𝗦𝗵𝗮𝗿𝗼𝗻 𝗩𝗲𝗿𝘇𝗲𝗻𝗶: 𝗹'𝗲𝗻𝗻𝗲𝘀𝗶𝗺𝗮 𝘃𝗶𝘁𝘁𝗶𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹'𝗶𝗺𝗺𝗶𝗴𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲

L'ennesimo di una serie infinita: Moussa Sangare, cittadino extracomunitario 31enne disoccupato uccide "tanto per farlo" Sharon Verzeni.

La storia si ripete: lei una giovane ragazza italiana che incrocia la folle noia di un ivoriano, una delle risorse di 2° generazione, tanto care alla sinistra.

Una perfetta cartolina rappresentativa dell'italia meticcia, del vero volto dell'accoglienza, tanto voluta dai compagni e portata avanti, quasi in sordina, dall'attuale governo Meloni.

L'ennesimo omicidio in cui il carnefice non è altro che l'esecutore materiale, mentre la politica italiana tutta, da centro destra a sinistra, è il suo mandante.

𝗟'𝗶𝗺𝗺𝗶𝗴𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘂𝗰𝗰𝗶𝗱𝗲.
𝗪𝗵𝗶𝘁𝗲 𝗹𝗶𝘃𝗲𝘀 𝗺𝗮𝘁𝘁𝗲𝗿!

𝗟𝗲 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗲 𝗖𝗼𝗹𝗼𝗻𝗶𝗲 𝗘𝘀𝘁𝗶𝘃𝗲

Immersi nel verde delle colline romagnole, tra giochi e attività formative, si è concluso il 7° anno delle colonie #EvitaPerón.

𝑪𝒐𝒔𝒂 𝒂𝒃𝒃𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒇𝒂𝒕𝒕𝒐?
Abbiamo insegnato il rispetto reciproco, abbiamo puntato sulla responsabilizzazione, abbiamo parlato degli usi e costumi, della cultura e delle tradizioni della nostra Terra.
Abbiamo affrontato temi attuali con i più grandi e abbiamo illustrato la grandezza della nostra Patria ai più piccoli.

Abbiamo raccontato delle nostre emozioni, abbiamo riso e abbiamo pianto; abbiamo insegnato ma sopratutto abbiamo imparato tanto dai bambini e dai ragazzi.

Perché le colonie sono queste: 𝒏𝒐𝒏 𝒔𝒕𝒆𝒓𝒊𝒍𝒊 𝒍𝒆𝒛𝒊𝒐𝒏𝒄𝒊𝒏𝒆 𝒔𝒄𝒐𝒍𝒂𝒔𝒕𝒊𝒄𝒉𝒆 𝒎𝒂 𝒊𝒍 𝒓𝒆𝒄𝒊𝒑𝒓𝒐𝒄𝒐 𝒔𝒄𝒂𝒎𝒃𝒊𝒐 𝒅𝒊 𝒆𝒏𝒐𝒓𝒎𝒊 𝒃𝒂𝒈𝒂𝒈𝒍𝒊 𝒄𝒖𝒍𝒕𝒖𝒓𝒂𝒍𝒊 𝒆𝒅 𝒆𝒎𝒐𝒛𝒊𝒐𝒏𝒂𝒍𝒊.

E se durante la serata conclusiva, alla consegna delle magliette, i più grandi, che si sono impegnati aiutandoci e credendo in ciò che fanno, ti chiedono se meritano la scritta STAFF sulla t-shirt del prossimo anno ...allora sì, abbiamo vinto anche questa volta.

𝗩𝗶𝘃𝗮 𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗹𝗼𝗻𝗶𝗲 𝗘𝘃𝗶𝘁𝗮 𝗣𝗲𝗿𝗼́𝗻, 𝗶𝗹 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲 𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗿𝗶𝘃𝗼𝗹𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼𝗿𝗮𝗻𝗲𝗼.

"Fino l'ultimo km", lo avevi promesso a tuo padre e così è stato.

Nonostante fosse un incontro impari, lo si sapeva e lo si è visto subito dai primi colpi che ti ha inferto #Imane (biologicamente uomo con cromosomi XY) hai avuto la forza di salire quel ring e di provarci ugualmente.

Cara #Angela
Lascia perdere le critiche, la supponenza e la cattiveria della gente, lascia perdere le ridicole posizioni dei 'politicamente corretti'.

Sii orgogliosa del tuo infinito coraggio, il tuo gesto ti ha portato a vincere la medaglia d'oro dell'onore vincendo per te stessa e per tutte le donne.

La forza di una donna si misura anche dalla propria intelligenza e tu oggi l'hai dimostrata superlativamente non piegandoti alle assurde decisioni di una folle ideologia che, se da una parte finge di tutelare l'universo femminile, dall'altra tenta di cancellarlo in nome della inclusività a senso unico tutta arcobaleno.

Grazie #Angela!

#IOSTOCONANGELA

Stai crescendo bene, ragazzo!
#Stopgaypride

https://vm.tiktok.com/ZGeb1JYSp/

Al di là delle solite fregnacce arcobaleno, in qualsiasi angolo del mondo andiate, è impossibile che tra due ovuli possa nascere un bambino.
A meno che non mettiate mano al portafoglio e ve ne acquistiate uno.

Da due donne, come da due uomini, un bambino non è mai nato.

#fateveneunaragione

Siamo a Pineta, una piccola frazione di Laives, di quasi 3000 anime. 

Una piccola realtà fatta di uomini e donne che hanno contribuito negli anni a farla diventare una zona rurale, una comunità accogliente dove tutti si conoscono e si supportano a vicenda.

Come in tante piccole località montane forse anche a Pineta non c'è svago o spazi aggregativi da proporre ai giovani.

Ecco, allora, che la genialità dei ragazzi si mette in moto; loro, pronipoti di chi ha costruito Pineta, sanno bene come si vive quella zona e decidono di dare via ad un loro progetto: al cellulare hanno preferito la vanga, alla mondanità e al bivacco hanno preferito l'esercizio rurale, alle 4 mura hanno preferito l'aria e il sole.
C'è un lembo di terra incolto in evidente stato d'abbandono da 13 anni (seppur di proprietà comunale), così decidono di coltivarlo dando vita ad un piccolo orto;  una splendida e sana idea ma... evidentemente a qualcuno non è piaciuta.

I tempi cambiano e con loro anche le persone, chi sia stato non è dato saperlo, forse un forestiero che non conosce il viver semplice e comunitario di quelle zone, o chissà...quello che sappiamo però è che qualcuno ha presentato lamentele con tanto di foto prova di ciò che stavano facendo i ragazzi.

In poco tempo, intervenuta la polizia locale, hanno dovuto smantellare tutto piantine comprese.
Ma perché? I ragazzi non erano in possesso dei permessi per poter realizzare il loro progetto.
Certo che noi adulti siamo fenomenali, ci lamentiamo in continuazione dei giovani, senza arte né parte, agganciati costantemente ad un mondo parallelo fatto di social, per poi 'bastonarli' quando danno sfogo alla loro sana e semplice creatività, quando realizzano iniziative lodevoli come questa.
Iniziative che, senza dubbi, dovrebbero essere sostenute ed incentivate!

Ma, evidentemente, la stupidità umana non ha confini.

𝗖'𝗲‌ 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗰𝗼𝘀𝗮, 𝗶𝗻 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗣𝗮𝗲𝘀𝗲, 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘃𝗮.

Parona (PV)

Un feto trovato morto in un cestino per rifiuti è una di quelle notizie che ti riempiono di rabbia mista tristezza.
Non è ammissibile che nel 2024 ancora non ci sia un canale informativo esaustivo e di supporto reale per le donne in gravidanza.

Nel 2024 l'alternativa non è sbarazzarsi del bambino abbandonandolo per strada o tra i rifiuti, non è nemmeno l'aborto: queste non sono le scelte.

Una donna non dovrebbe arrivare a tanto, dovrebbe essere libera di partorire in totale sicurezza, dovrebbe essere supportata ed informata a 360 gradi, dovrebbe essere sostenuta da un governo competente che ha a cuore il proprio popolo, con politiche sociali ad hoc a sostegno delle madri.

Tutto il resto è solo fuffa ideologica.

𝗜𝗟 𝗟𝗔𝗧𝗢 𝗢𝗦𝗖𝗨𝗥𝗢 𝗗𝗘𝗜 𝗦𝗢𝗖𝗜𝗔𝗟

Francia: una ragazzina di soli 13 anni è morta dopo uno stupro di gruppo.

Il tutto sarebbe partito sui social dove è avvenuto un primo incontro virtuale seguito da un vero e proprio appuntamento dove il ragazzo, però, si sarebbe presentato con due amici, tutti tra i 17 e i 19 anni.

Poi la violenza talmente feroce da non lasciarle scampo. L'adolescente è stata trovata in una pozza di sangue, in arresto cardio-respiratorio. Dopo diversi giorni di coma la 13enne non ce l’ha fatta ed è morta a causa delle gravissime ferite riportate.

Non è la prima e, purtroppo,non sarà l'ultima!

RAGAZZI il mondo virtuale è la 'piazza' preferita per chi è in cerca di prede!
Il gioco è semplice e immediato e cadere in trappola è un attimo soprattutto quando si è così giovani.
Online tutto può sembrare perfetto, facile, intuitivo, immediato, divertente, spettacolare, ma tutto ciò che vedete spesso è pura finzione, non realtà.
È un mondo artefatto fatto anche di violenza: anche i social uccidono!

𝗡𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗲̀ 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗯𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗮 𝘃𝗶𝘁𝗮.
Benvenuto 𝓛𝓾𝓬𝓲𝓸 𝓣𝓲𝓫𝓮𝓻𝓲𝓸
Congratulazioni a mamma Giulia e papà Duilio.