Lo sviluppo delle più alte intelligenze è stato coltivato in condizioni non libere e sotto la pressione contraria. Nulla si deve finora allo «spirito liberale».

Frammenti postumi - Friedrich Nietzsche

Mai, come nell'epoca moderna, vi è stata una uguale quantità di uomini interiormente informi, uomini che per ciò stesso sono aperti ad ogni suggestione e ad ogni intossicazione ideologica, tanto da divenire succubi, spesso senza sospettarlo menomamente, delle correnti psichiche e delle manipolazioni proprie all'ambiente intellettuale, politico e sociale in cui vivono.

Gli uomini e le rovine - Julius Evola

Non posso capire fino in fondo il tuo dolore perché non possiedo la tua grande anima; ma proprio per questa tu puoi capire il nostro. È di tutti quelli come Noi, la sofferenza degli esuli in patria.

E qui appare la differenza radicale tra il “socialismo” fascista e il “socialismo” marxista. Mentre per Marx, l’emancipazione del proletariato è lo strumento per il rovesciamento di tutti i valori ereditati (famiglia, patria, religione sono “sovrastrutture” che devono dissolversi con la proprietà privata); per il fascista la “socialità” non è che un mezzo per reintegrare i diseredati nella proprietà, famiglia e Patria.

Adriano Romualdi

In questa data, con la morte dello Stato Etico - vale a dire un modello ideale e pratico di Stato, rappresentato filosoficamente dall’attualismo gentiliano - il “Noi” generale si è frantumato in favore di tante soggettività che fino ad allora erano sussunte sotto lo spirito generale dello Stato Fascista.

È il mito fondativo del proprio passato a stabilire il tipo umano ricercato dallo Stato nel presente e a garantire l’avvenire nel futuro di un popolo. Con Roma eravamo figli di Venere, nella repubblica italiani siamo fratricidi, rinnegati, traditori, sconfitti.

Tutto porta a credere che gli Stati Uniti, come l'Unione Sovietica, non siano capaci di essere la Roma di domani. Questi «blocchi», che cercano di organizzare come possono i mezzi di potenza messi a loro disposizione dalla rivoluzione tecnologica, ricordano piuttosto l'Egitto dei faraoni e le teocrazie della mezzaluna fertile. Resta nondimeno il fatto che la planetarizzazione che si opera esige un ordine cosmico. Quest'ordine sarà «imperiale» o al contrario ‹repubblicano» inteso, cioè, egualitarista? Nessuno può dirlo, perché l'avvenire storico è libero. Possiamo soltanto impegnarci in un senso o nell’altro. La soluzione egualitaria, che sbocca nella «Repubblica universale», implica la riduzione ad unum dell'umanità, l'avvento di un «tipo universale» e l'uniformizzazione globale.

Definizioni - Giorgio Locchi

Quando ci dicono “parlano quelli che sono stati sconfitti”, io ricordo sempre che per battere Noi in termini militari c’è voluto il mondo intero, per battere loro son bastati i supermercati. Non un solo comunista si è sacrificato per difendere quel mondo; la RSI schiacciata e prossima alla sconfitta ebbe centinaia di migliaia di volontari.

Pino Rauti

La propaganda americana nel mondo è qualcosa di incredibile: potente, sostenuta, subdola, onnipresente, efficacissima. Si potrebbe dire che se la propaganda americana all'estero cessasse d'incanto, dopo poco tempo in ogni angolo della terra la gente si sveglierebbe vedendo il mondo in maniera diversa. Ci sono vari tipi di propaganda: la privata, la propaganda semi-privata o semi-governativa (con utilizzo dei mezzi di Hollywood), la propaganda culturale, quella governativa. Il procedimento della diffamazione è più interessante. Gli americani hanno sempre dipinto il loro avversario di turno come un demonio, come il Male in persona. Nel 1960 due agenti della National Security Agency (Mitchell e Martin) lasciarono l’incarico perché disgustati dagli ordini di diffusione di notizie “false e fuorvianti” e dai finanziamenti in denaro ed armi allo scopo di “rovesciare tutti i governi ostili agli Stati Uniti”.

Vecchi trucchi - John Kleeves

La società in cui viviamo non può considerarsi normale. Il danaro ha scacciato il sangue e l’onore ma il bisogno di vero ordine, di una autentica gerarchia dei valori spirituali non può morire. Agli albori del secolo XIX, nasce un desiderio di restaurazione spirituale contro un mondo minacciato dal mercantilismo e dall’egualitarismo plebeo: questa rivolta si chiama romanticismo. (…) Alla fine nel 1914, le fiamme della Grande Guerra, che Nietzsche, profeticamente, aveva veduto salire da lontano, bruciarono l’involucro dell’Europa borghese e positivista, dell’Europa ottocentesca. Da queste fiamme uscì la forma politica del romanticismo, quello che noi tutti chiamiamo fascismo, le fascisme immense et rouge di Brasillach.

Adriano Romualdi (foto: Caspar David Friedrich)