I MERCATI FINANZIARI PROMUOVONO LA POLITICA DEL GOVERNO, MA LA CRESCITA ECONOMICA VA VERSO LO ZERO.
La riduzione dello spread ai minimi può essere una buona notizia per la gestione del nostro debito pubblico, ma non al prezzo di un Pil che va verso lo zero. Perché questo è il risultato della politica economica del Governo: piace ai mercati proprio perché preferisce l’austerity di Bruxelles allo sviluppo della nostra economia.
E allora dobbiamo domandarci: che differenza c’è tra il Governo Meloni e il Governo Monti? Monti fu imposto da Bruxelles nel 2011 per mettere a posto i nostri conti a prezzo di una ampia distruzione della nostra economia reale.
Il governo Meloni ha votato il nuovo Patto di stabilità europeo e lo sta applicando anche a costo di ridurre la crescita del nostro Pil verso lo zero.
SENZA SVILUPPO PER GLI ITALIANI CI SARÀ SOLTANTO LAVORO POVERO E LA CANCELLAZIONE DI TUTTI I DIRITTI SOCIALI.

La guerra che si è riaccesa in Siria contro Assad ha un chiaro mandante: dietro e a fianco dei terroristi jihadisti si muovono le strutture degli Stati Uniti e della Turchia, due dei più importanti paesi NATO. È il segnale che, anche a rischio di creare un nuovo ISIS, la morente Amministrazione Biden vuole aggiungere un nuovo tassello alla Guerra Grande per mettere in difficoltà la Russia e l’Iran Poco importa se per perseguire questo obiettivo si rischia di creare un nuovo Stato terrorista islamico e si provoca un nuovo sterminio dei Curdi E anche noi italiani ed europei non possiamo non essere coinvolti in un’escalation che, dopo l’Ucraina e la Palestina, arriva adesso in Siria Tutto il Medio Oriente, a cominciare dalla Palestina, sta per essere travolto in quel feroce regolamento di conti fortemente voluto dal Governo Netanyahu L’unica alternativa è chiamarsi fuori: mettere in discussione la NATO divenuta da tempo strumento di guerra al servizio degli Stati Uniti e delle industrie delle armi.

In due angoli opposti del Pianeta avvengonofatti politici simili ed esemplari. In Francia il voto congiunto della sinistra popolare e della destra sovranista hanno sfiduciato il Premier Barnier, nominato dal Presidente Macron per imporre una finanziaria anti-sociale in linea con i diktat liberisti dell’Unione Europea.
In Corea del Sud il Popolo insorge e il Parlamento vota contro la legge marziale imposta dal Presidente Yoon Suk-yeo per minacciare la guerra contro la Corea del Nord secondo i desideri americani. In tutti e due questi Paesi c’è stata quindi una sfida vincente del Popolo e dei Parlamenti all’autoritarismo di governi che obbedivano a diktat mondialisti. In Francia erano diktat economici imposti dall’Unione Europea, in Corea erano diktat militari degli Stati Uniti di Biden. Ma entrambe erano imposizioni del mondialismo, che vuole imporre a tutti i popoli la supremazia economica liberista e quella militare americana.
LA SOVRANITÀ POPOLARE PUÒ VINCERE.
BASTA AVERE CORAGGIO.

29 novembre, Giornata Internazionale di Solidarietà con il Popolo Palestinese. Il mio video per l’iniziativa dell’Alleanza Internazionale degli Amici della Palestina

Con motivazioni assurde e pretestuose ci hanno tolto la sala in cui avremmo dovuto svolgere la nostra assemblea del 30 novembre a Roma. Particolarmente grave è stato l'atteggiamento della dirigenza di Palazzo Ripetta, che, dopo aver firmato il contratto e ricevuto una prima parte della caparra, due giorni prima ci ha informato che, per non meglio precisate 'cause di forza maggiore', ci revocano l'utilizzo della sala già concessa. È evidente come ci sia una scelta politica in questi rifiuti così immotivati, che ci mettono in grave difficoltà. So che in tanti anni di attività politica non ho mai trovato un comportamento talmente grave e offensivo. Noi non ci faremo fermare: svolgeremo comunque la nostra assemblea, costi quello che costi. La consapevolezza di dare fastidio rafforza la nostra determinazione a manifestare sabato 30 novembre per fermare il massacro in Palestina, per creare un'alternativa al non governo della Capitale e per criticare l'inconsistenza politica di questo governo di centrodestra

Roma il 30 novembre, largo Goldoni (via del Corso)
ore 17:00

Riprendiamoci Roma, usciamo dall’Unione Europea.

FERMIAMO IL RISCHIO DI UNA GUERRA GLOBALE!

#fermarelaguerra