L'INFLUENZA NON SI TRASMETTE

Durante la famigerata pandemia di influenza spagnola del 1918-1919, la Marina Militare USA fece diversi esperimenti su esseri umani sotto la supervisione del dottor Milton Rosenau.

Dalla ricerca:

L'esperimento iniziò con 100 volontari della Marina che non avevano precedenti di influenza. Rosenau fu il primo a riferire sugli esperimenti condotti a Gallops Island nel novembre e dicembre 1918.

I primi volontari ricevettero prima un ceppo e poi diversi ceppi del bacillo di Pfeiffer tramite spray e tampone nel naso e nella gola e poi negli occhi. Quando questa procedura non produsse la malattia, altri furono inoculati con miscele di altri organismi isolati dalla gola e dal naso di pazienti affetti da influenza.

Successivamente, alcuni volontari hanno ricevuto iniezioni di sangue di pazienti affetti da influenza. Infine, 13 volontari furono portati in un reparto di influenza e furono esposti a 10 pazienti influenzati ciascuno. Ogni volontario dovette stringere la mano a ciascun paziente, parlare con lui a distanza ravvicinata e permettergli di tossire direttamente in faccia.

Nessuno dei volontari coinvolti in questi esperimenti sviluppò l'influenza.

Rosenau fu chiaramente perplesso e metteva in guardia dal trarre conclusioni dai risultati negativi. Concluse il suo articolo su JAMA con un eloquente riconoscimento: "Siamo entrati nell'epidemia con l'idea di conoscere la causa della malattia ed eravamo abbastanza sicuri di sapere come si trasmetteva da persona a persona. Forse, se abbiamo imparato qualcosa, è che non siamo del tutto sicuri di ciò che sappiamo sulla malattia".

PMCID: PMC2862332
PMID: 20568567

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LA SCIENZA SPIEGATA AI RITARDATI

Molte persone non comprendono due semplici concetti molto importanti per la scienza (e non solo):

— L'onere della prova spetta al soggetto che fa l'affermazione. Se qualcuno dice che X ha causato Y, spetta a lui dimostrarlo.
Questa è una massima del diritto. Se Joe dice "lo gnomo da giardino posseduto dal mio vicino Tom ha ucciso il mio cane", spetta a lui dimostrare tale affermazione. Naturalmente Tom può mostrare molto chiaramente che non ha uno gnomo da giardino posseduto, né che nessuna delle sue proprietà si è avvicinata al cane di Joe, ma non ha l'obbligo di dimostrare il contrario di tale affermazione perché non puoi dimostrare un negativo, puoi solo dimostrare falsa un'affermazione.

— Non ho bisogno di sapere cosa una cosa SIA per sapere cosa chiaramente NON SIA. Dimostrare falsa un'affermazione non necessita una teoria alternativa.
Nel sottolineare la mancanza di prove che X causi Y, non sono tenuto a fornire una spiegazione migliore per ciò che causa Y. Naturalmente, posso fornire altre spiegazioni plausibili per ciò che causa Y, ma non sono tenuto a farlo. Sarebbe come se Joe dicesse "finché non puoi mostrarmi una spiegazione migliore per chi che ha ucciso il mio cane, tu e il tuo gnomo da giardino siete colpevoli."

Da D. Alec Zack su X
https://twitter.com/Alec_Zeck/status/1805677723475755400

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X (formerly Twitter)

D. Alec Zeck (@Alec_Zeck) on X

A lot of people miss two simple concepts that are so important: — 𝗧𝗵𝗲 𝗯𝘂𝗿𝗱𝗲𝗻 𝗼𝗳 𝗽𝗿𝗼𝗼𝗳 𝗹𝗶𝗲𝘀 𝗼𝗻 𝘁𝗵𝗲 𝗶𝗻𝗱𝗶𝘃𝗶𝗱𝘂𝗮𝗹 𝗺𝗮𝗸𝗶𝗻𝗴 𝘁𝗵𝗲 𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗶𝘃𝗲 𝗰𝗹𝗮𝗶𝗺. 𝗜𝗳 𝘀𝗼𝗺𝗲𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗮𝘆𝘀 𝗫 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗲𝗱 𝗬, 𝘁𝗵𝗲 𝗼𝗻𝘂𝘀 𝗶𝘀 𝗼𝗻 𝘁𝗵𝗲𝗺

ASSANGE E POLITICA AUATRALIANA

I Liberal australiani sono incazzati come bisce per la liberazione di Assange, e non fanno neppure più finta di non essere al soldo di Israele, mentre i Labor, che fino ad ora hanno seguito le peggio politiche globaliste e si sono svegliati solo con l'olocausto dei palestinesi, se ne vantano.

Devo dire la verità, fra i Liberal che sono solo canini da lecco di ebrei e americani, e Labor che fanno accordi economici con la Cina e liberano Assange, penderei più a favore di questi ultimi.

Se non volessero far invadere l'Australia da negri e indiani e non volessero creare un sistema di caste con gli aborigeni in cima, intendo.

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Il video più bello sull'Australia e sugli animali.

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BRICS GAMES 2024

In Russia sono in fase di svolgimento i BRICS Games 2024, un'alternativa alle Olimpiadi che oramai sono diventate più gay e woke dellle sfilate del gay pride.

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ASPIRINA E COVID
Oramai se ne parla su tutti i giornali, sarebbe bastata un'umile aspirina (o un altro antiinfiammatorio come l'ibuprofen) per evitare il 90% delle ospedalizzazioni per covid ed il 100% delle intubazioni.

Il che equivale a dire che non è mai esistita nessuna pandeminchia, e che il 100% delle persone morte intubate sono state letteralmente uccise per non avergli dato una banalissima aspirina, come si fa in genere con le persone deboli che hanno l'influenza.

Se dunque il 90% dei casi di covid, che è l'influenza con un altro nome, si sarebbero curati con un'aspirina, mi domando una cosa: nella storia della medicina, è mai esistita una malattia virale che si cura con un antiinfiammatorio? La risposta è ovviamente no, e se il covid si può curare con un antiinfiammatorio, non significa forse che non si tratti di una malattia virale ma di uno stato di infiammazione?

Causato da inquinamento elettromagnetico, tossine, vaccini precedenti (Bergamo e la meningite vengono in mente...), o chi sa cos'altro.

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Bello, Onesto, emigrato Australia

Punti di vista di un nutrizionista cheto/carnivoro emigrato in Australia. Astenersi vegani e fanatici dei vairus e tamponi.

LONG COVID

La scienza ha aggiornato (ancora una volta) la definizione di long covid, una "malattia" che apparentemente colpisce solo ed esclusivamente persone vaccinate con i sieri genetici sperimentali.

Da oggi il long covid è definito come "una condizione cronica associata all'infezione che si verifica dopo l'infezione da SARS-CoV-2 ed è presente per almeno 3 mesi come uno stato di malattia continuo, recidivante e remittente o progressivo che colpisce uno o più sistemi di organi".

I sintomi sono in una lista lunga come un'opera letteraria russa, e vanno dall'insonnia al fiatone, dalla stanchezza al diabete o alle malattie autoimmuni.

La parte più bella è dove la CDC afferma che "la definizione del long covid non richiede conferma da analisi di laboratori o altre prove di aver precedentemente avuto il covid".

E' una nuovo mondo, baby, e viaggia alla velocità della scienza.

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VACCINI PER ADULTI
La CDC americana raccomanda i seguenti vaccini per tutti gli adulti:

- influenza
- covid
- RVS
- fuoco di Sant'Antonio
- pneumococco
- morbillo
- orecchioni
- rosolia
- tetano
- difteria
- pertosse

Minchia.

Non avendo fatto nessun vaccino pediatrico, come faccio adesso a mettermi in regola con quelli per adulti? Facciamo così, mi sacrifico per il bene dell'umanità e regalo le mie dosi di vaccino al primo piddino che le chiederà.

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DIFFERENZE FRA UNA DIETA LOW CARB ED UNA CHETOGENICAC'è spesso confusione sulle differenze fra una dieta low carb ed una chetogenica, entrambe limitano il consumo di carboidrati, ma mentre in una dieta low carb il nostro corpo utilizzerà soprattutto acidi grassi a scopo energetico, oltre ad un po' di glucosio, in una dieta chetogenica utilizzerà invece acidi grassi e chetoni.

Per produrre energia, gli esseri umani possono utilizzare glucosio, acidi grassi, amino acidi (derivati dalle proteine) e corpi chetonici o chetoni. Dipende poi dallo stato metabolico della singola persona e dalle condizioni fisiche in che percentuale queste sostanze verranno usate. Lo stato di fitness, la quantità di esercizio fisico fatta, il bilanciamento ormonale, la quantità di glucosio immagazzinata nei muscoli e nel fegato e soprattutto l'alimentazione seguita determineranno la priorità nell'utilizzo di queste sostanze come fonte energetica.

Quando infatti la dieta di una persona è alta in carboidrati, il glucosio sarà di gran lunga la fote energetica preferita. Maggiore è il consumo di grassi e minore quello di carboidrati, e maggiore sarà l'utilizzo di grassi acidi a scopo energetico e minore quello del glucosio, fino a raggiungere un livello in cui i grassi acidi sono la fonte preferita, stato che viene definito come "fat adapted" (adattamento ai grassi).

Essere fat adapted è un vantaggio notevole, soprattutto per persone attive ed atleti, perchè la quantità di glicogeno (un tipo di zucchero) immagazzinata nei muscoli e nel fegato è ridotta, e viene facilmente esaurita in un paio d'ore di attività fisica intensa. Per questo maratoneti o ciclisti devono ricorrere a snack di glucosio durante le gare, per riempire il serbatoio del glucosio oramai consumato. Il problema è spesso che questi snack causano problemi di digestione durante le competizioni, ed i casi di atleti costretti al ritiro sono molteplici.

Quando la quantità di carboidrati consumati in un giorno è ancora più bassa, si considera in genere il limite a 20 grammi al giorno, il nostro corpo produce nel fegato una sostanza chiamata chetoni, da qui il termine dieta chetogenica. Questi chetoni sono indispensabili perchè alcuni tessuti, come ad esempio il nostro cervello, non possono utilizzare acidi grassi a scopo energetico, ma solo glucosio o appunto chetoni.

La differenza fra low carb e chetogenica è dunque la presenza o meno di questi chetoni. E sono proprio i chetoni ad essere responsabili di molti dei vantaggi in termini di salute della dieta chetogenica, da una maggiore lucidità mentale alla risoluzione di problemi legati al cervello e sistema nervoso come l'epilessia, ma anche alle prestazioni atletiche in molte discipline.

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OBESI E DIGIUNO
Nel 1965, uno scozzese che pesava 206 kg fece una scelta decisamente drastica, facendosi ricoverare in ospedale ed iniziandoun digiuno comleto che sarebbe durato 382 giorni, ovvero poco più di un anno.

Senza mangiare.

In quei tredici mesi, perse 124 kg, senza alcun problema medico.

Se non si mangia, si dimagrisce. Chi pensi il contrario non ha fatto attenzione alle scuole medie, nè alla realtà.

Non che un digiuno assoluto sia la migliore strategia per dimagrire (non lo è certamente), ma questo esempio estremo mostra come si possa arrivare a perdere enormi quantità di grasso in un periodo relativamente breve.

Perchè non è il modo migliore? Per tutta una serie di motivi, non ultimo il fatto che digiunare per mesi richiede uno sforzo di volontà sovrumano, ma soprattutto perchè si può ottenere lo stesso risultato, in un po' più di tempo, eliminando i carboidrati dalla dieta.

Quando si digiuna, c'è un ovvio azzeramento delle calorie introdotto, ma anche un calo della glicemia, un conseguente calo dell'insulina e relativo aumento di picchi di glucagone.

Queste sono tutte cose che avvengono anche quando si eliminano i carboidrati dalla dieta, tranne ovviamente l'azzeramento delle calorie, e studi fatti a metà del secolo scorso confermano che la perdita di peso con una dieta chetogenica terapeutica (ovvero a basse proteine ed alti grassi) fosse paragonabile a quella con il digiuno, tanto da portare alcuni ricercatori a ipotizzare che non fosse il calo totale delle calorie a far dimagrire, ma il calo dei carboidrati.

Long story short: se siete obesi e volete incorporare due-tre giorni di digiuno nella vostra routine, fatelo pure. Ma se negli altri giorni non eliminate completamente i carboidrati dalla dieta, il digiuno vi servirà a poco.

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