Canal 104 Plus

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Informazioni non solo inerenti la meravigliosa forma del nostro regno piano, ma anche il rapporto con il cibo, vivendo a contatto con la Natura Reale e non artificiosa, inventata e modificata dall’uomo. Ogni essere umano è unico e monarca di sé stesso.
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Last updated 2 months, 4 weeks ago

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Last updated 5 months, 1 week ago

Le informazioni legali dell'avvocato Fusillo.
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Last updated 4 months, 2 weeks ago

11 months, 4 weeks ago

Le malattie non sono solo fisiche, ma si stanno sempre più sviluppando le patologie cosiddette “digitali”. Si riscontrano soprattutto nei più giovani. Se ancora non ne avete sentito parlare vi elenco un sunto di quelle più diffuse.
1. Vamping: tendenza a navigare durante la notte (il 60% degli adolescenti dichiara di rimanere spesso sveglio fino all’alba per chattare con i coetanei).
2. FOMO (Fear of Missing Out): disagio ossessivo compulsivo che deriva dalla fobia di rimanere tagliati fuori da quanto avviene on-line e spinge a stare sempre connessi.
3. Like Addiction: per oltre il 30% degli adolescenti molti like accrescono l’autostima, pochi like condizionano negativamente l’umore e l’autostima.
4. Nomofobia (no-mobile-phone): l’80% degli adolescenti ha paura/terrore di rimanere senza cellulare o senza connessione.
5. Narcisismo digitale: tendenza che porta a eccedere con i selfie e la loro pubblicazione sui social.
6. Challenge o sfide social: definisce l’attenzione eccessiva a partecipare alle “catene” che nascono sui social.
 7. Hikikomori/NEET (Not engaged in Education, Employment or Training): patologia che coinvolge milioni di giovani che si autorecludono, rimanendo in contatto con il mondo solo attraverso la rete. Il disturbo colpisce circa il 3% della popolazione (la massima percentuale è registrata in Giappone) con prevalenza per i maschi fra i 15 e i 40 anni, dipendenti dalla frequentazione compulsiva di casinò on-line o siti pornografici.

Uno studio dell’ente di ricerca britannico Yougov mostra che oltre la metà degli utenti di telefonia mobile (53%) tende a manifestare stati d’ansia quando rimane a corto di batteria, di credito o senza copertura di Rete. In generale l’abuso dello smartphone è un fenomeno diffusissimo: uno studio curato dal centro americano Kleiner Perkins Caufield & Byers’s rivela che, in media, si controlla il proprio telefono almeno 150 volte al giorno. Si stima che I ragazzi tra i 13 e i 18 anni spendono quotidianamente circa 7 ore e mezza sui social con un uso intenso di YouTube e Twitch da parte dei ragazzi e Instagram e Tik Tok da parte delle ragazze. Tutti questi fattori, inoltre, possono spostarsi dal piano psicologico e concorrere allo sviluppo di manifestazioni somatiche come ad esempio psoriasi, disturbi gastrointestinali (ad esempio il Morbo di Crohn) o anche cefalee .
Detto questo vi dico il paradosso in cui viviamo. L'Istituto Superiore di Sanità ha messo a disposizione la prima mappa delle strutture socio-sanitarie presenti in Italia che si occupano dei disturbi legati alla dipendenza da internet, messa a punto dal Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell'Iss. La mappatura, realizzata nell'ambito del progetto "Rete senza fili: tante connessioni possibili" del Ccm (Centro controllo malattie), ha censito in totale 99 strutture, di cui 83 afferenti al Servizio sanitario nazionale e 16 al privato sociale. Ma secondo voi invece di buttare soldi pubblici in istituzioni, non è più semplice sensibilizzare i genitori, che sono la principale causa del problema, per il fatto che mettono in mano ai loro figli, bambini e adolescenti, un Device senza controllo? Ma evitare di dargli lo smartphone fino a che non compiono la maggiore età non si farebbe prima e toglierebbe il problema alla radice? Questo dimostra in che società destinata al collasso viviamo.

11 months, 4 weeks ago

Vi aggiungo il link di un video ricetta di una torta da colazione facile e veloce da fare, con ingredienti sani per questi periodi invernali! Per chi è interessato il video e’ questo?????

11 months, 4 weeks ago

Ma perché un’azienda decide di usare il glutammato? Evidentemente, lo scopo è quello di aumentare il sapore di cibi poco appetibili e di scarsa qualità. Da questo punto di vista, la scelta di evitare i prodotti ricchi di glutammato mi sembra giusta e anche preventiva. Il glutammato è nocivo se si considera l’abitudine che il suo utilizzo elevato e frequente può innescare. Oltre a camuffare i cibi di bassa qualità, questa sostanza cela un rischio reale, da non sottovalutare. Il glutammato ci abitua a un livello di sapidità molto alto, e quando gli alimenti non contengono la sostanza si può essere portati ad aggiungere sale. 
IL CONSIGLIO E’ QUELLO DI ELIMINARE IL DADO DA CUCINA INDUSTRIALE E TUTTI QUEI PRODOTTI CHE LO CONTENGONO, LE ALTERNATIVE SONO DUE: LO POSSIAMO AUTO-PRODURRE IN CASA CON VERDURE FRESCHE, OPPURE SFRUTTIAMO LA CONOSCENZA DELLE ERBE AROMATICHE E SPEZIE CHE LA NATURA CI DONA SENZA ALCUNA MODIFICA CHIMICA.

1 year ago

Un caro saluto a tutti e tutte. Su questo canale hanno appena commentato con una notizia strabiliante: Tribunale e Corte Suprema: Il virus NON esiste! e nel commento si leggeva che è successo in Germania scrivendo che è stata pubblicata su un canale Telegram…

1 year ago

Lo dico ancora una volta, sul mio canale non si parla di Virus e tutto quello che riguarda tutte queste CAZZATE! Verranno cancellati tutti i commenti riguardanti la tematica! Se ancora avete bisogno di parlare di queste cose, la vostra strada per la consapevolezza e’ molto lunga! Se volete ci sono altri canali dove si può vomitare tutta la merda che recepite dai social e da altri canali spazzatura! Qui non funziona così! Se non vi sta bene c’è sempre il tasto “lascia il canale” a libero uso di tutti! Poi riguardo al post di Dino sarà lui a rispondere al riguardo!

1 year ago

Buone cose
PS ho caricato l'audio prima di correggerlo maledizione!!! Scusate.
GENERAZIONE INTORPIDITA

1 year ago

Voglio dire una cosa importante a tutti, parlo del post dove potete scaricare la lista degli Additivi, che ho postato i giorni scorsi. Giustamente mi ha fatto notare un nostro iscritto Fabio, che il biossido di titanio è nella colonna degli additivi innocui. Ma non è affatto così. Quindi nella lista che vi ho postato non guardate le tre categorie menzionate in alto del foglio, sono tutte cazzate. Nella lista tutte le sigle di additivi che ci sono vanno evitate anche quelle considerate innocue! Mi premeva di dirvi questo perché nessun additivo è salutare , quindi vanno evitati tutti nessuno escluso. Grazie ? e grazie a Fabio che me lo ha fatto notare.

1 year ago

Intorno al 1870, (come potete notare le date sono sempre quelle 1800/1900) furono inventati i rulli molitori moderni di acciaio e porcellana, che nel giro di qualche decennio divennero lo standard della macinatura delle farine. Tuttavia per qualche tempo il pane bianco rimase un bene costoso e destinato al consumo di nobili e ricchi, mentre il popolo non poteva permetterselo e continuava a mangiare il pane nero fatto con la farina integrale. Nel primo dopoguerra, e in misura maggiore e definitiva nel secondo dopoguerra, si passò quasi completamente alla macinatura con i rulli moderni in acciaio, abbandonando la macinatura a pietra. Questi rulli moderni, operano lo scempio da un punto di vista nutrizionale, in quanto rimuovono da subito sia la crusca che il germe, lasciando solo l’endosperma, ovvero la parte del chicco composta quasi interamente da amido e da una piccola percentuale di proteine. La farina bianca che ne derivò piacque subito sia ai consumatori che all’industria, in quanto molto più versatile di quella integrale.
Nel giro di pochi anni però, cominciarono a dilagare fra la popolazione carenze nutrizionali di vitamine del gruppo B, di ferro, problemi di costipazione, problemi digestivi di ogni tipo ed iniziò a diventare evidente l’aumento di incidenza di malattie cardiovascolari, diabete e alcuni tumori. Nelle colonie degli Stati europei, queste carenze e questo tipo di malattie comparvero puntualmente, solo dopo l’arrivo di zucchero e farina bianca. Durante la prima guerra mondiale in Danimarca, il governo fu costretto a proibire la raffinazione dei cereali a causa della grave scarsità di grano. Non ci si poteva più permettere di buttare via la crusca. Quindi, per ragioni economiche, la popolazione fu costretta a tornare al consumo di farina integrale. Sorprendentemente, le condizioni nutrizionali della popolazione furono talmente migliorate da questo provvedimento, che durante la prima guerra mondiale il tasso di mortalità in Danimarca diminuì del 34% nonostante i caduti in battaglia. Lo stesso fenomeno si osservò anche in Gran Bretagna durante la Seconda Guerra Mondiale e la questione divenne talmente evidente alle autorità sanitarie, che nel 1942 il Congresso degli Stati Uniti, per tentare di rimediare al problema, emanò lo US Enrichment Act, imponendo per legge che tutte le farine dopo la raffinazione fossero arricchite perlomeno con ferro, vitamina B1, B2 e B3. Nel 1996 fu aggiunto alla lista anche l’acido folico (vitamina B9). Come se non bastasse, queste sono solo una parte delle vitamine, minerali e antiossidanti che vengono persi con la raffinazione della farina. Inoltre, mancherebbero la vitamina E ed il betacarotene, i grassi insaturi contenuti nel germe, la fibra della crusca e tutte le altre vitamine del gruppo B. Già negli anni ‘50, la nota nutrizionista americana Adelle Davis fece notare, con una memorabile battuta, che queste farine «sono arricchite come lo sareste voi se vi restituissi 99 centesimi dopo avervi rubato 25 dollari». Un po’ come avviene oggi nella finto-integrale, dove alla farina bianca raffinata viene aggiunta una manciata di crusca, per poi definirla integrale.
DETTO QUESTO, NON CI SONO ALTRI COMMENTI DA FARE, SOLO EVITARE COME LA PESTE QUALSIASI PRODOTTO FATTO CON FARINE RAFFINATE, SE CI TENETE ALLA VOSTRA SALUTE. UTILIZZATE SOLO FARINE INTEGRALI E AL MASSIMO TIPO1 E TIPO2.

1 year ago

I grossi margini sono dovuti al fatto che i prodotti raffinati possono essere prodotti in grosse quantità per lo stoccaggio di magazzino e la conservazione negli scaffali del supermercato può avvenire anche per lunghi periodi. La raffinazione infatti, li rende quasi completamente sterili da un punto di vista nutritivo, in quanto privati delle sostanze vitali (per esempio il germe nel grano). Se un alimento dura solo pochi giorni, il guadagno per la sua vendita e commercializzazione sarà ridotto, pari soltanto a quello ricavabile durante il periodo in cui l’alimento rimane fresco. Nessun consumatore acquisterebbe infatti un prodotto che inizia a decomporsi.
Spesso l’industria aggiunge a posteriori vitamine o minerali come il calcio ai prodotti raffinati, proprio per cercare di restituire almeno in parte le proprietà nutrizionali originali dell’alimento. Questi cibi vengono detti “addizionati” o “fortificati”, ma non hanno le proprietà nutrizionali del prodotto originale, bensì costituiscono solo una brutta copia. La pratica di raffinare la farina è stata una delle più grandi piaghe del diciannovesimo e poi del ventesimo secolo, dal punto di vista delle disastrose conseguenze sulla salute dei consumatori.

1 year ago

Il biossido di titanio (riconoscibile dalla sigla E171 in etichetta) è una sostanza di origine minerale, usata come colorante alimentare. Come tutte queste molecole, ha la funzione tecnologica di rendere gli alimenti più attraenti: aggiungendo colore (se non ne hanno) o ravvivandone quello originale. Essendo inizialmente stato classificato come materiale inerte, il biossido di titanio (autorizzato come additivo alimentare nell'Unione Europea in base all'allegato II del regolamento 1333 del 2008) ha cominciato a essere molto utilizzato nei prodotti alimentari.
E’ impiegato per produrre caramelle, salse, prodotti a base di pesce e formaggio, zuppe, brodi, salse e creme salate da spalmare. Ma il biossido di titanio ha trovato nel tempo spazio anche in un'ampia gamma di prodotti farmaceutici e cosmetici: dai solari ai dentifrici, dalla cipria ai trucchi. Fino alle creme che si usano nel momento in cui si cambia il pannolino ai neonati. Nel tempo, però, alcune nuove evidenze hanno indotto le autorità regolatorie a porre l’attenzione su questo composto.
Ma veniamo ad oggi, facendo due conti dal 2008 ad oggi 2023 sono passati 15 anni, sicuramente tutti, nessuno escluso ha ingerito questo prodotto, o meglio additivo. Nel 2021, quindi 2 anni fa, l’autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) ha dato parere negativo all’uso del biossido di titanio (E171) negli alimenti. Il parere, fornito a seguito di una richiesta della Commissione Europea, è stato fornito dopo aver passato in rassegna tutti gli studi tossicologici condotti a riguardo. A determinare la bocciatura dell’E171 è stata l’impossibilità di escludere il rischio di genotossicità a seguito dell’ingestione. Ma la cosa interessante è che si trova ancora in commercio e le grandi aziende alimentari ne fanno ampiamente uso.
Nel frattempo, la Francia aveva già vietato l’uso del biossido di titanio  nei prodotti alimentari a partire da gennaio 2020. E da tempo, comunque, l’industria si sta adoperando per individuare alternative all’impiego del colorante E171.
ALLORA SI CHE ADESSO SIAMO TRANQUILLI.
Non è possibile indicare dosi di consumo assolutamente sicure per la salute umana.
ORA VE NE RACCONTO UN’ALTRA LA PIU’ BELLA.
Il biossido di titanio è utilizzato nei farmaci come eccipiente, per esempio nella formulazione delle pastiglie, ed è dello stesso tipo di quello utilizzato negli alimenti, l’E171. E’indicata nel foglietto illustrativo, potete andare a vedere per chi fa uso di farmaci. I farmaci per impiego orale assunti a lungo termine danno luogo allo stesso tipo di esposizione dell’E171 presente negli alimenti. MA QUI VIENE IL BELLO.
Il mancato bando del biossido di titanio nei farmaci a uso orale è stato giustificato dall’EMA con la possibilità che venisse meno la disponibilità di medicine per specifici pazienti, mettendoli a rischio. Va tuttavia sottolineato che non si tratta di un principio attivo, ma di un eccipiente”.
QUINDI IN SOSTANZA SE NON TI AMMAZZANO CON IL FARMACO CI PENSA IL BIOSSIDO DI TITANIO. CERTO CHE L’EMA CI VUOLE A TUTTI UN GRAN BENE.
Cos’altro dire dopo questi fatti, oltretutto lo dicono pure, e le persone continuano a cibarsi di farmaci.
CONCLUDO DICENDO CHE ESISTONO MOLTISSIME SOSTANZE UTILIZZATE NELLA PRODUZIONE DI ALIMENTI, SI PRESENTANO SOTTO FORMA DI MATERIALI PARTICOLATI E RICHIEDONO TUTT’ORA UNA VALUTAZIONE SULLA TOSSICITA’, NEL FRATTEMPO PERO’ CONTINANO A FARCELE INGERIRE.
STACCATEVI DA TUTTO IL PRIMA POSSIBILE, RAGGIUNGETE UNA VOSTRA CONSAPEVOLEZZA E COSTRUITEVI UNA VOSTRA AUTONOMIA ALIMENTARE IL PRIMA POSSIBILE.

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