La data non è casuale: si trattava infatti del 50° anniversario del patto Molotov-Ribbentrop che, tramite un protocollo segreto, aveva consentito lo stazionamento di truppe sovietiche sul suolo delle tre Repubbliche baltiche, di fatto occupandole, per poi aprire la strada all’annessione all’Urss nel 1940.

Nell’agosto 1989, nel pieno della glasnost’ e della perestrojka, la divulgazione di nuovi dettagli sul protocollo segreto motivò la protesta: i movimenti indipendentisti estoni, lettoni e lituani organizzarono la manifestazione, a cui partecipò circa un quarto della popolazione totale dei tre paesi, partendo dalla piazza della cattedrale di Vilnius dove tutt’ora è presente una mattonella commemorativa con la dicitura stebuklas, “miracolo”.

Le autorità sovietiche, guidate da Michail Gorbačëv, risposero alla Catena Baltica tacciando i manifestanti di nazionalismo e anti-socialismo, senza però portare avanti alcun tipo di intervento. Pochi mesi dopo, il Congresso dei Deputati dell’Urss riconobbe e condannò il protocollo segreto del patto Molotov-Ribbentrop.

In un’Unione Sovietica sull’orlo del collasso, la Catena Baltica riuscì ad attirare l’attenzione del mondo e, grazie al suo grande impatto mediatico nonché emotivo, diede una forte spinta al ripristino dell’indipendenza di Lituania, Lettonia ed Estonia, diventata poi effettiva nel 1991.

? Giulia Pilia
? Kusurija (Wikipedia)

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?? ???? ?? Il 23 agosto 1989 circa due milioni di persone si tennero per mano lungo gli oltre 600 chilometri che collegano Vilnius a Tallinn, attraversando Riga, per chiedere l’indipendenza dall’Unione Sovietica, in quella che viene ricordata come la Catena Baltica.

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Nell’agosto del 1959, otto mesi dopo la rivoluzione cubana e il rovesciamento della dittatura di Batista, una spedizione guidata da Ernesto Che Guevara intraprese un tour mondiale che avrebbe portato i cubani a visitare la Jugoslavia socialista.

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? Podcast e suoni per l’estate 2024

Dopo quella della scorsa estate, abbiamo voluto regalarvi un’altra collezione di podcast, stavolta specifici sui Balcani, che vi potrà tenere compagnia in questi caldi mesi e in futuro. Non sono necessariamente lavori nuovi: ci sono anche progetti più datati emersi dallo sterminato mare – a volte un po’ confuso – dei lavori audio che parlano di una delle zone che più ci interessano.

➡️ meridiano13.it/podcast-sui-balcani-estate-2024/

Meridiano 13

Estate 2024: nuovi podcast sui Balcani • Meridiano 13

Nel 2023 abbiamo consigliato progetti audio su Europa orientale, Caucaso e Balcani. Quest'anno invece eccovi una lista di podcast sui Balcani

? 3 agosto - Il genocidio degli yazidi

Il 3 agosto 2014 i combattenti dello Stato Islamico dell’Iraq (ISIS) occupano il Sinjar, regione del nord iracheno situata a meno di 15 chilometri dal confine con la Siria: è così che inizia il genocidio degli yazidi, un popolo che abita tra Iraq, Siria, Iran, Turchia, Armenia e Georgia e che fa parte, per lingua e tradizioni, del mondo curdo.

Sul tema ne scrive il giornalista Simone Zoppellaro, che ha raccolto nel volume Il genocidio degli yazidi, edito da Guerini e Associati, una serie di testimonianze sulle persecuzioni di questo popolo. Le donne verranno deportate, violentate, schiavizzate e saranno oggetto di traffici umani illeciti; mentre agli uomini non resterà che scegliere: convertirsi o morire.

Considerato da diverse organizzazioni internazionali, tra cui l’ONU, un genocidio ancora in corso, vi invitiamo alla lettura di questo libro per scoprire l’ancora sconosciuta corrente religiosa dello yazidismo e lo sterminio del suo popolo.

✍️ Claudia Bettiol

Guerini e Associati

Il genocidio degli yazidi - Guerini e Associati

Primo in Italia e tra i primi in Europa, questo libro racconta la storia e la cultura di un’antica minoranza religiosa, quella degli yazidi, e il genocidio compiuto contro di loro. Nell’agosto 2014 lo Stato Islamico si lancia alla conquista della regione…