Circa 13 miliardi l'anno di tagli alla spesa pubblica per 7 anni. Vale a dire che al termine del percorso il taglio sarà di circa 100 miliardi rispetto all'anno di partenza. Una macelleria sociale superiore a quella del Governo Monti. E il MEF si vanta che i tagli saranno addirittura maggiori a quelli richiesti dalla UE.

Il fondo americano Platinum Equity rileva la quota di maggioranza di F.lli Polli, azienda italiana leader internazionale nel settore delle conserve vegetali. Ennesima azienda italiana a passare in mani straniere.

Decenni di avanzi primari, di bassi investimenti, di politiche improntate all'export attraverso la compressione della domanda interna (cioè dei salari). A cui hanno aggiunto la transizione verde e le sanzioni alla Russia. Un suicidio annunciato insomma.

Se vi va, ci vediamo a partire dalle ore 18 sul canale de L'Identitario dove insieme a Ilaria Bifarini e a Guido Grossi parleremo del rapporto Draghi sul futuro della UE.
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Rapporto Draghi svelato, quali i piani delle elite di potere? // Metapolitica

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Non contenta di averci portato deindustrializzazione, deflazione salariale e aumento vertiginoso della povertà, l'Unione Europea con la distopica direttiva sulle case green vuole aggredire risparmi e immobili degli italiani. Ricordiamo che l'Italia è uno dei Paesi col più alto risparmio privato e che 7 italiani su 10 posseggono la casa in cui vivono. Ricordiamo anche che la direttiva sulle case verdi riguarderebbe 7,5 milioni di edifici, 21 milioni di abitazioni tra classe G e F. In Italia ci sono circa 15 milioni di edifici a rischio idrogeologico e sismico. Metterli in sicurezza costerebbe 120 miliardi di euro. Ma secondo la UE dobbiamo spenderne più del triplo per fare le case green.

Rampini all'epoca dava per defunta la neonata UE (a causa della crisi dello SME) e se ne rammaricava perché a suo avviso "l'Italietta della Liretta" aveva bisogno di un forte vincolo esterno (la germanizzazione unionista appunto) per fare le riforme e godere delle magnifiche sorti e progressive della globalizzazione. Scriveva infatti:

"Questo è il bello della globalizzazione: l'apertura crescente delle nostre economie, la competizione internazionale, ci obbliga a emulare i migliori. Questa è anche la logica dei mercati finanziari, che in Europa premiano il Marco perché è la moneta del paese meglio gestito; e così la libertà di movimento dei capitali costringe le altre monete a subire la dittatura della Bundesbank".

Non è un'eccezione, nella UE è la regola. A Bruxelles ci sono circa 1500 lobby e 30mila lobbisti impegnati a influenzare il percorso legislativo europeo a suon di milioni di euro: solo nel 2022 le prime 10 aziende hanno speso 50 milioni di euro. Bruxelles è la capitale della corruzione legalizzata. UE delenda est.

Per cercare di far sopravvivere alla transizione verde un settore fondamentale per l'industria come quello siderurgico, i Paesi europei lo stanno inondando di aiuti pubblici. Peccato che come sempre, gli aiuti pubblici nella UE siano concessi favorendo alcuni Paesi (come la Germania) e sfavorendone altri (l'Italia). A fronte dei 35 milioni di euro di aiuti stanziati dall'Italia, la Germania ne ha messi 6,9 miliardi. La Spagna 1 miliardo. La Francia 850 milioni. La Svezia 790 milioni. La Slovacchia 300 milioni. Il Belgio 280.

Morire per Maastricht su ordine di Washington.

Le aliquote IRPEF andrebbero aumentate di numero per garantire una maggiore progressività. Andrebbero inoltre diminuite per i redditi più bassi e aumentate per quelli più alti. Il Governo sta facendo l'esatto contrario aumentando così le disuguaglianze.