Ri-di-co-li

#disagio

La locandina della cerimonia di chiusura delle olimpiadi di Parigi. Cosa significherà mai?

Icaro che si è bruciato le ali?
La caduta di Lucifero dal cielo?
O il degrado dell'umanità nel suo insieme?

Si accettano ipotesi?

L'improvvisa offensiva ucraina nella regione di Kursk: cosa sappiamo ???? Ogni qualvolta i canali occidentali parlano con insistenza di "imminenti" trattative, bisogna star sicuri che gli ucraini stanno preparando qualcosa di losco. Del resto l'intero complesso…

L'improvvisa offensiva ucraina nella regione di Kursk: cosa sappiamo ??*??***

Ogni qualvolta i canali occidentali parlano con insistenza di "imminenti" trattative, bisogna star sicuri che gli ucraini stanno preparando qualcosa di losco. Del resto l'intero complesso dei mass media occidentali è già di per sé una gigantesca arma geopolitica, in grado di influenzare mentalità e tematiche del momento, anche gettando fumo negli occhi per distogliere l'attenzione da quello che bolle davvero in pentola.

Siamo al terzo giorno dell'offensiva ucraina nella regione di Kursk. Difficile capire quale sia la reale situazione sul campo, ma a giudicare dall'isteria che regna nella sezione Z dell'opinionismo russo, nella regione dello sfondamento ucraino regna il caos e il comando russo ancora non riesce a stabilizzare la situazione.
Che ci sarà di strano? In guerra a volte si attacca e a volte ci si difende. Il problema è che, per la prima volta dai tempi della Seconda Guerra Mondiale, un esercito straniero ha invaso il territorio della Russia. Ma senza andare così lontano nel tempo, persino nel corso di questa stessa Operazione Militare Speciale il territorio della Federazione Russa non ha davvero conosciuto la guerra, se escludiamo gli sporadici (ma progressivamente più frequenti) attacchi missilistici e di droni, e le incursioni sfortunate di qualche drappello ucraino nella regione di Belgorod. La nuova offensiva ucraina segna indubbiamente l'inizio di una nuova fase del conflitto.

L'apprensione dei russi è comprensibile. Tra le varie cose:
?Gli ucraini avrebbero fatto ingresso nella cittadina di confine di Sudzha (5000 abitanti). A causa dei sistemi di guerra elettronica ucraini, si sono perse le comunicazioni con la guarnigione russa, che starebbe ancora combattendo accerchiata in alcuni quartieri.
?In base alle informazioni preliminari che ci giungono da quelle zone, i soldati ucraini sparano indiscriminatamente sulla popolazione civile e sulle ambulanze che cercano di evacuare i feriti.
?Nei pressi di Sudzha gli ucraini hanno occupato l'omonima stazione di misurazione del gas, nodo nevralgico dell'ultimo gasdotto attivo tra la Russia e l'Europa. Se venisse distrutta, finirà chiuso l'ultimo rubinetto di gas russo verso l'UE.
?Secondo le fonti più pessimistiche, le unità più avanzate dell'esercito ucraino si trovano a soli 30 chilometri dalla Centrale Atomica di Kursk.
?Vista la gravità della situazione, si sta parlando di ricostituire il gruppo Wagner...

Tuttavia, basandomi sulle mie impressioni iniziali, oserei dire che la situazione pur difficile non è in realtà così grave come sembra. E che molte delle informazioni apocalittiche che ci giungono in queste ore dalla regione di Kursk sono frutto sia del panico spontaneo che della disinformazione intenzionalmente diffusa dal nemico.
Seguirà un'analisi approfondita.

#russiaVSucraina

#russiaVSucraina

Intanto gli F-16 sono infine arrivati in Ucraina, dove hanno già condotto alcuni voli dimostrativi.
Cosa cambierà sul campo di battaglia? Per ora probabilmente nulla. Si tratta di una decina di velivoli che da soli non possono fare la differenza. Ma la guerra è un continuo divenire. Se la Russia non riuscirà a neutralizzare questi primi F-16, non vi è alcuna garanzia che non ne arriveranno altri.
La mancanza di piloti ucraini addestrati è un falso problema, non bisogna illudersi su chi guiderà davvero questi aerei.

Ciò che preoccupa non è in sé la comparsa di questi aerei in Ucraina, ma l'assuefazione con cui tutti, dai russi agli occidentali, hanno accolto la notizia.
Tre anni fa sembrava oltremodo audace l'invio dei missili anticarro Javelin, oggi nessuno si scandalizza per gli aerei da combattimento.

Ormai l'unica arma che la NATO non ha ancora inviato all'Ucraina è la bomba atomica.

#sport

Restando in tema di olimpiadi, trovo stucchevole la polemica sull'incontro tra la pugile italiana Carini e l'algerina Khelif.

Per prima cosa, chi vuole vedere in questo episodio l'ennesima prova della "fine dei tempi" dovrebbe sapere che già USA e URSS pur di strappare qualche medaglia in più si combattevano a colpi di ermafroditi. Quindi almeno per questa volta evitiamo le esclamazioni stile "ma dove andremo a finire???", visto che l'uso-abuso di singolarità sessuali nello sport è una storia vecchia come il cucù.

Secondo: se la Carini riteneva iniquo questo scontro, semplicemente non doveva salire sul ring. Invece ha deciso di ritirarsi dopo due ganci in faccia e fare della propria debolezza una questione politica. E se, salita sul ring, Angela Carini si fosse dimostrata più forte? Avrebbe mandato al tappeto la sua avversaria per andare a prendersi la medaglia? La pugile italiana ne ha fatto una questione di principio solo perché alla prova dei fatti si è rivelata più debole.

Terzo: non posso non provare una certa cinica soddisfazione nell'osservare i risultati del tardo femminismo. Il femminismo di un tempo ha lottato a lungo per dare alle donne degli spazi esclusivi per realizzarsi, tra cui anche lo sport femminile. Ora il transfemminismo ha aperto le porte di questi spazi agli uomini.
Avete voluto ridurre la donna a un costrutto culturale? Pigliatevi pugni in faccia da uomini senza il pene.
Grande vittoria dell'inclusività!

?? In Iran è già notte fonda e ufficialmente l'elicottero del presidente Raisi non è ancora stato trovato. Nelle scorse ore dai media iraniani sono giunte informazioni contrastanti che non hanno fatto altro che alimentare i dubbi. Si dice che è stato trovato…

?? In Iran è già notte fonda e ufficialmente l'elicottero del presidente Raisi non è ancora stato trovato.

Nelle scorse ore dai media iraniani sono giunte informazioni contrastanti che non hanno fatto altro che alimentare i dubbi. Si dice che è stato trovato il luogo dello schianto, ma poi l'informazione viene smentita. Si sarebbe stabilito un contatto con due superstiti dell'elicottero, ma anche questo viene messo in discussione. Insomma, non si capisce un'accidente.

Secondo me, questo caos informativo significa che Ebrahim Raisi è morto, e le autorità iraniane stanno prendendo tempo per decidere come annunciare la notizia.
Ci sono molte cose da decidere infatti. Innanzitutto, la causa dell'incidente. Se è stato un attentato, il motivo della cautela è evidente: nell'attuale contesto internazionale, accusare un altro paese di aver assassinato il presidente equivarrebbe a una dichiarazione di guerra. Qualsiasi accusa andrebbe quindi accuratamente ponderata.
Se è stato un incidente, bisogna capire come è potuto succedere e di chi è la colpa (sempre che ci siano altri colpevoli a parte il pilota). In ogni caso è meglio uscire con una spiegazione minima: "il presidente è morto ma non sappiamo perché" farebbe infuriare chiunque.

Sarò molto stupito se Raisi sarà ritrovato vivo, ma me lo auguro sinceramente. Sia sul piano umano che su quello politico, perché altrimenti le conseguenze saranno pesanti.

#iran #geopolitica

?? IRAN: Viste le condizioni meteo nella zona dello schianto, punterei il dito su uno sfortunato incidente tecnico o di pilotaggio.
Ma nel corrente contesto internazionale è naturale che sorgano ipotesi di ogni tipo...
Anche se dovesse trattarsi di una sfortunata casualità, se il presidente Raisi non dovesse sopravvivere all'incidente sarà difficile convincere l'opinione pubblica iraniana che Israele non c'entra.

P.S: il fatto che ci stiano mettendo così tanto a trovare un elicottero che seguiva un itinerario di volo prestabilito fa venire il sospetto che gli iraniani stiano prendendo tempo.

#iran #geopolitica

#meme

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