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CAUSA CENSURA FACEBOOK HO APERTO QUESTO CANALE
Non possono celare la verità🔥
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Segnaliamo il seguente comunicato dell'Unione Democratica Arabo Palestinese - UDAP:
Si è tenuta a Roma, sabato 6 luglio, una partecipata manifestazione per la liberazione di Anan Yaeesh, Ali Irar e Mansour Doghmosh, i tre palestinesi arrestati dalle autorità italiane con l’accusa di sostegno alla resistenza in Palestina. La manifestazione, partita da Piazza della Repubblica, ha visto lil coinvolgimento di diverse centinaia di persone che hanno sottolineato il diritto del popolo palestinese di resistere all’occupazione militare israeliana, e condannato la complicità dell’Italia con Israele sul piano politico e militare.
Una collaborazione, quella italiana, che si è spinta fino al punto di processare dei palestinese per procura per conto dell’occupazione israeliana, nel tentativo di criminalizzare il diritto a resistere del popolo palestinese, riconosciuto dallo stesso diritto internazionale, dalla Carta dell’ONU e da risoluzioni delle Nazioni Unite.
Diverse sono state le forze politiche, sindacali, studentesche e giovanili, oltre a comitati e associazioni di solidarietà con la Palestina che hanno deciso di schierarsi e prendere una chiara e netta posizione in un processo che non riguarda solamente i tre palestinesi arrestati in Italia, ma lo stesso diritto a resistere e di lottare per l’autodeterminazione e liberazione del popolo palestinese.
Questa manifestazione si è tenuta a pochi giorni dall’udienza in Cassazione di Anan, Ali e Mansour. È stato inoltre indetto un presidio davanti alla Cassazione a Roma in concomitanza con l’udienza e presidi a Bergamo, Modena, Firenze e diverse altre città davanti a prefetture e sedi istituzionali - a breve verranno pubblicati orari e luoghi.
Intanto rilanciamo il presidio davanti alla Cassazione a Roma:
Giovedì 11 luglio 2024 - H9:30
Piazza Cavour - Roma
Davanti alla Suprema Corte di Cassazione
Fonte: UDAP (07/07/2024)
https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=877523187743821&id=100064584434252
«Ieri ad HAITI sono sbarcati i primi quattrocento soldati del contingente di polizia internazionale che il Kenya invierà sulla metà isola. Si tratta del primo gruppo dei mille previsti.
Haiti è la vittima sacrificale del colonialismo occidentale da tempi antichi. Lo Stato fu la prima repubblica nera e antischiavista, una rivoluzione decisiva, pari per importanza a quella francese, cinese o russa nella storia del mondo, ma dimenticata.
Francia, USA ed europei hanno fatto di tutto per seminare il panico: embargo, isolamento e riconoscimento solo in cambio di una cifra astronomica in franchi francesi. Così la povertà diventò endemica.
Gli USA hanno occupato l'isola per buona parte della prima metà del '900 tenendo in piedi governi fantoccio che permettevano la servitù della gleba; proprio come fecero in altri paesi centroamericani o dei Caraibi (ho studiato bene il Guatemala al riguardo).
Nella seconda metà del '900, gli USA finanziarono con un fiume di denaro la dittatura di Papa e Baby DOC e quando a fine anni '80, con la fine della Guerra Fredda si arrivò alla democrazia, comunque gli USA proseguirono con le ingerenze. Haiti ha un'economia di estrazione: tutto da inviare negli USA a basso costo.
Si sono susseguiti colpi di Stato e sbarchi stranieri; oggi gli USA danno questo incarico al Kenya, per evitare un'operazione dal sapore coloniale.
Intanto a Nairobi scoppiano manifestazioni violente, con assalto al Parlamento, morti e feriti, contro gli inasprimenti fiscali voluti dal FMI (dunque dagli USA e dagli altri paesi del centro imperialista mondiale).
(Da telegram di Gabriele Germani)
Dovunque ti giri una disperazione di neocolonialismi e imperialismi agonizzanti ma sempre più pericolosi... e comunque quella del Kenya la chiamano "missione per la pace".»
Tramite Maria Morigi (26/06/2024):
https://www.facebook.com/maria.morigi/posts/pfbid02gEfTZ6RFj4fLLPQWqxGDN7wuwzf1FEGcrEsCpu8Bq5qKMAr4yCPbgYw7aqmmHBx5l
ASSANGE LIBERO: GIORNATA STORICA, MA UN PERICOLOSO PRECEDENTE PER LA LIBERTÀ DI STAMPA
Una notizia affatto scontata, quella giunta la notte scorsa riguardo all'immediata scarcerazione del giornalista e fondatore di WikiLeaks Julian Assange, dopo anni di mobilitazioni e approfondimenti sul suo caso, in cui abbiamo dovuto materialmente considerare l'estradizione negli Stati Uniti come una eventualità sempre più vicina, visti gli sforzi dei governi occidentali a colpire, punire e infangare in ogni modo il prezioso lavoro svolto da questo coraggioso editore.
Eppure, se oggi festeggiamo la liberazione di un giornalista, del quale è evidente l'innocenza per aver diffuso le prove dei crimini di guerra e documentazioni fondamentali per comprendere le guerre in corso, il patteggiamento a cui è costretto Assange implica una ammissione di colpevolezza che segna un brutto precedente per il futuro della libertà di stampa: qualunque giornalista che d'ora in poi osasse sfidare la disinformazione e la propaganda di guerra, svolgendo correttamente il proprio lavoro, potrà essere accusato dello stesso reato. Aspetto particolarmente sconcertante se si pensa alla violazione di una retrograda legge del 1917, l'Espionage Act, che Washington pretende di far rispettare persino fuori dal proprio territorio nazionale.
Ci auguriamo che Assange e il team di WikiLeaks possano riprendere presto a svolgere il proprio lavoro a beneficio di una corretta informazione e che altri non si lascino piegare dal messaggio intimidatorio con cui va a concludersi questo caso, sapendo che nessuno ha pagato per quei crimini di guerra né tantomeno risarcirà gli anni di carcere e il danno psicofisico che Julian ha dovuto subire.
A lui e a tutta la sua famiglia va il nostro supporto e ringraziamento per aver combattuto e resistito così a lungo, in attesa del momento in cui si possano riabbracciare e recuperare il tempo perduto.
Invitiamo a seguire i costanti aggiornamenti della moglie Stella Assange [1] e di WikiLeaks [2] i quali giustamente sottolineano come Assange, fino a quando non sarà rientrato in Australia dopo il patteggiamento in territorio statunitense, non è ancora da considerarsi al sicuro e definitivamente libero. Segnaliamo inoltre la campagna donazioni [3] avviata in queste ore per coprire le ingenti spese del volo aereo utilizzato per il rimpatrio, paradossalmente a carico del giornalista, nonché per le cure e il recupero medico di cui Julian necessita.
Comitato Contro La Guerra Milano,
25 giugno 2024
[1] Canale X di Stella Assange:
https://x.com/Stella_Assange
[2] Canale X di WikiLeaks:
https://x.com/wikileaks
[3] Campagna donazioni per Assange:
https://www.crowdfunder.co.uk/p/free-julian-assange
IN RICORDO DI SEMYON ISAAKOVIC KANTOR, EROE DELL'ARMATA ROSSA
Ora in diretta dalla Casa Rossa Milano, con Andrea Catone (direttore di MarxVentuno Edizioni) e Roman Gorskiy (nipote di Semyon e coordinatore del Reggimento Immortale a Milano): https://www.facebook.com/lacasa.rossa.3/videos/737305011894523/
Segnaliamo questa interessante iniziativa e vi invitiamo a partecipare:
IN RICORDO DI SEMYON ISAAKOVIC KANTOR, EROE DELL'ARMATA ROSSA
SABATO 11 MAGGIO 2024 ALLE ORE 18.00 IN CASA ROSSA, VIA PRIVATA MONTE LUNGO 2 MILANO (MM1 TURRO) E IN DIRETTA STREAMING
L’URSS mobilitò tutta la sua popolazione e, con un costo enorme, sconfisse la Germania hitleriana; salvò se stessa e l’intera umanità dal nazismo, costringendo l’esercito germanico a firmare la resa alle ore 24.00 dell'8 maggio 1945.
La storiografia sovietica e la memoria di quei popoli chiamano la guerra contro l’invasione nazista “Grande Guerra Patriottica”. Di fatto a pagare il prezzo più alto di questa lotta immane sono stati proprio i popoli dell’ex URSS.
SEMYON ISAAKOVIC KANTOR c’era: 27 milioni di suoi concittadini sono periti nella Guerra in cui ha combattuto contro il nazifascismo e per la libertà.
Semion ci ha lasciati lo scorso 27 febbraio 2024 all’età di 99 anni. Siamo e saremo sempre riconoscenti a SEMYON ISAAKOVIC KANTOR, così come ai nostri Partigiani, i quali come lui hanno messo in gioco la loro vita per la libertà.
Dalle ore 18.00, in collegamento con Andrea Catone (direttore di MarxVentuno Edizioni) ripercorreremo le tappe fondamentali della seconda guerra mondiale, sottolineando l'importanza del lavoro di ricerca storica e di documentazione della verità, per contrastare la disinformazione mediatica volta a fomentare la guerra imperialista.
A seguire Roman Gorskiy, nipote di Semyon e coordinatore del Reggimento Immortale a Milano, ricorderà alcuni episodi della vita di suo nonno, alla cui memoria è in corso la seguente raccolta fondi per la realizzazione di una scultura che verrà ospitata anche presso la nostra sede: https://gofund.me/5f6b683c
Alle ore 20.00 circa, cena popolare di autofinanziamento, per la quale chiediamo di prenotare entro le ore 20.00 di giovedì 9 maggio al numero 353-4351278 oppure alla mail [email protected]
Casa Rossa Milano
Reggimento Immortale a Milano
Qui l'evento Facebook:
https://www.facebook.com/events/1766646597164081/
PER IL GIORNO DELLA VITTORIA: REGGIMENTO IMMORTALE E BRIGATA GARIBALDI IMMORTALE INSIEME A MILANO
GIOVEDÌ 9 MAGGIO 2024 ALLE ORE 9.30, PRESSO IL CIMITERO MAGGIORE DI MILANO
Folli e sconsiderate sono le risposte dell’Occidente all’emergere di un mondo multipolare: guerra in Ucraina, riarmo, complicità e copertura al genocidio in atto del popolo palestinese, sdoganamento del nazismo, così come l’attacco di russofobia in Occidente che ha messo al bando gli sportivi russi, gli atleti delle paralimpiadi, la cultura e i capolavori artistici.
La storia non si cancella: Sovietici e Partigiani si trovarono affiancati nello sforzo della Resistenza contro il nazifascismo. A loro va il nostro ricordo e porteremo fiori per rendere omaggio alla gloria che li ha innalzati ad esempio immortale.
Ricordandoli indosseremo il nastro di San Giorgio, perché è il Giorno della Vittoria contro il nazismo, il quale ha strappato la vita di circa 27 milioni di cittadini sovietici.
Uomini e donne con un comune destino, combattenti per la libertà: Reggimento Immortale.
Ritroviamoci giovedì 9 maggio 2024, alle ore 9.30, presso il Cimitero Maggiore di Milano.
Reggimento Immortale a Milano
La Brigata Garibaldi Immortale
Qui l'evento Facebook:
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Per il GIORNO DELLA VITTORIA: Reggimento Immortale e Brigata Garibaldi Immortale insieme a Milano
Causes event in Milan by La Brigata Immortale on Thursday, May 9 2024
A 10 ANNI DALLA STRAGE DI ODESSA: RICORDIAMO
GIOVEDÌ 2 MAGGIO 2024 ORE 18.00, A MILANO PRESSO LA STELE DEI QUINDICI MARTIRI IN PIAZZALE LORETO
A dieci anni dalla strage della Casa dei Sindacati di Odessa avvenuta il 2 maggio 2014, noi ricordiamo gli antifascisti (48 secondo i rapporti governativi, centinaia secondo i testimoni) che hanno perso la vita durante il rogo della Casa dei Sindacati ad opera delle bande neonaziste ucraine.
Un pensiero particolare va a Vadim Papura, all'epoca dei fatti appena diciassettenne e militante giovanile del Partito Comunista Ucraino. Morì assassinato anch'esso il 2 maggio 2014, durante l'assalto alla Casa dei Sindacati (l'equivalente della nostra Camera del Lavoro). Vadim oggi avrebbe 27 anni.
Mesi prima nell'inverno 2013-2014 rimanemmo inascoltati, quando in certi ambienti "progressisti" provammo a spiegare il pericolo della "rivoluzione" di EuroMaidan a Kiev. Di lì a poco si formò un governo all'interno del quale vi erano ministri dichiaratamente filonazisti.
L'ANPI, proprio a tale proposito, alla pagina 9 del suo documento congressuale del 2016 scrisse:
"E poi la storia non va mai dimenticata, con i suoi preziosi insegnamenti. [omissis] Il secondo dato è l’ideologia nazista, che sembrava sconfitta dalla storia e perfino dalla realtà, e torna a farsi strada in modo prepotente: ci sono nazisti nel Governo ungherese e in Paesi vicini, ce ne sono nel Governo dell’Ucraina, sono presenti in modo abbastanza organizzato in tutta Europa".
Nel 2021, a sette anni dalla Strage di Odessa, abbiamo scritto quanto segue:
"L'aumento della tensione con la Russia che vediamo in questi giorni, anche attraverso gli attacchi ucraini contro il Donbass, è un'eredità dell'ingerenza di Washington, la quale promosse in ogni modo quello che correttamente viene definito il golpe di EuroMaidan in Ucraina. Così come oggi finanzia ed appoggia la linea aggressiva di Kiev".
Quest'anno, mentre scriviamo nel 2024, la spinta proveniente dalla NATO, la quale dichiara che "l'Ucraina deve vincere", sta arrivando a rendere possibile il conflitto nucleare...
A pochi giorni dalla celebrazione del 25 Aprile, non vogliamo dimenticare queste vittime della Strage di Odessa.
Quindi giovedì 2 maggio, a partire dalle ore 18.00, invitiamo i sinceri democratici e la cittadinanza a partecipare presso la Stele dei Quindici Martiri in piazzale Loreto a Milano, portando un fiore in ricordo delle vittime della Strage di Odessa. Anche loro sono morti da partigiani e volevano la libertà.
Comitato Contro La Guerra Milano
Qui l'evento Facebook:
https://www.facebook.com/events/7486750678068749/
Il menù della cena che si terrà questo sabato in Casa Rossa, subito dopo l'iniziativa delle ore 18.00 "Ukraine on Fire di Oliver Stone". Per la cena chiediamo di prenotare entro le ore 20.00 di giovedì 7 marzo al numero 353-4351278 oppure alla mail [email protected]
Qui l'evento Facebook:
https://www.facebook.com/events/1102407701099146/
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