Brigata Basaglia

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1 month ago
***🚌***Venghino signor3, venghino!

🚌Venghino signor3, venghino!
Ultimi posti disponibili sul bus di Non Una Di Meno per partecipare insieme da Milano alla manifestazione della marea transfemminista del 23 Novembre a Roma!

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e sopratutto...metti in borsa il panuelo!
Ps. i pullman partono alle 23.30 da piazzale Lotto, dalle 20 sarà attivo il punto di accoglienza con cena sociale di autofinanziamento al Cantiere.
💌Per ogni altra info scrivi a [email protected]

1 month ago

Buongiorno a tutt3, in questi giorni molto freddi è importante fornire di
materassi,
sacchi a pelo
e coperte calde
le persone e le famiglie che, nel mirabolante mondo del modello-Milano, hanno occupato con il supporto della Rete solidale Ci Siamo l’ex piscina comunale Scarioni, in via Valfurva 9, zona Niguarda.

Sosteniamo la lotta per una vita dignitosa e il diritto di tutt3 ad avere una casa portando solidarietà, forza e generi di conforto.

1 month, 3 weeks ago

Venerdì, Sabato e Domenica siamo statə a Vicenza ospiti di Caracol in occasione della presentazione del Manifesto dell’International Network of Social Clinics, rete di cui facciamo parte e che speriamo possa accogliere sempre più realtà impegnate in pratiche di salute comunitaria e costruire insieme alternative e lotte.

In questi tre giorni abbiamo approfondito esperienze di cura e lotta internazionali per comprendere più a fondo i tempi difficili che stiamo attraversando a livello globale e come affrontare gli effetti devastanti su individui e comunità, praticando cura e resistenza.

Proprio in nome di questo bisogno di cura e resistenza, una delegazione della rete ha preso parte alla manifestazione per chiedere giustizia per Moussa Diarra, ucciso barbaramente dalla polizia davanti alla stazione di Verona. Come ambulatori popolari e gruppi di mutualismo e attivismo osserviamo angosciati e arrabbiati la violenza e il controllo dello Stato nei confronti delle persone.
https://inosc.net/26-year-old-man-from-mali-killed-by-a-policeman-in-verona/

In chiusura abbiamo, inoltre, avuto l’opportunità di visitare il Bosco Lanerossi, una splendida oasi urbana che resiste e che merita di essere conosciuta e difesa.
La storia del Bosco Lanerossi la trovate qui: https://boscolanerossi.it/

Qui invece trovate il sito dell’International Network of Social Clinics: https://inosc.net/manifesto/

6 months, 3 weeks ago

Il Comunicato del Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze del 4 giugno 2024

Lo sfinimento ora è un vostro problema.

Da stamattina è iniziato lo sciopero della fame.
Ci abbiamo riflettuto a lungo. Non crediamo negli atti individuali ma nella lotta collettiva. E anche in questo
caso “niente di personale, tutto di collettivo”. Che sia praticato da alcuni o molti, infatti, lo sciopero della
fame è solo un ulteriore strumento messo in campo da questa vertenza, ad ausilio di una lotta collettiva, delle
richieste di sindacati, Rsu e Collettivo di Fabbrica. Non ci sono tra di noi eroi o martiri.
Ci abbiamo riflettuto a lungo. Il concetto di fame è un concetto strano nei cosiddetti paesi “capitalisticamente
avanzati”. Qua da noi la povertà non prende quasi mai la forma della morte per inedia. Anzi, spesso si
accompagna con forme di obesità dovute al junk food. Qua da noi la povertà ha il volto della mancanza di
cure, del disagio psichico, della morte per freddo durante l’inverno.
E infatti con questo sciopero della fame non vogliamo denunciare solo o tanto lo stato di povertà relativa, a
cui ci hanno ridotto due anni di cassa integrazione e cinque mesi senza stipendio.
Vi restituiamo in faccia il gioco a cui avete giocato sin dalle prime ore di quel 9 luglio 2021. Lo sapevamo
che lo avreste fatto. Ma tra saperlo e riuscire a impedirlo, purtroppo, ci passano i rapporti di forza. Incontri
che rimandano incontri, chiacchiere, svolte annunciate, rassegnazione, zizzania seminata tra i lavoratori,
cambi di proprietà, di liquidatori, di nomi: tutto per fare perdere le tracce di questa lotta. Per prendere tempo,
per perdere tempo.
Cosicché a un certo punto non ti ricordi più nemmeno del perchè stavi lottando: ti trasformano da un
collettivo operaio in lotta a singoli individui che non si sa “perché non si cercano un altro lavoro”.
Questo Governo ha convocato in due anni tre incontri sulla ex Gkn: il 24 febbraio, il 2 marzo 2023 e il 26
marzo 2024. Si è guardato bene dal convocare un incontro durante i licenziamenti. Avrebbe dovuto dire che
quei licenziamenti erano contro le leggi del proprio Stato. E infatti ha girato alla larga e l’ha lasciato dire al
Tribunale. E ha ignorato invece che il Tribunale ha detto più volte che la fabbrica è agibile e gli stipendi da
pagare. In pratica, il Governo ha girato alla larga rispetto al sospetto – forte e legittimo – che su questa
fabbrica da tempo aleggino logiche speculative.

Le richieste sono tre:
1. legge regionale subito e creazione urgente di un consorzio pubblico regionale per trattare l’area e sottrarla a logiche opache

  1. commissariare qf per pagare gli stipendi

  2. dare vita a una vera discussione su reindustrializzazione seguendo le stesse linee indicate dalla 234, agganciando tra l’altro un ammortizzatore sociale.

Ci spaventa uno sciopero della fame. Perché è una privazione mai provata. E ci imbarazza usare un termine
come “fame” in un mondo dove di stenti si muore veramente, come ad esempio in Palestina.
Ma poi alla fine, ci siamo dati la risposta più semplice: siete voi a dovervi ammalare di paura e l’imbarazzo è
tutto vostro. Buona settimana dell’imbarazzo e ora, ci raccomandiamo, fate quello che sapete fare: prendere
tempo, per perdere tempo. Noi siamo qua, con la pancia piena di rabbia e dignità.
#insorgiamo

7 months ago

Ecco il programma completo dei due giorni di Contatto a Firenze.

Oltre ai tavoli di discussione, ci saranno presentazioni di libri, spettacoli, mostre, laboratori e banchetti di librerie e artista.

L'ingresso al festival sarà ad offerta libera.
I laboratori di Psicodramma e Pratiche Dialogiche avranno posti limitati, per partecipare occorrerà iscriversi la mattina stessa al Campino.

Ci sarà la possibilità di mangiare a prezzi popolari a pranzo e cena del sabato e a pranzo di domenica.

Vi aspettiamo il 25 e 26 maggio per costruire insieme pratiche di resistenza e liberazione per la salute mentale e per raccontarci come stiamo ???

8 months, 4 weeks ago

Il 24 marzo abbiamo dato vita a un incontro internazionale che ha visto diverse organizzazioni politiche persone e membri di comunità provenienti da diverse parti del mondo riunirsi e condividere esperienze e riflessioni su cosa significhi prendersi cura delle persone e delle comunità in contesti di guerra conflitti e violenza politica.

Vogliamo ringraziare tutt* per lo sforzo, la generosità e il tempo che hanno dedicato a questo progetto collettivo e internazionale. Fikret Çalağan della Ata Soyer Sağlık ve Politika Okulu, Davide Grasso, Ian Parker e Luke Manzarpour della Red Clinic, Samah Jabr dalla Palestina, Mariela Rodriguez da Cuba, Graciela Painelaf dal Wallmapu, il Comité Cerezo dal Messico, Pedro Madero e Beto Paredes della comunità di Santa Maria Ostula di Michoacán.

Il tema di questo incontro ha a che fare con il contesto in cui è nata la Brigata Basaglia, la grande catastrofe sociosanitaria del 2020. La nostra rete di accompagnamento psicosociale ha preso forma mentre intorno a noi decine di migliaia di persone morivano in ospedali sovraffollati, le strade erano pattugliate dai militari e nelle carceri scoppiavano rivolte che venivano represse nel sangue. Abbiamo capito che l’unico modo di affrontare l’emergenza senza sottometterci alla brutalitá e all’egoismo delle nostre istituzioni corrotte, mafiose e avide di profitti era organizzarsi dal basso.

Abbiamo anche capito che se ci fossimo organizzat*  prima il nostro lavoro politico avrebbe avuto un impatto maggiore, avremmo resistito alle politiche emergenziali con maggiore forza. Per questo non abbiamo mai smesso di organizzarci e di supportare altre organizzazioni politiche, comunitá colpite dalle alluvioni, collettivi studenteschi repressi dalla polizia e operai in lotta contro i licenziamenti.
Abbiamo capito che una rete di organizzazioni sempre piu’ ampia e diversa al suo interno ci permetterá di resistere alle prossime crisi ed emergenze.

Sappiamo anche che molte delle crisi che affrontiamo hanno origini globali, e molte delle guerre, delle catastrofi e dei genocidi che avvengono in altri territori hanno origine anche dentro i nostri confini.
Crediamo per cui che la solidarietá internazionalista sia indispensabile e complementare al lavoro territoriale e comunitario. Lo crediamo anche perché il nucleo fondatore della Brigata Basaglia lavora e costruisce l’organizzazione da diversi territori, non solo in Italia ma anche in Messico. E quindi sappiamo cosa significa lavorare in un contesto marcato dalle sparizioni forzate, dalla paramilitarizzazione della societá civile, dalle esecuzioni extragiudiziarie, dalla povertá materiale e l’insicurezza costante.

Sappiamo che dobbiamo imparare da chi si organizza e lotta da piu’ tempo di noi, da generazioni e secoli, da chi vive un’oppressione e una violenza decisamente piu’ brutale e totalizzante.

Questo secondo incontro internazionale, il primo si è svolto in presenza a Milano nel maggio del 2023, vuole essere un ulteriore passo verso la creazione di una rete di organizzazioni che vada oltre i confini nazionali, perché i sistemi che ci attaccano sono anch’essi globali e transnazionali. Speriamo quindi, che oltre alle testimonianze e alle presentazioni, questo dialogo ci porti a costruire proposte di collaborazione concrete e sostenibili, consolidare nuove relazioni e organizzare nuovi incontri.

9 months ago

Sabato 23 marzo.
Trame alternative.
In una cascina Torchiera pienissima, con più di cento persone, abbiamo provato ad affrontare un tema complesso e doloroso come la violenza di genere, legata alla cultura patriarcale e alla mascolinità egemonica. Modelli che rigaurdano tutt noi e attraversano  tutti gli spazi, anche quelli dei centri sociali.
Lo abbiamo fatto insieme a due compagne Giusi Palomba e Mireia Amat, che ringraziamo per il tempo che ci hanno dedicato e che hanno portato le loro esperienze nell'affrontare conflitti, dolori e difficoltà legate alla violenza di genere.
L'affluenza di persone da tante realtà milanesi, dimostra l' importanza e la necessità di iniziare a confrontarci e parlare di questo tema.
La grande affluenza d'altro canto non ha reso possibile aprire una vera e propria assemblea e un confronto. Questo ci è spiaciuto ma immaginiamolo come un inizio. Un inzio per costruire altri momenti e altre occasioni per confrontarci e per arrivare a creare insieme nuove strategie per affrontare e gestire la violenza di genere all'interno delle nostre comunità.
Ci auguriamo che questo momento di riflessione e condivisione abbia lasciato una traccia che stimoli nuove riflessioni e dia forza perché ognun
di noi porti nei propri spazi e nella realtà quotidiana questo tema, superando l'omertà e il timore che lo circondano.

Ringraziamo Giusi Palomba e Mireia Amat per  i loro contributi  e cascina Torchiera per l'ospitalità.

E grazie anche alle persone che sono venute ad ascoltare e che sono intervenute con coraggio su un tema così delicato e importante.

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