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#STRADA CHIUSA AL GENOCIDIO
#ROUTE FERMÉE AU GÉNOCIDE

Quest’anno il Tour de France, le cui prime tre tappe si svolgeranno in Italia, si annuncia più che mai spettacolare con Tadej Pogačar che cercherà l’accoppiata Giro-Tour che non riesce dall’impresa di Marco Pantani del 1998.
Uno spettacolo che, come accade purtroppo da alcuni anni, è macchiato dalla presenza in gruppo della Israel-Premier Tech; una delle tante armi con cui l’entità coloniale e genocida sionista cerca di ripulirsi la faccia.

Quello che dovrebbe essere un momento di festa e partecipazione popolare è diventato uno strumento di propaganda e brandizzazione per chi da più di 76 anni occupa la terra di un altro popolo e fa un utilizzo sistematico della pulizia etnica della popolazione palestinese.

Non possiamo accettare che davanti ad un genocidio, a 40 mila palestinesi assassinati da Israele e a più di 1 milione di profughi l’Unione Ciclistica Internazionale e gli organizzatori del Tour de France continuino a far partecipare alle competizioni internazionali una squadra israeliana. L’ennesimo doppio standard occidentale visto che dal 2022 alle squadre russe e bielorusse è stata negata la licenza UCI.

PORTIAMO LE BANDIERE PALESTINESI ALL’ARRIVO DELLA TAPPA DEL TOUR DE FRANCE A BOLOGNA
CI VEDIAMO DALLE 12 SOTTO IL MONUMENTO DI PIAZZA VIII AGOSTO

Non tolleriamo che la nostra università faccia accordi con istituzioni sioniste come l’Hebrew University of Jerusalem. Come abbiamo spiegato nella mozione (testo in bio) che sarà discussa in Senato accademico il 18 giugno, l’Hebrew University è stata illegalmente costruita su Territori Palestinesi Occupati, violando numerose Risoluzioni dell’ONU nonché la Quarta Convenzione di Ginevra. Non è tutto: il Campus di Mount Scopus della Hebrew University ospita una base militare e fornisce supporto logistico alle operazioni di sorveglianza e di repressione svolte dall’IDF e dalla polizia israeliana contro le comunità palestinesi limitrofe. Ancora, l’HUJI offre 4 programmi didattici in collaborazione con le IDF e le Unità di Intelligence che hanno, tra i vari obiettivi, la formazione delle alte cariche militari e lo sviluppo di tecnologie impiegate nell’oppressione genocida del popolo Palestinese. Diverse università nel mondo hanno rescisso le proprie collaborazioni con la HUJI e pretendiamo che UniBo faccia lo stesso!

Ci vediamo lunedì 17/6, a un giorno dal senato accademico, per parlare della mozione presentata al Senato e per discutere delle prossime giornate di lotta. Non mancare!

Continuiamo a ripetere che è proprio quando siamo più forti che veniamo attaccatə e repressə più duramente: è bene che gli organi e le cariche istituzionali che pensano di poterci fermare sappiano che non abbiamo paura delle loro intimidazioni, che ci fermeremo soltanto quando la Pal3stina sarà libera dall’occupazione coloniale isra3liana.
L’intifada studentesca ha ancora tutto da conquistare, ci vediamo in presidio!

La lotta del movimento studentesco continua!
LINK in BIO per leggere la mozione contro gli accordi con l’HUJI

https://www.instagram.com/p/C7kANzAsvNY/?igsh=MTRtcWV4cHc4eXBrMg==

OGGI IN PIAZZA SCARAVILLI

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Dopo una grande battaglia portata avanti in questi giorni, i lavoratori Fercam che hanno partecipato anche all'occupazione del rettorato, vincono la battaglia e tornano a lavorare escludendo la lavorazione della merce in partenza e in arrivo da ISRAELE!
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BLOCCATO ACCORDO CON LA HEBREW UNIVERSITY ✊

• schierarsi con la resistenza del popolo palestinese, con Gaza, con la Palestina e contro il sionismo per la liberazione totale;
• reclamare a gran voce libertà per Anan, Ali e Mansour, i 3 partigiani palestinesi nelle carceri italiane;
• fermare la macchina bellica, in Italia, in Europa e ovunque!

Ci appelliamo ai tanti movimenti, alle realtà sociali di lotta e alle singole persone, per scendere in piazza e costruire con noi questa mobilitazione, anche per opporci con forza ai regimi di guerra nei nostri territori e alla repressione del governo Meloni.

Invitiamo dunque a comporre assieme una grande testa sociale nel corteo del 25 Aprile, senza vessilli di organizzazioni ma piena di bandiere palestinesi, che sono sempre più il simbolo di una lotta globale contro le ingiustizie!

ORA E SEMPRE RESISTENZA! PALESTINA LIBERA!

Ci vediamo il 25 Aprile alle ore 10.30 in piazza dell’Unità!