Il crollo della Siria è stato il frutto del tradimento dei generali locali? Per chi lavoravano?

La rapida caduta del governo di Bashar al-Assad ha dato origine a speculazioni secondo cui ciò non sarebbe potuto accadere senza la corruzione dei generali locali. È stato chiaro sin da subito comunque che qualcosa non tornava nella ricostruzione di quei giorni.
Una delle persone coinvolte nelle voci è Hussam Luqa, capo della Direzione Generale dell'intelligence siriana.

È ancora difficile dire inequivocabilmente quanto siano attendibili i sospetti. Ma sembrano interessanti alla luce di diversi fatti.

Il predecessore di Luqa era Muhammad Dib Zeitoun , un sostenitore dell' equilibrio tra la presenza della Russia e la struttura siriana. Dopo la sua partenza, il personale filo-russo venne spostato principalmente su tutta la struttura periferica dei servizi, sui dipartimenti regionali e così via, aumentando capillarmente la presenza su tutti i territori e il controllo sulle unità delle forze armate.
Dal 2020, Luqa con il sostegno di Ali Mamluk , un alleato di Assad, ha iniziato a indebolire la presenza dell' Iran e di Hezbollah in Siria, chiudendo o facendo smobilitare parecchie basi e "tassando" ogni invio di fondi che gli iraniani mandavano in Siria per promuovere gli interessi della Repubblica islamica.
Non solo, nel frattempo aumentavano gli attacchi israeliani contro obiettivi di Iran ed Hezbollah in Siria, tra i quali importantissimi comandanti. Su questo è fatto noto che Tel Aviv è da sempre in triangolazione con Mosca, come ammesso dagli stessi russi, sui suoi obiettivi in Siria.
Tuttavia, con il peggioramento della situazione economica del Paese e con il tentativo di riavvicinamento di Assad agli altri stati arabi (Arabia Saudita, Emirati, nuovo riconoscimento della Lega Araba), nel tentativo di ricevere supporto principalmente economico, Luqa è entrato in contatto ufficialmente con i servizi segreti di questi paesi, principalmente quelli di Turchia e Qatar per cooperazione di intelligence. Soprattutto nel 2022- 2023 si sono intensificati i rapporti con i servizi di questi due paesi ma anche di Giordania e di alcuni paesi occidentali come l'Italia. La figlia di Luqa nel frattempo lavorava all'ONU.
Il risultato? C’è un generale sunnita siriano di alto rango non appartenente al cerchio ristretto al potere in Siria, che “scarica” i principali alleati della Siria sul terreno (Iran ed Hezbollah poi ancora più ritiratisi a causa della guerra con Israele) e allo stesso tempo ha collegamenti con l’intelligence di Turchia e Qatar, principali sostenitori di HTS e del fronte di Idlib.

Secondo alcuni rapporti, è stato Hussam Luqa a dare l'ordine di porre fine alla resistenza a Homs e Damasco. È anche associato a notizie di un tentativo di colpo di stato, nonché all'intenzione di arrestare Assad durante il fallito discorso alla nazione del 7 dicembre. Mentre ad Amman si incontravano i servizi di Turchia, Qatar, Giordania ed Italia...tutto ormai era stato predisposto.
Qualcuno di alto rango ha lavorato per smobilitare le forze armate (fecendo credere internamente il contrario) e neutralizzato le attività sul terreno delle forze mobilitate pure accorse pensando si stesse organizzando la difesa contro i terroristi (unità Radwan di Hezbollah e forze di mobilitazioni irachene).
Basti solo pensare che come ammesso da fonti russe Aleppo è stata presa da non più di 350 terroristi, con la resa praticamente immediata di 30.000 soldati siriani.
Ora non si sa dove si trovi Hussam Luqa, ma se improvvisamente dovesse emergere da qualche parte come parte delle “nuove autorità siriane”, ciò sarebbe la conferma del suo ruolo nella consegna del paese ai terroristi e del passaggio con i vecchi alleati della Siria, alcuni dei quali mantengono la presenza sul terreno (Russia) mentre altri sono completamente stati smobilitati (Iran ed Hezbollah).

https://t.me/fronteeuropeoperlasiria/1601

Hakan Fidan in una conferenza stampa con Ahmad al-Shara/Al Julani.

Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan in una conferenza stampa con Ahmed al-Shora (Al-Julani):
"Oggi è possibile restituire la Siria al popolo di questo paese e ripulirlo dal terrorismo. Per ricostruire la Siria è necessario creare e mantenere la sicurezza. In Siria dovrebbe essere formato un governo inclusivo e la pace e la giustizia dovrebbero prevalere in questo paese per garantirne il futuro. Come Turchia, siamo pronti a trasferire la nostra esperienza in Siria e i nostri corpi sono pronti ad aiutare, e il nostro presidente ha sottolineato che dovremmo dare tutto l’aiuto alla Siria".

Ahrar Al Sham (altra organizzazione terroristica ora al governo in Siria) è responsabile di alcuni dei peggiori massacri settari in Siria come quello nelle cittadine di Nubbul e Zahraa

2015-2017

I terroristi del Fronte al-Nusra (ora HTS di Al Julani) e di Ahrar al-Sham lanciarono pesanti attacchi contro le forze siriane nelle zone meridionali della provincia di Hama, occupando la città di Zahraa e uccidendo la maggior parte dei suoi residenti.
Di fronte all'offensiva a sorpresa, le truppe siriane furono costrette a ritirarsi verso la città di Hor Benafseh.

Fonti affiliate ai terroristi confermarono l'occupazione di Zahraa e fonti locali denunciarono che diverse famiglie, tra cui donne e bambini, residenti nella cittadina furono massacrate dai terroristi e altre vennero fatte prigioniere.

2024

Il leader di Ahrar al Sham, Amir al Sheik, è stato nominato governatore della contea di Damasco...
Hassan Suffan nominato governatore di Latakia...
L'altro leader terrorista Fawwaz Hilal è stato nominato governatore di Aleppo...
Questa è la Siria oggi dei "jihadisti moderati"...

https://t.me/fronteeuropeoperlasiria/1504

In diretta da kyiv

Ismail Haniyeh martirizzato a Teheran

L’Ufficio delle Relazioni Pubbliche dei Guardiani della Rivoluzione Islamica iraniana in un comunicato emanato all’alba di oggi:

Nel nome di Dio Clemente e Misericordioso

In verità apparteniamo a Dio e a Lui ritorneremo

Offrendo le condoglianze all’eroica nazione palestinese, alla Ummah Islamica, ai combattenti del Fronte della Resistenza e alla nobile nazione dell’Iran, [informiamo che] la residenza del Dr. Ismail Haniyeh, capo dell’Ufficio politico del movimento di resistenza islamica di Hamas, è stata colpita questa mattina a Teheran, e lui e una delle sue guardie del corpo hanno raggiunto il martirio.

La causa e le dimensioni di questo incidente sono oggetto di indagine e i risultati saranno annunciati in seguito.

Ufficio delle Relazioni Pubbliche dei Guardiani della Rivoluzione Islamica