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Lanonaelica

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Il pensiero laterale come via di indagine e conoscenza.
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1 month, 2 weeks ago

L'arma di Faraday

La realtà è che sappiamo veramente poco non solo del campo magnetico di fondo, ma anche a proposito delle inferenze dielettriche della sterminata quantità di acqua salina presente nei mari, e dei meccanismi che legano la relazione energetica tra sole, luna e Terra.

La scienza ufficiale ci spiega tutto con formule, equazioni, algoritmi e numeri moltiplicati all'infinito.

Eppure, la pura e semplice constatazione dei fenomeni concreti legittima a pensare che tutto potrebbe essere basato su principi fisici completamente differenti da quelli che ci hanno prospettato con la narrazione ufficiale.

E allora, se così fosse, in che misura un pur minimo addendum di nanoparticolati metallici nell'habitat Terra potrebbe ripercuotersi nella stretta relazione elettromagnetica con le sue due fonti di luce?

Proviamo a considerare queste ultime come fossero delle pile, ossia generatori di energia. Un qualcosa, insomma, deputato a caricare il sistema e tenerlo vivo ed attivo.

Il terzo elemento dell'insieme, quello che beneficia delle pile, sarebbe appunto la Terra, investita dell'energia da loro fornita.

Bene. A questo punto, un ulteriore piccolo passo, con una nozione che conosciamo tutti: la gabbia di Faraday.

Ossia, un qualsiasi insieme formato da un contenitore elettricamente conduttore, atto ad isolare l'ambiente interno da ogni campo elettrostatico esterno, a prescindere da quanto intenso possa essere quest'ultimo.

Caratteristica della gabbia è che, essendo attraversata da una carica elettrostatica attiva, quando raggiunge la propria saturazione, ossia un potenziale elettrico sufficientemente elevato, scarica l'eccessiva potenzialità sui corpi esternamente più prossimi.

Bene. E se, tramite scie ed inoculazioni, stessero costruendo una sorta di gabbia di Faraday inversa, usandola come arma?
Il 5G fungerebbe da agevolatore di trasmissione. O da amplificatore. E tutta l'energia in eccesso si scaricherebbe all'interno della gabbia, non all'esterno. La tecnologia Haarp verrebbe impiegata per gli eventi estremi, ma il substrato elettromagnetico di base sarebbe sempre in funzione.

Viene quasi da pensare che la popolare metafora della rana bollita possa essere molto più letterale di quanto si sia comunemente portati ad immaginare.

Perché in questa versione sovvertita della gabbia di Faraday, l'ecosistema Terra e i suoi abitanti ne costituirebbero in qualche modo, e allo stesso tempo, sia struttura che bersaglio. Diffuso a livello capillare. Inerme. E ignaro.

Sappiamo già molto degli effetti della ridotta luminosità del sole, degli esiti drammatici del controllo climatico (bombe d'acqua alternate a siccità), dei danni da esposizione al 5G, e delle inferenze dei vaccini sulla salute.

Ma altrettanto non sappiamo attorno all'azione combinata di queste nuove diavolerie tecnologiche implementate tutte insieme.

E ancora meno sul fatto se e quanto possano riverberarsi, vista la sensibilità al magnetismo propria del particolato che piove dal cielo (e, a quanto sostienuto da molti, pure di quello iniettato coi sieri a mRNA), proprio a livello di influenza elettromagnetica complessiva.

Se questa ipotesi fosse vera, lor signori avrebbero realizzato l'ennesimo colpaccio. E, allo stesso tempo, risulterebbe molto più facile capire perché la popolazione, anziché reagire, sembra abbia "perso la bussola".

Impegnati a destreggiarci tra crisi sul versante economico, attacco a 360 gradi al cibo, notizie sul fronte bellico, esplosione dei costi energetici, limitazioni in nome del falso green, propaganda transgender...

...Non avremmo fatto caso al fatto che, sia su un piano meramente psicologico ma anche e soprattutto da un punto di vista strettamente fisico, con questa triade di innovazioni stanno provando a disconnetterci totalmente dal segnale di fondo.

Il segnale madre.
Quello della natura.
Quello della bellezza e dell'armonia.
Quello dell'empatia.
Quello del creato tutto intorno a noi.

Quello del nostro essere non macchine senz'anima, bensì semplicemente, perfettamente, fottutamente esseri umani.

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L'arma di Faraday
1 month, 2 weeks ago

Il triplice crimine: il nesso

Partiamo da un dato: qualunque sostanza sia contenuta nei sieri (grafene? nanochip autoassemblanti?), nonostante i numerosi ed autorevoli studi ancora non abbiamo riscontri univoci e definitivi né da un punto di vista qualitativo né tantomeno quantitativo circa la presenza di questa tecnologia in ciò che è stato inoculato alla popolazione.

Per cui, senza voler negare alcunché a prescindere, voliamo basso e teniamo buono l'unico fatto certo, che già basta e avanza. Ossia, con ogni dose è stata somministrata come adiuvante una tale quantità di metalli, che sicuramente si è inserita un'autentica bomba in danno del sistema immunitario.

Ma, al di là di questo fattore, quanto profondamente potrebbe cambiare la trasmissione di cariche elettriche all'interno del corpo umano una simile aggiunta di un particolare tipo di composto metallico?

Ricordiamocelo: fondamentalmente siamo un insieme di acqua organizzata in una struttura complessa, che funziona proprio grazie ad un sistema capillare di trasmissione di segnali elettrici. E l'acqua, guarda caso, è un ottimo conduttore.

Perché, dunque, andare ad alterare il delicato equilibrio di un qualcosa che la natura ha già creato perfetto?

Connessione di quinta generazione: se si crede che sia roba da poco, facciamo un semplice paragone con un forno a microonde. Bene: con il 5G stiamo andando a implementarne uno a cielo aperto. E cosa capita quando si mette del metallo in un forno a microonde? Se è spento, nulla. Ma se lo si accende, i fuochi d'artificio sono assicurati.

Niente più che logica e pratica applicata al concreto, al di là di misurazioni specifiche e chiacchiere complicate: si chiama buonsenso. O, giuridicamente, “principio di precauzione”.

Scie: possiamo chiamarle irrorazioni, oppure operazioni di geo ingegneria, ma la sostanza non cambia. Stanno inondando i cieli con metalli. E sto cazzo di metalli, prima o poi, ricadono a terra, per la gioia dei nostri polmoni. Oltre che di tutto il resto (acqua, terreno, piante ed animali).

E quindi, ottengono quello che vogliono in primis a livello atmosferico: schermatura del sole da una parte, contemporanea creazione di una cappa occludente dall'altra.
Gli effetti? Non si capisce bene se si verifichi una diminuzione della temperatura per ridotta luminosità, o se ci sia un riscaldamento per rifrazione e contenimento. In ogni caso, è un qualcosa di pesantemente artefatto.

Ma non solo: con la dispersione mediante aerosol di siffatte quantità di metalli, stanno andando ad alterare la composizione stessa dell'ambiente in cui si genera ed opera naturalmente il campo elettromagnetico che pervade il sistema Terra.

Un po' come andare a mettere in una tazzina di caffè troppo zucchero, o variare in modo affatto oculato una ricetta aggiungendo ad minchiam un ingrediente: si rischia di fare un disastro.
Già: stanno aggiungendo metalli. E quanto può influire questo fattore sul delicato e perfetto equilibrio del campo magnetico esistente?

Ancora: con la ricaduta al suolo di questo nanoparticolato, stanno generando non solo un inquinamento diffuso, ma anche una sorta di tappeto micro riflettente in qualche misura speculare a quanto avviene in cielo. Giorno dopo giorno, strato dopo strato, è un qualcosa che va a sedimentarsi in organismi, tessuti viventi, cellule ed ambiente.

Una vera e propria dispersione “a pioggia”, calata dall'alto, come finissime particelle di zucchero a velo.
Noi siamo il pandoro. Peccato che quello non sia zucchero, ma un insieme variegato di elementi sensibili all'attrazione magnetica.

Ed una tale mole di particolato in costante crescendo, come può influenzare l'ambiente in cui siamo immersi?

Aria, acqua, colori ed energia sono il liquido amniotico in cui nuotiamo per tutta la vita dopo essere usciti dal grembo materno.

E l'avvelenamento di questo habitat non è opera nostra, benché ce ne attribuiscano ogni responsabilità.

È opera loro. È volontà loro.

Per questa accusa verranno giudicati.

Per questo crimine contro l'umanità verranno condannati.

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Il triplice crimine: il nesso
1 month, 4 weeks ago

E buongiorno a tutti i nuovi arrivati, oltre che ovviamente a tutti coloro che sono già abituali, o occasionali, frequentatori di queste pagine.

Grazie al post del Nut "Bello, onesto, emigrato Australia", che segnalava la diretta "Alice bombing Wonderland" fatta sul canale YouTube di Riccardo Corongiu, e la contemporanea pubblicazione sul canale di Andrea Tosatto del pezzo dedicato ad Elisa, sua ascoltatrice in notturna, il numero dei nuovi iscritti nella sola giornata di ieri è un qualcosa che mi ha lasciato sinceramente spiazzato.

Premesso il sentito ringraziamento a questi due pilastri della migliore informazione alternativa oggi disponibile in rete, spero di fare cosa gradita nel postare un rimando all'articolo che ha aperto una piccola saga.

Quest'ultima cerca di unire in una particolare prospettiva vari puntini, partendo da storia passata e "confini" rubati per arrivare ai nostri giorni e alla situazione che stiamo vivendo. Lo trovate all'indirizzo https://t.me/Lanonaelica/593

Un'altra piccola saga sulla medesima tematica, ma con riflessioni differenti (e complementari) la potete trovare all'indirizzo https://t.me/Lanonaelica/821

Sono solo ipotesi di indagine che non hanno alcuna pretesa di verità, ma vogliono stimolare riflessioni e ulteriori ricerche.

Se poi vi pungesse vaghezza di andare anche più a ritroso, troverete altri spunti che potrebbero in qualche modo interessarvi.

Per quanti, invece, volessero approfondire gli accadimenti successivi al 7 ottobre, il rimando più utile è il seguente: https://t.me/Lanonaelica/759

Il tema della responsabilità personale e della messa in discussione delle proprie certezze è sicuramente il leitmotiv di fondo del canale.

Così come concetti quali terra piana e stazionaria, reset passati, inganni da parte della scienza sotto molteplici aspetti, fungono tutti da base della prospettiva con cui si analizzano gli eventi attuali.

Scrivo questo nell'ottica del massimo rispetto per chi ha avuto tanta curiosità da spingersi ad affacciarsi su queste pagine: se le vostre certezze sulle verità spacciate come tali dal sistema sono granitiche, Lanonaelica non è il canale che fa per voi.

Se invece cominciate ad avere qualche dubbio su uno o più punti di quelli esposti sopra, allora forse potrete trascorrere un po' di buon tempo in compagnia dei miei post.

In questo canale si và a braccio: zero notizie, solo riflessioni quando e come viene. E nessuna cadenza fissa: a volte è silenzio, altre è un pezzo via l'altro.

Anzi: a dire la verità, non so mai se e quanto continuerò a scrivere. In ogni caso, censura permettendo, il canale rimarrà sempre aperto alla lettura di tutti gli articoli, anche quelli più vecchi.

Ad ognuno che leggerà queste righe, comunque sia, un caro saluto e l'augurio di un buon cammino di ricerca.

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Lanonaelica

Il confine. Il fatto di essere coinvolti in prima persona in un processo di Reset, proclamato a gran voce dai camerieri del vero potere dietro le quinte, ha dato sicuramente una grande scossa ad una bella fetta di popolazione. E per i più aperti mentalmente…

3 months, 1 week ago

Misteri sui ghiacci

La notizia è di quelle che, di primo acchito, fa sorridere: anche l’Iran avanzerebbe delle pretese sui territori dell’Antartide.

“Ma che ci azzecca la potenza mediorientale con quelle lande desolate? E in questo periodo di assoluto casino, poi? Non hanno di meglio da fare?”

Beh. In realtà la voce sarebbe antecedente agli eventi del 7 ottobre. E di voce si tratta, dato che è una di quelle fughe di notizie trapelate non si sa bene da chi, ma a cui “qualcuno” ha deciso di dar proprio adesso una certa risonanza rilanciandola addirittura sulla stampa mainstream.

La domanda, piuttosto, dovrebbe essere un'altra: è l'ennesima distrazione gettata in un calderone già zeppo di chiacchiericci dissonanti, o col dare copertura giornalistica a questa storia ci vogliono dire qualcosa di particolare per tenere fede, pur nella loro solita maniera tortuosa, ad un supposto obbligo di verità?

Prendiamo la cartina dell’Antartide ove sono indicate le varie stazioni di studio presenti sul territorio, con relative bandiere ad indicarne la nazionalità.

La più vicina al centro risulta essere una base statunitense. La seconda, una cinese. In terza posizione una russa.
Mera coincidenza, o anche no? Perché questa graduatoria, dal centro verso l'esterno, sembra proprio rispettare la gerarchia esistente a livello economico -militare tra queste potenze.

Continuando nella medesima direzione troviamo poi le basi di molti altri Stati, in una composizione tanto variegata che in più di un'occasione si rimane stupiti nel constatare l'esistenza della base di una data Nazione su quei ghiacci. Tipo: Ecuador. Bulgaria. Romania. Ucraina (!). Polonia, giusto per citarne alcune. Ma che cazzo ci fanno lì? Si può capire Argentina, o Cile, che vicino all’Antartide ci stanno. Ma le altre?

È come se la presenza di una base scientifica, visto il dispendio di risorse richiesto, in molti casi fosse non un onore ma un onere imposto ad un piccolo stato vassallo: una sorta di distribuzione dei compiti all'interno di un blocco di potere, di un apparente schieramento.

La differenza di status, in questo caso, sarebbe appunto indicata dalla prossimità della relativa base all’ipotetico centro polare: la potenza sulla scacchiera geopolitica legittima, o motiva, una presenza più massiccia, imponente, ma anche impegnativa.

E dunque: e se fosse che i punti “cruciali” devono essere presidiati da chi ha più mezzi, strumenti e competenze?
Se una “rivendicazione” fosse tale sulla carta, ma in realtà fosse frutto di una vera e propria chiamata alla partecipazione ad un dato onere, in ragione di mutate condizioni nello status geopolitico di un dato attore nazionale?

Indagando appena un po', si scopre che il novero di Stati coinvolti va ampliandosi: un paio di anni fa le rivendicazioni della Turchia, oggi appunto quelle dell’Iran.

In quest'ottica, il senso di una chiamata ci sta appieno: soprattutto gli Stati coinvolti in zone “calde”, potenziali teatro di guerra, non avrebbero infatti alcun interesse a distrarre preziose risorse da un ambito prettamente militare.

Accettare una tale chiamata sarebbe dunque il prezzo da pagare per salire qualche gradino nella scala del potere: perché in quelle terre, per come ci vengono descritte, non c'è niente da sfruttare. E allora, se si va lì, è per presidiare. Controllare. Forse, proteggere. Chi, cosa, e da cosa non si sa.

Fantasioso? Certo. Però ricordiamocelo: dell’Antartide sappiamo poco o niente, se non che sui relativi divieti sono tutti d'accordo.

Proprio come avviene per la narrazione che riguarda missioni e “conquiste” spaziali.

Già. A quando l'Iran sulla luna? Forse ce lo diranno gli esiti dei prossimi avvenimenti in Medio Oriente.

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Misteri sui ghiacci
3 months, 2 weeks ago

L'allenamento.

Ogni bravo sportivo sostiene che l'allenamento sia tutto.

Bene: perché magari molto di noi non sono sportivi, ma è comunque vero che tutti, chi incespicando, chi barando, chi scansando, chi fottendosene altamente di ogni imposizione, ognuno a modo suo si è allenato soprattutto nel biennio 20/22.

E, nel corso di questo allenamento, ciò che più dovrebbe essersi sviluppato è il percorso di crescita nella consapevolezza e nel rafforzamento interiore: se non siamo degli sprovveduti, e non lo siamo, chi più chi meno abbiamo tutti capito per cosa ci siamo allenati e continuiamo a farlo.

Sappiamo benissimo che se dovesse arrivare un giorno in cui di fronte alle imposizioni non fosse possibile ricorrere a trucchi, magheggi, elusioni e raggiri, allora sarà meglio affrontare quel giorno preparati anche, e soprattutto, interiormente, perché in quel momento l'unica differenza la farà il nostro cedere o il nostro rifiuto.

Non si tratta di pessimismo, ma di semplice realismo: hanno in mano tutte le carte e scrivono a piacimento pure le regole. Possono fare letteralmente quello che vogliono, lo hanno ampiamente dimostrato. Quindi, se decideranno che non ci dovranno essere sconti, così sarà.

Finora ci hanno lasciato "giocare" alla resistenza lasciandoci comunque ampi margini di manovra, e per quanto ci possa essere sembrata dura, in fin dei conti hanno continuato a farci avere l'accesso ai risparmi; hanno continuato a pagare le pensioni; hanno confermato molte provvidenze, sotto le più svariate forme, senza chiedere pass di sorta.
E, soprattutto, ci hanno lasciato la facoltà di andarcene oltre confine. A cotanto punto, temo che pure sotto questo aspetto potrebbero considerare come rispettato il principio del libero arbitrio.

Ricordiamocelo, perché anche rimanendo dove siamo stiamo facendo una scelta ben precisa. Sia questa una scelta motivata dal desiderio di non fuggire, sia essa dovuta al semplice attaccamento a lavoro/affetti/luoghi, è e rimane pur sempre una scelta, specialmente se reiterata nel tempo. Ed ogni scelta implica sia un prezzo da pagare, sia un consenso che può essere considerato implicito da chi ha stabilito le regole del gioco.

Già, teniamolo a mente: possono alzare l'asticella quando e come vogliono. E lo stanno facendo. Per ora, hanno solo scherzato.

E nonostante ci siano andati "leggeri", a suo tempo la nave della resistenza ha già fatto acqua da tutte le parti quando si sarebbe trattato di rifiutare seccamente il sistema del lasciapassare: ha dimostrato tutta la cedevolezza del proprio scafo, colando a picco insieme al principio di libertà.
La maggioranza ha infatti accettato il male minore (tampone e/o pass da guarigione). D'accordo, è servito per mettere una pezza su una situazione magari davvero difficile, o per guadagnare tempo.
Tuttavia, siamo onesti: se avessero voluto, non ci avrebbero lasciato né pezze né tempo né alternativa alcuna.

Per cui, in un'ottica di umiltà e di crescita, sarebbe bene che facessimo tesoro delle esperienze appena fatte. Fa parte del processo di fortificazione pure l'accettazione dei propri limiti. Anche in questo consiste l'allenamento, e forse è proprio una delle parti più dure.

Ma possiamo essere meglio di come siamo stati.
Se saremo umili nel riconoscere le nostre sconfitte e le nostre debolezze tanto quanto siamo orgogliosi di essere ancora dei sangue puro, forse allora riusciremo a fortificarci a livello di testa, spirito e anima quel tanto che basta per affrontare i giorni bui che dovessero malauguratamente arrivare.

Spero non sia così. Ma tutto si ostina a dire che questi sono grandi tempi. E allora, se il buio arriverà ad imperare, grandi saranno le scelte che saremo chiamati a prendere in nome del nostro semplice diritto, e dovere, di essere e rimanere uomini.

In fondo, qualunque sia la strada che si sceglie, stiamo tutti tornando a Casa.

Allora, tanto vale scegliere una strada degna di essere vissuta e, nel viaggio, godersi questo bellissimo, memorabile allenamento che non è ancora finito.

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L'allenamento.
3 months, 2 weeks ago

Analisi e show

Ultimamente è tutto un proliferare di analisi geopolitiche su armamenti, tecnologie e strategie di conflitto. Tuttavia, certi fondamentali non vengono mai messi in discussione.

Eppure, dopo gli accadimenti COVID a livello mondiale, mi parrebbe se non altro prudente cominciare ad interrogarsi su certi capisaldi della narrazione.

Pericolo di guerra nucleare? Tanta roba, è vero. Ma se si guarda ad Hiroshima e Nagasaki, entrambe rinate nonostante il bombardamento del '45, qualcosa non torna. Sulle potenziali armi ad energia diretta, invece: silenzio assoluto.

Guerra informatica? La prima cosa che mi salta in mente è questa pressione per far transitare tutto verso il digitale, dai documenti al danaro, proprio quando prospettano il pericolo di un mega attacco hacker. Ma soprattutto: e se un problema enormemente più grave fosse costituito dalle cosiddette EMP, ossia le armi ad impulso elettromagnetico? Materia per palati fini, quindi anche qui silenzio: troppe domande fanno venire mal di testa.

Missioni spaziali? Evidentemente c'è chi ci crede ancora, nonostante siano passati oltre 50 anni dalle ultime passeggiate sulla luna. Che siano state vere (beato chi lo sostiene) o semplici falsi d'autore, nessuno è comunque riuscito a ripetere l'impresa. Alla faccia del progresso tecnologico.

“Eh, ma c'è la Stazione Spaziale Internazionale, c'è stato lo Shuttle, e ora Artemis è proprio sul punto di ripetere le gesta degli anni ‘70”. Cioè, dovremmo sorbirci senza la benché minima perplessità le veline passate ed attuali trasmesse dagli organi del regime, che hanno tutto l'interesse nel farti credere alla qualunque?

Starlink: questa sì che è innovazione. Banda larga a bassa latenza grazie ad una “costellazione” di migliaia di satelliti, piazzati nell’orbita bassa e coadiuvati dai ricevitori terrestri. Una vera figata.
Poi ti chiedi come mai, allora, siano tutti preoccupati dalla minaccia degli Houti circa il possibile taglio dei cavi posizionati nel Mar Rosso, che lascerebbero l’Europa senza rete: se abbiamo internet satellitare, ma che problema c'è? Gli analisti, muti. Non dico una risposta, ma neanche una domanda in proposito.

Del resto, viviamo tempi in cui ci viene spacciata qualsiasi puttanata senza che nessuno, tra quelli credibili, ponga la minima obiezione: si arriva in scioltezza su Marte con robottini, auto telecomandate e droni, eppure per atterrare sulla luna ogni volta è un casino tremendo. Viste le differenti distanze in gioco, non suona un po' sospetto?
E perché i mezzi utilizzati dalle varie nazioni attualmente coinvolte nella rinnovata corsa allo spazio sono sempre catorci in stile domopack e assemblati tipo garage de micuggino? Niente: per gli esperti va tutto bene.

L'ultima boutade, quella più geniale, ha addirittura proposto un fottuto manichino vestito da astronauta, spacciandolo per robot da mandare in orbita in vista di analisi, telemetrie e prove "sul campo". E siccome non è possibile ci stiano prendendo tutti per culo, quel manichino DEVE essere senz'altro un robot. Quindi, tutti giù ad applaudire.

Ma non è finita: c'è chi parla già di un complesso di pannelli fotovoltaici da mettere intorno alla terra per catturare l'energia solare, e rimandarla giù bella impacchettata e pronta all'uso. Siamo oltre la fantascienza, tanto da sembrare una semplice verifica di intelligenza.

La boiata che merita il titolo di chiusura va in direzione esattamente opposta, ma intanto per sparare cazzate non è richiesta alcuna coerenza: un ombrello a 9 milioni di km dalla terra, per oscurare il sole e limitare così il global warming. Programma rigorosamente Internazionale, ma di provenienza DOC: la firma è quella del Technion-Israel Institute of Technology.

Una garanzia per la credibilità della nuova narrazione, e la consequenziale riuscita di questa ennesima presa per i fondelli a danno del pubblico ancora affezionato a falsi eroi e falsi profeti.

Ma tranquilli: gli analisti applaudiranno anche a questo giro.

E lo show multipolare potrà continuare indisturbato.
Senza domande.

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Analisi e show
5 months, 3 weeks ago

Il sesso degli angeli

È tutto molto bello. Soprattutto quando ti accorgi che, a distanza di quattro anni dallo scoppio della pandemia più falsa della storia, l'evoluzione del discorso di fondo non è stata poi questa gran cosa.

I capisaldi della narrazione portata avanti dal mainstream, fondamentalmente, non vengono messi in discussione se non da pochissimi, che della "credibilità" se ne fregano altamente; gli altri, invece, tutti in fila per tre col resto di stigazzi, a propalare più o meno consapevolmente quelle idee di base che proprio il sistema vuole NON siano mai poste in dubbio.

E così, si continua a disquisire molto professionalmente di virus patogeni, varianti, ingegnerizzazione e guadagno di funzione, senza porsi la fondamentale domanda: ma virus, isolamento e contagio de che? Tutto è dato per assodato prescindendo dal pur necessario presupposto di base: la validità della teoria virale. Perché se cade quella, cade tutta la relativa narrativa; e sì che ci sarebbe abbondanza di spiegazioni alternative, come avvelenamento del terreno tramite tossine, o con frequenze dannose, o mediante elettromagnetismo, o con illuminazione a led, e chi più ne ha più ne metta. Ci vuole così poco per capire che siamo immersi nellammmerda e che forse, dico solo "forse", non c'è nessun cazzo di virus, ma si tratta di ben altro. Eppure, si continua a fare il gioco del sistema: si può parlare e straparlare, basta che il virus e la variante rimangano sempre al centro dell'attenzione.

Idem per la tematica "energia": quanti hanno esultato per una presunta vittoria alla COP28 per la dichiarazione finale sui combustibili fossili, senza pensare che già definire il petrolio come "fossile" potrebbe essere una cagata pazzesca. E sì che ci sono studi autorevoli secondo cui il petrolio ha un'origine a-biotica, cioè NON sarebbe di origine fossile. Ma accettare la sua infinitezza, parlare della sua disponibilità senza limiti, sovvertirebbe ogni paradigma del sistema. Niente, non si può, non si fa: si perde di credibilità.

E sempre in tema di supposta (è il caso di dirlo in entrambi i sensi) vittoria alla COP28, a nessun Fantozzi è venuto il piccolo sospetto sul come mai CURIOSAMENTE non sia stata messa in discussione da nessuno la relazione tra combustibili fossili e cambiamento climatico? Anzi, meglio: nessuno ha notato che l'accordo di fondo sull'esistenza del cambiamento climatico è stato unanime? E che l'anidride carbonica come causa di questo INESISTENTE cambiamento non è stata posta in dubbio da chicchessia?

Ma abbiamo comunque vinto: i BRICS ci salveranno dai biolaboratori che sfornano varianti di virus in tuta mimetica, dal cambiamento climatico che fa come le frecce, ora freddo ora caldo, dall'anidride carbonica sempre brutta e cattiva anche se è la base della vita, dalla scarsità e dalla sporcizia dei combustibili fossili.

Totale: il discorso del sistema continua a non venir scalfito minimamente. Ma proprio neanche un po'.
Però l'Occidente è in ginocchio (che culo) e Levante sta vincendo. Ma davvero? E questo cambierebbe le cose?

Un esempio: Brasile. Ieri Bolsonaro fan di Israele e "oppositore" (le virgolette sono obbligatorie) del siero magico COVID. Oggi Lula che critica aspramente Israele ma impone la puntura anche ai bambini.

Lo vediamo o no il gioco delle parti? La vediamo o no la presa per culo?

Finché non poniamo in discussione proprio i più basilari capisaldi della narrazione mainstream, è inutile: stiamo solo parlando del sesso degli angeli.

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Il sesso degli angeli
5 months, 3 weeks ago

Figure di palta

Sta diventando una costante.

Già nell'ottobre 2021 il Presidente degli Stati Uniti si era prodotto in una evacuazione nelle mutande in piena regola durante l'incontro col Papa, e solo qualche giorno dopo si era ripetuto in presenza di Camilla, augusta consorte di Re Carlo d'Inghilterra. Ma da uno che incespica ogni tre per due e si mette a farfugliare con l'amico immaginario, ci si aspetta questo ed altro.

L'altro ieri, evidentemente per non essere da meno, gli ha fatto eco in piena conferenza stampa durante la COP28 il delegato USA John Kerry, profondendosi in un clamoroso peto che ha adeguatamente sottolineato il suo discorso sulla necessità di ridurre le emissioni di gas serra. E no, non è uno scherzo: è accaduto davvero. Una bella figura di palta.

Ora: dato che questo Kerry è un fautore dello sterminio di capi di bestiame da allevamento, ritenuti colpevoli di sgasare più di una fabbrica di carne sintetica o dei tanto propagandati insetti, viene davvero da chiedersi se esista una giustizia divina che, tramite cotanta incontinenza, stia sottolineando l'incongruenza e la ridicolaggine di un tale losco figuro con un risultato molto più efficace, ed esilarante, di quello che si potrebbe sortire con mille discorsi sulle sue ville e sul suo uso di jet privati.

Tuttavia, il fatto più drammatico rimane, ed emerge in tutta la sua evidenza: stiamo subendo le politiche portate avanti da gente che, letteralmente, si caga nelle mutande.

Ma davvero crediamo che siano loro i decisori? Sul serio siamo convinti che vecchietti col pannolone, che a fatica riescono a stare in equilibrio nel loro incedere su una scaletta o su un palco, e che manco sanno trattenere le loro impertinenti flatulenze, siano quelli che manovrano i giochi?

Siamo seri: questa è gente da RSA, non da mettere in posti di rappresentanza. A meno che, ovviamente, non si voglia sbattere in faccia al popolino l'ennesima delle umiliazioni. Come a dire: non siete nemmeno capaci di ribellarvi a dei dementi che si cagano in mano.

Certo. Bisogna ammettere che questi hanno un bell’apparato al loro servizio: praticamente tutta la struttura di potere si muove secondo i loro diktat.

Eppure, la decisione del singolo può sempre fare la differenza. E quando ci si trova a dover piegare la testa per una politica dichiarata, auspicata, imposta da consessi che niente più hanno di democratico o di rappresentativo, e che proprio avvalendosi di macchiette così patetiche ci vogliono umiliare, sarebbe bene chiedersi: voglio davvero scendere sotto il loro livello? Voglio lasciare come eredità il ricordo di me che mi genufletto per il volere di un vecchio scorreggione?

Sì. Ci sono varie gradazioni di marrone. Ma qualunque sia la sfumatura, ingoiare merda non è mai una buona pensata.

E sarebbe pure ora di finirla.

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Figure di palta
5 months, 3 weeks ago

La COP sei tu.

Carino, lo slogan della nota catena di supermercati. Uno di quelli che fa leva sul senso di appartenenza e su una sorta di "complicità" tra consumatore e venditore. Come si fosse dei veri soci in affari.

Peccato che qui ci sia una "O" in meno, ma che quello slogan pubblicitario non sia mai stato così vero.

COP: ufficialmente, l'acronimo di "Conference of Parties", la riunione annuale dei Paesi che hanno ratificato la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici. E questi Paesi non sono esattamente 4 gatti: sono 198. Praticamente tutti. Non male, vero?

E che dice questa benedetta convenzione quadro, tanto buona da essere ratificata all'unanimità? Ma niente di che, solo che bisogna prevenire l’interferenza umana “pericolosa” per il sistema climatico.

E come si dovrebbe portare avanti una tale prevenzione, di grazia? Limitando o cancellando le guerre, magari? O vietando totalmente la geoingegneria (leggi irrorazione tramite scie chimiche) nei nostri cieli? Ma no, suvvia, niente di così scontato e razionale; piuttosto, tramite l'azzeramento delle emissioni dei gas serra, alla base dell'ipotesi del riscaldamento globale.

Come? riscaldamento globale? Beh, se ti sembra che faccia più freddo è uguale, non cambia niente: perché anche le temperature più basse sono causate dal riscaldamento. È per questo che adesso, tra vedere e non vedere, per non sbagliare la scienzah è passata dal "global warming" al "climate change". Quando si dice: una definizione buona per tutte le stagioni.

Va bene, dirai, ma io che c'entro?
Facci caso, perché niente è un caso. COP non è solo un acronimo. È anche l'appellativo colloquiale che, nella lingua inglese, sta per "poliziotto".
E tra i 198 Paesi firmatari, non ci sono poliziotti buoni. Ma proprio per niente.

Certo, c'è sempre un gioco delle parti e un gioco di potere. Ma, alla fine della fiera, tutti concordano su quel fottuto punto: la riduzione delle emissioni dei gas serra. Cioè, per farla breve, vogliono fare una guerra senza quartiere all'anidride carbonica.

E quale modo migliore per farla, se non col tuo culo e sulla tua pelle? Il sistema migliore è quello di farti pagare pure l'aria che respiri. Metaforicamente, si intende: crediti carbonio sui tuoi consumi monitorati tramite acquisti forzatamente tracciati e contatori intelligenti, ed il gioco è fatto. È per questo che tutto va riportato ad una dipendenza dalla rete elettrica: fornelli ad induzione, auto a batteria, riscaldamento a pompe di calore.

Fino a che, ovviamente, la metafora non sarà più tale: perché per il solo fatto di respirare anche tu emetti quella maledetta anidride carbonica, e ad un certo punto ti dovrai meritare di continuare la tua esistenza in vita, sennò sarà eutanasia ex lege. In nome del bene del pianeta, ovviamente.

Già. La COP sei tu. E, nei loro piani, non c'è niente di più efficace che eliminare in radice quella che loro, sempre più direttamente e apertamente, identificano come la causa più grave del pur inesistente cambiamento climatico: proprio te, la tua famiglia, i tuoi cari.

Se credi ancora che per loro faccia qualche differenza la tua dichiarazione dei redditi e la nazionalità del tuo passaporto, allora non hai capito il COP, il poliziotto, il sorvegliante con cui hai a che fare.

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La COP sei tu.
5 months, 4 weeks ago

L'apartheid ignorato

Simon Elder sull' Off Guardian:

"È difficile, se non impossibile, negoziare con uno Stato che occupa militarmente la vostra terra, uccide, imprigiona e tortura la vostra gente, uccide i vostri neonati, affama le vostre comunità, distrugge le vostre fattorie e le vostre imprese, ed è intento a ridurre i sopravvissuti a reclusi di un campo di concentramento. La collaborazione dell’Occidente nel permettere che questa situazione criminale continui e si intensifichi per 75 anni equivale a complicità nell’attuale genocidio, che è l’inevitabile risultato delle politiche di apartheid perseguite con crescente violenza, brutalità e disumanità dallo Stato di Israele.

Qualsiasi soluzione alla realtà storica di Israele e ai crimini commessi per stabilire e mantenere la sua esistenza in 75 anni di occupazione militare non verrà mai dalle pretese mistiche di una patria ebraica basata sui libri sacri di una tribù nomade dell'età del bronzo del Levante meridionale.
Queste sono credenze religiose fondamentaliste utilizzate dai cinici praticanti dell’imperialismo occidentale per giustificare l’occupazione della Palestina e il trattamento brutale e sempre più genocida dei popoli palestinese e beduino.

La prontezza con cui gli ebrei, in Israele e altrove, descrivono i palestinesi come “selvaggi” riflette la brutalità dell’occupazione israeliana della Palestina e dimostra come il mantenimento e la giustificazione del suo “crudele sistema di dominio e di crimini contro l’umanità” per 75 anni li abbia abituati a trattare i palestinesi come venivano trattati loro stessi una volta. Dovremmo tenere a mente questi fatti, e la storia dell’apartheid e del genocidio di cui essi testimoniano, prima di descrivere i palestinesi come “terroristi”, “barbari”, “animali umani” e tutti gli altri epiteti disumanizzanti che siamo incoraggiati a usare."

Ancora, Simon Elder riferisce che già nel febbraio 2022 Amnesty International ha presentato al Comitato per i diritti umani dell'ONU il rapporto "L'apartheid di Israele contro i palestinesi: sistema crudele di dominazione e crimini contro l'umanità".
All'indirizzo https://www.amnesty.org/en/documents/mde15/5141/2022/en/ l'introduzione al rapporto chiarisce che "Amnesty ha analizzato l'intento di Israele di creare e mantenere un sistema di oppressione e dominazione sui palestinesi e ne ha esaminato le componenti chiave: frammentazione territoriale; segregazione e controllo; espropriazione di terreni e proprietà; e negazione dei diritti economici e sociali. Si è concluso che questo sistema equivale ad apartheid. Israele deve smantellare questo sistema crudele e la comunità internazionale deve esercitare pressioni affinché lo faccia. Tutti coloro che hanno giurisdizione sui crimini commessi per mantenere il sistema dovrebbero indagare su di essi."

Il conseguente appello: "Tutti i governi e gli attori regionali, in particolare quelli che intrattengono strette relazioni diplomatiche con Israele come gli USA, l’Unione Europea e i suoi stati membri e il Regno Unito, ma anche quegli stati che stanno rafforzando i loro legami – come alcuni paesi arabi e Gli Stati africani non devono sostenere il sistema di apartheid né fornire aiuti o assistenza per il mantenimento di tale regime e cooperare per porre fine a questa situazione illegale".

Totale: c'è ancora qualche dubbio sul fatto che quanto sta accadendo a Gaza avviene da sempre, e ancor di più oggi, con la complicità per azione diretta od omissione di tutti i Governi che stanno agevolando, o mancando di ostacolare, l'operato di Israele?

Così come dal punto di vista economico l'Argentina e poi la Grecia, sotto il profilo militare e umanitario prima il Donbass e poi Gaza.
Ma sono solo antipasti che nelle mire della medesima regia precedono la portata principale: l'Occidente intero.

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Amnesty International

Israel’s apartheid against Palestinians: Cruel system of domination and crime against humanity - Amnesty International

Amnesty International has analysed Israel’s intent to create and maintain a system of oppression and domination over Palestinians and examined its key components: territorial fragmentation; segregation and control; dispossession of land and property; and…

L'apartheid ignorato
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Last updated 1 month, 3 weeks ago

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