Da Casaggì Firenze SIAMO IN TANTI “SOPRA LE ROVINE”…

Che grande evento! Iniziata al mattino con un corso di grafica e comunicazione politica, la giornata è proseguita con una partecipatissima conferenza su Julius Evola e i suoi “Orientamenti”, con gli ottimi interventi della Comunità militante Raido e di Maurizio Rossi. Infine, dopo la cena, si è concluso in bellezza con un concerto de “La Vecchia Sezione”, tra grandi ritorni e nuove leve, nel solco del classico repertorio della musica alternativa.

Una forte presenza, un grande entusiasmo e la conferma effettiva che una grande Comunità è in cammino: Casaggì si conferma - ancora una volta - fulcro e perno di una rete identitaria attiva e vitale, con solide idee e tanta voglia di scrivere nuove pagine di lotta e di vittoria. Grazie di cuore a tutti gli ospiti e a tutti i partecipanti.

“Di fronte ad un mondo in poltiglia il cui principio è: «Chi te lo fa fare», si sappia opporre un chiaro e fermo: «Noi, non possiamo fare altrimenti, questa è la nostra via, questo il nostro essere.»

UN GRANDE EVENTO AL QUALE SIAMO FELICI DI AVER CONTRIBUITO…

🥾 LA COLLANA DEI VIAGGIATORI IDENTITARI 🔥

I due primi racconti di viaggio sono già in libreria: li ha scritti Renato Romano, che ha letteralmente attraversato mezzo mondo a piedi, percorrendo gli antichi tracciati dei nostri antenati. Ma presto usciranno delle vere e proprie guide, il cui scopo sarà valorizzare i cammini, riscoprire retaggi arcaici, promuovere un approccio identitario all’avventura e al paesaggio.

Perché, in un mondo di turisti, dobbiamo tornare ad essere viaggiatori. Il Wanderer - nella cultura germanica - è l'uomo in cammino: colui che cerca se stesso, lontano dai comfort borghesi e in ordine con la natura. Uno scopritore di mondi, un contemplatore di tradizioni, un avventuriero in cerca di emozioni, un viandante dello spirito: perché il viaggio è un atto di libertà e le nostre Terre sono un patrimonio da vivere ed attraversare con consapevolezza ed amore.

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NELL’ANNIVERSARIO DELLA MORTE, A PERENNE MEMORIA…

Luca Leonello Rimbotti
DESTRA RIVOLUZIONARIA E NAZIONALISMO EUROPEO
Riarmare le idee con Adriano Romualdi

Adriano Romualdi ha rappresentato, per svariate generazioni, la figura dell’intellettuale militante in lotta contro il suo tempo. Morto giovane, come gli eroi prediletti dagli dèi, il suo linguaggio era forte, i suoi concetti liberi e le sue parole un continuo richiamo: riunire idee ed energie per impegnare la buona battaglia, sempre e in qualunque condizione.

In un’epoca in cui l’Europa era già stata gettata sul piano inclinato della dissoluzione, seppe tracciare linee guida semplici e potenti, con obiettivi luminosi da additare a chi avesse cuore e tenacia: innanzi a tutti, l’Europa-Nazione, il grande mito di una rinascita europea da invocare e attuare ad ogni costo, così da rendere vana l’antica congiura che ne decretò la rovina.
Si crea in questo modo il presupposto per la conformazione di nuove categorie: la destra rivoluzionaria diventa l’agile meccanismo – mentale e culturale, prima ancora che politico – col quale aprirsi la strada verso panoramiche visuali sui mondi rinnovati del socialismo e del nazionalismo: due soli da riaccendere per illuminare la strada dell’uomo europeo.

Attraverso l’indagine dei maggiori interessi politici e culturali che impegnarono Romualdi – la rivoluzione conservatrice tedesca come matrice di idealità europee, i risvegli nazionali del Novecento come forza ideale politica e metapolitica, la primordialità indoeuropea come mito fondatore – e attraverso i tre spiriti-guida che lo ebbero quale allievo privilegiato – Platone, Nietzsche, Evola – noi possiamo comprendere la vastità del campo sul quale impegnare la nuova lotta.

Sulle tracce di Romualdi, il rivoluzionario-conservatore del nuovo Millennio ricrea l’ideologia solare del futuro cesellando i nuovi simboli su quelli arcaici, ed imbocca la via aurea della rivincita del pensiero mitico sui detriti dell’oscurantismo razionalista, della massificazione ugualitaria, del pregiudizio cosmopolita.

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Pierre de Meuse
ATTACCO ALLA FAMIGLIA
Radicamento personale e resistenza comunitaria

Prefazione di Gianluca Marletta

Che cos’è la famiglia? Un semplice contratto tra due individui che si amano, indipendentemente dal sesso? Certamente no. Dinanzi agli eccessi della “famiglia” contemporanea, Pierre de Meuse ci invita a guardare al nostro passato, per riflettere sulle condizioni della sua futura rinascita. In origine, infatti, la struttura familiare era al centro di un ordine sociale più ampio: ceppi, clan e comunità – per millenni – hanno rappresentato l’ossatura del nostro vivere, costituendo il ponte tra la natura e la cultura.

Il suo moderno declino – di fatto – è la risultante di un lungo processo di individualizzazione, che ha visto il trionfo dei desideri effimeri e il crollo dei riferimenti verticali. Per difendere efficacemente la famiglia – allora – non basta attenersi all’affermazione minimalista che la vuole composta da un uomo e da una donna: bisogna rifiutare la moderna “dittatura del singolo”, per riaffermare un’etica naturale, complementare, radicata e comunitaria.

Questo saggio – accurato e controcorrente – rappresenta un profondo viaggio nella storia, nella religione, nella sociologia, nel costume e nel Diritto: perché la famiglia – che è organismo vivente e patrimonio insostituibile – deve poter tornare ad essere il fulcro della partecipazione e del lignaggio, dell’educazione e del retaggio, degli affetti e delle virtù, della custodia e della trasmissione, dell’eredità condivisa e della vita vissuta.

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WALDGÄNGER: IL PROGRAMMA DELLA “DUE GIORNI” DI PASSAGGIO AL BOSCO

Il 14 e 15 settembre - in Piemonte - si terrà Waldgänger, il primo appuntamento nazionale dell’associazione di Passaggio al Bosco.

L’evento, come annunciato, non radunerà folle oceaniche e non ospiterà convegni pubblici. Lo scopo, infatti, è quello di riunire chi è interessato a mettere a punto un percorso metapolitico trasversale ed organizzato: per fare rete, costruire un’alternativa concreta, aprire nuovi spazi e affinare gli strumenti utilizzati. A muovere tutto, allora, sarà uno spirito d’équipe: dotarsi degli uomini e dei mezzi per operare una “controegemonia” che diventi Riconquista, valorizzando percorsi e moltiplicando energie.

Arte, cinema, comunicazione, web, viaggi, politica, Università, impresa, mondo digitale: è possibile contaminare l’esistente con le nostre idee? E come possiamo farlo? Tra interventi, commissioni, proposte e gruppi di lavoro, cercheremo di offrire delle risposte e di attuare delle strategie. Con noi, in un momento comunitario, anche gli amici dell’Institut Iliade e molte altre realtà affini. La sfida metapolitica è iniziata.

Per informazioni e adesioni:
➡️ [email protected]

Il 14 e 15 settembre, in Piemonte, si terrà Waldgänger, il primo appuntamento nazionale lanciato da Passaggio al Bosco Edizioni e dalla sua associazione attiva nel Terzo Settore.

Due giorni di confronto, elaborazione e Comunità, per costruire una rete organizzata che porti avanti le nostre idee, operando una svolta metapolitica a 360 gradi: un evento dedicato a chi vuole adoperarsi in tal senso, diffondendo il pensiero identitario in ogni ambito.

Parleremo di editoria e di cultura, ma anche della necessità di costruire - qui ed ora - le fondamenta per un radicamento reale nel mondo delle professioni, nel mondo delle imprese, nelle Università, nel cinema, nell’arte, nello sport e - più in generale - laddove può essere declinata ed affermata la nostra weltanschauung. Nella équipe metapolitica che si sta costruendo, passo dopo passo, c’è ancora un posto libero: il tuo.

Per informazioni e adesioni:
➡️ [email protected]

A 24 ore dall’uscita “Alla ricerca di Ettore” è già in ristampa, con centinaia di copie polverizzate. Un plauso a Matteo Carnieletto, che si conferma un autore apprezzato e seguito.

DALLA QUARTA DI COPERTINA ⬇️

Ogni giorno ci troviamo davanti a delle decisioni da prendere. Ma quante volte seguiamo la strada giusta sapendo che ci costerà fatica e sacrifici? Quante volte ci lasciamo ingannare dalle illusioni della dea Atena? Quante volte preferiamo scappare di fronte alla paura? Quante volte siamo disposti a difendere il nostro onore? Quante volte abbiamo pensato di mettere in pericolo la nostra vita per un bene più grande? Ma soprattutto: abbiamo mai pensato alla nostra morte, uno dei grandi tabù del nostro tempo? Anzi: abbiamo mai pensato in che modo desideriamo morire e, soprattutto, per chi?

Ettore non è, come insegnano a scuola, solo un eroe. È innanzitutto un uomo. Ma anche un nobile, un guerriero, un marito e un padre. E solo perché riesce a compiere il bene in tutte queste circostanze, Ettore diventa un eroe e, quindi, un modello. Anche a distanza di migliaia di anni.

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*⚠️ NOVITÀ IN LIBRERIA ⚠️***

Matteo Carnieletto
ALLA RICERCA DI ETTORE
Manuale per riscoprire l’eroismo (perduto) dei padri

Prefazione di Alessandro Manzo

Ogni giorno ci troviamo davanti a delle decisioni da prendere. Ma quante volte seguiamo la strada giusta sapendo che ci costerà fatica e sacrifici? Quante volte ci lasciamo ingannare dalle illusioni della dea Atena? Quante volte preferiamo scappare di fronte alla paura? Quante volte siamo disposti a difendere il nostro onore? Quante volte abbiamo pensato di mettere in pericolo la nostra vita per un bene più grande? Ma soprattutto: abbiamo mai pensato alla nostra morte, uno dei grandi tabù del nostro tempo? Anzi: abbiamo mai pensato in che modo desideriamo morire e, soprattutto, per chi?

Ettore non è, come insegnano a scuola, solo un eroe. È innanzitutto un uomo. Ma anche un nobile, un guerriero, un marito e un padre. E solo perché riesce a compiere il bene in tutte queste circostanze, Ettore diventa un eroe e, quindi, un modello. Anche a distanza di migliaia di anni.

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