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Ven 06-09-2024 h17.00
FISI CHANNEL
presenta:
EDUBBA:LA SCUOLA IN ETICA E COSCIENZA 

interverranno:
Angelo Antognoni Martina Banchetti
Anna M.Castaldo
Roberto Cherubino
Antonia Esposito
Teresa La Marca
Davide Tutino
su:
"Riflessioni sull'Agenda 2030 nella Scuola"

Modererà:
Elena Esposito

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Educazione alla Salute e al Benessere - Riflessioni sull'Agenda 2030 nella Scuola

?? Nel 2020 un commercialista apre una Srl a Milano che dai bilanci depositati nel 2021 ha fatturato la cifra mostruosa di oltre 9 MILIARDI di euro con un utile di oltre 8,9 MILIARDI di euro. Per capirci ENI ha un utile di 5,8 miliardi di euro

Non è una holding, non ha brevetti, non ha dipendenti e la sede è in un gruppo di palazzi della periferia milanese senza uffici

Secondo il codice ateco dovrebbe fare consulenza informatica... Secondo noi fa "lavatrici"...

E comunque fa di più uno youtuber con 10 euro che la guardia di finanza con le decine di milioni che ci costano... Invece di controllare il panettiere o l'idraulico andate un po' a vedere cosa fanno questi qua...

Bravo questo ragazzo... Speriamo non finisca in un pilone di cemento...

⬆️ Il 9 Gennaio di quest'anno avevamo messo questo video che abbiamo riproposto ora...

A distanza di 8 mesi nessuno ha mosso un dito per capire come faccia un'azienda nata tre anni fa, senza dipendenti, con la sede in un palazzo di case popolari della periferia di Milano (come risulta dall'inchiesta caduta nel vuoto di MilanoToday), con zero dipendenti, a fatturare il doppio di ENI e ad avere un utile di quasi 9 MILIARDI di euro

Che sia una "lavatrice" è ovvio anche ad un cieco... Quello che è meno ovvio è com'è possibile che nessuna Procura della Repubblica bussi al titolare per chiedere conto...

Tra 8 mesi rimetteremo il video... Chissà... Magari quest'anno avrà un utile di 18 miliardi e magari qualcuno si sveglia...

? IL QUOTIDIANO ISRAELIANO #HAARETZ "DUROV ARRESTATO PER NON AVER RIMOSSO CONTENUTI SEGRETI SULLA GUERRA IN PALESTINA, RUBATI AD ISRAELE DA HACKER IRANIANI".

Il quotidiano Haaretz quindi, lascia intendere le vere ragioni dietro l'arresto di Pavel #Durov

*➡️ *Dopo che l'Iran ha rubato dati israeliani sensibili, Israele cerca di censurare Internet.
Gli hacker anti-Israele hanno rubato grandi quantità di dati israeliani sensibili e ora stanno pubblicando gigabyte di informazioni segrete e classificate. Incapace di fermare gli hacker, Israele sta conducendo una guerra inutile contro le fughe di notizie

Qualche mese fa, degli hacker stranieri sono riusciti a entrare in un computer collegato al Ministero della Giustizia israeliano. Decine di migliaia di file classificati ed e-mail sensibili sono trapelati. Link che consentono a chiunque di scaricare i file violati sono stati pubblicati su Telegram, la popolare app di messaggistica istantanea.
Tuttavia, hanno iniziato a scomparire presto. Uno dopo l'altro, i canali Telegram dell'hacker sono stati chiusi, i loro utenti eliminati e i post che condividevano i link per il download sono spariti.

Dal 7 ottobre, Israele ha dovuto affrontare un'ondata senza precedenti di attacchi informatici: account di funzionari e personaggi chiave dell'apparato di sicurezza israeliano, server di aziende private, appaltatori militari e della difesa, municipalità, ospedali e persino ministeri governativi e organismi chiave con cui interagiscono sono stati tutti presi di mira, se non #hackerati con successo, in una serie apparentemente infinita di attacchi, la cui portata non è stata ancora resa pubblica.

Molti degli hacker si presentano come forze pro-palestinesi, ma spesso sono facciate per gli hacker semi-ufficiali della cyber-intelligence iraniana.

Fonti affermano che la vera portata del danno alla sicurezza e all'economia di Israele causato da queste fughe di notizie non è ancora del tutto nota, nemmeno a coloro che sono incaricati di gestire la questione in Israele. Affermano che, nonostante gli ingenti investimenti in misure di sicurezza informatica difensive, la portata delle fughe di notizie è probabilmente la più grave nella storia di Israele: "un saccheggio senza precedenti di gigabyte su gigabyte di informazioni di ogni tipo".

Secondo diverse persone informate sulla questione, Israele sta conducendo una guerra digitale su più fronti per cercare di arginare la fuga apparentemente infinita delle sue informazioni. Questi sforzi includono il monitoraggio del web e dei siti di social media per le fughe di notizie e l'utilizzo di richieste di rimozione legale ad aziende tecnologiche come Google, Amazon, Meta e persino Telegram, per farle rimuovere o bloccare.

Preoccupati dall'ondata di contenuti pro-Hamas, che includevano video dell'attacco vero e proprio e un flusso costante di materiale propagandistico, gli israeliani del settore high-tech hanno tentato verso la fine del 2023 di contattare il fondatore di Telegram, Pavel #Durov.
Sebbene siano riusciti a contattare Durov, che all'epoca viveva negli Emirati Arabi Uniti (Con relativo passaporto), non ha recepito queste richieste private di migliorare la moderazione sulla piattaforma....

➡️ Continua a leggere su HAARETZ

➡️ https://t.me/ControlloGlobale/1795

‌L’ARRESTO DI DUROV È LA PRIMA BORDATA NELLA BATTAGLIA FINALE DELLA GUERRA DEI 30 ANNI ALLA PRIVACY
di Ian DeMartino per Sputnik International
Lunedì, il CEO di Telegram Pavel Durov è stato arrestato in Francia subito dopo l’atterraggio nel paese. Alla fine è stato accusato di una serie di crimini, tra cui “l’importazione di un software di crittografia”. È solo l’ultimo attacco in una guerra contro la privacy che dura da più di tre decenni.

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‌CONTRO I MULINI A VENTO. LA SARDEGNA INSORGE CONTRO L’ASSALTO SPECULATIVO DELLE MULTINAZIONALI VERDI
di Sonia Milone
Venti di guerra in Sardegna. L’isola è sotto l’attacco di un vero e proprio uragano generato dall’assalto speculativo delle multinazionali del capitalismo verde. Al ritmo di 30/40 nuove richieste di concessioni di impianti eolici e fotovoltaici alla settimana, i progetti presentati al 30 giugno 2024 erano già 824 (secondo i dati ufficiali forniti dalla Regione), che in totale corrispondono a 54,39 GW , ossia ad una potenza trenta volte superiore a quella che servirebbe per garantire il fabbisogno elettrico della Sardegna. (1) Un’eccedenza di energia che non può essere consumata sull’Isola, che ha già il 38% di energia prodotta in più rispetto alla propria autosufficienza, nè può essere trasportata verso la Penisola neppure quando entrerà in funzione il “Thyrreniam Link” dato che l’eletroddotto sottomarino avrà una potenza complessiva di circa duemila MW, nè può essere conservata non essendoci impianti appropriati. E tuttavia questo surplus, anche se non utilizzato, dovrà comunque essere pagato con soldi che usciranno dalle tasse dei contribuenti.

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COSA SIAMO INSIEME

E comunque alla fine, dopo la conversazione con la polizia, me ne sono andato su questa Lancia Beta Spider del 1976, grazie a Luca che è venito a prendermi a sorpresa, da Cap Saint Martin a Menton.

Siamo una comunità meravigliosa, non abbasseremo lo sguardo, non avremo paura di parlare, non fuggiremo come ladri nella notte.

Professor Studente Davide Tutino

Resistenza Radicale
Sindacato FISI

www.resistenzaradicale.it

CONVERSAZIONE
CON LA POLIZIA FRANCESE.

Ore 18: 30 circa

Dopo insistente permanenza di fronte alla stazione, finalmente due poliziotti sono usciti, e si sono convinti a prendere i miei dati, e a registrare quanto sostenevo e quanto riportato nel cartello, per fare il rapporto.

A questo punto faccio rapporto anch'io.

Con i due agenti abbiamo parlato ampiamente, e in particolare uno dei due sosteneva e sostiene con grande fermezza che quella di Durov non è una detenzione politica, perché lui è accusato di collaborare con il traffico di droga, con la pedofilia, con il terrorismo, e così via.

Ho sentito di dover replicare che in questo caso, come in altri, si costruisce un mostro per attaccare attraverso di lui i diritti di tutti.

Anche nel caso di Assange si obiettava che non era detenuto per ragioni politiche, ma per stupro.
Quando le accuse di stupro si sono rivelare del tutto infondate e pretestuose, Assange non è stato rilasciato, anzi la sua tortura si è fatta più acuta e più atroce.

La mostruosità delle accuse rivolte a Durov va in quella stessa direzione, ovvero renderlo indifendibile di fronte all'opinione pubblica. Non accettiamo questo ricatto
psicologico e comunicativo: egli è un detenuto politico ricattato e sotto tortura, a cui l'apparato militare è disposto a restituire la libertà in cambio dell'obbedienza.

Mentone, 25 Agosto.

Ore 18 circa

Dopo aver girato tutta la città, dalle spiagge al corso principale, sostando di fronte al Comune, mi trovo dinanzi alla Polizia di Stato, che rifiuta di prendere le mie generalità e acquisire un esposto.

Professor Studente Davide Tutino

Resistenza Radicale
Sindacato FISI

www.resistenzaradicale.it