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#whiteboysverona #summerparty

Un sentito ringraziamento all'avvocato Gianfranco Amato per averci esposto una grandissima conferenza incentrata sulla Famiglia.

Si è ripercorsa la storia di quest' ultima, la quale in ogni epoca e in ogni società è sempre stata formata da Padre e Madre, le uniche due figure capaci di generare i Figli.
Il solo fatto di mettere in discussione questa certezza è assurdo.
Un'altra tematica trattata è stata la criminale pratica dell'utero in affitto. In particolare riguardo alla ancora troppa poca informazione su questi metodi abominevoli, applicati per i capricci e le perversioni di piccolo borghesi arcobaleno, per i quali la vita umana deve essere ridotta ad un contratto, una fattura da pagare per poi ricevere il "prodotto" su misura.

Un ringraziamento speciale anche ai numerosi ospiti presenti alla conferenza.
Vi aspettiamo al prossimo evento!

IL FUTURO DELL' EUROPA È LA FAMIGLIA. DIFENDILA!

Con questa azione concomitante alla parata del gay pride rivendichiamo il diritto alla normalità.

L’ attacco alla famiglia tradizionale, che va avanti ormai da decenni, sta producendo danni incredibili e sempre più evidenti che vanno dalla perdita dei valori fondanti a generazioni sempre più allo sbando. Tutto questo perché la famiglia è da sempre il pilastro fondante di ogni Civiltà. Il primo ed unico legame comunitario che ogni individuo alla nascita sperimenta. Ma l'individualismo odierno ed il globalismo fluido pensano di poterne fare a meno, considerandola come un qualcosa di superato ed obsoleto, una gabbia ed un limite alle proprie libertà.

Parola questa ormai inflazionata che nei tempi moderni ha assunto la deriva del libertinaggio e del caos se non addirittura di prevaricazione di diritti di coloro che un tempo erano una minoranza.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti e ciò che ancora resta di questa Istituzione viene quotidianamente attaccato.

Il cosiddetto mese del pride è un chiaro esempio. Altra cosa che troviamo sconcertante è che il comune di Verona si sia subito schierato in prima fila mentre non ha mostrato la stessa sensibilità nei confronti di simboli della secolare Tradizione cittadina come il bacanal, il diniego per motivi ambientali del tradizionale “brusa la vecia” o come nel caso della rimozione stella di Natale nell’Arena.
Per non parlare dei “giochi di strada” come il “Tocati” ritenuti pericolosi da svolgere nel centro storico. E mentre la città è paralizzata dal traffico per lavori pubblici senza fine, sempre più insicura e degradata riteniamo ancor più grave il fatto che la giunta abbia patrocinato (con i soldi dei contribuenti) questo carnevale fuori tempo massimo.

La famiglia per noi è un baluardo oltre il quale c’è solo degrado e materialismo e mentre la denatalità minaccia il futuro e la sopravvivenza dei nostri popoli non possiamo che ribadire che la Natura stessa ci ha indicato che senza l’unione tra l’uomo ed una donna non c’è futuro. Essendo la Famiglia uno dei quattro punti del simbolo del cerchio frecciato non possiamo che ribadire come movimento Fortezza Europa qualsiasi opposizione a qualsivoglia iniziativa che tende a minarne le fondamenta ed attaccare la sua sacralità.

Sabato pomeriggio, nella nostra sede di Verona con Gianfranco Amato, per parlare di famiglia.
Non mancare!

Israele ha iniziato ufficialmente le operazioni militari a Rafah, città situata nella parte occidentale della striscia di Gaza, nonostante l'ordine della Corte internazionale di giustizia di porre fine a tale operazione, dove molti profughi palestinesi si erano rifugiati per scampare dai continui bombardamenti e dalle violenze diffuse nella striscia.

In tutto ciò evince l'assoluta ipocrisia del "diritto internazionale" delle Nazioni Unite, che Israele per di più neanche riconosce. Infatti, oltre alla condanna puramente politica, quindi de facto inapplicabile realmente, ogni risoluzione ONU votata dalla maggioranza degli stati che cercava di mediare sulla questione israelo-palestinese è stata bloccata, puntualmente, dal veto degli Stati Uniti.
Tale "diritto" di veto dei vincitori della seconda guerra mondiale, rende di fatto questa istituzione internazionale dipendente dai loro interessi. Così 36.000 civili palestinesi possono morire sotto le bombe israeliane, senza che nessuno per convenienza muova un dito.

Di fronte a questi crimini, volti all'annientamento di un intero popolo, esattamente come i bombardamenti alleati sulle città europee 80 anni fa, noi identitari Europei non possiamo fare altro che schierarci a fianco del popolo palestinese. Popolo che resiste eroicamente alle incessanti violenze, senza scappare, dimostrando al mondo intero il proprio valore combattendo per la propria Fede, per la propria Patria e per la propria Famiglia.

Sabato 4 maggio alle ore 17, presso la nostra sede di Verona, avremo il piacere di ospitare nuovamente i ragazzi di redazione Zenit. Redazione militante, che oltre alla tempestiva opera di informazione via social, ha reso fruibili numerose riflessioni e spunti, interni al nostro ambiente, anche all'esterno. Grazie soprattutto a tre riviste impeccabili, sia nella trattazione degli argomenti che nella realizzazione.

Tramite il loro nuovo quaderno, parleremo di Europa e delle sfide decisive per i prossimi anni:
- Le potenze emergenti stanno dando una nuova direzione alla storia? L'occidente sarà ancora il centro del mondo?
- Rispetto ai numerosi stravolgimenti degli ultimi anni, gli stati Europei si stanno dimostrando protagonisti o spettatori?
- Oltre l'attuale disastrosa unione europea, riflessioni riguardo una reale unità

Queste solo alcune delle tematiche che affronteremo, non mancare!

Dopo che nelle ultime ore si rincorrevano sempre più le voci di un imminente attacco dell'Iran a Israele, come ritorsione per il vile attacco compiuto dalla potenza sionista contro il consolato iraniano a Damasco, che ha provocato la morte di 13 persone tra cui l’ufficiale iraniano più anziano in Siria, Mohammad Reza Zahedi, e altri sei membri delle Guardie Rivoluzionarie, questa notte è infine partito un raid aereo. Sono stati circa seicento i bersagli diretti contro Israele, soprattutto le alture del Golan e le basi aeree del Negev, con l'utilizzo di droni e 150 missili da crociera e balistici. Appena partito l'attacco, caccia bombardieri statunitensi, francesi e britannici si sono alzati in volo a difesa di Israele. La maggior parte dei droni e dei missili sono stati intercettati ma l'azione di questa notte, al di là dell'aspetto militare, ha una rilevanza geopolitica notevole. Per la prima volta, dopo decenni di accuse reciproche, l’Iran ha colpito direttamente il territorio israeliano con armi partite dall'interno dei propri confini. È un vero e proprio cambio di paradigma della politica internazionale. Dopo questa notte Tel Aviv e i suoi alleati statunitensi hanno capito che il mondo unipolare ed imperialista è ormai morto. Sono molte le Nazioni stufe dell’arroganza occidentale, pronte a combattere per la propria sovranità ed indipendenza. Questa notte è avvenuto il primo passo verso la creazione di un mondo multipolare, finalmente libero e più giusto. Ci auguriamo che anche i leader europei si rendano conto di questo cambiamento e non trascinino il nostro continente in un baratro senza fine solo per assecondare i desiderata del padrone americano. In quel caso, saremmo destinati a soccombere e non avremmo alcun ruolo rilevante né indipendenza e sovranità nel nuovo mondo multipolare.

ALLA RISCOSSA EUROPEA

75 anni di subalternità, di sottomissione e di asservimento. 75 anni in cui l'Europa non è più protagonista della Storia ma si limita ad essere oggetto di potenze ed interessi extraeuropei. Fin dal primo dopoguerra le classi politiche del "vecchio continente" sono succubi del despota americano, il quale maschera il proprio imperialismo spacciandolo per una politica di difesa continentale.

Un dominio che, oltre alla forte componente "geopolitica" che ben conosciamo, è riuscito a penetrare in primis nell'anima dei popoli europei, sfiancati dalla tragedia del secondo conflitto mondiale, corrompendoli.

Da 75 anni, infatti, l'uomo europeo è perennemente disorientato, ridotto ad homo economicus vittima dei più bassi vizi. Non più soggetto creatore e portatore della civiltà, ma oggetto dei suoi stessi desideri, disposto a concedere tutto pur di mantenere gli ormai pochi privilegi economici. Un dominio, quindi, spirituale, legato al singolo cittadino europeo, prima che amministrativo o politico.

La sfida che, su questo fronte, noi Identitari dobbiamo affrontare oggi è, forse, ancora più ardua rispetto a quella dei nostri padri e dei nostri nonni. Mentre ieri si aveva un contato vis a vis con il nemico, oggi quest'ultimo si nasconde e maschera i propri attacchi e la propria strategia di guerra, illudendoci con stili di vita che annientano il nostro essere.

Per spezzare queste catene immateriali, dobbiamo riscoprire il nostro essere europei. Essenza che giace, assopita, dentro ognuno di noi e che necessariamente deve riaffermarsi. Per smuovere concretamente le nostre anime da questo torpore possiamo affidarci alle opere che scrittori, artisti, filosofi, uomini e donne europei ci hanno lasciato nel tempo. Viaggiare, riscoprire le città, i monumenti, l'arte, la musica, i libri. Studiare e immergersi totalmente in queste produzioni, senza tempo, del genio europeo non potrà che aiutarci nel conoscere noi stessi, arrivando a rispondere alla domanda fondamentale del "chi siamo". Necessaria per lo scaturire in noi di una volontà nuova: un nuovo spirito aristocratico capace di risollevare le sorti e il destino dell'Europa.

Anche quando tutto sembra perduto, l'imperativo rimane: insorgere contro il fatalismo per il bene dei nostri popoli!

L'ennesimo brutale stupro commesso da un gruppo di stranieri, "minori non accompagnati", parcheggiati dal business immigrazionista in strutture non controllate. Vittime due giovani di 13 anni Catanesi, fidanzato e fidanzata, inermi, sopraffatti dall'animalesca violenza del branco. Due vite segnate per sempre, nel nome della follia ideologica della sinistra immigrazionista, dei benpensanti dei buoni. La quale non genera altro che violenza.
Per questi due innocenti non ci sono prime pagine, espiazioni di colpe collettive, menzioni da parte del papa o dal capo dello stato. I soliti noti -l'intellighenzia rossa- dando prova di tutta la loro meschinità, provano con l'espediente del patriarcato, della mascolinità tossica e altre amenità. Ma la realtà è che il 40% degli accusati di stupro sono stranieri, 7 volte di più in percentuale alla popolazione, rispetto agli Italiani. Chiunque, ignorando questi fatti, continua ad agevolare l'immigrazione si rende complice della violenza contro il suo stesso popolo, e va perseguito di conseguenza.
E, se dalla sinistra non ci possiamo aspettare altro, se non appunto l'odio per la nostra Civiltà, dalla sedicente destra, attualmente al governo, pretendiamo l'abolizione della legge n. 47/2017; la quale fornisce maggiori tutele a questi "minori non accompagnati". La cronaca ha già ampiamente dimostrato come questi, auto dichiarati, minori siano una grave minaccia a livello Nazionale. Tali tutele vanno quindi abolite, senza compromessi. Un primo passo per iniziare a dare giustizia a questi giovani, ed a tutte le numerose altre vittime, che chiunque abbia a cuore il futuro del nostro popolo non dovrebbe neanche porsi il dubbio di compiere.
Non ci sarà pace senza giustizia.