𝐐𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐢𝐥 𝐩𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐀 𝐟𝐚𝐥𝐥𝐢𝐬𝐜𝐞

La retorica del “percorso lineare” ormai non convince più nessuno, se non in qualche biografia aziendale o in qualche sintetica descrizione su LinkedIn.

La realtà, per la maggior parte di noi, è fatta di curve improvvise, deviazioni, vicoli ciechi e, a volte, svolte felici. Il mercato del lavoro non è più quel posto prevedibile dove si sale per gradini ben tracciati: oggi si sperimenta, si cambia, si sbaglia, e spesso si ricomincia da capo, magari più vicini a ciò che ci appassiona e ci rende davvero unici.

Dobbiamo uscire al più presto dalla narrazione che le ripartenze sono dei ripieghi, di valore inferiore al piano originario. Ripartire non è una sconfitta, ma un momento di grande potenziale creativo, purché lo si affronti con lucidità e pragmatismo.

Non esistono formule magiche o modelli standard validi per tutti, ma esistono strategie sensate per orientarsi nel caos di certi momenti.

In #RestartHerWeekly di questa settimana immagino una possibile mappa, basata su riflessioni, storie ed esperienze vissute.

Buona lettura!

https://www.linkedin.com/posts/alessandralomonaco_restartherweekly-ripartenza-percorsinonlineari-activity-7295332074217996288-Z4LS?utm_source=share&utm_medium=member_ios

#ripartenza #percorsinonlineari

3 minuti di coraggio

Cos’è davvero il coraggio?

Potrebbe sembrare follia, l’impulso improvviso di chi brucia i ponti dietro di sé e si lancia nel vuoto.

Potrebbe somigliare alla lucidità, quella calma incrollabile di chi capisce che restare è più pericoloso che andare, che l’immobilità potrebbe costare più di qualsiasi rischio.

Oppure potrebbe essere stanchezza, la resa di chi ha portato per troppo tempo il peso dell’abitudine e si accorge, all’improvviso, che l’unica scelta possibile per andare avanti è alleggerirsi.
Ci sono mille modi di definirlo, mille sfumature con cui si manifesta.

Ma se dovessi dire, in base alla mia esperienza, cosa sia davvero il coraggio, non direi nessuna di queste cose.

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𝐅𝐨𝐮𝐧𝐝𝐞𝐫 𝐛𝐫𝐚𝐧𝐝𝐢𝐧𝐠: 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐥𝐚 𝐭𝐮𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐮𝐨̀ 𝐟𝐚𝐫 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐭𝐮𝐨 𝐛𝐮𝐬𝐢𝐧𝐞𝐬𝐬

Molti #founder pensano che basti un buon prodotto per emergere. Ma la realtà è un’altra: il mercato non compra solo idee, compra fiducia. E la fiducia nasce dalla #comunicazione.

📌 Se non racconti tu il tuo progetto, qualcun altro lo farà per te.
Investitori, clienti, partner: tutti vogliono sapere chi c’è dietro un’impresa, quali valori la guidano e perché esiste. Ecco perché il founder branding non è un optional, ma un fattore strategico di crescita.

Ne abbiamo parlato nel nostro ultimo articolo: scopri perché il tuo successo dipende anche dalla tua capacità di comunicare 👉 https://www.huky.it/founder-branding-come-la-tua-comunicazione-puo-far-crescere-il-tuo-business/

Tu come vivi la comunicazione del tuo progetto?

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Dicembre non è solo l’ultimo mese dell’anno, ma un’opportunità per riflettere e prepararsi al nuovo anno. È il momento ideale per ricaricarsi di idee e ispirazioni, e #RestartHerAcademia lo farà con un calendario di eventi che parlano di crescita, autenticità e progettualità.

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✨ 2 Dicembre alle 14 | RestartHer Caffè con Letizia Davoli
Un incontro virtuale con una giornalista e divulgatrice scientifica, tra le 10 donne più influenti nel digitale. Uno spazio per esplorare il cambiamento e rompere gli schemi.

✨3 Dicembre | Meet & Build (in presenza a Milano)
Una serata speciale dedicata al networking e all'innovazione. Perché le relazioni giuste possono fare la differenza.

✨ 9 Dicembre | RestartHer Caffè con Marzia Gorini
Una riflessione sull’empowerment femminile e su come dare forma al cambiamento che desideri.

✨16 Dicembre | RestartHer Caffè con Sara Marku
Consigli pratici per pianificare strategie di marketing efficaci per il 2025. Un’occasione per costruire basi solide per il nuovo anno.

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Perché ognuno di questi eventi non è solo un incontro, ma un’opportunità per allinearti con i tuoi obiettivi, superare blocchi e connetterti con chi condivide i tuoi stessi valori.

? E se stai cercando un regalo diverso dal solito, ?? ???????ℎ?? ?????????? ???????? ?̀ ?? ???? ?ℎ? ???? ????? ?’????: formazione, ispirazione e una community al tuo fianco, perfetta per te o per un’amica che vuole iniziare il 2025 con il piede giusto.

Il cambiamento inizia da piccoli passi. Qual è il tuo primo passo questo mese?

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Per molte donne over 50, la domanda non è retorica. Il mercato del lavoro può sembrare un percorso ad ostacoli: il fenomeno dell’ageismo, molto diffuso, il timore di non essere più competitive e di non riuscire a ricollocarsi alimentano insicurezze difficili da ignorare.

Ma guardiamo i dati e la realtà. In questa fase della vita le donne possiedono risorse fondamentali: una ricchezza di competenze trasversali, la capacità di gestire la complessità con equilibrio e visione strategica, un network consolidato.

Tre riflessioni per ripartire, per non sprecare competenze, tempo e risorse:

1️⃣ ?? ?????????? ???????, ?? ?? ???? ?? ??? ?? ???????? ?̀ ????????. Oggi, un buon personal branding non è un dettaglio. Raccogli i tuoi risultati, traduci la tua esperienza in un linguaggio che parla al presente e comunica il tuo valore in modo chiaro e autentico.

2️⃣ ?? ?????????? ?̀ ???̀ ?? ??? ????? ?? ????????. È l’arte di costruire relazioni reciproche e significative. Riparti da chi conosci e allarga la tua rete partecipando a community professionali e occasioni di confronto. Non è mai troppo tardi per incontrare le persone giuste.

3️⃣ ?? ?????????? ??? ?? ????????. In un mondo del lavoro in evoluzione, aggiornarsi è un investimento. Approfondire strumenti digitali, nuove competenze tecniche o aree emergenti non è solo un modo per restare al passo, ma per riscoprirsi.

? ?? ??? ??????????? Mi sono reinventata a 44 anni e ho fondato la mia azienda - Huky srl Società Benefit - a 50. La scelta di ripartire non è stata immediata, ma formarmi e sperimentare nuove opportunità mi ha permesso di scoprire lati di me stessa che non avevo mai esplorato prima.

? ? ?’?????????????????̀? Per molte donne, questa è una strada da considerare seriamente. Non è una scelta di ripiego, ma un’opportunità per mettere a frutto competenze e passioni in modo autonomo. Gestire un proprio progetto può offrire una libertà e una soddisfazione che il lavoro dipendente difficilmente garantisce.

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La scena è questa: sei #freelance, hai scelto la flessibilità e ora cammini su una fune tesa tra necessità e virtù.
Da un lato, puoi lavorare ovunque, su progetti diversi e chiamarlo portfolio di clienti.
Dall’altro… ti ritrovi a bilanciare call mattutine, consulenze pomeridiane e quel progetto personale che aspetta paziente la tua attenzione verso le 22:00 (se hai ancora energia).

Tutto bello finché non ti accorgi che questo #multitasking non ti rende un artista, ma un equilibrista stanco.

Siamo sicuri che questa sia la tanto decantata “rivoluzione del lavoro”? Non è che, nel tentativo di fare tutto, ci stiamo dimenticando della nostra vita?

Ne parlo in un articolo sul magazine di Huky srl Società Benefit e mi piacerebbe sentire le vostre esperienze in merito.

? https://www.huky.it/il-multitasking-del-freelance-liberta-o-paradosso/