La polizia

Ah quindi i maschi di movimento non sono troppo rivoluzionari (sul siamo tutte puttane avrei da ridire ma non ora)

Dolores Prato che si è presa giustamente male per la riduzione del suo romanzo

9 icone lgbtqia che hanno scritto robe di critica

Un' intervista a Ursula Le Guin mai avvenuta in questa tempolinea

Storia dell'architettura e Palestina

Artribune

La storia della scrittrice Dolores Prato

La rubrica dedicata ai dimenticati dell’arte dà spazio all’autrice del romanzo autobiografico “Giù la piazza non c’è nessuno”

prenotazione obbligatoria perché boh

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più o meno credo che sia andata così:

una tizia scrive un libro, forse ha fatto la scuola holden o un qualche corso di scrittura perché è giusto imparare ma ancora più giusto è avere i contatti, per scrivere serve del capitale culturale,
forse è una insegnante perché in qualche modo tocca campare e coi libri non è tanto cosa, ma già lì, in qualcuna di queste scuole di scrittura qualcuno le consiglia di smussare certe cose, di concentrarsi sui rapporti, sulle emozioni, è solo l'ennesima volta che glielo dicono.
questa tizia quindi scrive un libro, forse ha un agente o un'agente che dicono sì ok però dovresti smussare certe cose, concentrati sui rapporti, sulle emozioni, il manoscritto viene invitato a varie case editrice che nella scheda di valutazione scrivono che sì è interessante ma l'autrice dovrebbe smussare certe cose, concentrarsi sui rapporti, sulle emozioni, che in questo modo lo si renderebbe più vendibile, la tizia quindi diventata autrice, quindi, rimaneggia secondo le varie indicazioni, finché un giorno imbrocca un contratto, l'editor smussa certe cose, il libro esce, l'ufficio stampa inizia a comunicare il libro come una grande scrittura al femminile, tutti i magazine femminili parlano del libro insieme a quelli di altre autrici, i maggiori quotidiani pure ne parlano e i quotidiani locali ne parlano come di una scrittura al femminile, una voce autentica, forte ma delicata, come tutte le donne, ma inequivocabilmente femminile.

contemporaneamente un tizio che ha pubblicato molte cose legate alla sua regione, uno che a un certo punto ha iniziato ad autopubblicarsi su amazon, rosica perché a scrivere cose legate alla sua regione non ci sono solo lui e i suoi amici che forse organizzano i salotti culturali, i piccoli premi letterari, di una delle più grandi città di quella regione, e compone questo suo fastidio in forma di articolo in cui non fa molto per ni. lasciare trasparire il suo cruccio, attraverso tutto un côté di teoria del romanzo ma in fondo rosica perché sarebbe voluto diventare il nuovo Sciascia ma non riuscendoci scrive sulle pagine culturali che trova, aspettando qualcosa ben sapendo che ormai le occasioni della vita sono passate ma questo articolo, forse questo articolo presentato come provocatorio e controcorrente, potrebbe ridargli un po' di attenzione e forse qualche casa editrice un tempo solida ma ormai facente parte di qualche grande gruppo editoriale lo noti e gli proponga di scrivere un saggio provocatorio e controcorrente sullo stato del romanzo italiano ma che poi diventerà un articolo su un quotidiano di centrodestra.

poi non so magari mi sbaglio.

lunedì 8 alla Casa del Mondo https://facebook.com/events/s/corpi-invisibili-cioe-che-non-/2726610297508852/

dato che non ho voglia di fare le grafiche uso uno screenshot di shatta per annunziare la standup di domani

Cloaks of fantasy, Masks of revelation, Thom Boswell, 1992

Lucia Tozzi - "L' invenzione di Milano" p.103