Indipendenza Rivista e Associazione

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Rivista e associazione di area patriottica e sovranista impegnate in una battaglia di liberazione sociale dall'egemonia euroatlantica rifacendosi ai valori della Resistenza🇮🇹https://associazioneindipendenza.wordpress.com/
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1) NON promuoviamo teorie antiscientifiche.

2) NON facciamo né propaganda vaccinale né antivaccinale.

3) RIPORTIAMO, nel virgolettato, la traduzione letterale di ciò che scrivono gli Autori delle pubblicazioni e i relativi link alla fonte originale

3 days, 23 hours ago
Giovedì, 21 novembre...

Giovedì, 21 novembre...

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4 days, 8 hours ago
22 novembre, Roma, Università Roma Tre. …

22 novembre, Roma, Università Roma Tre. Segnaliamo l'iniziativa degli amici de La Fionda su Chico Mendes. Per dirla con la canzone dei Nomadi a lui dedicata: "lunga sarà la strada e tanti gli alberi abbattuti prima che l'idea trionfi senza che nessuno muoia [...]Se quel giorno arriverà,
ricordati di un amico
morto per gli indios e la foresta,
ricordati di Chico". Noi lo ricordiamo per far nascere foreste in ogni angolo del mondo!

6 days ago

GUIDO CARLI E L'UNIONE EUROPEA

Guido Carli, uno dei massimi esponenti dell'élite liberale di questo Paese, sul Trattato e sulla UE aveva le idee chiarissime (cfr. Pasquale Setola, Il “vincolo esterno” quale grimaldello politico della élite liberale italiana, in Indipendenza n. 47, luglio/agosto 2019).

Nel libro-intervista «Cinquant’anni di vita italiana», pubblicato poco prima della sua morte nell'aprile 1993, scrive: «L’Unione Europea implica la concezione dello ‘Stato minimo’, l’abbandono dell’economia mista, l’abbandono della programmazione economica, una redistribuzione delle responsabilità che restringa il potere delle assemblee parlamentari e aumenti quelle dei governi, l’autonomia impositiva degli enti locali, il ripudio del principio della gratuità diffusa (con la conseguente riforma della sanità e del sistema previdenziale), l’abolizione della scala mobile, la riduzione della presenza dello Stato nel sistema del credito e dell’industria, l’abbandono di comportamenti inflazionistici non soltanto da parte dei lavoratori[leggasi: aumenti salariali, ndr], ma anche da parte dei produttori di servizi, l’abolizione delle normative che stabiliscono prezzi amministrati e tariffe».

Non era uno qualsiasi, Carli. Già Governatore della Banca d’Italia dal 1960 al 1975, poi Presidente della Confindustria dal 1976 al 1980, quindi Ministro del Tesoro dal 1989 al 1992, con Mario Draghi ‒allora Direttore Generale del Ministero del Tesoro‒ aveva rappresentato l’Italia nei negoziati per la definizione dei contenuti del Trattato di Maastricht dal 1991 al 1992.

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1 week, 1 day ago

MAASTRICHT: TRENTUNO ANNI FA...

Novembre 1993 – novembre 2024: 31 anni fa, con il Trattato di Maastricht, nasceva l'Unione Europea (UE). Fu punto d'approdo degli altri Trattati che l'avevano preceduto e fungerà da vettore per gli altri che lo seguiranno: un momento di forte accelerazione del processo d'integrazione europea che gli USA avviarono con decisa determinazione nell'immediato secondo dopoguerra.

Mercato comune, vincoli di bilancio (deficit al 3%, debito al 60%), divieto degli aiuti di Stato e ridimensionamento delle sue capacità d'indirizzo in campo politico-economico, smantellamento dello stato sociale, "libera" circolazione delle merci e dei capitali, verticismo decisionale della Commissione e, nel Consiglio Europeo, del suo direttorio (Francia e Germania), basi gettate di lì a pochi anni per la Banca Centrale Europea, questi i tratti che, preparati nei decenni precedenti la firma, trovarono formalizzazione (ed obbligo d'indirizzo!) nel 1993, con successivo obiettivo l'introduzione di una moneta unica europea, come prefigurato dall'ACUE (Comitato Americano per l'Europa Unita) a l'Aja (maggio1948).

Al tempo della discussione parlamentare in Italia (1993), poche le presenze in aula (le cronache parlano mediamente di un paio di decine) ma, a leggere i discorsi dell'epoca, dove più dove meno, in non pochi interventi venivano rilevate le implicazioni negative del Trattato sulle politiche di bilancio, sulle politiche economiche, d'investimento, unitamente alla consapevolezza dell'assenza di garanzie sul controllo democratico (sic!) nella UE. In sede di voto, alla fine, 403 furono i SÌ, 46 i NO e 18 gli astenuti.

Il nostro augurio in questo 31° anniversario? Liberarci quanto prima di questa gabbia e di questo incubo del combinato disposto UE-euro. Necessario lavorare politicamente per tale obiettivo di fase.

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1 week, 6 days ago

AMSTERDAM/ IN PIAZZA, PER DENUNCIARE POLITICAMENTE
I TIFOSI DEL MACCABI...

Ad Amsterdam, oggi (10 novembre), sono scesi in piazza per denunciare i comportamenti dei tifosi israeliani del Maccabi Tel Aviv in occasione della partita con l’Ajax di giovedì scorso (chissà poi perché squadre 'mediorientali' solo di Israele possano giocare nelle coppe "europee"...).
Un centinaio di pro Palestina è stato arrestato per manifestazione non autorizzata.

Due i punti che indicevano la manifestazione.
Il primo: denuncia dei tifosi del Maccabi per aver provocato gli scontri, intonando slogan anti-arabi e strappando bandiere palestinesi nei giorni ed ore precedenti la partita. Lo attestano diversi video girati dagli stessi ultras israeliani in azione, condivisi sui propri profili 'social' e rilanciati in rete.
Il secondo: rilascio di tutti gli arrestati pro Palestina di giovedì.

Osservazioni:
– parte degli ultras del Maccabi presenti ad Amsterdam è risultato essere composto da riservisti dell'IDF (sempre dai video –e dai profili– di detti ultras...);
– prima della partita, diversi di loro hanno girato per la città strappando bandiere, insultando gli arabi, scandendo slogan inneggianti allo sterminio sionista a Gaza;
– all'inizio della partita, durante il minuto di silenzio per i morti di Valencia causa alluvione, hanno fischiato e fatto esplodere petardi o che (anche qui diversi ultras hanno girato e diffuso, compiaciuti dell'atto, video che lo comprovano). La Spagna ha deciso di non vendere armi ad Israele e questo ha scatenato, anche nelle alte sfere politiche dello stato ebraico, polemiche e risentimenti. Sulle reti sociali, la notizia dell'alluvione ha indotto diversi sionisti a scrivere che ben gli stava l'alluvione....
– il De Telegraaf, pochi giorni prima della partita, scriveva che da Israele era partito, prima dell'incontro, un gruppo di agenti del Mossad. La domanda sorge spontanea: vista questa presenza, la composizione di perlomeno parte degli ultras (riservisti IDF), gli atti provocatori verificatisi, si è trattato di un'operazione di "intelligence" per 'alleggerire' l'immagine di sangue di Israele?
Colpirebbe anche la curiosa (quasi) concomitanza temporale. Infatti...
– Netanyahu, presidente del governo genocida sionista, ha tuonato al "pogrom", ad una nuova Notte dei Cristalli (l’ondata di pogrom che percorse la Germania nazista tra il 9 e il 10 novembre 1938, ndr) e che il suo paese, così riferivano diversi giornali israeliani, non può tollerare simili fenomeni (Amsterdam a rischio bombardamenti?)
– politici, personalità istituzionali, la grancassa dei mezzi di comunicazione 'occidentale' hanno urlato all'antisemitismo (silenti o quasi di fronte alla mattanza palestinese –tra le più antiche popolazioni semite– apoteosi dell'antisemitismo sionista);
– il neo ministro degli esteri sionista, Saar, si è precipitato ad Amsterdam.
– il leader dell'estrema destra olandese: via immigrati e islamici.
– Tajani (8 novembre 2024), ministro degli esteri italiano: «Un episodio vergognoso che ci riporta agli anni bui del nazismo». Quattro giorni prima, lo stesso: 40.000 palestinesi uccisi? «A me la
questione etica... Qui non c'è nessun potenziale genocidio
».

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1 week, 6 days ago

I NUMERI (DEL GENOCIDIO) DI GAZA,
IN UN ANNO

Il genocidio o, se turba la parola, lo sterminio sionista contro i palestinesi è già solo nei numeri (alcuni) e nei fatti (alcuni) che seguono.
In 400 giorni (fino a sabato 9 novembre) oltre 43.000 i palestinesi uccisi (non calcolati i corpi sepolti sotto le macerie) e oltre 103.000 quelli feriti.

A Gaza non esistono «zone sicure»: gli attacchi uccidono anche in aree che il governo e le forze d'occupazione sioniste dichiarano tali ed in cui invita la popolazione a trasferirsi. Nessun posto deve essere percepito come sicuro. Lo scopo, con i massacri ovunque, è di indurre la popolazione all'esodo, a svuotare quel poco che resta della Palestina non occupata dai sionisti.
Si muore anche di fame, di sete, per mancanza di cure. Gli ospedali e le strutture mediche sono tra gli obiettivi israeliani. Quel poco che ancora funziona fatica a fornire cure essenziali: apparecchi, medicinali e personale (quello sopravvissuto) sono assolutamente insufficienti per il numero altissimo di pazienti che affluiscono di continuo. Oltre 1 milione di persone (soprattutto donne, ragazzi, bambini, anziani) è letteralmente alla fame. Centinaia di migliaia le famiglie costrette a vivere in condizioni disumane, a bere acqua sporca, contaminata. Pure le infrastrutture idriche sono obiettivi dei bombardamenti israeliani, per
lasciare la popolazione senza accesso a fonti di acqua pulita. Le strade sono invase da rifiuti e liquami. In crescita i casi di epatite A, malattie gastrointestinali, respiratorie, ecc.

Il genocidio è intrinseco all'ideologia espansionista sionista e si è snodato nel tempo (tre quarti di secolo) con fasi di alta e bassa intensità. Quella attuale sembra voler preludere ad una "soluzione finale", resa possibile dal sostegno militare, politico, economico e finanziario particolarmente di Stati Uniti, Unione Europea ed "Occidente allargato" tutto. Ciononostante Gaza resiste, grazie al fronte variegato dalla resistenza palestinese e del concorso solidale dei movimenti e dei Paesi dell'Asse della Resistenza.

Quella palestinese è tra le più antiche popolazioni semite. Il sionismo è anche antisemitismo!

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2 weeks, 3 days ago
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