VENERDÌ 21 FEBBRAIO ALLE 20
CENA TEPPISTA!
PRENOTAZIONI SU FB TELOS O SCRIVENDO A CHI CONOSCI.
SEMPRE BUONO SEMPRE VEGAN

QUESTA DOMENICA AL CIRCOLO DELLA TEPPA!!

VENERDÌ 7 FEBBRAIO DALLE 18 AL CIRCOLO DELLA TEPPA

13/12  - dalle 19

C O N C R E T E
M E M O R I E S

Futuro.
Scavi archeologici portano alla luce elementi primari delle architetture che hanno caratterizzato il XX e XXI secolo.
Fra questi riemergono fotografie d’archivio che raccontano luoghi di un passato sospeso, con strutture analoghe, coerenti nelle forme, accomunati da scheletri di cemento e ferro.
Architetture a volte difficili da distinguere.
Uno stabilimento produttivo assomiglia a un carcere, un palazzo popolare sembra una fabbrica, un centro commerciale pare un ospedale.
Tutto sembra un po’ una prigione.
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Progetto fotografico di Marcello Ruvidotti, mostra, edizione pubblicata nella collana Box di Artphilein.
Il 13 dicembre la presentiamo in una forma particolare grazie alla collaborazione fra Marcello e Dive.In.Visual.
Via aspettiamo al Circolo della Teppa con effetti speciali one shot, non mancate!

As usual, ghiotto apericena e birrette.

OGGI!!!
TORNA LA JAM PIÙ GHIOTTA DI SEMPRE, VIENI A DARE UN MORSO!

Dalle 17.00 porta il tuo strumento, suona, canta, condividi.

Ricco aperitivo veg con cose buone da mangiare!

“Road to Noadhibou” é un progetto che ha l’intento di portare aiuti e svolgere attività di volontariato nel piccolo orfanotrofio di Noadhibou, in Mauritania.

Venerdì 15 novembre alla Teppa serata benefit per sostenere il viaggio.

Dalle 19.00 aperitivo 
Alle 20.30 proiezione di South Side Mission: il viaggio dei Kernel Panik, nei primi anni 2000, dall'Argentina al Brasile attraverso villaggi, luoghi incontaminati, città con enormi contraddizioni...
A seguire chiacchierata con 03 Unit a proposito del loro viaggio in Mauritania.

Chiunque voglia supportare il progetto, può contribuire donando del materiale che verrà interamente devoluto all’orfanotrofio. 
Porta alla Teppa il materiale che vuoi donare, ci sarà un punto di raccolta, oltre a materiali informativi e magliette benefit.

Lista di cose utili: 

Vestiti da bambini/e
Giocattoli
Giochi da tavolo intuitivi (forza 4, dama, scacchi, battaglia navale, cubo di rubik, jenga) 
Materiale scolastico (colori, quaderni, pennarelli, tempere)
Libri in francese 
Coperte, lenzuola, cuscini 
Materiale di giocoleria 
Corde per saltare
Materiale medico base (garze, disinfettante...)

CI SIAMO ?
LA MUSICA POMPA
INGRESSO DA VIA TRIESTE SARONNO

OGGI DALLE 18 ALLA TEPPA!

RICEVIAMO E DIFFONDIAMO:

"Il 12 luglio 2024 il Comando dei Carabinieri di Milano ha eseguito due perquisizioni domiciliari nelle province di Varese e Como, ai danni di due compagni sequestrando i loro telefoni e alcuni indumenti.
Cinque mesi prima, il 24 febbraio 2024, si svolgeva a Milano il corteo nazionale in solidarietà al popolo palestinese: quel giorno circa 20.000 persone riempivano le strade con cori, bandiere, scritte e tanta rabbia. Lungo il percorso le vetrine di un Carrefour vengono imbrattate e colpite da alcuni sassi: la scritta in vernice rossa “Assassini” si leggerà sui vetri crepati dell’azienza complice del genocidio in corso.

Nel caso di una delle due persone perquisite i Carabinieri si sono recati volutamente sul suo posto di lavoro, col chiaro tentativo di minarne la stabilità economica e spezzarne i legami sociali.
In entrambe le perquisizioni non sono mancate le provocazioni con riferimenti all’intimità degli inquisiti, alle loro relazioni e ai pedinamenti effettuati durante l’intera settimana precedente.

Perché un tale accanimento di fronte ad una singola vetrina crepata?

E’ il contesto generale in cui questa è inserita a definirne la forza e il significato. Da un lato la minaccia della mobilitazione totale che incombe, i 186 000 palestinesi uccisi dalle forze di occupazione israeliane e la paura di una guerra mondiale i cui echi non spariranno certo da qui a qualche mese.
Dall’altro lato le università occupate in ogni angolo del globo, i blocchi alla logistica della guerra e i cortei oceanici uniti sotto allo slogan “globalize the intifada”. Slogan arrivato fin qui, a Milano, nelle cui piazze oggi si respira un’energia tutta nuova che unisce pur nella diversità.

L’operazione non ha avuto il solo obbiettivo di punire i presunti autori del danneggiamento, quanto piuttosto quello di inibire lo scambio di saperi e di diversi modi di lottare, tagliando le gambe alla riproducibilità di questa pratica: semplice da compiere e limpida nell’intento.
Sono proprio la capillarità e la solidità dei legami ad essere la sola corazza che potrà garantire la continuità del movimento contro la guerra. Legami importantissimi da cui non distogliere mai lo sguardo: a Milano come in Italia, in Europa come nel mondo."