Siamo online tra un'ora!

E abbiamo appena scoperto che subito dopo il nostro panel ce ne sarà un altro organizzato da Aspec German su Discord - tra lu ospiti ci sono Nepali Aspecs e AseArro Chile 💜💚

Stavolta ci incontriamo ad Ancona per tornare a interrogarci sulle non monogamie mettendo al centro la nostra prospettiva come persone aspec!
Le non monogamie ci danno uno spazio di libertà ed esplorazione per le nostre esperienze asessuali e aromantiche? Quanto si fa sentire nella rappresentazione delle non monogamie il peso di visioni amatonormative e allonormative, incentrate esclusivamente su legami romantici e sessuali?

Unisciti a noi per una serata di dibattito e condivisione!
Raccontiamo le nostre esperienze, i nostri dubbi, le nostre aspirazioni, per costruire lo spazio di confronto di cui sentiamo la mancanza 🔥

📌 ASAP è uno spazio riservato alle persone aspec e alle persone aspec-questioning (cioè che si stanno interrogando sul proprio orientamento, poiché pensano che potrebbero essere aspec). Non è necessario identificarsi come persone non monogame o poliamorose per partecipare, però!

📌 Non è necessario prenotare. Ma, se vuoi, puoi compilare questo form per aiutarci a organizzare l’evento o segnalare eventuali necessità!

Dopo una pausa estiva, stiamo tornando! 💫

Presto pubblicheremo un calendario dei prossimi mesi, che si prospettano pienissimi! 🔥
Pride, eventi di divulgazione, aperitivi aspec... Abbiamo in serbo parecchie sorprese ;)

Se volete qualche spoiler, domani potete trovare noi (e le nostre spillette) a Lucca per il pride! 🌈

Oggi siamo a Palermo e Siena!
Se volete incontrarci, seguiteci su Instagram o Telegram per aggiornamenti :)

? In merito alle critiche politiche sollevate all'organizzazione del Roma Pride, cogliamo l'occasione per essere trasparenti sui nostri valori, come sempre cerchiamo di fare.

Nella grafica iniziale abbiamo indicato che avremmo fatto parte dello spezzone alternativo all'interno del pride. Purtroppo, alla fine questo spezzone in realtà non ci sarà, per varie ragioni.
Attraversiamo questo pride come spazio in cui incontrare altre persone aspec e fare comunità, perché sappiamo quanto è importante, specialmente per le persone asessuali e aromantiche, che troppo spesso si sentono invisibili, cancellate, sole.

Siamo anche consapevoli, però, delle criticità sollevate sulla linea politica del Roma Pride (anche da attivistu aspec, tra l'altro) e ci teniamo a essere molto chiaru sui nostri valori, come sempre.
Quanto sta avvenendo in Palestina È qualcosa che ci riguarda tuttu.
E ci riguarda come persone queer in particolare PROPRIO per la propaganda di rainbow-washing con cui le nostre vite vengono strumentalizzate per legittimare la violenza.
Siamo contro il genocidio del popolo palestinese e contro l'occupazione, senza se e senza ma.
Lo siamo come persone queer.
Lo siamo PERCHÉ siamo persone queer.

#NoPrideInGenocide

Ciao Luigi. E grazie.

Come Rete Lettera A ci uniamo al dolore del comitato Palermo Pride e di tutta la comunità queer di Palermo per la morte improvvisa di Luigi, che lascia un vuoto e un dolore immensi. Vi abbracciamo.

Due parole volevamo scrivertele come persone aspec, perché sei stato un alleato e un amico.
Mettiamo in chiaro le cose: come persone asessuali e aromantiche, conosciamo bene il paternalismo e il tokenismo. Tu non eri questo.
Eri quello che in assemblea chiedeva ogni singola volta "e il tavolo aspec/bi+ si fa?".
Eri quello che, insieme alla straordinaria comunità queer di Palermo, ha messo il proprio impegno oltre le parole perché l'assemblea di Stati Genderali a Palermo avesse uno spazio preciso per le rivendicazioni aspec e bi+.
Eri quello che ha ascoltato, che ha imparato da noi, anche quando significava mettersi in discussione, cambiare il proprio linguaggio, cambiare le proprie prospettive.
Eri quello che ha voluto che l'intervento aspec fosse il primo, sul palco del pride di Palermo, due anni fa. Una rivendicazione precisa, quasi una provocazione, un messaggio - e pure un bello sfizio, che noi non vedevamo l'ora di toglierci con te e con tutte le persone queer e aspec di Palermo.
Ogni volta che ripenseremo all'emozione che abbiamo provato in quel momento, all'adrenalina, alla gioia, a migliaia di persone che ascoltavano e partecipavano alla nostra rabbia e alla nostra lotta aspec, penseremo a te.

Come Rete Lettera A ringraziamo te e tutte le persone straordinarie che costruiscono e hanno costruito insieme a te il Palermo Pride.
E per chi tra noi ha avuto la gioia di conoscerti di persona... Il tuo ricordo sarà sempre vivo.
Si sa, le persone queer non dimenticano chi lotta.

Ciao Luigi. Ci vediamo al Palermo Pride.

"Per me la parte più difficile è il "non sei tu, sono io". Quando incontri una persona, vi piacete, cominciate a messaggiare per pomeriggi interi, a riempirvi di meme e stralci di libri, a stilare la lista dei take-away da provare insieme, a chiamare per nome i rispettivi gatti - e all'improvviso le cose accelerano e vi piomba addosso il momento-verità del "non voglio una relazione". Guarda, non sei tu, sono io. E nessunə ci crede mai. "Sì certo, non vuoi una relazione CON ME." No, sul serio, tu mi piaci tantissimo, è elettrizzante anche solo starti vicina. È che quella roba lì della "relazione romantica", "io e te sopra tutto il resto", le vacanze insieme e la casa insieme e il gatto insieme e i progetti insieme e le coccole sul divano e "qualcunə che ti aspetta quando rientri la sera" e i nomignoli affettuosi - mi paralizzano. Non c'entrano nulla con qualsiasi immagine associ alla felicità. Ma nonostante ormai abbia 30 anni e sia out e serena e orgogliosa - nonostante tutto, quando le situazioni scivolano verso il "siamo una coppia", ancora oggi una vocina nella mia testa prende a redarguirmi "oh, stavolta falla andare bene ché è la settecentesima con cui esci. Segui gli step. Se ci riescono lɜ altrɜ ce la puoi fare pure tu." Mi sento come se fossi troppo stupida per seguire un manuale di istruzioni facilissimo. "Non voglio una relazione" sembra sia un assunto che proprio non viene recepito, come se stessi raccontando una barzelletta. Vabbè, potevi essere coraggiosa e dirmelo che non ti piaccio abbastanza. Vabbè, ma quando troverai la persona giusta... non ti scoraggiare, arriverà anche per te! Vabbè, magari hai avuto esperienze negative e adesso vuoi atteggiarti a dura... ma sotto sotto lo sogni anche tu e non vuoi ammetterlo, eh? Vabbè certo, fai bene a tenerti libera così puoi sc*pare in giro quanto ti pare... furba eh! Vabbè, è chiaro che se la tua priorità è la carriera... però peccato oh. Vedrai che prima o poi t'innamori anche tu e cambi idea! Regà, no. Non sono invidiosa o scoraggiata o traumatizzata perché vorrei anch'io il Grande Amore e sono stata sfortunata. Non tuttɜ veniamo resɜ felici dalle stesse cose, e quella cosa lì che rende tanto felici voi a me fa sentire straniata e agghiacciata. E no, non è colpa vostra se non lo capite, pure a me guardate che pressione m'ha lasciato addosso crescere in una società amatonormata. Però che fatica dover continuare a spiegarvelo. Come se dovessi giustificare che eh sì, ho scelto di fare l'eccentrica, dai lo so che sono strana, tolleratemi per favore. Non siete voi, sono io."

"Non so se c'entri nello spettro aromantico, ma credo di sì: se penso alle volte in cui ho avuto relazioni sesso affettive con qualcunə, mi sembra di poter dividere l'esperienza grossolanamente in due tipologie: o una forte attrazione sessuale, che spesso ha avuto poco a che fare con la possibilità di un rapporto dialogico e interpersonale soddisfacente, oppure ritrovarmi di fronte a qualcunə che mi piaceva molto come persona, che era attratta da me, ma per la quale io non provavo attrazione, piuttosto stima, desiderio di condivisione, desiderio di vivere delle esperienze insieme. In questo secondo caso, di solito dopo un po' di tempo, ho fatto come uno "sforzo" di volontà per fare partire il piano dell'attrazione/desiderio sessuale e queste sono state relazioni lunghe... In queste relazioni lunghe però, che hanno comportato anche la convivenza, ho sempre sofferto un po' di claustrofobia... Le persone intorno hanno sempre commentato, è solo che non ti sei mai ancora innamoratə, invalidando il mio sentire, che è invece che sono fatta così! Non desidero una gerarchia relazionale, non penso che per me esista una differenza tra l'amore con la A maiuscola e l'amore che provo in tutte le mie relazioni definite "amicali", vorrei che tutte le relazioni che vivo, con umani, vegetali, elementi naturali, animali non umani, potessero essere degerarchizzate."