Ogni fine porta con sé un nuovo inizio. Ci troviamo in un momento di transizione in cui, pur non sapendo esattamente cosa ci aspetta, abbiamo ben chiaro ciò che non vogliamo più. Qualcosa deve finire affinché qualcos’altro possa nascere. È possibile che in questi giorni emergano nuove opportunità o che alcuni progetti inizino a mettere radici, anche se la loro fioritura è ancora lontana. Possiamo provare entusiasmo per il futuro, ma anche un naturale timore: il cambiamento è sempre un salto nel buio.

Questa lunazione in Aquario mi ricorda Chocolat, il film con Juliette Binoche. La protagonista arriva in un villaggio francese con il desiderio di portare dolcezza e cambiamento, ma si scontra con una comunità chiusa e conservatrice. L’Aquario incarna proprio questo spirito innovatore: vede possibilità dove gli altri vedono limiti e spesso si scontra con il rifiuto di chi non è pronto a cambiare.

Tuttavia, gli altri non cambiano perché glielo imponiamo, ma perché ispirati da un esempio autentico. Il nostro compito non è convincere, ma incarnare ciò che desideriamo essere. Una delle sfide dell’Aquario è la tendenza a ribellarsi impulsivamente o a fuggire di fronte all’opposizione. Come la protagonista del film, che di fronte al rifiuto della comunità pensa di ripartire, anche noi possiamo sentirci spinti a lasciare ciò che non ci accoglie. Ma la vera crescita non sta nella fuga, bensì nel trovare il nostro posto, anche quando non è semplice.

L’Aquario, inoltre, è il segno della comunità. Non possiamo pensare solo ai nostri obiettivi: dobbiamo anche chiederci chi sono i nostri alleati, chi può sostenerci nel nostro cammino. Nessuno arriva lontano da solo. Se vogliamo portare un cambiamento nella nostra vita e nel mondo, dobbiamo costruire connessioni reali.

I pianeti nei Pesci ci parlano della necessità di chiudere ciò che ha compiuto il suo ciclo. Questo segno, simbolo di compassione e perdono, ci invita a lasciar andare ciò che non può più crescere, ad accogliere le nostre fragilità senza giudicarle e a smettere di rimuginare su ciò che non è andato come volevamo. 

Questo processo ci accompagnerà ancora per molti mesi: il futuro avanza, mentre il passato cercherà di trattenerci, mettendoci di fronte alle nostre paure, ai nostri sensi di colpa, ai vecchi schemi. Il vero cambiamento richiede il coraggio di attraversare questa soglia, accogliendo l’ignoto con fiducia.

Buona lunazione
Un abbraccio.
Andreea

Immagina una donna preoccupata per problemi di salute che fa il giro dei dottori, dieta perfetta e routine sanissima, che decide di approcciare anche una cura olistica, inserendo anche metodi di pulizia energetica, meditazione e ascolto del proprio corpo.

Immagina un marito che si sente in colpa di voler lasciare un matrimonio che accetta di non poter tenere in piedi una relazione con la colla e non per questo sarà meno degno di essere amato.

Immagina una figlia che si è fatta carico della cura dei genitori anziani, che trova una soluzione per loro e si prende il tempo e lo spazio per una vacanza, ma anche per riprendersi la propria vita.

Immaginiamoci che ci siano le ali di un angelo a proteggerci, e ogni tanto possiamo chiedergli aiuto, non è necessario fare tutto da soli!
Un abbraccio
Andreea

Il 29 gennaio, i nodi lunari passano dall'asse Bilancia - Ariete all'asse Vergine - Pesci.

I nodi lunari descrivono la strada dal karma all'evoluzione dell'anima. Il karma significa semplicemente abitudine.
Nel nostro tema natale mostrerà quelle dinamiche che sono rimaste irrisolte in una vita passata, e tenderemo a sperimentare le conseguenze di tali azioni in questa vita. Il karma non è un concetto molto romantico o esotico, ma semplicemnte la tendenza che tutti noi abbiamo di ripetere vecchi schemi o di essere definiti dalle nostre reazioni spontanee inconsce, contrarie a quell’abitudine.

Se per esempio qualcuno in una vita precedente lavorava 14 ore al giorno in una piantagione a raccogliere i pomodori, in questa vita tenderà a ripetere quel comportamento, buttandosi a capofitto nel lavoro, o per reazione contraria, decide di non impegnarsi in niente perchè il suo ricordo di quanto le difficoltà non gli hanno portato risultati, queste non lo incoraggiano a sentirsi degno di applicarsi.

Passiamo alla rassegna che succedeva nelle nostre vite 19 anni fa quando abbiamo avuto la stessa configurazione. Certe tematiche si possono ri-presentare per approcciarle da una prospettiva più elevata. Alla fine della fiera non siamo le stesse persone del 2006/2007.

Dato che parliamo del nodo sud, abbiamo visto come tendiamo a cadere nella trappola della ripetizione delle caratteristiche meno nobili del segno. Da qualche parte nel nostro tema natale, quel settore che ospita il segno della vergine, tendiamo a ripetere questi schemi:
- Un sentimento di inadeguatezza accompagnato dai suoi parenti: vergogna, senso di colpa e atteggiamento autopunitivo. Non siamo in grado di raggiungere la perfezione, e questo comporta non sentirsi abbastanza, non fare abbastanza.
- Mancanza di fiducia in se stessi accompagnato da preoccupazioni inutili come il criceto sulla ruota
- LAVORARE, FARE, METTERSI AL SERVIZIO perche solo questo ci fa sentire degni di amore

Il nodo nord in Pesci racconta la strada dharmica, la direzione verso la quale dobbiamo andare per guarire e bilanciare le abitudini descrite sopra. Da qualche parte nel tema natale abbiamo il segno dei pesci ed ecco cosa ci invita a fare:
- Qualsiasi cosa pensiamo di aver fatto di sbagliato, non è un problema. Bisogna arrendersi e smettere di performare. Dobbiamo solo imparare ad amare tutte le parti di noi come farebbe Dio.
- Dobbiamo arrenderci a dove la strada vuole portarci, senza volerla controllare. Se qualcosa o qualcuno ci propone qualcosa, forse è perche siamo pronti a intraprenderla senza farsi troppe pippe.
- Abbiamo bisogno di uscire dal ruolo di DOVERE e affidarci alla vita, tornando bambini: disegnare, danzare, meravigliarci di quello che ci circonda e praticare la gratitudine.
- La guarigione avviene quando ci accettiamo con le nostre mancanze e i nostri diffetti, senza sentirci in colpa
- Abbiamo bisogno di fare esperienza del divino nelle piccole cose: per questo la meditazione, la preghiera, la contemplazione l’immaginazione sono strumenti efficaci per farlo, senza però entrare nella routine di DOVERLO fare. Poi dobbiamo dare fiducia a quelle intuizioni che ci sono venute a trovare e farci guidare da loro. Loro sanno la strada meglio di noi.
-La comunicazione dei pesci parla per simboli e solo il cuore li può capire. Se non scendiamo dalla testa al cuore, saremo vittime dei nostri stessi pregiudizi.

Immaginiamoci un manager che si prende una giornata libera per andare a vedere una mostra. E la ripete ogni volta che ne ha voglia.

Immagiamoci una mamma che l'ultimo giorno libero, l'ha avuto prima di partorire, che riesce ad organizzarsi una settimana di vacanza, senza figli e senza preparazione di pranzi e cene.

Immaginiamoci una donna che deve essere sempre curata, truccata, e capelli con delle onde perfette, che si mette la tuta e va a prendere un caffè nel suo quartiere.

Fino a che siamo disposti a riconoscere a qualcuno titoli come ‘sua santità’, ‘maestro’, ‘presidente’ o qualunque altra definizione che implichi una posizione gerarchica significa che la nostra parte bambina ha ancora bisogno di essere guidata, istruita, punita, lodata, sostenuta, guarita.
Da questa posizione è molto difficile assumersi COMPLETAMENTE la responsabilità della propria vita, è molto più semplice DELEGARE a chi consideriamo ‘più competente’ cosa dobbiamo fare e come ci dobbiamo comportare, salvo poi lamentarci continuamente se non otteniamo i risultati sperati.
Ho imparato sulla mia pelle che l’unica possibilità di dare alla nostra vita la forma che vogliamo consiste nel mettersi alla guida e fare scelte in totale autonomia, affrontando i nostri mostri e le nostre paure.
Nessuno può sapere come stai, come funzioni, di cosa hai bisogno, a cosa stai reagendo, cosa stai proiettando, dove sei diretto… solo tu puoi saperlo, tu e la tua Anima.
Silvia Pallini♥️

La vita ci chiama a vivere ogni istante, ad assaporare e a nutrirci di ogni attimo.
Ci invita a incontrare noi stessi nelle esperienze dirette. Solo se mente, cuore, emozioni e corpo lavorano in armonia, possiamo ottenere l’esperienza in modo integrale. Non possiamo dimenticarci nessuno di questi aspetti.
Discutere, leggere, riflettere... sono tutti passi importanti, ma solo ciò che viviamo realmente può trasformarci.

Fare Anima significa prendersi la responsabilità della propria vita, prendersi cura di sé stessi, dei propri traumi, di tutti i propri mondi interiori.
Solo questo può portarci ad aprirci a nuove consapevolezze e quindi essere in armonia con noi e col mondo circostante.

Sabato e Domenica vi invitiamo a “fare Anima” insieme a noi, in un’esperienza di Costellazioni Psico-Sciamaniche.
Due giorni dal vivo, intensi, in cui potremo scendere nel profondo, riconnetterci con le nostre storie e, attraverso il gruppo, esplorare blocchi, traumi e risorse che attendono di essere liberati.

Sarà un viaggio di scoperta e trasformazione, una chiamata a vivere con autenticità e presenza il nostro essere "umani".

Siete tutti invitati a unirvi e a fare Anima con noi.

Alberto e Sonia

Per info e prenotazioni:
3490095788
3349855496
Whatsapp o telegram

Davi Kopenawa, sciamano e leader Yanomami, esprime una visione dell'ecologia che va oltre la semplice conservazione dell'ambiente. Nella frase citata, rivendica un'ecologia vissuta, dove ogni elemento della foresta è considerato sacro e interconnesso, dai xapiri (spiriti) agli animali, fino agli elementi naturali come pioggia e vento. Per Kopenawa, l’ecologia non è una nuova scienza, ma un'antica saggezza indigena che i popoli della foresta hanno sempre conosciuto e rispettato. Egli critica l'approccio "recintato" dei bianchi, che solo recentemente iniziano a preoccuparsi della crisi climatica, mentre per gli Yanomami ogni forma di vita è parte di un equilibrio sacro e indivisibile.

E noi.. Dall'alto della nostra "Cultura".. Consideriamo loro "primitivi"..
Abbandonate la critica, non c'è bisogno di andare in foresta, siamo tutti figli della foresta, abbiamo solo bisogno di "ricordare" alcuni sani principi che queste popolazioni hanno conservato attraverso i millenni.. E di integrarli.

Alberto Stoppa
Uomo Medicina ?

Torna alla Natura, rincontrerai la tua vera natura,
Scegli di cambiare qualche abitudine, ad esempio lascia ogni dispositivo lontano da te per mezz'ora, un ora o due, prenditi un tempo per te, calmo, lento, silezioso, ogni giorno raggiungi un luogo della natura e vivilo, senza distrazioni, attraversa la noia, la fatica, le resistenze, inizia!
anche per poco tempo..
sentirai un forte cambiamento in poche settimane ?

Per approfondire segui il nostro blog sul sito, oppure seguici su telegram ?

Buongiorno ☀️

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Non c'è cosa che ci succeda nella vita che non abbia uno scopo evolutivo.
Siamo nati per crescere, imparare, evolvere, e diventare un po' più saggi di quanto non lo siamo stati.

La saggezza di cui parlo deve contenere tutti i livelli: materiale (corpo), mentale, emotiva, spirituale.

Se accettiamo questa premessa come verità assoluta, ci dobbiamo ricordare che ogni cavolo di esperienza, per quante seccante, è funzionale all'evoluzione.
Esempio
Mi punge una zanzara, cosa sarà mai di così importante da imparare?! Provo a dare 2/3 risposte:
- forze che anche gli esseri piccolini possono dare noia e avere un certo potere
- sta insegnando a gestire il prurito (il corpo) e la frustrazione, la reattività, la rabbia ( elementi acqua e fuoco)

E se ci diamo la possibilità di migliorare sempre di più su questo aspetto e arriviamo sul letto di morte così da sorridere quando una zanzara si poserà sul braccio, questa esperienza avrà fatto il suo dovere e i nostri angeli custodi sorrideranno e applaudiranno!
Tutto è funzionale e tutto è un insegnamento!
Il cielo si prospetta ad insegnarci qualcosa.

Giove e Saturno iniziano la prima quadratura. Giove è il figlio di Saturno e finisce per detronarlo. Ma Saturno lo voleva mangiare come tutti gli altri figli per paura di non essere spodestato. C'è una lotta di potere qui in atto, una lotta tra un autorità e un futuro re.
L'autorità è la parte genitoriale in noi che ci dice come e cosa fare. Non lamentarti e fai quello che deve essere fatto.
Giove è l'adolescente che sfugge alle grinfie dei genitori, ha casa per se tutto il week end e decide di fare una festa. Sesso, droga e rock'n'roll! Non ha un granché voglia di obbedire e seguire le regole.

La quadratura Giove Saturno è rappresentata da questa scena: l'adolescente è a fare una festa rock con altri 30 ragazzetti a casa dei genitori e nel bel mezzo della festa, i genitori tornano a casa all'improvviso!
Cosa devono imparare uno dall'altro?
I genitori forse si devono rendere conto che devono lasciare un po' più spazio al divertimento del figlio e forse anche a loro stessi che si sono dimenticati dei loro sogni!
Il figlio forse deve imparare che non può distruggere la casa dei genitori per ribellarsi alle regole e che la casa è anche sua e se ne deve prendere cura.

Ora tu fatti un esame di coscienza, chi è il genitore cattivo nella tua testa che vuole farti fare le cose e chi è l'adolescente che vuole solo divertirsi? Bisogna metterli al tavolino e farli ragionare non per discutere e rinfacciarsi cose, ma per trovare una soluzione! Ricordati che della parte di cui non te ne prendi cura, la proietti su altri e se sei troppo saturno, troverai ragazzini che faranno tanto giove e ti daranno sui nervi. Se sei troppo giove e non vuoi responsabilità, troverai il lupo cattivo che farà saturno per ricordarti che sei un adulto!

C'è una grande possibilità di crescita e maturazione, ma le due cose vanno di pari passo. Più sogni in grande più l'impegno aumenta! Ed è faticoso certo, ma sarebbe davvero ridicolo smettere di crescere solo perché ci spaventa l'impegno! Però se vogliamo continuare a fare gli adolescenti e lamentarci che qualcuno che investiamo nel ruolo di autorità ci critica e ci limita, beh, è una soluzione! Basta scegliere.

Settimana di insegnamenti dice il cielo! E allora impariamo la lezione!

Un abbraccio
Andreea