Satnam Singh, giovane bracciante indiano, è morto al San Camillo di Roma. Lavorava in nero, senza un permesso di soggiorno, per 3€ l'ora in un’azienda agricola dell’Agro Pontino. Come troppi altri, è stato assassinato sul lavoro: è rimasto agganciato a un macchinario a rullo che gli ha tranciato il braccio destro e schiacciato le gambe. Il padrone invece di chiamare un’ambulanza, l’ha scaricato davanti casa come un sacco d’ortaggi, con il braccio sistemato in una cassetta per la frutta. Non è un film dell’orrore, ma la dura realtà delle campagne pontine nel 2024. Trafficanti di uomini, italiani e indiani, caporali, padroni, camorristi e politici profittano sulla pelle dei lavoratori, che con difficoltà a comunicare in italiano, marginalizzati, vivono in condizioni di semi-schiavitù. Decine di migliaia sono i braccianti sikh nell’area, troppi usano sostanze contro la fatica, sono indebitati con i trafficanti, ricattati per il permesso di soggiorno, non pagati. Questo non è il primo caso e non sarò l’ultimo.
Nel 2016 a Latina i braccianti sikh organizzati dalla Cgil hanno alzato la testa con il loro primo sciopero, un evento storico.
Cosa hanno fatto le istituzioni?
Una legge regionale contro il caporalato e diversi tavoli con il prefetto dopo, si invoca ancora la “collaborazione delle aziende sane”! Non è un segreto che la concorrenza si fa sulle spalle dei lavoratori! Alcune aziende vengono ispezionate, si aprono indagini e vengono arrestati i padroni più incauti.
La via istituzionale non può essere il focus del sindacato. Serve organizzazione! C’è ancora molto da fare, è compito del sindacato impegnarsi in un duro lavoro di sindacalizzazione tra la polvere dei campi. Solo la lotta, sotto il controllo degli stessi lavoratori, può imporre condizioni dignitose. Permesso di soggiorno per tutti! Controllo dei lavoratori sulla sicurezza! Stop al lavoro nero e ai furti in busta paga! Lotta al governo meloni e le sue politiche padronali e razziste. Per porre fine alla barbarie del capitalismo, c’è solo una via, il suo rovesciamento rivoluzionario.

Giorno cinque della School of Communism

Sessioni mattutine
☄️ Perché abbiamo bisogno di una teoria della storia
☄️ Cosa si nasconde dietro il “populismo di destra” e come possiamo combatterlo?

Sessioni pomeridiane
☄️ Rivoluzione mondiale o socialismo in un solo paese?
☄️ Guerra e rivoluzione: un approccio leninista
☄️ Comunismo significa burocrazia?

Giorno 3 della School of Communism!
Le sessioni di oggi

Mattina dalle 9:00 ?
☄️ Lenin e Trotskij
Ciò che rappresentavano veramente
☄️ Com'è stata costruita l'Internazionale Comunista
☄️ Cos'è l'Imperialismo

Pomeriggio dalle 15
☄️ Dialettica: l'algebra della rivoluzione

Sessioni pomeridiane della School of Communism
Si riprende alle 15!
☄️ Cos'è il capitalismo?
☄️ Il comunismo ha davvero fallito?

Le sessioni di questa mattina alla School of Communism
☄️ La necessità di una filosofia rivoluzionaria
☄️ La rivoluzione Russa
☄️ Com'è stato costruito il Partito Bolscevico

☄️✊Verso l’Internazionale Comunista Rivoluzionaria – Partecipa alla Scuola mondiale di comunismo (10-15 giugno)⭐️☄️

Dal 10 al 15 giugno si terrà la conferenza di fondazione dell’Internazionale Comunista Rivoluzionaria (ICR) nella quale, oltre alla discussione sul Manifesto della ICR, ci saranno anche le discussioni di formazione della Scuola mondiale di comunismo. Se vuoi seguire la diretta streaming iscriviti qui oppure contattaci e seguici per sapere gli appuntamenti più vicini a te per seguire insieme a noi le discussioni.

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Verso l’Internazionale Comunista Rivoluzionaria – Partecipa alla Scuola mondiale di comunismo (10-15 giugno)

Dal 10 al 15 giugno si terrà la conferenza di fondazione dell’Internazionale Comunista Rivoluzionaria (ICR) nella quale, oltre alla discussione sul Manifesto della ICR, ci saranno anche le discussioni di formazione della Scuola mondiale di comunismo. Se vuoi…

? PRIDE – La dignità si conquista con la lotta di Daphne Di Bartolo

In queste settimane stiamo intervenendo, come comunisti rivoluzionari, in tutti i Pride in giro per l'Italia con queste posizioni.
Se vuoi partecipare ai Pride con noi, contattaci!

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PRIDE – La dignità si conquista con la lotta

di Daphne Di Bartolo La condizione delle persone LGBT in Italia non è mai stata così tanto colma di orrore, rabbia e disgusto verso lo status quo del capitalismo. Bulletti reazionari ipocriti gridano alla “censura del politicamente corretto” mentre sono davanti…

? Università di Messina – Gli studenti internazionali in lotta per il diritto allo studio di M. Taha avar

Il 29 maggio alcune decine di studenti stranieri si sono riuniti sotto la casa dello studente di Messina, sede ERSU, per protestare contro la mancata erogazione delle borse di studio a loro dedicate. Si tratta di un fatto molto grave, perché queste borse di studio rappresentano l’unica possibilità di sopravvivenza per molti di loro, e la condizione per poter restare in Italia. Ad oggi 500 studenti, pari al 24% degli aventi diritto, non ha ancora ricevuto nessun pagamento.
I compagni di SCR Messina sono intervenuti nel presidio in solidarietà alle richieste degli studenti. Di seguito pubblichiamo la lettera che ci ha inviato uno studente iraniano di ingegneria, in cui spiega le ragioni della protesta e le rivendicazioni degli studenti. Leggi qui

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Università di Messina – Gli studenti internazionali in lotta per il diritto allo studio

di M.Taha avar Il 29 maggio alcune decine di studenti stranieri si sono riuniti sotto la casa dello studente di Messina, sede ERSU, per protestare contro la mancata erogazione delle borse di studio a loro dedicate. Si tratta di un fatto molto grave, perché…

? A cinquant’anni dalla strage di piazza della Loggia di Mauro Vanetti

Il 28 maggio 1974 scoppiò una bomba durante una manifestazione antifascista nella piazza principale di Brescia: piazza della Loggia. La bomba, nascosta in un cestino, esplose quando la piazza era stracolma. I feriti furono più di cento e ci furono 8 morti: cinque insegnanti, due operai, un ex partigiano.

Diversamente da altre stragi di quegli anni, che colpirono in modo indiscriminato e casuale, la strage di Brescia prese di mira esplicitamente l’antifascismo e il movimento operaio. La manifestazione colpita dall’attentato era il culmine di uno sciopero generale locale di 4 ore, convocato per protestare proprio contro una crescente serie di provocazioni fasciste a Brescia e provincia verificatesi nei mesi precedenti.

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A cinquant’anni dalla strage di piazza della Loggia

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