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Carceri in rivolta

Description
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1) NON promuoviamo teorie antiscientifiche.

2) NON facciamo né propaganda vaccinale né antivaccinale.

3) RIPORTIAMO, nel virgolettato, la traduzione letterale di ciò che scrivono gli Autori delle pubblicazioni e i relativi link alla fonte originale

Link para ver los episodios:
https://t.me/+tNkG6w-sIDw3ZjIx

Last updated 1 year, 10 months ago

1 month, 2 weeks ago
Invitiamo tutte e tutti ad andare …

Invitiamo tutte e tutti ad andare al presidio al CPR di Macomer il 6/04 alle ore 11. Nel post linkato sotto troverete tutte le info per andare assieme dalle diverse parti della Sardegna https://www.instagram.com/p/C5QYMFLNXXl/?igsh=MThoYmM4ZWM0NGR5ag==

1 month, 2 weeks ago

PERCHÉ NON ACCADA PIÙ A NESSUNO E A NESSUNA.
Ancora sulle perquisizioni avvenute a Roma e in Umbria.

*Come già circolato in un breve comunicato, il 22 marzo ci sono state diverse perquisizioni tra Roma e l'Umbria e la digos ha recapitato le carte in cui risultano quattro indagati per 270bis (associazione sovversiva con finalità di terrorismo) e 2 L. 895/1967 (legge sul controllo di armi e esplosivi).

Parte delle perquisizioni hanno riguardato un posto occupato (L38Squat a Roma) e un compagno che si trova in un letto di ospedale.

Pubblichiamo le parole di questo compagno perché vogliamo che tuttx siano a conoscenza di come i nostri nemici scelgono di colpirci per farci male e di quanto invece sia importante praticare veramente ogni giorno ciò che portiamo in testa e nel cuore.*

"30-3-2024 Roma

Non sono un perseguitato.
Non sono una vittima.
Ho tutta la loro attenzione, tutto qui.
E questo semplicemente perché da sempre so qual è il mio posto: dall'altra parte della barricata ed è lì che vivo, vive la mia lotta e le mie relazioni.

Ma quanto è avvenuto nel delicato reparto di medicina alle 5:45 del 22 marzo supera ogni abuso, quelli contrastati per strada, quelli subiti in anni di galera in quanto bandito e in quanto anarchico.
L'antiterrorismo ha di fatti trovato un convinto alleato nel dirigente sanitario del Gemelli, rinomato ospedale di Roma.  Tale dirigente ha dato un sincero nulla osta ai digossini per disporre di un reparto di malati terminali e casi disperati a proprio piacimento. Hanno avuto gli spazi per indagini sui miei dispositivi per tutta la giornata, mentre fuori, insieme ad altri amici di diverse zone, ho subito una scrupolosa perquisizione alla ricerca dei soliti esplosivi, delle solite armi.

Abbiamo dovuto mediare per impedire che sfondassero gli accessi di L38Squat,  già sotto il vigliacco attacco delle istituzioni.
Come al solito svegliando all'alba compas che per seguire le operazioni han dovuto saltare il lavoro, essere identificati, e soprattutto sopportare quei piedi sporchi sul nostro suolo sacro, cani antiesplosivo, la solita giostra di guardie da ogni dove, ancora una volta.
Per nulla avere, ancora una volta.
Se non chiacchiere.

Ma se scrivo non è per la mia salvaguardia.
L'ho detto: sono un bandito, ho il mio codice.
Se scrivo è perché non succeda a nessun altro compagno, a nessun'altra compagna, in un letto di dolore, attaccato a ossigeno,  flebo, dispositivi salvavita, di essere umiliati da quelle mani alla ricerca di mitra e pistole tra le lenzuola, nei pantaloni.
E i loro modi gentili sono ancora più subdoli.
Ancor di più il loro tentativo di estorcere nomi, collaborazioni, infamia da un uomo dichiarato a rischio vita.
Loro son loro. Li conosciamo.

A far salire l'odio, il nostro,  di ultimi su sta terra, è stata quella stretta di mano tra ispettori e un primario, quello stesso dottore incaricato della mia salute e che invece, consenziente, complice ha permesso tutto ciò.
Son sicuro che non sarebbe avvenuto nel cosiddetto reparto "solventi" o nel nuovo padiglione per ricchi in costruzione proprio davanti le mie finestre.

Per ultimo un sorriso al mio vicino di letto, malato a giorni dalla fine, vecchio ferro di galera come me, che ha sfanculato ogni foglio, ogni firma, ogni testimonianza. Con un filo di voce ha urlato... il suo "sto con te!".

Rivendico la mia storia da sto letto
il mio anarchismo
l'odio verso l'autorità e ogni suo disumano complice

Que viva nosotros
Enko"

1 month, 2 weeks ago

In seguito al 7 ottobre 2023, il numero di prigionieri e prigioniere palestinesi è raddoppiato (da 4000 a 9000, di cui 80-90 sono donne) nelle carceri di Gerusalemme e della Cisgiordania, mentre dex prigionierx a Gaza, detenutx in campi, spesso nel deserto, non si hanno notizie certe. Le condizioni detentive inumane per lx palestinesx esistono da ben prima di quella data, ma da lì in poi la situazione è divenuta estrema: dal sovraffollamento nelle prigioni (12 persone in una cella dove ce ne starebbero 5) e la privazione di colloqui con le famiglie e del diritto all’ora d’aria, fino alle torture, gli stupri e infine le uccisioni da parte dello stato israeliano.
Nonostante tutto questo, la resistenza palestinese continua anche nelle carceri.

Sabato 6 aprile alle 11 un incontro con Assia Zaino, ricercatrice in storia e antropologia, vicina a esperienze di vita e di lotta di persone che hanno attraversato le carceri israeliane.

A SEGUIRE, PRANZO SOLIDALE

CON LX PRIGIONIERX PALESTINESI !

La Vampa, casa transfemminista occupata, vico Calce 28 - Napoli

1 month, 2 weeks ago

Riceviamo e diffondiamo:

"Il pomeriggio del 24 marzo siamo stati/e sotto le mura del Cpr di Gradisca d’Isonzo per far arrivare la nostra solidarietà ai reclusi in un centro che da mesi vede succedersi continuamente rivolte, atti di ribellione, tentativi di evasione e fortunatamente anche molte fughe riuscite."

👉🏼 Continua a leggere qui: https://nofrontierefvg.noblogs.org/post/2024/03/27/oltre-quelle-mura-a-fianco-dei-reclusi-di-gradisca-di-jamal-dei-compagni-e-arrestati-e-a-malpensa/

1 month, 2 weeks ago

NUOVE PERQUISIZIONI TRA ROMA E UMBRIA

La mattina del 22 marzo la DIGOS di Roma si è presentata davanti cinque abitazioni per effettuare altrettante perquisizioni. Dalle carte risultano quattro indagati per 270bis (associazione sovversiva con finalità di terrorismo) e 2 L. 895/1967 (legge sul controllo di armi e esplosivi). Al termine delle perquisizioni il materiale sequestrato risulta essere sempre il solito: dispositivi elettronici (telefoni smartphone, computer, hard disk...) e materiale cartaceo quale l’ultimo numero speciale di “Bezmotivny” e la pubblicazione “La tempesta” già oggetto di un corposo sequestro qualche settimana fa.

Approfittiamo per rinnovare la nostra solidarietà agli anarchici e le anarchiche colpite dalla repressione.

1 month, 3 weeks ago

Il 28 marzo sarà una data importante per i nostri compagni Gabriele e Ilaria, accusati assieme ad altre persone di aver attaccato dei nazisti durante la giornata dell’Onore a Budapest nel febbraio 2023. L' ’11 febbraio 2023 la polizia ungherese arresta Ilaria e Tobias che da allora sono detenuti nelle carceri ungheresi in condizioni dure. Ilaria è accusata di aver partecipato a due aggressioni.
Il 29 gennaio si è svolta la prima udienza del processo a carico suo, di Tobias e di una terza compagna tedesca. Per Ilaria sono stati chiesti 11 anni di carcere, senza possibilità di pene alternative. Ilaria si è dichiarata innocente dando inizio, quindi, al dibattimento processuale. Per lei e l’altra compagna tedesca viene fissata la prossima udienza al 28 marzo. 

Gabriele viene arrestato a fine novembre 2023, destinatario di uno dei 14  mandati di arresto europeo spiccati dall’Ungheria per la stessa indagine sui fatti di Budapest. A oggi, solo tre persone sono state raggiunte dal MAE.
Ancora ai domiciliari con tutte le restrizioni, Gabriele è in attesa di una decisione sulla sua estradizione. Nelle scorse udienzei il giudice ha deciso di chiedere conto all’ Ungheria sulle condizioni detentive del paese e sull'autonomia della magistratura nello svolgimento del processo. Le risposte fornite non sono state soddisfacenti, motivo per cui nell’ultima udienza è stato chiesto se esistono alternative alla detenzione in carcere. A questa richiesta l’Ungheria dovrà rispondere entro il 13 marzo, mentre il 28, il giudice italiano emetterà probabilmente la sentenza definitiva riguardo all'estradizione. 

In questa data cruciale ciò che ci preme ribadire non è solamente la nostra solidarietà a tutt coloro che sono indagat, ricercat o arrestat per questi fatti ma anche riaffermare che combattere direttamente i fascisti è giusto e necessario. In un contesto mondiale che odora di guerra, con gli Stati europei che corrono agli armamenti e le continue crisi cicliche del capitale che hanno diviso e immiserito i più, la risposta reazionaria di gruppi nazifascisti che cavalcano il malessere generale, trova sponda nei partiti istituzionali di destra di tutta Europa. Questi gruppi, ieri come oggi, svolgono il ruolo di braccio armato del sistema attaccando chi lotta, chi si ribella al potere costituito, chi viene identificato come nemico interno, diverso o irrecuperabile. 

Di fronte a tutto ciò non resteremo a guardare. Non abbiamo mai creduto alla favola della società pacificata, all’interno della quale ogni opinione è possibile fintanto che resta all’interno di ciò che è democraticamente accettato e ratificato dalla legge. Sappiamo bene che non è nelle istituzioni statali che troveremo appoggio per arginare queste derive. Il presente che ci si mostra parla chiaro: la violenza statale e istituzionale non ha più bisogno di mascherarsi e si scaglia contro tutto ciò che mette in pericolo la riproduzione stessa di questo sistema. 
Per questo siamo al fianco di Ilaria, Gabriele e tutt gli altr inquisit in quest’inchiesta. Non li lasceremo soli. Perché agire in prima persona è il primo passo per farla finita con questo mondo e con i fascismi che produce.

3 months, 3 weeks ago
**BOLOGNA: IN SOLIDARIETÀ A JUAN**

BOLOGNA: IN SOLIDARIETÀ A JUAN

Diffondiamo:

Oggi 26 gennaio si è tenuta l’udienza in Cassazione per il nostro compagno anarchico Juan, in carcere dal 2019 per un attacco contro la sede della Lega di Villorba, condannato in appello a 14 anni e sette mesi. A Bologna sono stati appesi due striscioni, uno in Piazza dell’Unità, uno in zona universitaria, dove sono stati distribuiti e affissi anche volantini in solidarietà.
Non sappiamo chi ha colpito la sede trevigiana della Lega quel giorno ma abbiamo ben chiaro che le vere stragi sono da un’altra parte.

Solidalirietà a Juan! Contro il razzismo genocida di Stato e Lega Nord! Contro il massacro del popolo palestinese! Solidarietà a tuttx lx antifascistx e rivoltosx internazionalistx in Ungheria, in Europa, nel mondo! Contro le frontiere! Solidarietà allx anarchichx imputatx nel processo del Brennero!

Continua qui: https://brughiere.noblogs.org/post/2024/01/26/bologna-in-solidarieta-a-juan/

3 months, 3 weeks ago

Venerdì 26/01 ore 10 - Roma
💥 Presidio sotto la cassazione in solidarietà con l'anarchico Juan Sorroche 💥

Dal 26 febbraio al 5 marzo
💥 Mobilitazione in solidarietà con gli imputati e le imputate del processo del Brennero 💥

3 months, 3 weeks ago

https://www.primocanale.it/cronaca/36566-blitz-degli-anarchici-al-convegno-sul-medioevo-dello-storico-social-barbero.html

Primocanale.it

Blitz degli anarchici al convegno sul Medioevo con lo storico "social" Barbero

Alcuni manifestanti hanno fatto irruzione a Palazzo Ducale mostrando uno striscione a difesa dell’anarchico spagnolo Juan Antonio Fernandez Sorroche che abitava a Genova e condannato per attentati alla Lega

Carceri in rivolta
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Last updated 1 year, 10 months ago