Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
Last updated 4 months, 1 week ago
Ultimora.net - Le ultime notizie passano prima da qui ?
? twitter.com/ultimoranet
? @ultimora_network
? @ultimoragroup
? [email protected]
? @igilu ??? @lopao
ℹ️ In qualità di Affiliato Amazon, riceviamo un guadagno dagli acquisti idonei
Last updated 1 year, 8 months ago
📰 Aggiornamenti in tempo reale dall'Italia.
🎥 Notizie, foto e link per tenervi sempre aggiornati.
👉 Tutti i nostri canali: @NotizieItalianeNetwork
🤖 Aggiungi @Notizieitaliane24Bot e ricevi le notizie direttamente sul tuo gruppo.
Last updated 2 days, 7 hours ago
Manifestazione molto toccante ed efficace a Oslo, in Norvegia.T.me/GiuseppeSalamone
**Il ministero della Difesa Russo ha comunicato che un blindato di fabbricazione italiana Shield è stato distrutto in un bombardamento nella regione russa di Kursk. Quindi si presume che siano entrati in Russia con mezzi e armi Italiane.
Crosetto qualche giorno fa ci ha rassicurati che nessun armamento inviato a Zelensky dall'Italia è stato usato per invadere il territorio Russo. Tajani ha dichiarato che le armi italiane sul suolo Russo non si usano.
La donna, madre e Cristiana invece tace. Qui ci devono spiegare un paio di cosette: o non contano nulla nemmeno agli occhi di Zelensky, oppure ci stanno mentendo spudoratamente sapendo di mentire.
In tutto ciò ancora è segreto l'elenco delle armi inviate in Ucraina e dall'opposizione non si vede alcuna iniziativa concreta per fare chiarezza. Soprattutto da quel PD guidato da Elly Schlein che sembra la guardia del corpo di Meloni per quanto riguarda la posizione guerrafondaia e ultra atlantista assunta dall'Italia.
Traditori della patria!**T.me/GiuseppeSalamone
**INCHIESTA DI HAARETZ CONFERMA USO SISTEMATICO DEI PALESTINESI COME SCUDI UMANI DA PARTE DELL'ESERCITO ISRAELIANO:
Una nuova inchiesta di Haaretz ha rivelato che l'esercito israeliano usa sistematicamente civili palestinesi, compresi bambini e anziani, come scudi umani, una pratica che viola il diritto internazionale ed è stata a lungo condannata dalle organizzazioni per i diritti umani. Il rapporto conferma che la pratica viene portata avanti con la conoscenza di alti ufficiali militari, fino al Capo di Stato Maggiore.
Secondo l'inchiesta di Haaretz, questa tattica è stata impiegata ripetutamente in varie operazioni, con soldati che hanno utilizzato civili palestinesi per proteggersi dai combattenti della resistenza. Questa pratica, nota come "scudo umano", comporta l'obbligo per i civili di accompagnare le forze militari o di rimanere in pericolo per scoraggiare il fuoco, mettendoli di fatto in grave pericolo.
I risultati dell'indagine corroborano numerosi resoconti di testimoni oculari palestinesi e gruppi per i diritti umani che hanno documentato a lungo l'uso di tali tattiche da parte dell'esercito israeliano. Questi resoconti evidenziano incidenti in cui i palestinesi, compresi bambini e anziani, sono stati costretti a stare vicino a veicoli militari o a entrare in edifici o tunnel prima dei soldati durante i raid in tutta Gaza.
Questo uso sistematico di scudi umani non solo mette in pericolo vite innocenti, ma costituisce anche una chiara violazione del diritto umanitario internazionale, che proibisce esplicitamente l'uso di civili in questo modo. Nonostante la condanna diffusa, l'inchiesta di Haaretz indica che la pratica rimane parte integrante delle procedure operative dell'esercito israeliano.
Funzionari palestinesi e gruppi di pressione hanno documentato decine di casi in cui l'esercito israeliano ha utilizzato i palestinesi come scudi umani e hanno ripetutamente chiesto un intervento internazionale immediato e l'accertamento delle responsabilità per le azioni dell'esercito israeliano. (QNN)
**Non ci sono più parole davanti a ciò che sta combinando Giorgia Meloni. Non ci sono più posti dove quella parte di italiani per bene possa nascondersi dalla vergogna a causa dei comportamenti della donna, madre e Cristiana.
L'ultima appena fresca fresca rimarrà indelebilmente nella storia, una macchia sull'Italia enorme che difficilmente potrà essere cancellata.
Gli ambasciatori di Italia, Usa, Regno Unito, Francia, Germania, Canada e Unione Europea hanno fatto sapere attraverso una lettera congiunta che boicotteranno la cerimonia di commemorazione della bomba atomica a Nagasaki sganciata dagli Stati Uniti d'America. E lo faranno perché le autorità Giapponesi, in particolare il Sindaco di Nagasaki, non hanno invitato lo stato terrorista di israele come segno di protesta per il genocidio a Gaza. Incredibile!
Non ci sono più parole davanti allo schifo che la coalizione occidentale riesce a mettere in campo. Una coalizione che sostanzialmente continua a delinquere non solo militarmente, ma anche diplomaticamente. Perché non è possibile avere questi comportamenti spudoratamente vergognosi.
Non ci sono parole, solo la speranza che un giorno si possa stare al mondo senza questi maledetti suprematisti che della guerra e del colonialismo ne hanno fatto un credo.
Vergognatevi, maledetti!**
**Il report della Ong B’Tselem: “Torture, abusi e fame nelle carceri israeliane”. 100 pagine e 55 testimonianze di cui 21 da Gaza per oltre una dozzina di strutture carcerarie israeliane trasformate in una rete di campi “incentrati sul maltrattamento dei detenuti”.
“Ci hanno portato a Megiddo. Quando siamo scesi dall’autobus, un soldato ci ha detto: ‘Benvenuti all’inferno’. Fouad Hassan 45 anni, di Qusrah nel distretto di Nablus.
Sari Huriyyah, palestinese, 53 anni: “C’era una finestra nella cella, attraverso la quale sentivamo i detenuti piangere e urlare mentre le guardie li picchiavano. Le guardie urlavano intimando loro di abbaiare come cani. Abbiamo sentito alcuni dei detenuti abbaiare davvero dopo essere stati picchiati. Le guardie hanno riso, ovviamente”.
Si chiama Welcome to hell (“Benvenuti all’inferno”) il report della Ong B’Tselem che documenta il “crimine di guerra” di torture e abusi nelle carceri israeliane dal 7 ottobre: 100 pagine e 55 testimonianze di cui 21 da Gaza per oltre una dozzina di strutture carcerarie israeliane trasformate in una rete di campi “incentrati sul maltrattamento dei detenuti”.
“In questi spazi, in cui ogni detenuto è intenzionalmente condannato a un dolore e a una sofferenza gravi e incessanti, funzionano di fatto come campi di tortura”, scrive il gruppo per i diritti umani. Tra le violazioni, “frequenti atti di violenza grave e arbitraria; aggressioni sessuali; umiliazione e degradazione; fame deliberata; condizioni igieniche forzate; privazione del sonno; divieto e misure punitive per il culto religioso; confisca di tutti i beni comuni e personali; e negazione di cure mediche adeguate”.
Per questo in 10 mesi sono 60 i detenuti palestinesi morti sotto custodia israeliana. Per “una politica istituzionale sistemica incentrata sul continuo abuso e sulla tortura di tutti i prigionieri palestinesi”, si legge sul report. Politica “attuata agli ordini del ministro della sicurezza Itamar Ben-Gvir, con il pieno appoggio del premier Netanyahu”. B’Tselem ha sollecitato la Corte penale internazionale (Cpi) a indagare in modo indipendente, “poiché tutti i sistemi statali di Israele, compresa la magistratura, sono mobilitati a sostegno di questi campi di tortura”. L’appello a istituzioni e organismi internazionali è porre immediatamente fine alle crudeltà e riconoscere Israele come un regime di apartheid”. (Il Fatto Quotidiano)
**Le reazioni adirate all’assassinio di Haniyeh di Russia e Cina – oltre che della Turchia di cui fu ospite – dicono che questi alleati di Teheran si sentono direttamente chiamati in causa. Soprattutto Pechino, primo partner economico di Teheran, che prima ha mediato un accordo tra l’Iran e l’Arabia saudita e poi, di recente, anche un’intesa tra le fazioni palestinesi per il futuro di Gaza. Quanto alla Turchia di Erdogan, in rotta di aperta collisione con Israele, non si può certo ignorare che Ankara – sulla via di riallacciare le relazioni con la Siria di Assad – è membro delle Nato dal 1953 e rappresenta il maggiore esercito dell’Alleanza sul fianco sud-orientale del Mediterraneo: tra pochi giorni ci sarà il vertice generale della Nato a Washington e non sarà certo una passerella visto che sul tavolo ci sono conflitti come l’Ucraina, Gaza e ora nel più vasto Medio Oriente.
Ma ovviamente i più coinvolti di tutti sono gli Stati uniti che non si capisce da chi siano governati e quale sia il senso delle loro azioni, soprattutto in Medio Oriente. Verrebbe da dire che dopo il discorso di Netanyahu al Congresso che il premier israeliano, ricercato dalla procura della Corte penale internazionale, abbia preso la guida anche a Washington. In realtà sta approfittando della voragine che si è aperta da qui a novembre con il ritiro dalla campagna elettorale di Biden per dare libero sfogo alla deriva bellica e omicida dello stato israeliano che dopo il 7 di ottobre ha trovato una sponda negli estremismi radicali della regione. Proseguire la guerra contro Hamas a Gaza e sul fronte nord contro Hezbollah, rappresenta una sorta di assicurazione sulla vita politica di Netanyahu e del suo governo. E questa polizza ha come garanti e complici gli Stati uniti.
Non solo Netanyahu sa che da questa amministrazione Biden in via di liquidazione non verranno conseguenze ma che gli Stati uniti saranno in guerra al suo fianco. Non ha motivo di dubitarne visto che in mesi di conflitto a Gaza – dove gli israeliani hanno fatto 40mila morti perlopiù civili – gli Usa gli hanno versato decine di miliardi di dollari di aiuti militari. Anzi, invece di frenarlo, lo hanno applaudito, con poche eccezioni, quando ha evocato nel suo discorso di Washington la guerra all’Iran. Le stesse balbettanti mediazioni americane nella regione sono apparse più che altro delle perdite di tempo. Basti pensare a quello che non ha fatto l’inviato Usa Amos Hochstein in Libano, un ex militare israeliano che ai democratici americani in questi anni è servito più a seminare guai che a risolverli.
Ma il più incredibile è il segretario di stato Usa Blinken. Scomparso da un po’ di tempo dal quadrante mediorientale, dove ha lasciato che fosse la Cia a occuparsene con i brillanti risultati che vediamo, Blinken ha evitato di fare ipotesi sull’impatto che la morte di Haniyeh avrà sugli sforzi per un cessate il fuoco a Gaza e ha dichiarato, testuali parole: «Ho imparato nel corso di molti anni a non fare mai ipotesi sull’impatto che un evento ha avuto su qualcos’altro. Quindi non posso dire cosa significa». Lunare. Questo è il segretario di stato Usa da cui in parte dipendono le sorti dell’umanità, non un passante qualunque. «Vuoto di potere in Medio Oriente», titolava in marzo un articolo di Foreign Affairs. E ora è in questo vuoto che viene inghiottito il destino di milioni di persone. 2/2**T.me/GiuseppeSalamone
**Hanno ucciso l’uomo del negoziato:
Medio Oriente. Proseguire la guerra contro Hamas a Gaza e sul fronte nord contro Hezbollah, è la polizza di assicurazione sulla vita politica del premier israeliano. Garanti e complici gli Usa
Quando uccidi il negoziatore vuol dire che del negoziato non ti importa nulla. E pure del cessate il fuoco a Gaza. La scelta di Tel Aviv è quella di una guerra infinita ai palestinesi e allargata a tutto il Medio Oriente, rappresaglie comprese (se resteranno rappresaglie). È questo il messaggio brutale che Israele e Netanyahu hanno consapevolmente inviato alla comunità internazionale con l’assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh, colpito a Teheran, e che aveva condotto in questi mesi le trattative su Gaza a Doha e al Cairo. Poche ore prima gli israeliani avevano ucciso in Libano con un drone Fuad Shukr, considerato uno dei vertici di Hezbollah, il movimento sciita capeggiato da Nasrallah.
Queste due operazioni contro massimi esponenti dell’«asse della resistenza» sono dirette contro l’Iran considerato lo sponsor più importante dei movimenti anti-israeliani. L’aria che tira dalle parti del governo dello Stato ebraico è quella di puntare a una resa dei conti con i suoi nemici e avversari. Il clima generale dopo l’assassinio di Haniyeh sembra quasi evocare il colpo di pistola che nel 1914 a Sarajevo fece fuori l’arciduca Francesco Ferdinando, erede del trono austriaco, e noi europei, inesistenti e muti, appaiamo come i sonnambuli, alla vigilia della grande guerra, descritti nel libro di Christopher Clark.
Dentro Hamas, Haniyeh era il referente politico all’estero, soprattutto in Qatar e tra le petro-monarchie sunnite del Golfo e rappresentava lo schieramento più favorevole al negoziato del movimento islamico palestinese. Yahya Sinwar, l’altro capo nel mirino di Israele, è espressione soprattutto dell’ala militare e del fronte interno. Anche se applicare categorie politiche tradizionali in questi casi può apparire arbitrario, Haniyeh era l’”uomo ragno” che tesseva la tela diplomatica. Insomma hanno ucciso l’uomo del negoziato.
La stessa stampa israeliana parla di una guerra regionale imminente: ma questa volta il conflitto potrebbe avere conseguenze ancora più ampie. 1/2**T.me/GiuseppeSalamone
**Lo so che ormai da quando è iniziato il genocidio l'80% di ciò che posto riguarda Gaza. Per chi mi segue da prima sa benissimo che ho sempre documentato ciò che succedeva in Palestina e ciò che combinava israele. Ricorderete quando scrivevo che israele era le "stelle e strisce del Medio Oriente" e la questione veniva dimenticata da tutti perché impopolare soprattutto sui social. Anche da chi oggi (per fortuna) ne fa una battaglia quotidiana. La causa Palestinese mi è sempre stata a cuore perché è il Popolo più martoriato della storia. Spesso mi ritrovo messaggi e mail dove mi viene chiesto di parlare di più di economia o delle situazioni parlamentari italiane come lo facevo prima. Mi spiace deludere chi me lo chiede ma ve lo dico col cuore in mano, non ce la faccio. Sono da solo a gestire tutto, ho un lavoro, un impegno amministrativo e una figlia piccola che ha bisogno di un papà. Quel tempo che cerco di ritagliare non mi permette di affrontare più questioni e siccome devo scegliere, ho scelto di dedicare la maggior parte del tempo alla causa Palestinese per due motivi: il primo perché è una cosa che non ho mai visto, il secondo perché sta venendo censurata vergognosamente. Nel video che vedete sopra c'è una bambina che chiama il suo papà. È la figlia del giornalista Ismail Al-Ghoul, ammazzato dal terrorismo di stato israeliano. Lei non lo sa che il suo papà è stato ammazzato mentre faceva il suo lavoro cercando di far vedere al mondo intero quello che sta facendo loro israele. Il suo papà è morto per il futuro di sua figlia, alla quale le stanno togliendo tutto: sogni, speranze, vita. Ogni giorno vedo e vediamo centinaia di video come questi. In ogni video c'è una persona, una famiglia, una storia e sofferenze infinite. Non posso voltarmi dall'altra parte, mia figlia tra qualche anno mi chiederà dov'ero e cosa ho fatto nel mio piccolo. Non ho alcuna voglia di fare scena muta e consegnargli un padre che quando i bambini venivano fatti a pezzi si girava dall'altra parte. Lo so, in tanti mi dicono che non basta e molto probabilmente hanno ragione. Faremo di più ma servirà l'aiuto di tutti. Perché se mai dovessimo riuscire nell'impresa di organizzare un presidio europeo davanti al Parlamento Europeo, bisognerà essere a milioni...
Buona notte!**T.me/GiuseppeSalamone
Anziché fare appelli **che non servono a nulla, tantomeno a Netanyahu che se ne fotte altamente e continua del tutto indisturbato nella carneficina, iniziate a fare il vostro lavoro per come si deve.
Anziché chiedere a Netanyahu di garantire la libertà di informazione, iniziate voi (ovviamente con le dovute e rarissime eccezioni) a fare il vostro lavoro per come si deve magari iniziando col "fare il culo" al Quirinale e a Palazzo Chigi per aver riservato onori al criminale di guerra Herzog.
Anziché scrivere testualmente: "sono stati uccisi più di 100 fra reporter e professionisti dei media", scrivete i nomi e raccontate le storie dei 162 giornalisti spappolati dal terrorismo di stato israeliano.
Prima di fare appelli chiedendo la libertà, iniziate voi a essere liberi e a mostrate ogni singolo bambino e civile ammazzato dal governo israeliano, indignatevi sulle prime pagine e rompete i protocolli imposti nelle TV.
Avete un potere enorme. Usatelo! Altrimenti sarete solo degli ipocriti!**T.me/GiuseppeSalamone
Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.
Last updated 4 months, 1 week ago
Ultimora.net - Le ultime notizie passano prima da qui ?
? twitter.com/ultimoranet
? @ultimora_network
? @ultimoragroup
? [email protected]
? @igilu ??? @lopao
ℹ️ In qualità di Affiliato Amazon, riceviamo un guadagno dagli acquisti idonei
Last updated 1 year, 8 months ago
📰 Aggiornamenti in tempo reale dall'Italia.
🎥 Notizie, foto e link per tenervi sempre aggiornati.
👉 Tutti i nostri canali: @NotizieItalianeNetwork
🤖 Aggiungi @Notizieitaliane24Bot e ricevi le notizie direttamente sul tuo gruppo.
Last updated 2 days, 7 hours ago