🇷🇺 • La Russia è accerchiata?

È noto ormai, come viene qui chiamato, il senso di accerchiamento della Russia. Questo motiva praticamente tutte le azioni di Mosca nelle relazioni internazionali.

Tuttavia non è una semplice percezione russa, anzi, fa anche parte di una precisa strategia occidentale: un articolo della rivista Analisi Difesa, che invitiamo a leggere, riporta un famoso (per chi è del settore) report del think tank inglese RAND, dal nome “Overextending and Unbalancing Russia”.

All'interno, in sostanza, troviamo tutta una serie di aree in cui la NATO deve concentrarsi per "stirare" la Russia, portarla cioè oltre il limite delle sue capacità nella gestione dei territori che ha intorno che sono sotto la sua influenza. Tra queste: area economica, energetica e militare.

Ebbene, nonostante in Ucraina la situazione sembra volgere a favore di Mosca, due eventi piuttosto recenti hanno confermato l'attualità di questa strategia. Pensiamo all'Armenia, un tempo nella sfera d'influenza russa e ora orientata verso gli USA dopo la sconfitta nel Karabakh contro l'Azerbaigian nel 2023. Pensiamo anche alla Siria, sottratta a uno dei più famosi alleati di Putin qualche settimana fa.

Quindi chi sta vincendo nella partita in Ucraina, o meglio, nella "Guerra grande" com'è stata definita dalla rivista Limes? La Russia che sta avendo la meglio sul campo o la NATO che sta cercando di "stressarla" con le sue azioni nelle sue zone d'influenza?

Foto: limes

🧭👉 Unisciti a @geopoliMS

⚔️ • Yarmuk 636 d.C., la battaglia che consegnò la Siria all'islam.
Pochissimi conoscono questa battaglia. Anzi, pochissimi conoscono la storia delle guerre arabo-bizantine. Guerre cruciali, che ridisegnarono il teatro mediorientale e mediterraneo. In questa battaglia si vide molto bene la superiorità tattica dei musulmani, guidati da Khālid ibn al-Walīd, soprannominato "la spada dell'islam".

Correva l'anno 636 d.C. e i musulmani si erano affacciati da poco sulla scena internazionale. L'impero bizantino (romano d'oriente), invece, era appena uscito vittorioso da una lunga guerra contro il suo acerrimo nemico: la Persia dei sasanidi.

La battaglia si svolse nell'area che oggi è al centro dell'attenzione, ovvero la Siria. I due eserciti si scontrarono sul fiume Yarmuk (odierna zona occupata da Israele) e i musulmani riuscirono ad avere la meglio. Senza scendere troppo nelle tattiche specifiche, il sapiente uso della cavalleria da parte di Khālid riuscì a compensare l'inferiorità numerica dell'esercito islamico (oltre al fatto che i musulmani riuscirono a portare i bizantini nel luogo di battaglia che avevano scelto).

Le conseguenze furono ben più clamorose della vittoria stessa. L'imperatore romano Eraclio dovette constatare la perdita della Siria intera e ritirò le sue truppe nell'Anatolia (odierna Turchia). I musulmani, per parte loro, videro sancita la propria superiorità militare e si imposero nel Medio Oriente per i secoli a venire.

🧭👉 Unisciti a @geopoliMS

🤿 • Dopo l'ennesimo episodio di danneggiamento di cavi sottomarini (cercate proprio "cavi sottomarini" su Google e vedete quanti risultati vi escono fuori), abbiamo scoperto che esiste anche una "dimensione subacquea" della guerra. Non noi di Geopoli, che invece ve lo avevamo già accennato in questo post; ma la coscienza collettiva di tutti coloro che si occupano di geopolitica.

Secondo le parole del Capo di Stato Maggiore della Marina militare italiana, l'80% dei fondali marini ci è sconosciuto, ma potrebbe nascondere risorse minerarie enormi. Chiaro, un generale della Marina non può che focalizzare l'attenzione sul mare, eppure le recenti notizie hanno dimostrato quantomeno l'importanza di questi fondali in termini di telecomunicazioni.

La dimensione subacquea è dunque entrata a pieno titolo nella "guerra moderna" e, anche se noi non ci prestiamo molta attenzione, in essa si intrecciano trame mondiali. Da ricordare, come accennato, che il 95% delle connessioni Internet viaggia lungo i cavi in fibra ottica posti sui fondali marini.

Foto: limes

🧭👉 Unisciti a @geopoliMS

2️⃣0️⃣2️⃣5️⃣ • Non per tutti il prossimo anno sarà il 2025; ma ciò non vuol dire che non sarà importante.
Per noi di Geopoli lo sarà sicuramente. Come forse avrete notato, stiamo ristrutturando il canale YouTube: c'è molto lavoro dietro e siamo stati fermi per circa un mese. Abbiamo però in programma di ripartire in questo 2025 e offrirvi i migliori contenuti possibili: peccheremo un po' di semplificazione, ma lo facciamo per dare a tutti la possibilità di capire per bene, anche a chi non si interessa regolarmente di storia e geografia.
Vi chiediamo dunque di continuare a supportarci come avete fatto finora e che sia anche per voi un anno pieno di fortuna!

Buon anno!

Lo staff di @geopoliMS