Carceri in rivolta

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4 weeks ago

SULLA LOTTA DI INIZIO ANNO NEL CPR DI GRADISCA D’ISONZO.

Ascolta qui il podcast:
https://nocprtorino.noblogs.org/post/2025/02/02/sulla-lotta-di-inizio-anno-nel-cpr-di-gradisca-disonzo/

Nel Gennaio 2025 le rivolte e proteste, quasi quotidiane, portate avanti dai prigionieri del lager di Gradisca d’Isonzo han bucato il velo di silenzio che imperversa sulla potenza di lotta dei ribelli. Con emozione prendiamo atto della chiusura dell’aerea rossa del campo, distrutta dai detenuti. Ribadiamo non solo la necessità di portare una solidarietà attiva a chi, ogni giorno, resiste alla detenzione amministrativa ma anche di assumersi la responsabilità politica di sostenere i rivoltosi: visibilizzare la loro lotta e restituire la verità in merito all’importanza e alla potenza della ribellione in questo mondo soggiogato alle logiche mortifere del capitalismo.
Cogliamo l’occasione per ribadire anche come le dinamiche predatrici di una certa sinistra moderata o di una scandalizzata – e scandalizzabile - società civile altro non sono che inaccettabili posture produttrici di un discorso pacificatorio, disciplinante e illusivo.

Non per un vano ribellismo ma per amor di verità: i CPR si chiudono da dentro e con il fuoco. Sta a noi sostenere i ribelli.

Harraga – trasmissione in onda su RadioBlackout, ogni venerdì dalle 15 alle 16 – tenta di opporsi alla silenziazione a cui i rivoltosi sono sottoposti, restituendo la complessità storico-politico-geografica di ogni momento di lotta.
Ai microfoni alcunx compagnx di quella zona d’Italia, ci raccontano la storia del lager, le ultime vicende e l’affilarsi della lama repressiva.

1 month ago

Trentino: misure cautelari per l’Operazione City
– il Rovescio
https://ilrovescio.info/2025/01/31/trentino-misure-cautelari-per-loperazione-city/

Ieri la Cassazione ha rigettato tutti i ricorsi (sia della Procura di Torino sia della difesa), disponendo tre misure cautelari per altrettanti compagni trentini: due obblighi di dimora e di firma giornaliera (per una compagna già da tempo in detenzione domiciliare per dei definitivi di pena e per un compagno già sottoposto da qualche settimana alla “libertà controllata”, cioè ad obbligo di dimora e firme, per un decreto penale di condanna) e le firme quattro volte alla settimana per una terza compagna.
L’Operazione City è l’inchiesta per la manifestazione in solidarietà con Alfredo Cospito che si era svolta a Torino il 4 marzo 2023, per la quale si aprirà il processo nel maggio prossimo contro 19 imputate e imputati di “devastazione e saccheggio” (https://ilrovescio.info/2025/01/13/aggiornamento-sulloperazione-city/).
Quel 4 marzo c’eravamo tutti.
Solidarietà agli imputati e alle imputate.
Fuori Alfredo dal 41 bis! 

1 month, 2 weeks ago

In un mondo in cui - nel silenzio generale - i cadaveri si accatastano nel fondo del Mar Mediterraneo o tra gli alberi delle montagne, in cui i CPR sono strumenti di tortura sistematica e razionale, in cui le forze dell’ordine uccidono, in strada, nelle galere, lungo le linea di frontiere; non esiste una verità da cercare o una giustizia da chiedere indietro ai tribunali.

In un mondo del genere – quello del capitalismo – cerchiamo di tenerci vicini nello slancio comune di sovvertire l’esistente.

Questa estate lungo tutta l’Italia proteste, rivolte, ribellioni e tentate evasioni hanno sovvertito il normale scorrere della quotidianità detentiva riportando al centro dell’attenzione l’urgenza di abbattere quelle mura, distruggere il carcere e la società che ne ha bisogno.
Due anni fa il CPR di Corso Brunelleschi bruciava. Quelle fiamme hanno inciso nei cuori e nelle strade di Torino una certezza: un briciolo di libertà in più, guadagnata con la lotta e al di là degli schemi del potere; due anni senza detenzione amministrativa in città.
Per fortuna il fuoco, la rabbia e la determinazione possono tenere vicini e stretti tra di loro chi si rivolta dentro i centri detentivi con chi si muove fuori in solidarietà, chi si ribella alla violenza razzista degli sbirri con chi ogni giorno resiste alla tortura detentiva.
Le strade e i quartieri continuano a mostrarcelo.

Non esiste una verità da ricostruire ma solo linee di complicità da tracciare.

A Febbraio 2023 eravamo sotto il CPR a sostenere attivamente chi, con coraggio mostrava la potenza del fuoco regalando a tantx un po’ di libertà.

Il 4 Marzo 2023 eravamo in strada a Torino al fianco di Alfredo in sciopero della fame da molti mesi. Come noi tantx altrx, e tuttx insieme contro la tortura del 41bis e dell’ergastolo ostativo. Nessun processo cancellerà il ricordo nitido di quei mesi: l’amore e la rabbia che ci ha tenuto in strada.

E in strada continueremo a stare per Ramy, Djoulde, Issa, Ousmane e con tutte quelle persone che quotidianamente si confrontano e scontrano con la violenza razzista di questo Paese e del suo braccio armato.

Perché la lotta contro questo presente mortifero è urgente. La polizia e lo Stato uccidono dentro le prigioni, nelle strade e riaffilano le loro lame nelle aule dei tribunali e nei voli di deportazione. Non lasciamo nessunx indietro: teniamoci stretti a lottare contro tutto questo.

Per un mondo senza galere, senza razzismo, senza capitalismo, senza frontiere e deportazioni.
Continuiamo a crescere in strada senza lasciare nessunx solx: la solidarietà è un tassello della nostra lotta.

Ramy vive.
Palestina Libera.
Fuoco ai CPR.
Fuoco alle galere.

3 months, 1 week ago

Trapani, tortura e abuso d'autorità contro detenuti del carcere Pietro Cerulli: arresti domiciliari per 11 agenti di polizia penitenziaria e sospensione per altri 14. In totale 46 indagati
A incastrarli le telecamere installate dopo le denunce dei reclusi

https://www.osservatoriorepressione.info/torture-sui-detenuti-di-trapani-arrestati-undici-poliziotti-penitenziari/

4 months ago

Oggi, 28 ottobre, al tribunale di Roma si sono svolte due udienze riguardanti fatti avvenuti durante lo scorso anno, nel corso della mobilitazione al fianco del compagno Alfredo Cospito e  contro il 41 bis e l'ergastolo ostativo. Una delle due si è conclusa con un rinvio mentre l'altra con una condanna di primo grado a 4 mesi per un compagno e a 3 per un altro con pena sospesa più migliaia di euro di risarcimento per le guardie. A Roma, come in altre città, la macchina repressiva si è messa in moto per colpire la solidarietà. Nonostante l'odio per questi luoghi un gruppo di compas ha dato vita ad un presidio perché nessunx va lasciatx solx di fronte alla repressione.

La lotta continua e la solidarietà è una delle nostre armi.
No 41 bis, no ergastolo ostativo, Alfredo libero! LIBERX TUTTX

4 months, 1 week ago

PRESIDIO AL CARCERE LORUSSO CUTUGNO, TORINO

3 NOVEMBRE // RITROVO AL CAPOLINEA TRAM 3, ORE 16.30

CONTRO I MILLE VOLTI DEL RAZZISMO DI STATO

Il 7 maggio del 2016 si svolgeva al Brennero una giornata di lotta contro la decisione dello Stato austriaco di erigere un muro sul confine con lo Stato italiano. Nelle teste e nei cuori di chi quel giorno si è battuto, al di là di ogni garanzia di successo, era ed è scolpito un obiettivo: abbattere i muri che dividono i popoli e sconvolgere la pace sociale che unisce le classi. Dopo quella giornata molti compagni e compagne sono stati processati arrivando a condanne molto pesanti. Qualche anno più tardi, motivato da un razzismo di Stato ormai divenuto incandescente, il fascio-leghista Traini, ex candidato della Lega, sparava contro chiunque avesse la pelle nera per le strade di Macerata. Otto giorni più tardi il tour elettorale di Salvini prevedeva una tappa a Rovereto. Per chi aveva deciso che fosse inaccettabile la presenza di quello che a tutti gli effetti era il mandante di quell’infamia, gli scontri con la polizia non sono stati che la logica conseguenza. In seguito a questi due momenti di lotta Giulio, nostro compagno, si trova ora in carcere a Torino con una condanna di 4 anni e 3 mesi.

Oggi che la prigione a cielo aperto di Gaza ci mostra lo scopo reale di ogni frontiera, tanto più brutale quanto più è materialmente eretta, che i coloni sionisti ci fanno vedere quale brutalità può raggiungere il razzismo di Stato; oggi che con il ddl 1660 la guerra dichiarata contro chiunque decida di alzare la testa si rende sempre più esplicita; oggi che in nome di una “sicurezza” che è esclusivamente quella dei padroni che ci stanno portando verso il baratro, le barriere sono come poche altre volte nella storia l’emblema del nostro presente e il razzismo di Stato ne è una delle espressioni.
Scegliere da che parte stare è già l’inizio di una libertà possibile. Giulio lo ha fatto, e noi saremo al suo fianco.

A seguito di ciò, pensiamo sia imprescindibile concludere la mobilitazione nazionale contro le molteplici forme del razzismo di Stato, sotto le mura del carcere di Torino, per provare a rendere il più materiale possibile la nostra solidarietà verso chi è costretto a subire la violenza della detenzione penale.

«Di una cosa però sono certo: la sola forma di sicurezza che mi avvantaggia nei confronti della fine, la trovo negli altri, in chi mi sta in prossimità. Questa peculiare inclinazione, la solidarietà (che trovo riflessa nelle pupille di ognuno di voi), mi offre un’integrità inscalfibile».

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https://nocprtorino.noblogs.org/post/2024/09/21/per-una-chiamata-di-discussione-e-mobilitazione-nazionale-contro-i-mille-volti-del-razzismo-di-stato/

6 months, 3 weeks ago

Ieri sera 11 agosto due persone sono riuscite a evadere dal CPR di Gradisca d’Isonzo: una delle due è stata poi successivamente catturata mentre l’altra è riuscita a far perdere le proprie tracce.

Su quanto avvenuto negli ultimi mesi nel lager di Gradisca, rilanciamo l'ultimo resoconto diffuso dalle compagne e compagni della zona
https://nofrontierefvg.noblogs.org/post/2024/08/10/ancora-da-gradisca/

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