https://youtu.be/eeYX-Y_Sym4?si=2xsItl7gKj9HvD8A

-TRUMP SAYS HE WILL ANNOUNCE RECIPROCAL TARIFFS ON TUESDAY OR WEDNESDAY TO GO INTO EFFECT ALMOST IMMEDIATELY
-TRUMP: WILL ANNOUNCE 25% TARIFFS ON STEEL, ALUMINUM MONDAY

Queste due notizie stanno scombussolando gli indici domenicali con il Nasdaq100 che è andato sotto fino a 200 punti e il DAX di oltre 100.

È la terza domenica consecutiva in cui le partenze dei futures sugli indici USA vengono compromesse da notizie negative: due settimane fa la causa fu DeepSeek, mentre sia stasera che domenica scorsa è stato il tema dei dazi doganali a spaventare i mercati.

Continua quindi a persistere la “Logica San Tommaso”, descritta nel mio video del 1° febbraio. Questi mercati si dimostrano sempre più sorprendenti: inizialmente reagiscono in maniera blanda, quasi con indifferenza, ai primi annunci di Trump, per poi scomporsi in modo significativo quando arriva un secondo annuncio che conferma il precedente.

Si può dire di tutto su Trump, ma quando afferma qualcosa, quasi sempre seguono i fatti. È strano che il mercato non sconti immediatamente le sue dichiarazioni, ma attenda invece una doppia conferma prima di reagire.

Ribadisco quindi quanto già scritto qui il 2 febbraio scorso.

TRUMP e i DAZI

Che si dica quello che si vuole, ma i mercati si nutrono e vivono solo se esiste la loro imprevedibilità.
Da anni, i mercati si sono progressivamente svincolati dalle logiche macroeconomiche, stimolati da processi decisionali che non contemplano più una riflessione banale su ciò che accade o potrebbe accadere, ma si basano su analisi estranee alle dinamiche della realtà, alla ricerca di inefficienze secondo modelli quantitativi.
Questo progressivo accanimento scientifico sulle scelte operative cambia, come sempre accade, le mode operative, che però sono destinate a diventare obsolete, perché il mercato rimane e rimarrà sempre a somma zero.
I mercati si accorgeranno solo domani che Trump attuerà il suo piano tariffario, una cosa che era scontata ma ripetutamente snobbata, proprio perché le nuove logiche operative si disinteressano dei fatti concreti.
Forse, per qualche giorno, converrà prestare maggiore attenzione a ciò che succede, piuttosto che continuare a ragionare con criteri che, come sempre, sono destinati a diventare obsoleti.

https://youtu.be/vb21H5Op8XQ?si=j3rzc2nbEPl1m5mx

Come la penso sul Dollaro?
Ribadisco il mio target sul Gold!

https://www.youtube.com/live/HktqqfRVHI8?si=P7s-9WoA-GNN5vif

Alle 11:30 La diretta

https://www.youtube.com/live/HmNRrDF92TA?si=RAmC8_I-vS7CJNU4

Alle 11.00 per la diretta

Powell a Jackson Hall annuncia l'inizio del taglio dei tassi da parte della Federal Reserve.
La notizia era già scontata da tempo al 100% dai mercati ed anche dalle quotazioni dei FED Funds.
È il mercato, bellezza!

LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA

Dopo un violentissimo temporale che aveva provocato grande angoscia e spavento, si ritorna lentamente alle normali abitudini.
Un violento recupero delle quotazioni, in meno di una decina di giorni, ha portato nei mercati quella tranquillità per cui sembrerebbe che comprare domani sia molto meno rischioso che averlo fatto il 7 agosto, quando scrissi l'ultimo post.
Sono certo che nell'animo degli investitori vi sia adesso una minore preoccupazione rispetto a prima e non noto più tutti quei segnali d'allarme che arrivavano come saette durante la tregenda.
Scomparsi i grilli parlanti siamo certi che comprare domani sia meno rischioso che farlo durante la tempesta?
Di sicuro i dopopalisti navigati avranno tante spiegazioni valide e adesso si godono la quiete.
A me sembrava molto meglio approfittar del mare "Forza 10", ma adesso che è "Forza 2" è paradossalmente più pericoloso.

IL COSTO DELLA TRANQUILLITÀ

Risulta fisiologico cercare di avere un'esistenza tranquilla, senza pathos. Il sogno di tutti sarebbe quello di avere buoni rendimenti senza andare incontro al rischio: magnifico!
Infatti nelle situazioni di alta volatilità è normale sentire esperti predicare circospezione e fanno anche bene, fidatevi!
Ci fosse mai uno che dica di comprare, ma anzi, "bisogna evitare questi momenti di grande indecisione"
Sarà tutto vero, per carità, ma se poi si recupera allora "ha recuperato troppo", se poi scende allora "ma adesso scende ancora"
Alla fine è sempre un rimandare, fino che ci si scorda quanto è stato detto.
Non entro nel merito di queste questioni di lana caprina, ma volevo sottolineare solo un punto: chi vuole fare affari aspettando la tranquillità, deve sapere di essere disposto a pagare di più.
È sempre stato così, e sarà sempre così!
Io rimango dell'idea che meglio sia comprare oggi, che durante i tempi tranquilli dei record!