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1 месяц, 3 недели назад

presa durante il covid e il ricatto del greenpass. Non parlo d'altro, non parlo dell'aiuto ricevuto da tante persone nel luglio scorso a seguito di una mia emergenza. Ieri un'amica, leggendo l'ultimo post, mi manda un messaggio: "sei un uomo di una sensibilità ed intelligenza straordinarie". Che me ne faccio, cara amica, se alle 7:30 devo stare sul sistema operativo del lavoro salariato, che mi ha portato il collasso il 26 agosto e la malattia il mese scorso? Fatica inutile, che porta schizofrenia, frenata in ambito familiare dalla severità di mia moglie circa i miei comportamenti "strani" eventuali e dalle esigenze dei miei figli che in ogni caso devono essere soddisfatti.

1 месяц, 3 недели назад

Sono triste ed incazzato. Per 26 anni ho scritto per Contropiano, cercavo la gente di "sinistra", i "compagni". Dopo il ricovero per collasso quasi mortale dovuto a motivi di lavoro, avvenuto il 26 agosto, dopo qualche giorno che riesco a svegliarmi ed esser un pò lucido, mi leggo tantissimi messaggi di gente comune su telegram: "che fine hai fatto, Pasquale, siamo preoccupati, è da giorni che non scrivi". Parlo con mia moglie, finalmente mi decido a comunicare su telegram e facebook che ho avuto un collasso farmacologico, dopo due brevi collassi avvenuti giorni prima e che sono ricoverato. Il giorno dopo vengono all'Ospedale mio figlio David e Ste. David mi porta il cambio, un nuovo pigiama che ha comprato con i suoi soldi. Ste si avvicina: " sai Pasquale, mi stanno contattando tantissime persone che non conosco su telegram, vogliono sapere come stai e ti augurano di riprenderti". Gente comune, mai vista in vita mia, mai incrociata, nessuna telefonata. Dai "compagni" silenzio assoluto, anche settimane dopo. Nel letto di ospedale rimembravo che per 26 anni ho dato perle ai porci, a gente che non si merita niente. Leo Essen, nel fare la recensione al mio libro 50 anni di guerra al salario, scrisse lo scorso anno che gli articoli li scrivevo per Contropiano in ginocchio, nel treno Scalea-Pontecagnano, dopo il lavoro. Non è servito a nulla, emarginato ero negli anni novanta e duemila, emarginato fui sul letto di ospedale. Una volta uscito chiedo i diritti d'autore ma soprattutto il mio archivio. Non ottengo nulla. Scrivevo per Contropiano quasi ogni giorno, migliaia di pezzi andati via, potevano essere un puzzle per un nuovo libro che raccontasse l'Italia degli ultimi trent'anni, da destinare alle nuove generazioni, ai carcerati che possono leggere i miei libri, se vogliono, alla gente comune che mi apprezza, siano credenti o meno. Ho dovuto farne a meno. Ora sto ricominciando da capo, scrivo per Lantidiplomatico tre volte la settimana e chissà che non venga fuori qualcosa, magari sul governo Meloni. Come Leo Essen che scrive la sera, io scrivo all'alba, dopo aver visitato vari siti, esteri e nazionali.Ieri pomeriggio tardi ho fatto un ultimo post, molto apprezzato dalla gente di telegram. E forse in fondo, l'idea che mi diedero Filippo e Anna tre anni fa di creare un canale telegram di Piano contro mercato si è rivelata vincente. Non faccio presentazioni, dovevo farne una a Crotone, ma l'ultima malattia per lavoro che ho avuto mi impedisce viaggi, dovrò rimandare. La mia famiglia ha inviti in tutt'Italia, ma non abbiamo tempo e denaro. Spesso, quando ci sono le vacanze, Ste lavora al B&B, il B&B lavora mentre la gente è in ferie e Ste non vuole lasciare la madre, ormai con una certa età, da sola. Ho avuto voltafaccia, tradimenti, pettegolezzi, sono stato troppo generoso, ma lo facevo per la "causa", per risvegliare le coscienze. Alla fine mi accorgo di aver seminato qualcosa tra i miei figli e i loro amici, quando vengono a casa parlo sempre con loro, gente seria, che sta conoscendo sacrifici, come mai la mia generazione degli anni Ottanta conobbe. Piano contro mercato ha venduto, con una sola presentazione a Bologna, a Villa Paradiso (per inciso, lì fui boicottato e vendetti in tutto 4 copie), 1300 copie e ancora va. Una mia amica dice che verrà valorizzato nei tempi futuri, quando saranno maturi alcuni scenari. 50 anni di guerra al salario ha quasi raggiunto l'obiettivo dell'editore di 500 copie in un anno. Lui non ha tempo per valorizzare i miei libri, deve seguire tanti autori ed in piu' ha Lantidiplomatico da aggiornare. Si fa il mazzo, aiutato da alcune persone. All'alba vedo su telegram gli aggiornamenti serali dell'Antidiplomatico, lavoro enorme, encomiabile, con gran fatica, mentre gli altri siti di "sinistra" fanno lezioncine che non si discostano molto da una Schlein, da un Conte, da un Fratoianni. Anni persi, che nessuno mi ridarà. Il lato bello è che ho avuto modo di conoscere bella gente, addirittura una credente mi ha messo in contatto con una dottoressa che mi ha fatto disintossicare dalla proteina Spike

1 месяц, 3 недели назад

Mi ricordo il bombardamento delle due guerre in Iraq, la guerra in Afghanistan, le Torri Gemelle, la guerra civile jugoslava, il bombardamento Nato su Belgrado con aerei che partivano da basi italiane autorizzate dal governo d'Alema, la morte di Gheddafi, le varie guerre civili in Congo e in Africa tutta. Crescevo, bevevo, mi distruggevo, non vedevo spazi per me, ero precario, cameriere, disoccupato, formatore, addetto stampa. Avevo un ricordo lontano di Bologna. Ero cullato dalla mia fidanzata, la mia futura moglie. Nel mentre vedevo l'orrore, intravedevo le future guerre da noi, prima economico-finanziarie ed adesso il proclama di Macron e Ue: armiamoci e partite. Siate carne da macello per gli anglo e per le èlite europee, per il capitale fatiscente e putrescente occidentale, per l'asset inflation che deve ancora gonfiarsi, per la guerra ai salariati che dopo 50 anni continua ancora. Pensai a farmi una famiglia, ad avere figli. Vedevi i vari massacri dei palestinesi, fino ai giorni nostri, vedevo Papi inutili, vedevo un cristianesimo imbastardito dal postmodernismo, vedevo la "sinistra" vocata all'ecologismo, alle analisi dei cosiddetti scontri tra "imperialismi". Non ci avevano capito una mazza, non ci capiscono tuttora una mazza, l'asset inflation, il dominio finanziario Usa, pretendeva guerre e carne da macello, filosofia di bombardamento, malthusianesimo bellico fino ad arrivare al covid e al greenpass. Vedevo la sinistra tacciare i portuali triestini di fascismo, i cosiddetti no vax di fascismo, i Dpcm di Conte, i suoi regali a Confindustria. Oggi l'opposizione, Conte compreso, ha firmato un odg per domani alla Camera per condannare la solidarietà di Salvini alla Russia di Putin. Non mi importa di Salvini, ma che Conte arrivi a questo, dopo che i russi arrivarono in Italia ad aiutarci durante il covid, fa senso. Il fascismo nacque dai bombacciani, il nuovo fascismo nasce dall'ipocrisia, dal seguire il mainstream, dal wokismo, dal gender, dall'ecologismo di "sinistra", stampella delle èlite transnazionali. Vedevo l'orrore negli anni novanta e duemila, pensai a salvarmi, mi salvò la mia fidanzata. Ora non bevo piu', il lavoro salariato mi porta malattie, ho 54 anni e l'età adulta passata ad assistere ad orrori, economici, sociali, bellici, commerciali, culturali, televisivi, radiofonici. E stavo in silenzio. In questi mesi ho raccontato alcune cose, ora il silenzio mi ripara dall'idiozia imperante.

2 месяца назад

(l'Africa è piena di cristiani) sfrutta le contraddizioni Ue per volgere la strategia verso sud sud est. Ciò avrà conseguenze sulla tenuta del governo con un partito, la Lega, da sempre proiettato verso centro- nord est. I dossier in giro servono a questo, a vedere chi avrà la meglio.

2 месяца назад

Continua la "campagna mediterranea" della Meloni. Dopo Tunisia, Libia, Algeria, è ora la volta dell'Egitto. Sfrutta il marchio Ue, portandosi la von der Leyen e mettendo in pasto all'opinione pubblica la faccenda dei migranti , ma il suo scopo è un altro. L'Italia ha perso il Mediterraneo nel 2011, con la scomparsa di Gheddafi, voluta da Obama, Sarkozy e Napolitano, con Berlusconi, minacciato, costretto a mandare i caccia. Morì quel che definì "un suo amico". Poi ci fu il golpe di Monti e i governi piddini o gialloverdi, tutti incentrati verso il centronord dell'Europa. Intanto la Cina, come scrissi in Piano contro mercato, delocalizzava nel sud del Mediterraneo il 15% della propria produzione industriale a basso valore aggiunto, specializzandosi, in una corsa frenetica con gli Usa e con Taiwan, nell'high tech. Creava porti, zone franche, ricostruiva quartieri, costruiva autostrade, moschee e quant'altro. Stessa cosa nell'Africa nera. Qualche anno dopo fu la Russia a seguire il percorso della Cina, in un ottica politico-militare. La Francia fu cacciata fuori. La Meloni, subito al governo, prese le mosse di De Michelis e Berlusconi per ricontattare il sud del Mediterraneo e l'Africa, con il Piano Mattei, poca roba, ma l'importante era ritrovarsi. L'Africa si stava e si sta industrializzando, ha alti tassi demografici, la tecnologia aiuta i collegamenti, i cinesi costruirono tante autostrade e quartieri. Se da una parte rompe con la Cina, su diktat del Deep State americano, dall'altra parte la Meloni cerca di raccogliere i frutti dell'azione cino-russa con le imprese parastatali. Qualche hanno fa Eni scoprì in Egitto enormi giacimenti di petrolio e gas e, con la fine dei rapporti con la Russia, d'intesa con la Ue, alias Germania, l'Italia, per la Meloni si trasforma in hub energetico, dando chance allo stesso Mezzogiorno, se non fosse per l'autonomia differenziata. Il "mal d'Africa" meloniano, al centro dell'attenzione del prossimo G7 in Puglia, ha come contraltare il PNNR ancora non speso dove sono previsti infrastrutture al sud, compreso il famigerato Ponte sullo Stretto, antistorico ma che ha logiche militari, far avanzare le basi americane in Sicilia verso nord, verso la Germania, in un'ottica di probabile guerra mondiale, o in ogni caso di presa assoluta americana sull'Ue, percorso già iniziato con la fine dei rapporti Germania Russia e la distruzione del North stream, che permette alla Meloni di far avanzare la "Southern Route" energetica e, si spera, commerciale e industriale. Oggi su Repubblica un editoriale, Meloni double face, sovranista e atlantista. La Southern Route, appoggiata da Forza Italia, provoca dissidi con la Lega, da sempre vogliosa di spaccare l'Italia e andarsene in Baviera. Strano gioco quello della Meloni, avanza a tentoni, sfrutta ogni occasione, ogni "bacio" bideniano, o telefonate segrete con Trump, secondo la ricostruzione de Il foglio di sabato scorso, ma avente in mente la politica mediterranea di De Michelis e Berlusconi. Corsi e ricorsi storici, nel mentre Putin ha la presa assoluta in Russia ed avanza e a Gaza c'è il genocidio. La stessa cacciata di imprese italo cinesi si scontra con le contraddizioni di una parte della borghesia nazionale vogliosa di fare affari nell'Estremo Oriente. Se dovesse vincere Trump, ci sarà competizione assoluta, industriale, commerciale, finanziaria con la Cina, ma forse non guerra, in una triangolazione Usa-Cina-Russia (basi militari in Siria e in Libia) nel Mediterraneo. Lei attende, ed intanto va avanti con il "minuto" Piano Mattei, ben sapendo che la posta in gioco è ben altra, spostare, dopo la caduta del Muro di Berlino, l'asse europeo dal centro-nord est, al sud e al sud est. Dialoga con tutti, ma gli affari li fa nel Mediterraneo. Il 5 novembre sapremo se il suo sguardo, sempre che il suo governo stia ancora in piedi, proprio a seguito della triangolazione suddetta, si volgerà verso l'Estremo Oriente. Con l'India c'è già l'intesa, forse il paese al mondo che cresce di piu'. Il risiko meloniano, che vedrà Roma protagonista nel 2025 con il Giubileo

2 месяца назад

Il 17 marzo del 2016 lasciai definitivamente Crotone per trasferirmi come sede di lavoro Scalea. Fu un collega della Provincia a darmi l'idea, Loris, dove lì ha un bel B&B. Ma era dura, non me lo concedevano. Allora parlai con una persona di centrosinistra, mi accompagnò a Catanzaro con queste parole: "hai la famiglia a Pontecagnano e tu da anni vivi da solo a Crotone? Hai figli? Ma non esiste, devi tornare dalla tua famiglia, segui me". Girammo uffici uffici regionali, fino a quando il direttore generale, pressato da questa persona, firmò il trasferimento. La mia gioia fu immensa. Certo, si trattava di fare Pontecagnano Scalea andata ritorno, 4 ore e mezza al giorno, ma la sera ero a casa, vedevo i miei figli, mi alzavo alle 5 di mattina e percorrevo, di inverno o in autunno, anche con tempeste, il tragitto casa lavoro. Quando ritornavo da Scalea ero solito prendermi il caffé, ottimo, del Sig. Pasquale alla stazione ferroviaria di Pontecagnano, ogni mese facevo l'abbonamento. Scalea non fu molto felice, ma mi feci due amici preziosi, Antonella e Stefano. Poco prima che mi trasferissi a Salerno, nel dicembre del 1999, si misero assieme ed ora gestiscono anche l'ottimo ristorante di Stefano, dove ho avuto modo di cenare, a S. Nicola Arcella, una sera, rimanendo a Scalea. Delle volte, stanco, prendevo l'albergo, pagavo 30 euro senza colazione. La mia famiglia veniva dalla morte di mio suocero, avevamo grossi problemi, una casa da finire, Ste disoccupata, ma la gioia di stare le serate in famiglia era immensa. I viaggi erano durissimi, il treno si fermava ad ogni stazione, io trascorrevo il tempo parlando con i pendolari, molti insegnanti o con il capotreno. Delle volte il treno faceva sosta a Vallo della lucania per 10 minuti, facevamo a gara a chi offriva il caffé al bar e avevi modo di fumarti una sigaretta. A Scalea chiesi il telelavoro, nulla da fare, chiesi di fare l'economista, nulla da fare. Una burocrazia regionale sorda, intenta semplicemente a sperperare fondi comunitari o nazionali, senza senso, senza alcuna finalità. L'assurdità burocratica che ho vissuto alla Regione Calabria mi ricordavano alcuni racconti kafkiani. Ma non importa, la sera ero a casa, recuperai il rapporto con i miei figli e con mia moglie. Anche questa passò, cose della vita.

4 месяца назад

Elkann lascia i presidi industriali italiani per dedicarsi alla sanità privata, assieme a banche ed assicurazioni private, controllate da fondi esteri. Un soffocamento per le sorti del nostro Paese che solo un rinnovato patriottismo, all'insegna della difesa delle istanze del movimento operaio (ci sono ancora, nonostante le cazzate che si scrivono) può fermare.

4 месяца назад

La storia d'Italia, dall'unità in poi, è pervasa da potenze straniere che vogliono dominare il nostro Paese, testa di ponte del Mediterraneo. Succede che nel mondo dello shipping, a partire dagli inizi degli anni novanta, il canale di Panama non può permettere l'attraversamento delle nuove mega container, il canale di Suez sì. Da allora è un gioco tra l'imperialismo franco-tedesco (l'euro, ciò che non ha mai compreso Bagnai) e l'imperialismo anglosassone, volto a controllare il paese. Mani Pulite fu l'operazione che permise ciò, la vecchia classe politica, che si era guadagnata, anche a colpi di corruzione, di clientelismo ecc. (ma in tutti i paesi ci sono questi fenomeni) la stima del mondo arabo e dell'Estremo Oriente, fu spazzata via. L'imperialismo franco-tedesco vide il nostro paese come rete di subfornitura, nata agli inizi degli anni settanta a seguito della ristrutturazione dei grandi complessi industriali privati causati dall'autunno caldo. Ma non bastò, occorreva smantellare banche (privatizzazioni, fine della Legge bancaria del 1936), colossi industriali, reti industriali di semilavorati al sud, per permettere lo spostamento della forza lavoro meridionale al nord, allora alle prese con grave crisi demografica. L'imperialismo anglosassone vide il paese come ponte militare (ieri un amico di destra mi ha mandato una cartina del sud per il futuro, basi anglosassoni ovunque, da qui il Ponte dello Stretto). Si doveva impedire l'autonomia del Paese, tutto, unito, che solo la Prima Repubblica fece il miracolo di costruire, visto che, dopo 500 anni, la rotta anseatica, Northern Route, terrestre e marittima (soprattutto) perdeva ruolo. Fu assoldata una nuova classe dominante, tutta al servizio dei vari imperialismi, in un incontro-scontro tra i due che era rappresentato, a livello politico, dal cosiddetto centrosinistra e centrodestra (io non voto dal 1993). La Southern route fu boicottata, l'Italia perse ruolo, la subfornitura portava deflazione salariale (differenziale inflazionistico, e lotta per essa) tra Germania e Italia. La Legge Hartz IV tedesca diede il colpo di grazia all'Italia, la guerra in Iraq ci fece perdere decenni di relazioni con il mondo arabo. Si affacciò, dopo decenni, la Cina, con la Via della Seta: il Vaticano doveva offrire qualcosa alla Cina in vista della diffusione del cattolicesimo in quel paese, che la classe dirigente cinese preferiva e preferisce all'evangelismo (ci sono in Cina 100 milioni di evangelici, qualche decina di milioni di cristiani), legata agli Usa. Fu siglato il Memorandum nel 2019, la Southern Route sembrava dopo tre decenni prendere piede, in un gioco Russia-Usa-Cina. Quest'anno Meloni e soprattutto Tajani (legato all'imperialismo anglosassone) lo hanno fatto affossare. Ancora una volta la Southern Route fu boicottata. Oggi leggo su Il sole 24 ore che la guerra imperialista Usa- Gb, a cui si assocerà l'Ue, contro lo Yemen è un boomerang. L'Iran, dopo la strage dei 101 avvenuta per conto di Isis (Israele+Gb+Usa), è entrata in campo. Una chiusura dello stretto di Hormuz sarebbe il colpo definitivo all'Europa tutta e potrebbe sgonfiare la stessa asset inflation anglosassone. Come vedete, nella Storia esistono ragnatele di indagini del rapporto capitale-lavoro, di analisi dei vari imperialismi, di cause effetti della perdita della poca sovranità che abbiamo. Ora siamo nel 2024, tutti gli strumenti dello "Stato italiano" sono al servizio di potenze estere, in un gioco piu' grande di loro e che loro stessi faticano a capire. Ma sullo sfondo vi è sempre il dominio del capitale sulla forza lavoro, sul comando sul lavoro, la guerra al salario, la guerra al salario sociale globale di classe. L'imperialismo è sempre stato il nemico numero 1 del movimento delle lavoratrici e dei lavoratori, le loro espressioni politiche, che siano di élite o servili (come il nostro caso) non sono altro che pupazzi del capitale finanziario transnazionale. Ora abbiamo anche l'autonomia differenziata. Elkann lascia i presidi industriali italiani per dedicarsi alla sanità privata, assieme a banche ed assi

4 месяца назад

L'autonomia differenziata, in discussione oggi al Senato, voluta da Lega Lombarda, Pd, e maggioranza governativa, non sarà la tomba del sud, ma del nord. Lasciatemi studiare nei prossimi mesi .Le radici affondano nella nascita della Lega Lombarda che, secondo alcune ricostruzioni storiche, fu creata da ambienti finanziari bavaresi, le testa popolare dell'affondamento della Prima Repubblica. La Lega Lombarda si associava ai Ds, poi Pds, nella persona di Bersani, con un unico obiettivo: spostare forza lavoro dal sud al nord, causa, allora, del crollo demografico al nord, per rimpinguare la subfornitura che, dopo il collasso dei colossi pubblici, voluto da gente come Ciampi, Draghi, Prodi ecc, al servizio dell'imperialismo tedesco, causò l'emigrazione di milioni di meridionali.. La Lega Lombarda, ad oggi ,si è riciclata e fa da ponte tra imperialismo anglosassone e imperialismo franco-tedesco. Come la subfornitura portò in Italia alla deflazione salariale, l'autonomia differenziata porterà al collasso definitivo del salario sociale globale di classe. Già nel 2002 previdi, per la sanità, questo scenario, in uno scritto de La Contraddizione, in seguito pubblicato su Piano contro mercato. Al sud siamo abituati a sopravvivere, al nord no, per questo dico che sarà un boomerang per la popolazione del nord. Il fine, questa volta, è rimpinguare la sanità privata, dove si sono riciclati tanti gruppi ex industriali italiani. Per le condizioni di inquinamento che ci sono al nord, le condizioni di salute peggiorano sempre piu'. Venite al sud, combatterete con noi, e noi, assieme a voi, saremo la salvezza d'Italia, dopo 32 anni. L'autonomia differenziata, alla fine, è la tomba della Seconda Repubblica. Ricordatevi i 30 km all'ora oggi in vigore a Bologna, è un segno di dominio del capitale sulla forza lavoro che potrebbe protestare come succede in altre parti d'Europa.

4 месяца, 1 неделя назад

Bene, 50 anni di guerra al salario, a fine dicembre, ha raggiunto 450 copie, obiettivo dell'editore 500 entro fine aprile. Dovremmo farcela. Piano contro mercato continua ad esser acquistato, prima edizione, edizione città del sole, edizione Lad, un casino che non si capisce a quante copie sto. Probabilmente ho perso soldi, fesso come sono che ho assecondato certe scelte. Piano contro mercato è stato pubblicato in Spagna, vedremo, nei prossimi mesi in Germania. Fatene quel che volete, sprazzi di post che io scrivo in due minuti. Mi basta la riconoscenza di molte persone, alcune mi aiutano anche materialmente, le ringrazio. Non c'è cosa migliore nella vita che essere stimati da qualcuno, alla fine le fatiche del lavoro salariato, per il quale ci stavo lasciando la pelle, si dimenticano. Ho una vita parallela, dissociante, schizofrenica, ma cerco di tenerla a bada. Nel 2023 ho rotto con tanta gente, l'opportunismo e l'ingratitudine non mi sono mai piaciuti. Ho conosciuto altra gente, qualche giorno fa una donna eccezionale, la sentirò oggi pomeriggio. Ho rilasciato un'intervista a Gabellini un mese e mezzo fa, lui dice che le visualizzazioni, tutto sommato, sono buone. Cerco di fare del mio meglio, ma non aspettatevi da me politica, non intendo farla. A me piace stare vicino al caminetto e leggere, fumare, prendermi un caffé da Mimmo. Mi basta poco per vivere.

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