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?Festeggiamo a modo nostro i 10 anni dei fratelli pirotecnici colombiani e i 15 anni di partizan ? l’anno prossimo ne vedrete delle belle!

FRANCIA: ? D A N S LA R U E ?

25 Aprile 2024 - Free all antifas
Dai quartieri della periferia est di Roma un appello alle realtà antifasciste per un 25 aprile solidale.

Come assemblea del 25 aprile di Roma est facciamo appello a tutte le realtà antifasciste, che
organizzano eventi e commemorazioni in occasione della Festa della Liberazione, a caratterizzare tutte e tutti insieme il 25 aprile di quest’anno in solidarietà con Ilaria Salis e gli altri compagni e compagne
perseguite per i noti fatti di Budapest.
In una fase di evidente svolta autoritaria dei governi di tutte le democrazie europee e di conseguente inasprimento della repressione di ogni forma di dissenso, l’antifascismo in tutte le sue forme e declinazioni è sotto attacco: lo è la storia dell’antifascismo di fronte a continue operazioni mass-mediatiche di revisionismo e narrazioni mistificatorie, come lo sono i movimenti di compagni e compagne che oggi, in tutto il mondo, continuano a lottare per opporsi ad ogni forma di fascismo.
In questo senso, particolarmente emblematico è il caso di Budapest. Sebbene ad essere attualmente detenuti in Ungheria in condizioni disumane siano solo Ilaria e Tobias, le persone indagate nel procedimento relativo ai fatti del febbraio 2023 sono complessivamente 20: a parte Gabriele di cui la Corte di Appello di Milano ha negato l‘estradizione, sono altri due i compagni arrestati, uno in Finlandia, l’altra in Germania, e in attesa di estradizione, un’altra compagna raggiunta da misure cautelari, mentre tutti gli altri risultano al momento irreperibili. Questa vicenda assume un valore politico, giudiziario e simbolico enorme. Non solo per la portata volutamente esemplare delle pene proposte, delle condizioni detentive inumane, della brutale retorica massmediatica forcaiola e criminalizzante, ma anche e soprattutto per l’inedita formulazione di capi di imputazione che configurano reati associativi di carattere internazionale, per la zelante collaborazione internazionale di mass-media e polizie europee, nonché per l’esplicita e ben poco garantista commistione tra governi e magistrature.
Tutti questi elementi concorrono a fare del processo in questione un pericoloso e preoccupante precedente, da una parte alquanto emblematico del fenomeno in corso di criminalizzazione dell’antifascismo, dall’altro perché costituisce un’implicita forma di legittimazione politica per raduni di neofascisti e neonazisti in tutta Europa, come quello del Giorno dell’onore in Ungheria.
Per tutte queste ragioni pensiamo sia necessario mantenere alta e costante l’attenzione su questa
vicenda, che si prospetta lunga e complicata. Per tutte e tutti noi il 25 aprile è un momento per preservare la memoria della Resistenza partigiana, una memoria viva che riverbera nei gesti di chi resiste oggi, da Budapest alla striscia di Gaza fino alle nostre periferie. Celebrare la lotta partigiana è anche l’occasione per attualizzare le lotte antifasciste, e le sfide quotidiane che affrontiamo sui nostri territori. Pur mantenendo ognun la sua specificità, pensiamo che quest’anno il giorno della Festa della Liberazione, non possiamo esimerci dal dare voce
alla richiesta di liberazione degli antifascisti e delle antifasciste detenute in tutta Europa.
Per questo, il 25 aprile vi invitiamo a far risuonare nei quartieri delle città la solidarietà a tutte le antifasciste e gli antifascisti arrestati per i fatti di Budapest, a fare azioni, graffiti, striscioni, interventi e a caratterizzare con lo slogan della campagna internazionale in loro sostegno “Free all antifas”, le strade, le piazze e i palchi della Festa della Liberazione.
L’antifascismo non si processa.
Roma est antifascista
P.s. Chiediamo a tutte le realtà, i gruppi, le organizzazioni che decideranno di aderire a questo appello di inviarci qui ([email protected]) entro venerdì 26 aprile foto e/o video del proprio contributo,
indicando il luogo e la realtà di provenienza, così da poter montare un video clip di restituzione dei diversi momenti di solidarietà diffusa sui territori.