Lo studio legale Angiuli esprime cordoglio per la dipartita della senatrice Maria Fida Moro, a cui l'avv. Angiuli resterà comunque riconoscente per avergli consentito di assisterla professionalmente per qualche tempo, così avendo la possibilità di interessarsi a vario titolo alle vicende che hanno fatto da contorno al più grave assassinio politico del novecento italiano.

Il Signore accolga la sua anima tormentata e la compensi per le indicibili sofferenze patite in una vita segnata dall'affannosa sete di Giustizia che la magistratura italiana non è mai stata in grado di garantirle in vita.

Ciao Maria Fida!
RIP. 🙏

Nel contenzioso civile con le banche, oggigiorno la cartuccia più efficace che i clienti dei mutui hanno ancora da sparare riguarda il meccanismo subdolo di capitalizzazione composta degli interessi.

Quasi tutte le banche applicano in modo occulto tale meccanismo nei piani di rimborso dei mutui, che si traduce in un enorme aggravio di interessi a carico dei clienti.

Se ne parlerà a Roma il 31 gennaio prossimo, presso la Suprema Corte di Cassazione, con l'esimio Presidente Avv. Antonio Tanza, della nota associazione di consumatori ADUSBEF, con cui lo studio legale Angiuli è onorato di collaborare.

Importante sentenza della Corte d'Appello di Bari: i contratti derivati finanziari stipulati dal Comune di Turi con banca Intesa Sanpaolo sono nulli.
Il Comune di Turi, assistito dallo studio legale Angiuli, è riuscito ad ottenere indietro circa 850.000 euro.

https://inpuglia24.it/15/12/2023/bari/turi-corte-dappello-conferma-i-derivati-finanziari-sono-nulli/

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In Puglia 24

Turi: La Corte d'Appello conferma, i derivati finanziari sono nulli

Il Comune di Turi non è tenuto a restituire alcunché alla banca e l'operazione finanziaria resta nulla ad ogni effetto di legge.

E' da segnalarsi una recente ulteriore pronuncia del coraggioso Giudice del Lavoro dott.zza Zanda del Tribunale di Firenze, emessa il 20 novembre 2023, che ha condannato l'ASL toscana a restituire integralmente gli stipendi a un'infermiera già sospesa dal servizio, accordandole anche il risarcimento per il danno morale causato dalla privazione salariale e dall'allontanamento dal servizio, considerato atto discriminatorio.

La sentenza ribadisce l'inefficacia dei cosiddetti "vaccini" anti-Covid nel prevenire il contagio e sottolinea la loro natura sperimentale.

https://www.monopolitimes.com/2023/11/23/monopoli-lavvocato-angiuli-fa-risarcire-una-piccola-azionista-della-banca-popolare-di-bari/

The Monopoli Times, la nuova frontiera dell'informazione

Monopoli, l’avvocato Angiuli fa risarcire una piccola azionista della Banca Popolare di Bari

Per l’anziana risparmiatrice monopolitana si sono così spalancate le porte del risarcimento del danno, col recupero del suo originario capitale di investimento, pari a circa € 20.000, maggior…

Ecco il commento alla sentenza emessa dal Tribunale Civile di Bari in tema di azionisti Banca Popolare di Bari:

http://www.studioangiuli.it/risarcita-una-piccola-azionista-della-banca-popolare-di-bari/

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RISARCITA UNA PICCOLA AZIONISTA DELLA BANCA POPOLARE DI BARI -

Il Tribunale Civile di Bari, con sentenza n. 4242/2023 pubblicata il 26/10/2023, ha accolto la domanda risarcitoria proposta in sede giudiziale da una dei 70.000 piccoli azionisti di Banca Popolare di Bari, il noto istituto creditizio pugliese la cui crisi…

IMPORTANTE VITTORIA DELLO STUDIO ANGIULI IN MATERIA DI DIRITTO FINANZIARIO.

Lo studio legale Angiuli, affiliato ad ADUSBEF, assiste da tempo numerosi azionisti e risparmiatori coinvolti nel crack di Banca Popolare di Bari.

In questi giorni si segnala la prima pronuncia in sede civile che accoglie le doglianze di un'azionista assistita dall'avv. Giuseppe Angiuli e che aveva visto andare in fumo i propri risparmi liquidi, investiti nel 2013 nei titoli azionari emessi dall'istituto pugliese.
Il Tribunale Civile di Bari, con sentenza n. 4242/2023 del 25 ottobre scorso, ha accertato l'inadeguatezza di un investimento in azioni BPB in rapporto al profilo conservativo di una cliente non manifestamente incline al rischio di investimento finanziario.

Un'anziana risparmiatrice di Monopoli ha così potuto recuperare un investimento pari a circa € 20.000, più gli interessi e le spese di giudizio.

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Ecco il link al commento completo alla pronuncia della corte costituzionale che ha riconosciuto il diritto all'indennizzo per i danneggiati da vaccinazione anti papilloma virus.

http://www.studioangiuli.it/diritto-ad-indennizzo-anche-per-i-danneggiati-da-vaccino-contro-papilloma-virus/

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DIRITTO AD INDENNIZZO ANCHE PER I DANNEGGIATI DA VACCINO CONTRO PAPILLOMA VIRUS -

Commento a cura dell’avv. Giuseppe Angiuli La Corte Costituzionale, con sentenza additiva n. 181 pubblicata il 26 settembre 2023, ha riconosciuto l’estensibilità del diritto a ricevere un indennizzo dallo Stato anche a tutti i casi di soggetti che abbiano…

INDENNIZZO ANCHE PER I DANNEGGIATI DA VACCINO HPV VIRUS

La Corte Costituzionale, con sent. n. 181 del 26/9/23, ha riconosciuto l'estensibilità del diritto ad un indennizzo anche ai soggetti che abbiano riportato danni da vaccinazione contro il papillomavirus.

L'art. 1 della l. n. 210 del 1992 riconosce in generale il diritto ad un indennizzo per tutti i soggetti danneggiati nel corso di campagne di vaccinazioni dichiarate obbligatorie con legge dello Stato.

La Consulta, nel corso degli anni, ha progressivamente esteso il campo di applicazione di tale diritto anche alle vaccinazioni che, pur non configurandosi come obbligatorie, siano state comunque raccomandate dalle autorità sanitarie: epatite A e B, antinfluenzale, anti-morbillo.

Il caso al vaglio della Consulta riguardava una ragazza dodicenne che, a causa della sua adesione ad una campagna di vaccinazione anti virus HPV, aveva contratto il diabete.

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Clamorosa sentenza del Tribunale del Lavoro dell'Aquila, che demolisce alla radice la legittimità dell'obbligo vaccinale per i lavoratori italiani.

Con sentenza pubblicata il 13/9 scorso, il Tribunale abruzzese ha sposato una interpretazione "costituzionalmente imposta" delle norme che per un certo periodo avevano imposto agli ultracinquantenni di accedere al lavoro solo previa "vaccinazione" anti-Covid.

"Non vi è alcuna evidenza scientifica che abbia dimostrato che il vaccinato, con i prodotti attualmente in commercio, non si contagi e non contagi a sua volta".

L'azienda pubblica datrice di lavoro è stata condannata a versare tutti gli stipendi arretrati maturati dal lavoratore illegittimamente sospeso dal servizio nonchè a risarcire il danno biologico per il "forte stress psicologico" subito.

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