi dagli americani.

⚰?️ BOLLETTINO DEL 26/08
La settimana si apre con una vittima:
• Un elettricista 36enne è morto cadendo da un ponteggio mentre lavorava in una vetreria a Castelvetro Piacentino (PC).

?? | LA POLIZIA CHIUDE LA SEDE DEL MAKI AD HAIFA PER IMPEDIRE LA PROIEZIONE DI UN DOCUMENTARIO

La polizia israeliana ha messo i sigilli alla sede del Partito Comunista di Israele nella città di Haifa per impedire la proiezione di un nuovo documentario sulle attività dell'IDF in Cisgiordania girato dal regista palestinese Moḥammad Bakri e intitolato "Jenin, Jenin 2". Gli agenti hanno convocato Rim Hazan, segretaria cittadina del MAKI, per notificarle la chiusura degli uffici del Partito per le successive 10 ore. Il pretesto utilizzato dalla polizia per attuare la manovra fascista sarebbe legato al possibile rischio di disordini durante l'evento programmato, motivo per cui il tribunale ha emesso tale sentenza. Il documentario è il seguito di "Jenin, Jenin" girato nel 2002 e parla dell'incursione israeliana nel campo profughi di Jenin avvenuta nel Luglio 2023 durante l'Operazione Home and Garden. Questo ennesimo attacco ai comunisti avviene proprio lo stesso giorno in cui il Ministro della Sicurezza Nazionale, Itamar Ben-Gvir, ha dichiarato che intende costruire un Quarto Tempio di Gerusalemme sulla Spianata delle Moschee secondo il volere delle sacre scritture. Il rabbino ḥaredi Yosef Mizrachi lo aveva anticipato qualche giorno prima dicendo pubblicamente che un giorno la Moschea di al-Aqṣā potrebbe essere colpita da un missile in modo tale da costruire una sinagoga al suo posto.

Il 26 Agosto 1978 veniva lanciata la missione Sojuz 31 con a bordo Sigmund Jähn, il primo cosmonauta tedesco. Nato in una famiglia operaia, svolse l'apprendistato di tipografo prima del servizio militare nell'aeronautica della Repubblica Democratica Tedesca. Diventato controllore di volo delle basi sovietiche nella DDR, si diplomò in fisica e scienze militari all'accademia Jurij Gagarin in Unione Sovietica. Svolse il ruolo di ispettore dell'addestramento degli aspiranti piloti di caccia prima di essere selezionato all'interno del programma spaziale internazionalista Interkosmos. Al ritorno della sua missione durata quasi 8 giorni sulla stazione spaziale Saljut 6, dovette affrontare un atterraggio problematico che gli causò danni alla schiena. Nonostante ciò, Jähn venne celebrato non solo dal suo Paese ma anche dalla Repubblica Federale Tedesca: per la prima volta dalla nascita delle due Germanie, ci si riferiva a qualcuno solo come "tedesco" senza aggiungere se dell'est o dell'ovest. Nel film "Goodbye, Lenin!" il protagonista crea una realtà parallela dove la DDR non viene sciolta e Jähn succede ad Erich Honecker alla guida dello Stato socialista.

Il 19 Agosto 1991 iniziava il cosiddetto "Putsch di Agosto", l'ultimo disperato e maldestro tentativo di salvare l'Unione Sovietica dalla controrivoluzione. Lo smantellamento delle basi dello Stato socialista era iniziato già con il revisionismo di Nikita Kruščëv, ma il colpo di grazia avvenne con glasnost e perestrojka lanciate da Mikhail Gorbačëv: il Paese era nel caos, la classe oligarchico-mafiosa iniziò a formarsi e a penetrare nelle istituzioni ormai liberalizzate, tra le altre Repubbliche anche la Russia guidata da Boris Elcin dichiarò la propria indipendenza e non riconobbe più le leggi sovietiche. Nonostante ciò, la stragrande maggioranza del popolo si espresse per conservare l'URSS, che si sarebbe trasformata in Unione degli Stati Sovrani. Era chiaro però che nulla sarebbe stato più come prima, perciò alcuni vertici del PCUS e del KGB formarono il Comitato Statale per lo Stato di Emergenza (GKČP) e isolarono Gorbačëv in Crimea prima della firma del trattato. Il golpe fu un disastro e accelerò lo scioglimento dell'URSS.