Il "Polemos padre di tutte le cose", la guerra intesa come principio cosmico e naturale del dispiegarsi dinamico del divenire. Dopo la diretta su Kulturaeuropa ecco un ulteriore sguardo sul pensiero oscuro di Eraclito.

La natura è lotta, tensione e relazione tra opposti. La guerra è quindi forza produttrice, motore fondamentale e necessario di questo costante mutamento.
Movimento e azione sono insiti nella costituzione stessa della realtà come sua prerogativa.

Il primato della conflittualità, intesa come lotta spirituale per il superamento della propria individualità, è presente anche nel pensiero di Evola e nella Scuola di Mistica Fascista. Guerra come forza ordinatrice e di rinnovamento della società.

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https://www.bloccostudentesco.org/2024/10/30/lorenzo-parelli-giustizia-non-e-stata-fatta/

‼️ Le condanne per la morte di Lorenzo Parelli sono solo fumo negli occhi per l'opinione pubblica.

Il nostro commento ⬇️

🗓📍Dopo quasi 3 anni dalla tragedia - nel gennaio 2022 - della morte in alternanza scuola-lavoro di Lorenzo Parelli, si trovani oggi sì delle responsabilità individuali, ma non la condanna ad un intero sistema che prendendo dei singoli lavoratori come capro espiatorio delle proprie colpe, continua a non essere scalfito.

Il 21 gennaio 2022 Lorenzo rimase schiacciato da una barra di acciaio pesante 150kg durante il suo ultimo giorno di stage ad Udine, mostrando con il suo sacrificio tutta l'inumanità dei Pcto e della Legge 107. Questa sentenza però non condanna un meccanismo di sfruttamento, sempre di più in mano a privati e multinazionali, ma dei singoli lavoratori.

Oltre le singole colpe, dovremmo cercare più accanitamente le responsabilità politiche di questa concezione di scuola che mandando gratis gli studenti sui posti di lavoro, intende giustificare precarizzazione e sfruttamento nel nome della legge di mercato. Una prassi che, oltre Lorenzo, ha mietuto altre giovani vittime. Un sistema contro il quale non smetteremo mai di lottare affinché cada rovinosamente a terra.

bloccostudentesco.org

Milano, 29 ottobre - “Ancora una volta le polemiche sul saluto romano e il rito del Presente si risolvono con un’assoluzione in tribunale per tutti gli imputati. La Corte di Appello di Milano infatti, su sentenza di rinvio delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione per il saluto romano al Presente durante la commemorazione di Sergio Ramelli nel 2016, qualificato come possibile reato di ricostituzione ai sensi della legge Scelba e perciò prescritto, ritiene prevalente sulla prescrizione una pronuncia più favorevole nel merito e assolve tutti gli imputati perché il fatto non sussiste. Non sarebbe stata certamente una sentenza sfavorevole a impedirci il ricordo e il rito del Presente, ma ci auguriamo che l’ennesima assoluzione possa spegnere l'attenzione giudiziaria e le speculazioni politiche attorno a tutte quelle commemorazioni di giovani uccisi che, in molti casi, sono ancora senza giustizia e non vengono dimenticati grazie al contributo di chi, anno dopo anno, si prodiga per mantenerne vivo il ricordo".
Lo dichiarano in una nota le tre comunità militanti, CasaPound, Lealtà-Azione, Rete dei Patrioti.

Pochi giorni fa si è celebrato l'ottantesimo anniversario della strage di Gorla, uno dei peggiori crimini mai commessi dagli alleati "liberatori" a stelle e strisce.

La mattina del 20 ottobre 1944 il quartiere alla periferia nord-est di Milano venne investito da tonnellate di bombe che uccisero 184 bambini e decine di adulti.

Un fatto che, coperto dalla retorica post 25 aprile, non è mai stato affrontato con i dovuti pesi e misure rispetto all'intenzionalità della strategia del terrore Usa durante il secondo conflitto mondiale.

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