STEFANO PIERPAOLI (RS Roma e Lazio): CINEMA IN DISUSO. SENZA UNA IMPOSTAZIONE CULTURALE OGNI RILANCIO E' VANO
Sul destino delle 40 sale cinematografiche romane abbandonate, che si vogliono “salvare” cambiandone la destinazione d'uso in strutture prevalentemente commerciali, interviene Stefano Pierpaoli, membro del direttivo regionale di Risorgimento Socialista: “Quella dei cinema chiusi non è una novità. Non lo è nemmeno la tendenza a sostituire questi spazi con sale bingo o centri commerciali. La tardiva mobilitazione per la salvaguardia di alcuni templi del cinema in disuso da molti anni, smaschera tuttavia la lunga assenza di politiche culturali che avrebbero dovuto valorizzare questi luoghi. Una carenza che persiste e che al momento non sembra avere soluzione”.
L'esponente socialista prosegue: “Anche attaccarsi al principio della destinazione d’uso è una foglia di fico che non porterà a nulla. S enza un piano concreto di riqualificazione e di rilancio che parta dallo spessore dell’esperienza culturale non c’è alcun futuro per i cinema romani se non nel misero contesto imposto dai dettami del mercato”.

📌 Segui il canale informativo di Risorgimento Socialista su WhatsApp.
Iscriviti per essere sempre informato .... non costa nulla!

Clicca sul link che segue, iscriviti e rimaniamo in contatto!
https://whatsapp.com/channel/0029VayUVvm297575ISExn21

Per il lavoro, la democrazia, la solidarietà e il socialismo ....

Risorgimento Socialista
Il socialismo di sinistra dal 1892 🔴

Il Decreto Sicurezza ridimensiona gravemente la natura democratica della nostra Repubblica Costituzionale , alterando l ' equilibrio tra i poteri dello stato e comprimendo le garanzie individuali di.liberta' dei cittadini

ln particolare ilpericolosissimo art 31 del decreto sicurezza , che obbliga le pubbliche amministrazioni a fornire informazioni ai servizi segreti anche in deroga alle normative di riservatezza, ridefinisce la sostanza democratica del nostro Stato , e modifica il principio costituzionale della divisione dei poteri .

Ecco il testo dell' Articolo 31 del ddl n. 1660 presentato dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, dal ministro della Giustizia Carlo Nordio e dal ministro della Difesa Guido Crosetto:

“Le pubbliche amministrazioni, le società a partecipazione pubblica o a controllo pubblico e i soggetti che erogano, in regime di autorizzazione, concessione o convenzione, servizi di pubblica utilità sono tenuti a prestare al DIS, all’AISE e all’AISI la collaborazione e l’assistenza richieste, anche di tipo tecnico e logistico, necessarie per la tutela della sicurezza nazionale”, recita l’articolo 31 del ddl 1660. In particolare “Il DIS, l’AISE e l’AISI possono stipulare convenzioni con i predetti soggetti, nonché con le università e con gli enti di ricerca, per la definizione delle modalità della collaborazione e dell’assistenza suddette. Le convenzioni possono prevedere la comunicazione di informazioni ai predetti organismi anche in deroga alle normative di settore in materia di riservatezza”.

Risorgimento Socialista denuncia la pericolosita' assoluta di questa norma che altera gravemente le garanzie Costituzionali dei diritti di liberta' dei cittadini .

Tramite questa disposizione si assegna ex lege un potere di indagine autonoma ai servizi segreti , in sede preliminare e preventiva senza alcun impulso della magistratura , in deroga a tutte le normative di riservatezza , nei confronti di tutti i pubblici dipendenti , gli incaricati di pubblico servizio , e gli.esercenti di pubbliche funzioni, compreso il personale delle Universita'e degli Enti di ricerca, e quindi anche il.personale docente .

Si tratta di una norma assolutamente incostituzionale che concede normativamente ai servizi poteri di indagine preventive e generali , oltre ogni norma di riservatezza , totalmente svincolati dalla azione d'impulso e controllo della magistratura , ben oltre le richieste di acquisizione documentale fatte dalla magistratura in sede di indagini su fattispecie di reato .

Questa norma realizza l' introduzione nel nostro sistema normativo di poteri straordinari ed autonomi di ispezione ed indagini ad organi separati dello stato , mai realizzata neanche all ' epoca della lotta contro il terrorismo.

Siamo in presenza di una norma assolutamente incostituzionale che altera tutto l ' impianto delle funzioni stabilito nel codice di procedura penale , ed esclude la magistratura dall' esercizio della parte più delicata dei suoi poteri costituzionali , trasferendoli attraverso i servizi ,e gli altri corpi separati con essi intersecati nelle funzioni effettivamente svolte ,all ' esecutivo .

https://youtu.be/-zjo_DgY6B4?si=eONfULXvAhmbz6BZ

Uno

https://youtu.be/-zjo_DgY6B4?si=n43iSjf0GjsHhKfS