‼️ Ipocrisie e nefandezze del colonialismo verde - Prima di Quattro Parti ‼️

Negli ultimi anni, la transizione ecologica, le energie rinnovabili e l’economia circolare sono diventati i cavalli di battaglia delle multinazionali ed entità nazionali e sovra-nazionali del Nord Globale. Se, però, ci spostiamo qualche latitudine più sotto, precisamente nel Sud Globale, vediamo montagne di rifiuti, deforestazione e colonne di fumo nero provenienti dalle industrie di proprietà (o strettamente collegate) a quelle multinazionali paladine della salvaguardia dell’ambiente e provenienti dalla parte settentrionale del globo.

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☠️ *☠️ L’enorme scoperta di nuovi giacimenti di terre rare cambia le carte in tavola nella guerra commerciale tra America e Cina ☠️ ☠️***

La guerra tra le borghesie anglo-europee e cinesi ha raggiunto un nuovo punto di svolta nella corsa all’appropriazione, egemonia e controllo delle terre rare – materiali fondamentali e vitali per le industrie di semiconduttori ed elettroniche in generale (civili e militari che siano). [...] L’articolo tradotto parzialmente e proveniente da una fonte che possiamo considerare tranquillamente come “nemica” – in quanto megafono degli interessi finanziari ed energetici del Capitale -, delinea la situazione di guerra commerciale e dipendenza dell’Occidente verso la Cina.

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Informazione di servizio
A causa di impegni vari delle precedenti due settimane, le attività del blog verranno riprese nei prossimi giorni.

?Domenica 16 giugno

?Via D'Annunzio, Pennisi, Acireale, Catania (CT).

⏰Accoglienza dalle 17:30
?Visita guidata dalle 18:00
?Presentazione del libro dalle 19:00
? Cena benefit dalle 20:00

Richiesta prenotazione al numero 379 132 23 82

#antispecismo

L'interrogatorio o la tortura

Presentazione curata da Insectionals

[...] In Italia abbiamo avuto una lunga tradizione di denuncia politica sulla pratica della tortura e, di conseguenza, anche verso quelle istituzioni che la impiegavano apertamente come strumento di “giustizia”.
[...] Tuttavia, i ragionamenti di stampo illuminista difficilmente si sono occupati di ricostruire l’impiego della tortura nel corso della storia e, in particolare, di imputarla all’essenza stessa dello Stato. [...] Condannare la tortura, però, non implica una legittimazione dello “Stato di diritto” -ovvero: abolita la tortura, le istituzioni risulteranno comunque innocenti ed estranee. Il diritto di uno Stato si fonda su quel “bellum omnia contra omnes” caro ad Hobbes o, per dirlo in modo più semplice, sulla violenza. [...] Lo Stato, quindi, incarna la violenza e cercherà sempre di mantenere e perpetuare non solo lo status quo ma anche il monopolio esclusivo della brutalità.

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Le frontiere chiuse uccidono!

Fadi Abbas Al-Daher, un ragazzo siriano, è morto sabato 30 Marzo nei boschi vicino a Marmanchevo. Aveva solo 17 anni.
Come hanno spiegato in seguito i suoi amici, Fadi stava attraversando il confine tra Turchia e Bulgaria con un gruppo di persone migranti. Poco prima di raggiungere la European Route 79, una strada pesantemente pattugliata e a circa 20 km dal confine, le sue condizioni di salute sono peggiorate rapidamente. La stampa locale ha riferito che la causa più probabile della sua morte sia stata la stanchezza. I suoi compagni hanno seppellito il corpo sotto uno strato di terra e legni, marcando un albero vicino e segnalando le coordinate della salma - nella speranza che venisse ritrovata e restituita alla famiglia.

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Iene Anarchiche

Le frontiere chiuse uccidono! Fadi Abbas Al-Daher, un ragazzo siriano, è morto sabato 30 Marzo nei boschi vicino a Marmanchevo. Aveva solo 17 anni. Come hanno spiegato in seguito i suoi amici, Fadi...

Aggiornamenti del 27, 28 e 29 Marzo. La xenofobia di Stato continua imperterrita in Russia

“La polizia israeliana reprime le proteste anti-guerra con il pugno di ferro”, dice un attivista - Seconda ed ultima parte

“Le persone vengono tenute in manette…Vengono trascinate in giro come se fossero degli animali. Se alzi la testa, ti colpiscono. L’ho visto fare quotidianamente. Se una delle guardie si accorge di qualcuno che sta sorridendo, lo portano via; c’è un’area con un “punto cieco” [lontano dalla vista delle telecamere di sicurezza] che tutta la prigione conosce.”

“Siamo messu a tacere da ogni direzione. Lo Stato non mostra cosa sta succedendo a Gaza; è importante per noi difenderci e dire che l’uccisione di civili a Gaza, che avviene a nostro nome, deve finire e non vi può essere alcuna soluzione militare.”

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