https://www.robertonecci.it/it/news/3377/il-declino-degli-alberghi-famigliari-in-italia-una-tradizione-al-tramonto-.html

https://www.robertonecci.it/it/news/3376/gestione-degli-npl-alberghieri-dall-incaglio-alla-sofferenza-fino-alla-ristrutturazione-del-debito.html

https://www.robertonecci.it/it/news/3375/il-nostro-approccio-alle-ristrutturazioni-di-impresa-ed-al-rilancio-delle-imprese-alberghiere.html

L’impatto della normativa sul "self check-in" nel settore ricettivo

La circolare del Ministero dell’Interno del Dipartimento della Pubblica Sicurezza chiarisce la corretta interpretazione delle disposizioni dell’art. 109 del T.U.L.P.S. in merito alla gestione delle procedure di
" check-in" nelle strutture ricettive italiane.

L'obiettivo delle disposizioni è garantire un controllo da parte delle autorità di pubblica sicurezza sul movimento degli ospiti per prevenire attività illecite.

Obblighi e limiti del "self check-in"

Identificazione degli ospiti

L’articolo 109 del T.U.L.P.S. impone che:

I gestori di strutture ricettive devono identificare ogni ospite tramite un documento d’identità valido e comunicarne i dati alla Questura entro 24 ore dall’arrivo.

La procedura è indispensabile per verificare la corrispondenza tra i dati trascritti e il documento esibito, elemento che può essere eseguito solo di persona.

Estensione alle locazioni brevi

Con il Decreto Legge n. 113 del 4 ottobre 2018, le stesse disposizioni si applicano anche ai locatori o sublocatori di immobili con contratti inferiori a 30 giorni, ampliando il campo di applicazione della normativa.

Check-in online o self-service

Il check-in online è ammesso come strumento organizzativo per anticipare la raccolta dei dati degli ospiti, ma non può sostituire l’obbligo di identificazione fisica. Al momento dell’arrivo in struttura, il gestore è obbligato a verificare la validità e la corrispondenza del documento d’identità con la presenza dell’ospite.

La normativa ha un impatto significativo sulle procedure operative delle strutture ricettive, specie quelle che puntano alla digitalizzazione e automazione del check-in.

Ripercussioni organizzative:

1. Necessità di personale dedicato:

Le strutture devono garantire la presenza di personale per verificare fisicamente l'identità degli ospiti, limitando la piena automatizzazione dei processi.

Le strutture che operano in modalità completamente self-service dovranno rivedere i propri modelli organizzativi.

1. Compliance normativa:

La mancata verifica fisica può comportare sanzioni amministrative o penali per il gestore.

1. Aumento dei costi operativi:

L’adozione di procedure di verifica in presenza comporta costi aggiuntivi per il personale.

Ripercussioni tecnologiche

1. Limitazioni alle soluzioni tecnologiche:

Nonostante l’uso crescente di sistemi digitali come scanner di documenti e riconoscimento biometrico, questi strumenti non sono sufficienti per adempiere agli obblighi normativi, se non supportati da una verifica fisica.

Riduzione dell’autonomia dell’ospite

L’imposizione della verifica fisica limita la piena autonomia che il "self check-in" potrebbe offrire. Questo potrebbe creare disagi per gli ospiti che arrivano in orari non coperti dal personale della struttura, soprattutto in realtà come piccoli B&B o case vacanze.

https://www.robertonecci.it/it/news/3240/un-albergo-come-moltiplicatore-della-qualita-della-vita.html

Investhotel Capital Partners: leader nelle valutazioni e nei risanamenti delle aziende alberghiere

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