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🎬 Over Their Dead Bodies: Tantura, the Forgotten Massacre 2008
📅 Data: Venerdì 21 febbraio 2025
📍 Luogo: Aut aut 357 Via delle fontane 5
🗣 Discussione e dibattito a seguire
Questo film esplora le testimonianze dei residenti espulsi di Tantura, un ex villaggio di pescatori arabo-palestinese situato 28 chilometri a sud di Haifa sulla costa mediterranea della Palestina. Nel maggio del 1948, il villaggio fu attaccato dalle forze ebraiche dell'Haganah come parte di un'operazione di "pulizia" regionale ai piedi del Monte Carmelo, con l'obiettivo di espellere i residenti arabi. Molti palestinesi furono uccisi e centinaia furono imprigionati. I sopravvissuti fuggirono nel vicino villaggio di Fureidis, che fu risparmiato dalla distruzione quando i residenti ebrei delle città vicine intercedettero in suo favore. Altri sopravvissuti divennero rifugiati in Cisgiordania, Libano, Giordania e Siria. Il kibbutz Nahsholim e il Moshav Dor furono successivamente costruiti su un terreno alla periferia di Tantura. Si ritiene che una fossa comune si trovi sotto un parcheggio, ma gli attuali residenti si oppongono all'esumazione dei corpi.
Cori che verranno lanciati durante il corteo, con la relativa traduzione dall’arabo all’italiano. Verranno distribuiti durante l’evento, diffondete!
STOP AL MASSACRO IN PALESTINA – CONTRO SIONISMO, COLLABORAZIONISMO, DDL SICUREZZA E GUERRA IMPERIALISTA
CORTEO REGIONALE GENOVA
14:30 - FANTI D'Italia
L’occupazione sionista sta continuando la sua offensiva genocidaria contro il popolo palestinese, riducendo la Cisgiordania a un campo di battaglia e replicando la devastazione già inflitta a Gaza. A Jenin, interi quartieri sono stati rasi al suolo e decine di persone sono state brutalmente uccise nel tentativo di soffocare ogni forma di resistenza. Le dichiarazioni di Trump sulla volontà degli USA di intervenire per terminare la pulizia etnica e la deportazione dei i palestinesi svelano senza ipocrisie l’obiettivo finale del sionismo e dell’imperialismo. Nonostante questo, il popolo palestinese continua a resistere all’occupazione coloniale: mentre israele e i suoi alleati si affrettano a chiamar ‘pace’ il deserto che hanno fatto, il popolo palestinese ricorda al mondo che non può esserci pace senza giustizia!
L’oppressione in Palestina non avviene solo per mano dell’occupazione sionista. L’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) si è dimostrata ancora una volta complice del massacro, collaborando con le forze sioniste per reprimere la resistenza e fornendo a Israele informazioni per colpire chi lotta. Questa complicità è alimentata dai finanziamenti e dal sostegno politico che l’Unione Europea e il governo italiano continuano a garantire all’ANP, consolidandone il ruolo di intermediario dell’occupazione. Non possiamo accettare che istituzioni italiane e politiche continuino a legittimare l’ANP come rappresentante del popolo palestinese, mentre tradisce la sua resistenza. La solidarietà va a chi resiste, non a chi collabora. Le politiche repressive dei governi, come quello italiano, che favoriscono lo sfruttamento e peggiorano le condizioni di vita, sono simili alla logica coloniale che giustifica l’occupazione israeliana. I CPR, simili ai lager, sono una parte di questo meccanismo, e ci opporremo alla costruzione di uno a Diano Castello.
*🔥 Da Jenin ai CPR, dalle periferie alle fabbriche: organizziamoci, resistiamo, combattiamo! 🔥*
Palestina libera, chiusura dei CPR, abbattiamo il sistema capitalistico di oppressione!**
Martedì 17 dicembre dalle 17.30 in piazza Matteotti a Genova
AL SERVIZIO DELL’AUTORITA’
Il 4 maggio 2022 l’allora ministro della giustizia Marta Cartabia firmò il decreto di applicazione del regime del 41-bis per il compagno anarchico Alfredo Cospito.
Durante i182 giorni di sciopero della fame di Alfredo, scesero in piazza migliaia di persone che insieme ad Alfredo pretendevano non solo che il nostro compagno uscisse da quel regime di tortura ma soprattutto la chiusura del 41bis e la fine dello strumento dell’ergastolo ostativo.
Quello che successe in quei 6 mesi ha dimostrato come lo stato democratico italiano utilizzi lo strumento della tortura e della persecuzione politica dei suoi nemici senza farsi nessuno scrupolo morale. La ragion di stato vince su ogni remora garantista.
E in quella “cornice” di chiarezza statale di risposta e posizionamento compatto rispetto al trattamento del nemico e di disvelamento del volto torturatore e assassino dello stato stesso, dal febbraio 2022, continuava a imperversare il conflitto in Ucraina, che ha spostato il mondo, per come lo conoscevamo, in un mondo in guerra. Questo fatto epocale chiarisce ulteriormente come la vicenda “un anarchico in 41bis” sia stata non un evento eccezionale, ma piuttosto un passaggio di un modello di disciplinamento e repressione, sempre più utile per uno stato in guerra.
Senza fare grandi voli pindarici, è possibile individuare una linea di stretta continuità fra quel provvedimento di origine sinistra e firmato dalla Cartabia con il disegno legge 1660 (già1236 al senato) a firma Nordio, Crosetto e Piantedosi, il cosiddetto Pacchetto Sicurezza, che ha proprio l’obiettivo di normare il dissenso e la lotta, buttando fuori dal “consentito” qualunque “possibilità” di opposizione.
Nel contesto di guerra mondiale e generalizzata, in cui ci troviamo a vivere, la centralizzazione del potere economico, politico, militare e di propaganda e la contemporanea competizione a livello globale stanno portando alla necessità di azzerare la lotta di classe. Il passaggio è qualitativo e non solo quantitativo. il DDL sicurezza è una chiara dichiarazione di guerra nei confronti dei “reietti”, degli esclusi, volontari o meno.
Alla ricetta che ci stanno preparando manganello all’interno, bombe all’esterno, la migliore risposta non può che essere aprire nuovi spazi di lotta e di conflitto e di solidarietà e di mutuo appoggio, ripartendo dalle forme di lotta che ci vorrebbero togliere di mano.
Riceviamo e condividiamo:
La resistenza palestinese dimostra che combattere l'imperialismo occidentale è possibile e necessario.
E' questo esempio che dobbiamo seguire, attaccando i padroni qui come ovunque, bloccando la macchina bellica nei nostri posti di lavoro e nelle nostre città.
Uniamoci al corteo dello sciopero generale di venerdì
29 novembre a Genova,concentramento h*9.00 in piazza della Nunziata.
S.l. Cobas Genova
GPI Genova
Antitesi Genova
Ricordiamo oggi alle 16:00 l'incontro al centro Banchi: Riflessioni sulla repressione delle lotte, i CPR nell'Italia "democratica" e la detenzione amministrativa in Palestina, condivisione da parte di varie realtà che portano avanti la lotta su queste tematiche in vari territori.
?????
FERMIAMO LA GUERRA CON LA RESISTENZA!
ASSEMBLEA PUBBLICA
19 Novembre ore 18,00 al CAP.
Invitiamo tutt* le realtà e tutte le persone solidali con lotta palestinese e quella di tutti i popoli oppressi a partecipare all'assemblea pubblica del 19 novembre al CAP (Via Albertazzi) per decidere insieme come organizzarci per le prossime iniziative e mobilitazioni.
CONTRO IL TERRORISMO SIONISTA
DICIAMO "NO!" AL DDL 1660
Negli ultimi dodici mesi, stiamo assistendo a un genocidio sistematico del popolo palestinese, portato avanti dallo stato coloniale sionista con il supporto del colonialismo occidentale. Questo conflitto non è solo locale, ma il risultato di decenni di oppressione e violazioni dei diritti umani, che hanno ridotto Gaza a una prigione a cielo aperto.
L’attacco sionista in Libano rappresenta un abominio senza precedenti, un’azione terroristica indiscriminata contro la popolazione civile, finalizzata a provocare una reazione della resistenza e ad estendere il conflitto.
Recentemente, siamo stati accusati di tutto solo per il nostro impegno contro il colonialismo sionista e il suo terrorismo.
Il 5 ottobre, come Giovani Palestinesi d’Italia, scenderemo in piazza anche contro il DDL 1660, una legge liberticida che intensifica la repressione delle lotte e del dissenso, sostenuta da un’opposizione parlamentare che ha contribuito a legittimare queste norme, talvolta perfino più restrittive del codice Rocco.
Ribadiamo il nostro sostegno alle fazioni della resistenza in Libano, Iraq, Siria e Yemen.
Ci vediamo sabato 21 settembre al CAP contro il genocidio in Palestina, contro l'aggressione in libano e contro il DDL 1660.
Sabato 21 Settembre 2024
Ora: 11.00
Luogo: Via Albertazzi 3r CAP
SCENDIAMO IN PIAZZA A ROMA IL 5 OTTOBRE
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