Nicolas Maduro non è tra i miei leader favoriti, e ho riserve sulla sua politica, ma sta dalla parte giusta della storia; inoltre è un presidente legittimo, e ha appena vinto nuovamente, e con ampio margine, le elezioni presidenziali in Venezuela, il cui esito è stato certificato dalla presenza di un migliaio di osservatori indipendenti. Come reagisce l'Occidente? Gli USA danno il via, per bocca del segretario di Stato Blixen, mettendo in dubbio il risultato. Segue il Cile con il suo presidente di "centrosinistra", Boric, che invita a non riconoscerlo (la vicenda di Allende non gli ha insegnato niente!). Infine, il pazzo argentino Milei, incredibile presidente di quello sfortunato Paese, si spinge oltre minacciando interventi armati e straparlando, come sempre. Insomma, i liberali, i custodi ed esportatori di democrazia, sono pronti ad accettare le elezioni soltanto se vincono i loro candidati e le liste da loro predisposte.

Al Congresso USA, ieri Bibi Nethanyau ha la faccia tosta di affermare, fra le tante idiozie e menzogne: “è la guerra tra la civiltà e la barbarie”, aggiungendo: “insieme vinceremo”. Infatti sta accadendo. Con le armi degli Stati Uniti Israele sta vincendo la sua guerra di sterminio dei palestinesi. Ma sarà una vittoria di Pirro, per entrambi. Garantito. L’impero americano crollerà e la Palestina sarà libera dal fiume al mare.

LA RUSSIA E L'EUROPA (...) è assai probabile che non sia lontano il giorno del disinganno più amaro per gli uomini che si sono presi l’assunto di mettere la camicia di forza all’Europa, nella speranza forse di guarirla dall’accesso di follia omicida, in cui l’ha gettata la passione nazionalistica che infuria da oltre un secolo, fiancheggiata, spalleggiata ed aizzata da prepotenti ed oculati interessi di predominio economico, nelle classi dirigenti della società europea, (...). È anzi quasi certo, ch’essi cominciano già fin d’ora a guardare con una certa diffidenza la loro opera appena compiuta, e debbono confessare a se medesimi nel segreto delle coscienze, d’aver lavorato invano.
(...). Né in verità si può dar loro torto, ché a dimostrazione perentoria dell’inanità dei loro sforzi ricostruttivi, sta soprattutto la situazione orientale. Là è la causa del maggior turbamento (...). Pretendere di dar pace ed ordine all’Europa, finché non sia pacificato e ordinato l’immenso tratto di terre orientali che dal Baltico al Mar Nero, che dagli Urali alla Vistola e ai Carpati, abbraccia più che la metà dell’intero continente, è più che una illusione, è una sfacciata menzogna. (...) da oltre due secoli il destino dell’Europa è legato alla situazione politica della Russia, per modo che i maggiori avvenimenti che interessano la nostra storia di popoli occidentali, sono quasi il contraccolpo dei fatti e degli atteggiamenti del grande colosso orientale. Molto più che dall’Inghilterra (...) queste dipendono dalla enorme massa di terre e di umanità, che lo preme dall’est, e i cui movimenti sian pur lenti, sian pur tardigradi, son quelli che in definitiva determinano i risultati più imponenti e decisivi nella restante parte delle contrade europee. (ANTONIO GRAMSCI, 1919: ad uso dei politici che si stanno insediando nei posti di comando europei, e della loro stolta misconoscenza e sottovalutazione della Russia)

Giornalismo infame! “La Repubblica” si conferma in testa alla classifica del peggior quotidiano italiano (“Libero” è fuori categoria!): un articolo quasi da manuale della disonestà e cialtroneria dei nostri pennivendoli: ritrae così il primo ministro slovacco all’indomani dell’attentato che lo ha ridotto in fin di vita ieri 15 maggio. La sua colpa è di non essere allineato all’euroatlantismo bellicista.

Ecco quel che con la complicità o l’ inerzia di larga parte del mondo, gli ebrei occupanti la terra di Palestina fanno ai nativi. Ricordiamolo specie oggi 14 Maggio fondazione dello Stato di Israele.

Il bellissimo intervento dell’Ambasciatore del Pakistan all’Assemblea Generale dell’ONU, ieri, che critica duramente il gesto di arroganza del rappresentante di Israele che aveva strappato la carta delle Nazioni Unite dopo il voto che aveva accettato la Palestina come Stato membro (decisione virtuale perché dovrà essere confermata dal Consiglio di Sicurezza. Dove gli USA la bloccheranno con il veto. E Israele andrà avanti nel genocidio, imperterrita e impunita.

Oggi alle Nazioni Unite l'Italia fa la solita figuraccia. Si astiene sulla mozione che accetta la Palestina come Stato a pieno titolo nell'Organizzazione. Il rappresentante di Israele reagisce come una bestia rabbiosa, del resto come altre volte, fa a pezzi, con l'aiuto di un tritacarta (evidentemente non era in grado neppure di fare questa operazione) platealmente la carta fondativa dell'ONU. Se non facesse schifo, si potrebbe ridere.

Questa sera, ore 22,00

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DIRETTA del 9 maggio 2024, ore 21.15

Questa sera Senza Riguardo in diretta da Tbilisi, dove non si placano le proteste contro il governo in merito alla discussa “legge russa”. Oggi è il 9 maggio...