10.07.2021
❓ Domanda 23:
Ho una domanda sul fiore della vita. I suoi effetti sono davvero positivi? O il mercato esoterico ci è cascato di nuovo?

?? Risposta:
Il "fiore della vita" è un'espressione geometrica dell'insieme dualistico dei regolamenti del nostro mondo sette dimensionale, della nostra prigione. È positivo e negativo allo stesso modo, si basa su un sistema duale (polare) - il sistema operativo del nostro mondo. L'esoterismo usa (sfrutta) alcuni di questi modelli geometrici ("fiore della vita") per suggerire alla gente che solo il bene si basa su di essi o che dietro di essi si nascondono segreti mistici del "bene" e del "giusto". Ma questa geometria è sempre entrambe, fa parte del cosiddetto "bene" e del cosiddetto "male" di questo mondo. C'è una logica geometrica in tutti questi modelli che è emersa dalla struttura duale sottostante al nostro sistema operativo. Il "fiore della vita" funziona quindi anche per le forze e le ambizioni cosiddette "negative" di questo mondo.

A questo proposito, le persone interessate esotericamente dovrebbero essere consapevoli che se vedono e/o utilizzano il modello del "Fiore della Vita" come qualcosa di puramente positivo, questo non offre redenzione o santità nel senso di essere in grado di distaccarsi realmente da questo mondo (la prigione generale) con esso (per fuggire effettivamente da esso trascendentalmente).
Il "fiore della vita" è il riconoscimento di questo sistema. Tutti ne sono coinvolti, positivamente e negativamente. L'esoterismo (sia i suoi aderenti che i suoi consumatori) può solo usare tali schemi geometrici per stabilizzare la loro fisica e la loro mente fuori equilibrio; tuttavia, questa geometria non esiste per questo, né è stata creata per liberare o svelare gli esseri che vivono al suo interno per realizzazioni trascendenti. I modelli geometrici sono semplicemente un riflesso di come questo mondo è tenuto in piedi; su cosa si basa il nostro mondo dualistico o come funziona. Solo al di là di questo c'è la libertà, il nostro io, la nostra anima. Solo con il libero arbitrio, quindi, possiamo sfuggire a questo insieme di regole (la nostra prigione assoluta) - se ci confrontiamo con i nostri istinti e impronte, che sono essi stessi solo una parte della geometria e della logica di questo mondo. Perché tutto, ogni nostro modello di comportamento istintivo non libero, fa parte del duale. Viviamo e operiamo con esso, sfortunatamente, principalmente - la nostra intera mente, la psiche, le emozioni, i modelli di risposta individualmente introdotti e appresi sono basati sui modelli e sulla logica del sistema operativo duale. Non c'è niente di sacro o mistico in questo, è solo un'interoperabilità attraverso la quale noi (i prigionieri) dobbiamo interagire per esistere al suo interno.

Se si vuole veramente fare qualcosa di puramente buono, cioè niente che si fa solo per godere alla fine di un beneficio da esso, dopo tutto, si ha il libero arbitrio. Poi si disaccoppia a breve termine.
Ma se si fa qualcosa che consciamente o inconsciamente attua una reazione-istinto di beneficio di sopravvivenza, allora questo è duale, e non il libero arbitrio. Quindi, se una persona aiuta qualcun altro solo perché consciamente o inconsciamente trae un beneficio per se stessa attraverso quell'aiuto (ad esempio per riconoscimento, autocompiacimento, o per un senso di colpa carico di paura o compulsivo), quella persona è parte dell'insieme dualistico di regole e del principio meccanico di azione che opera da esse, in cui si fanno ricompense e rimborsi. Pertanto, ci si piega a questo principio e non si fa nulla senza che vi si sovrappongano schemi di reazione istintivi, impronte acquisite ed esperienze di vita (complessi, nevrosi, traumi, ecc.), che controllano automaticamente i processi istintivi di pensiero, sentimento e decisione.

?Panoramica del nostro canale?