Come tutti, fino a poco tempo fa eravamo convinti che il Ferragosto fosse una festività romana a tutti gli effetti: le famose "Ferie Auguste", istituite dall'imperatore Ottaviano nel 18 a.C. Tuttavia, di recente, sono emerse tesi diverse e sorprendenti…

Pare - infatti - che nessuna fonte antica abbia mai menzionato questo momento: nessun calendario romano, nessun testo e nessun autore - di fatto - ci offre dettagli certi e inconfutabili. Le ricostruzioni storiche che accompagnano questi giorni di riposo, spesso associate a tradizioni popolari o folkloristiche, sembrano essere state costruite nel corso dei secoli - principalmente nel Medioevo - quando il culto di Diana venne gradualmente sostituito quello della Madonna, con conseguente spostamento della festività dal 13 al 15 agosto.

Giunta al Rinascimento, questa Festa riprende vigore nel Ventennio, quando viene accompagnata da una serie di operazioni sociali su vasta scala: le associazioni dopolavoristiche delle varie corporazioni - anche attraverso l’istituzione dei “treni popolari” o delle colonie estive - presero ad organizzare gite e momenti comunitari, consentendo alla classe operaia di visitare le città italiane e le località balneari, lagunari e montane.

A prescindere dal movente - dunque - il Ferragosto rimane un momento di ristoro, di comunità e di identità nazionale, da vivere con famiglie e amici, possibilmente viaggiando e scoprendo il nostro territorio e le sue meraviglie.

IL DECALOGO DELLA DECIMA FLOTTIGLIA MAS

“Il documento originale del Decalogo è di proprietà della Signora Maria Montella-Visintini, vedova del grande eroe. È un fascicolo di una dozzina di pagine dattiloscritte, legato da un nastrino azzurro assai scolorito dal tempo, con una copertina messa su incollando cartoncini celesti, del tipo regolamentare impiegato nelle segreterie dei Comandi per schedare il personale in forza.

La semplicità, la povertà, l’aspetto addirittura dimesso del fascicolo contrastano in modo commovente con il suo contenuto sublime. Manca una data di riferimento, manca il nome del compilatore, ma si tratta senza dubbio di una iniziativa realizzata con assoluta carenza di mezzi e in periodo di emergenza.

È quasi sicuro che il documento sia stato redatto al principio del 1943, perché vi figurano i nomi di tutti i caduti e dispersi fino a quella data. Di più non sappiamo: neppure se la compilazione fu curata (tipograficamente, ben poco) dal Comando dei Mezzi d’Assalto, o fu spontaneamente determinata dall’impulso dei nuovi assaltatori che cercavano con l’esempio dei vecchi incoraggiamento e ispirazione per le imprese future.
(www.anaim.it - ASSOCIAZIONE NAZIONALE ARDITI INCURSORI MARINA)
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"Gli uomini della Xª Flottiglia MAS, che nelle operazioni fino ad oggi compiute sono caduti o sono stati catturati dal nemico, hanno, durante il lungo periodo di preparazione passato tra noi, seguito una norma di vita che alla prova dei fatti ha dimostrato essere l’indispensabile piattaforma etica, dalla quale essi hanno potuto e saputo elevarsi alla gloria del successo e all’apoteosi del sacrificio. Il Decalogo dell’Operatore è l’espressione sintetica dell’insegnamento che Essi ci hanno lasciato. Essi ce lo hanno dettato prima di partire, ordinandoci di osservarlo con la stessa tenacia e la stessa fede loro.”

– Il Comandante Junio Valerio Borghese

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Lupi tra le pecore.

La Disney del woke, la Disney arcobaleno, la Disney fluida. Un percorso nello strapiombo che è ancora più offensivo se si pensa a una storia gloriosa, fatta di vette artistiche straordinarie del secolo scorso. E di un genio che, nonostante tutto, continua ad essere leggermente sottovalutato da una parte della critica più “colta”. Ne parliamo con il regista Marco Gentili

https://www.facebook.com/ilprimaton

?? 24 MAGGIO: VIVA L'ITALIA!

?‍☠️ Serata comunitaria e degustazione di grappe venete

?Dalle ore 19:30 in Piazza San Pietro in Vincoli 7, Roma

S29 - Laboratorio Militante

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